Salvini, Commissione Covid: la Lega (e il Governo) Scelgono la Vergogna.

12 Aprile 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Se qualcuno avesse dei dubbi sulla sostanza – non diciamo pasta, perché la pasta è materia nobile – di cui sono fatti i vertici della Lega, nazionali e regionali, queste dichiarazioni di Matteo Salvini, commentate da Paolo Deotto, che ringraziamo di cuore li toglierebbero di sicuro. Mentre un altro ministro della Lega del governo guidato da Lady Aspen in Zelensky annuncia serenamente che dovrà incidere sulle pensioni, guarda caso per sopperire ai bisogni (dieci miliardi…) di spese belliche di una guerra a sostegno di un dittatore che abolisce i partiti di opposizione e mette in carcere gli avversari politici, per compiacere i guerrafondai USA. Questa era l’opposizione questo era il cambio, Italia first…. Verrebbe da ridere e piangere allo steso tempo. Se va bene, siamo rovinati. Buona lettura e diffusione.

§§§

E’ una scelta dell’intera maggioranza di governo che io sostengo ed è giusto che si entri nel merito, ma senza fare processi postumi, perché in un momento di emergenza si prendono decisioni di emergenza“. Ipse dixit, ovvero Matteo Salvini, come ci informa ANSA dell’11 aprile.

L’argomento è l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid.

Anzitutto vediamo di capire se parliamo tutti la stessa lingua e se le parole hanno ancora un senso o servono solo per dare aria alle corde vocali. Un processo è per sua natura “postumo”, perché, se trattiamo la materia penale, deve prima verificarsi, ad opera di qualcuno, un evento che abbia rilevanza penale. Verificatosi l’evento, potrà aprirsi il processo penale.

E cerchiamo anche di capirci sul significato del “momento di emergenza”. Quanto dura un “momento”? Dura quindici giorni in cui un governo non si decide a chiudere una zona di focolaio di infezione? O dura due anni e oltre di decisioni liberticide, contraddittorie, vessatorie, prese oltretutto spesso e volentieri con gli strumenti sbagliati? Qualcuno ricorda il diluvio di “DPCM”, atti amministrativi con cui però si vessavano i cittadini con sanzioni penali?

Il “momento” di emergenza è stato quello che ha dato spazio a “vaccini” che tali non sono (per stessa ammissione delle case farmaceutiche), sponsorizzati da menzogne spudorate? Chi non ricorda Adolfo Draghi e le sue affermazioni coram populo: “Non ti vaccini, contagi gli altri e muori”?

Il “momento” di emergenza è durato così a lungo da permettere il folle divieto delle autopsie, l’imposizione di un assurdo protocollo di “Tachipirina e vigile attesa”, con il contemporaneo linciaggio dei molti medici che si stavano rendendo conto che il Covid era ed è una malattia curabile al domicilio con farmaci antiinfiammatori?

E potremmo proseguire sul “momento” che avrebbe giustificato l’imposizione de facto del “vaccino”, una sorta di TSO collettivo, con il ricatto della perdita del posto di lavoro. O l’inspiegabile e inspiegato obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni.

Ma Salvini cerca di salvare la faccia. Dopo questa affermazione che, per generosità chiamiamo solo “confusa” sul “momento” di emergenza, ci spiega che “… Se, invece, qualcuno ha ‘mangiato’, lucrato, o truffato mentre la gente era chiusa in casa o moriva in ospedale è un altro paio di maniche”.

Verrebbe da dire, con linguaggi goliardico, “Grazie al cavolo” (per non dire di peggio). Non ci serve un ministro per capire che se qualcuno ha tratto un lucro dall’epidemia, ha commesso un reato…

Ma tutto il resto, sono decisioni “politiche” prese in “momento di emergenza”  e quindi “volemose bene” o, se preferite cane non mangia cane.

Ma sì, facciamola questa commissione di inchiesta. Basta che non voglia ficcare il naso per far venire a galla i veri motivi che hanno ridotto l’Italia per quasi tre anni a essere un manicomio collettivo. Basta che la commissione appuri che magari un direttore amministrativo di uno sperduto ospedale a Roccacannuccia ha fregato allo Stato qualche milione giocando sul prezzo delle mascherine. Poi, potremo dire con fierezza: “Vedete che stiamo facendo giustizia”.

Che delusione – per chi ancora si faceva delle illusioni – caro Salvini!

Ma credi davvero che gli italiani siano tutti rincretiniti?

Dovremmo insomma essere felici e contenti se verrà istituita una bella commissione di inchiesta. Che però avrà il compito di non fare inchieste.

Già, perché gli argomenti su cui i cittadini avrebbero il diritto di essere finalmente informati, sono ben più gravi di eventuali truffe, peculati, eccetera, che sono cose gravi, ma per le quali non servono commissioni di inchiesta, basta il normale lavoro della magistratura.

Qualcuno dovrà pur decidersi a spiegare una politica folle e vessatoria, che non si può giustificare con il “momento” di emergenza, salvo che, come dicevamo sopra, nel vocabolario di Salvini i “momenti” abbiano una durata pluriennale.

Né vale il discorso sulle decisioni “politiche” che, come tali, vanno giudicate in ambito politico. Anche le “Leggi di Norimberga” erano decisioni politiche. Ma se una decisione politica incide sui diritti fondamentali del cittadino, li limita o addirittura li cancella, chi ha preso tali decisioni e chi le ha attuate deve risponderne davanti ai cittadini e, se le decisioni prese hanno rilevanza penale, deve risponderne anche in sede di giudizio penale.

Andiamo dal sequestro di persona collettivo dei cosiddetti “lockdown”, alla violenza privata, agli arresti illegali, all’uso reiterato della menzogna come mezzo di comunicazione, al falso in atto pubblico (basterebbero le comunicazioni “ufficiali” sui cosiddetti vaccini per integrare questo reato). E che dire della terribile responsabilità – certamente da accertare e quantificare – sul numero elevato di vittime che si sarebbero potute evitare se non si fossero imposti gli assurdi protocolli della “Tachipirina e vigile attesa”? Esiste un reato che si chiama “omicidio colposo”, che può essere anche “plurimo”.

E se poi vogliamo andare nella responsabilità più strettamente politica, che dire del Mattarella che ha tutto avallato e firmato?

E chi si prenderà la responsabilità del numero incredibile di “morti improvvise”, anche e soprattutto tra giovani? Il “vaccino” non c’entra nulla? E una commissione di inchiesta non dovrebbe occuparsi anche di questo?

E potremmo andare avanti a lungo. Comunque, se il buongiorno si vede dal mattino, la Commissione di inchiesta nasce male. Nasce con il preciso scopo di non dare fastidio a chi veramente dovrebbe rispondere, davanti ai cittadini e davanti alla legge, del periodo più folle vissuto dall’Italia dal dopoguerra ad oggi.

Matteo Salvini, che doveva spaccare il mondo, si rivela anch’egli come un fedele custode del sistema. Sì, si faccia la Commissione, purché non faccia “processi postumi”. Purché insomma serva a stendere un bello strato di sabbia su tutto.

Qualcuno dei nostri brillanti politici si è reso conto che il partito degli astensionisti è il più numeroso? Ma se un bel giorno la gente si stancasse davvero di essere presa in giro e sfrattasse a calci nel sedere gli occupanti dei Palazzi romani, cosa si farà? Si griderà alla “emergenza democratica”?…

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

§§§

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , , ,

Categoria:

6 commenti

  • Dino Brighenti ha detto:

    D’accordo su quasi tutto del su scritto, ma se noi credo cattolici non buttiamo fuori dalla Chiesa Cattolica a calcinculo tutto dico tutto il bergoglianesimo e si ritorna immediatamente in ginocchio a GESÙ e a MARIA CORREDENTRICE AUSILIATRICE AVVOCATA NOSTRA supplicando il perdono per il nostro tradimento

  • physicus ha detto:

    Il problema è la mancanza di alternative credibili. Personalmente in friuli avrei votato insiemi e liberi, perchè Fegriga proprio ha “tradito”; tuttavia a livello nazionale è difficile aiutare il pd, seppur indirettamente. Difatti sono sempre stato per il proporzionale con piccolo sbarramento. Certo, e lo avevo detto a quelli di LiVe, bisognerebbe cominciare a fare liste nelle amministrative e provarci. Astenersi non serve. Nel frattempo puntare su alcuni deputati seri e ragionevoli, qualcuno esiste, anche in 5s.

  • Chedisastro ha detto:

    Bravo, bravo Deotto! Ragionamenti di una persona che possiede un cervello pensante e la capacità di riconoscere l’ovvio, cosa di questi tempi assai difficile. Anche un bambino sa che un processo avviene posteriormente ai fatti, altrimenti sarebbe processo alle intenzioni. Ma tant’è e oggi Maurizio Blondet scrive: “Hanno evidentemente preteso una dichiarazione pubblica di Salvini (l’avranno riempito di soldi su conto estero? E’ bastato ricattarlo?)”…
    Che Italia! Di un penoso governicchio legato mani e piedi, sinceramente non sappiamo che farcene.

  • Margotti ha detto:

    Bravo Scarano:
    “Il problema è come uscirne”.
    Se ne esce, eccome, lasciando la diabolica Unione. Punto.
    E non si accampi la scusa del pesante debito italiano, perché se l’Italia, pur con tutti i suoi problemi e i suoi difetti, se ne va dall’unione sovietica Europea, tutta l’impalcatura di Bruxelles va in frantumi e sono cavoli amari anzitutto per i tedeschi che vivacchiano con l’euro dimezzato (rispetto al Marco di fulgida memoria).
    l’Italia può fare a meno dell’Unione europea, come ha fatto per secoli, mentre l’Europa non può fare a meno dell’Italia, che, esternamente, le sarebbe come spina nel fianco.
    Sia chiaro: non è che uscendo dall’unione si entri in Paradiso, ma ci siamo infilati in un tale “cul de sac” che non vi sono alternative a buon mercato.
    E, a mio modesto parere, in ogni caso, meglio poveri ma liberi che opulenti ma servi.
    Il rapporto di dipendenza con gli americani invece ha un profilo più problematico, che richiede tempi lunghi di decantazione.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Pur iscritto alla Lega non ho votato il centrodestra alle ultime politiche, quando ho sentito la Meloni che dichiarava che la linea Draghi continuava con lei. Stanno cercando di farla sembrare una statista, con tutti i salamelecchi a lei tributati da chi ci sta opprimendo.
    Quanto a Salvini, è ormai un pugile suonato (per causa sua), dimostratosi solo un tattico e non uno stratega. Ha fatto un tonfo da cui non si risolleverà. Poi toccherà alla Meloni, se questa guerra non finirà a breve, coinvolgendoci come soldati e colpi al nostro territorio.

  • Davide Scarano ha detto:

    Che dire? Raccogliamo oggi il “combinato disposto” della nascita della seconda repubblica -nata sulle ceneri di un’inchiesta giudiziaria- e del Trattato di Maastricht- che hanno svuotato la rappresentanza politica parlamentare ed hanno appesantito il vincolo esterno, fino a far divenire pressochè irrilevante il voto nazionale. Il problema è “come uscirne”. Forse è una domanda retorica, perchè umanamente non vi è via di uscita, basti pensare alla decisione di Berlusconi di bombardare la Libia ed alla successiva decisione di dimettersi nel novembre del 2011 per la “crisi dello spread”. Per l’Italia “vuolsi così, colà dove si puote” quindi l’eccezione italiana”, così salutata da Camillo Ruini negli anni ’90, è destinata a sparire. Che fare? Tentare una testimonianza davvero umana e cristiana, anche oltre i confini della rete, sapendo che i sacrifici e le rinunce connessi a tale impegno porteranno frutto non oggi ma domani.