Cari Catto-Vax, Neanche un Po’ di Disagio? No, Niente di Niente?

13 Aprile 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione queste parole scritte sul suo profilo Facebook da Annarosa Rossetto, e poi vi aggiungerò qualche considerazione personale.

Echi da una vita precedente. Quando credevi di avere gli amici “giusti” con i quali avresti condiviso tutte le battaglie future per la ragionevolezza e la libertà dei Figli di Dio.

Quando mai avresti pensato che una legge di un Ministro della Salute abortista, filo gender, pro eutanasia ecc. mai ti avrebbe potuto dividere da amiche quasi sorelle.

Quando avevi tatuato nel cuore tuo e di tanti compagni di lotte sui social “sbagliato è sbagliato anche se diventa legge” e “restiamo liberi”.

E poi, a Natale 2021, scopri di essere considerata “pericolosa” e ricevi gli auguri insieme ad inviti a pentirti per aver pensato e scritto quello che oggi vedi pubblicato sui giornali, tratto da intercettazioni della Magistratura dai dirigenti di AIFA e del Ministero della Salute…

E proprio il giorno che pubblichi il dialogo che ti dà definitivamente ragione sul fatto che avere dei dubbi fosse normale, che dovrebbe fare quantomeno arrossire chi ti ha trattata come una ridicola terrapiattista, fifona ed egoista, ti chiedono di tagliare l’ultimo cordone che ti legava a certe amicizie infrante.

“Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.

C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,

un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.”

C’è un tempo per tutto, lo so.

Dispiace, però.

Questo è il collegamento al video

 

 

Come non condividere i sentimenti di Annarosa, che, come altri ha pagato di persona il rifiuto a piegarsi a una campagna priva di basi scientifiche, e basata su una sequela di menzogne? Adesso che giorno dopo giorno emergono nuovi particolari, dettagli, e cifre – pensiamo alle morti in eccesso, come potete vedere anche qui – che dimostrano come un virus dalla mortalità non diversa dall’influenza stagionale,  curabile con medicine a basso costo, antinfiammatori, azitromicina, sia stato spacciato per un flagello epocale; di come quelle medicine siano state sottoposte a una campagna di diffamazione disinformazione, per favorire l’acquisto di vaccini che non vaccinano, ma hanno effetti gravi, pericolosi e anche letali, e dalle conseguenze ignote a lungo termine, come i medici seri – quelli sì che si basavano sulla scienza, non i cialtroni finanziati da Big Pharma in TV – sostenevano sin dall’inizio; quei buoni cattolici, fra cui medici, che propagandavano a lancia in resta il vaccino non si sentono un po’ a disagio, con la propria coscienza? Non parliamo dei giornalisti, che sono una razza a parte. I medici seri, alcuni buoni cattolici – pensiamo per esempio a Daniele Giovanardi, Silvana De Mari e altri – incorrevano nelle ire dei propri Ordini di categoria, e altri erano radiati o sospesi, e loro non nutrivano nemmeno un piccolo dubbio? E la virtù cristiana della prudenza, che fine aveva fatto?  E adesso, un poco di parresia la vogliamo usare, o passa tutto in cavalleria?

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4 commenti

  • Davide Scarano ha detto:

    Provo a riflettere sul perchè sia avvenuto ciò: nella società e nell’ambito del Diritto si è dato sempre più posto alle “regole” e sempre meno alla Coscienza ed alla Verità, che dovrebbero essere la forma mentis di ogni persona e, in particolare, di ogni impiegato pubblico, chiamato a servire l’interesse generale, non solo il proprio superiore gerarchico. Ecco, le riforme degli anni ’90 nell’ambito della pubblica amministrazione, figlie del passaggio alla seconda repubblica che avrebbe dovuto mondare il debito e la corruzione della prima, hanno enfatizzato la dimensione “aziendale” del servizio pubblico a danno dell’imparzialità, quindi della tutela dell’interesse più propriamente generale. Ciò spiega perchè “seguire il gregge” sia diventata la via più comoda e redditizia. In questo quadro si innesta l’attività della Chiesa che, spesso, non ha saputo indicare la porta stretta di evangelica memoria e quella delle “Agenzie di significato”, cioè Famiglia, Scuola e Stato che in nome della “dittatura della libertà”, che però è stata abbandonata appena le circostanze lo hanno reso conveniente, hanno favorito il nichilismo di individui e società. Infine non posso che osservare che n questa crisi, Dio -ovvero la sua assenza- c’entra parecchio, anzi, forse è stata la causa principale che ha spinto molti ad accettare ciò che fino a pochi anni fa avremmo ritenuto impossibile.

  • miserere mei ha detto:

    Oggi si fa memoria della nascita al cielo del Beato Rolando Rivi, 14enne seminarista colpevole solo di indossare una talare quando qualcuno la riteneva un’offesa a un certo modo di migliorare il mondo con i loro insindacabili “atti di amore”, ancor oggi celebrati perchè così è dovuto al politicamente corretto.
    Dopo aver sequestrato, picchiato e torturato Rolando, i giusti e buoni lo uccisero alle tre del pomeriggio di un venerdì in nome del popolo e della propria agenda.

  • Carmine ha detto:

    No. Personalmente ho alcun disagio. Il fatto che la signora abbia detto delle cose prima di poterle sapere non significa che avesse ragione ma che tra una “profezia” e l’altra ha indovinato su qualcosa. Lo rilevo con tutto il rispetto dovuto. Cordiali saluti.

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Gli ispettori AIFA sono persone preparatissime, con una discreta tempra fisica, perché un’ispezione non è solo competente e puntigliosa, ma anche faticosa.

    A monte degli ispettori, della loro selezione e della loro formazione, c’è una struttura di responsabili altrettanto competenti e capaci.

    Dunque, tutto si può pensare di questa agenzia tranne che sia in mano ad incompetenti ed incapaci.

    Tuttavia l’Agenzia agisce secondo un certa linea, quella che per i giornalisti sarebbe la linea editoriale.

    E’ successo che, ovunque nel mondo, improvvisamente i giornalisti (anche molti davvero bravi) abbiano dato tutti le notizie secondo una certa linea editoriale.

    E quindi anche ai funzionari dell’agenzia del farmaco evidentemente è successo di non mettere il consueto zelo nel fare le pulci al comparto.

    Il cosiddetto vaccino (che vaccino tecnicamente NON è) andava salvato, promosso e difeso!

    Andavano sottaciuti gli effetti collaterali (anche quelli ricorrenti in specifici lotti, senza allertare o meglio ancora farli ritirare).
    Andava taciuto che non era vero che non ci fossero altri farmaci efficaci per contrastare gli effetti del contagio da coronavirus.
    Andava dissimulato il ritardo con il quale le aziende produttrici (non) hanno fornito i dati aggiuntivi pur richiesti dalla procedura d’urgenza con l’approvazione condizionale e il monitoraggio addizionale (il triangolino nero sui foglietti illustrativi).

    Non stupiamoci: persino ai preti è capitato di doversi imbattere in una linea editoriale strana, diversa dal catechismo, diversa dalle feste comandate, diversa dal vangelo.

    Certo, all’ispettore Aifa non puoi rimproverare di essere preparato e molto solerte. Gli si può chiedere come mai su certi medicamenti paiono essere diventati improvvisamente trascurati e lassisti, quasi ciechi.

    Ordini di scuderia, evidentemente. E parrebbe che la mandria riguardi indifferentemente ispettori, giornalisti, politici e sacerdoti… Si chiama pensiero unico. Si chiama dittatura. Non si chiama scienza, nè verità. Men che meno “atti di amore”…