AIFA: «Zitti sui Danni o si Uccide il Vaccino». Pro Memoria.

29 Marzo 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo apparso su Pro Memoria, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

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È giusto vaccinare chi è già guarito dal Covid o si corrono dei rischi?

… il problema dei guariti era emerso già all’inizio della campagna vaccinale    [ Fuori dal coro, Rete4, 28 03 2023 ]

… peccato però che poi sia stato messo a tacere

… il 15 gennaio 2021, la vaccinazione è iniziata da tre settimane

incominciano a manifestarsi degli effetti avversi tra chi ha già fatto il Covid, prima della puntura

… Uno degli esperti [AIFA] scrive: «Ci sono segnalazioni su eventi avversi post vaccinali in persone già guarite dal Covid»

Quindi, a gennaio 2021, l’AIFA sapeva

Perché ha permesso che venissero sospesi tutti i lavoratori guariti che non volevano sottoporsi alla puntura?

… sempre 15 gennaio 2021: «Stanno arrivando anche a me molte richieste … che aumenteranno

quando si presenteranno per la seconda dose nei prossimi giorni»

… all’Aifa non solo prendono atto di un aumento di effetti avversi nei guariti
dopo la prima dose

… si aspettano persino che la situazione peggiori dopo la seconda

… «il fatto di aver già avuto la malattia deve entrare nella valutazione del rischio/beneficio»

… «appare evidente un eccesso di mortalità cardiovascolare»

interviene l’allora direttore generale Nicola Magrini

… «Mi sembra tutto molto, anzi troppa enfasi a eventi non correlati

… Sono solo queste le possibilità? Così si uccide questo vaccino»

… Quei dati che fanno tanta paura potrebbero essere persino sottostimati

… come scrive la stessa AIFA nella bozza del quarto Rapporto sulla Sicurezza dei vaccini

… nella sezione dei decessi si legge: «Il limite di tale valutazione ricade nella possibile sotto-segnalazione dei casi ad esito fatale»

frase cancellata e mai pubblicata

nota a margine scritta… : «Ho provato a riformulare, ma sarei dell’idea di togliere»

… infatti viene tolta      [ Rapporto sorveglianza vaccini COVID-19 n.4 ]

qual è stata la cosa più importante, salvare le persone o salvare il vaccino?

 

Questo è il collegamento al rapporto.

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7 commenti

  • Mimma ha detto:

    C’era già sotto gli occhi di tutti, durante la tempesta tremenda, un discrimine, una spia accesa che avrebbe dovuto tenerci in allarme: morivano o comunque avevano effetti avversi gravi gli altri, i cittadini senza potere e senza importanza, i bei giovani qualunque, i bellissimi figli del popolo.
    ( mi piacerebbe molto in una realtà magica, vedere come se la caverebbero questi capi, alcuni brutti e decrepiti, deprivati dei cittadini senza potere e senza importanza, così come abbiamo visto i preti deprivati dei fedeli in chiesa)
    Loro, i capi, i capi di tutte le consorterie, dritti come fusi e sani come pesci , loro insiemev coi loro figli e parenti, nonostante le punture molteplici.
    Non siamo abituati più a riflettere.
    Non sappiamo più far di conto né leggere il reale.
    Ben ci sta dunque tutto ciò che ci propinano.

  • Davide Scarano ha detto:

    Da un lato si rimane senza parole vedendo quali sono le priorità e gli interessi di chi è stato messo al vertice di un’Amministrazione che riveste un ruolo fondamentale per la tutela delle nostre vite ma dall’altro è necessario testimoniare lo scandalo prodotto da tali parole.
    1) In parte era immaginabile che i vertici dello Stato fossero consapevoli delle assurdità, meglio della creazione di un “nuovo ordine” in cui il metodo scientifico -penso solo alla sperimentazione priva del gruppo di controllo e attuata senza adeguati studi, sia ante che post inoculo-, l’ordine sociale, il benessere economico e psicologico della popolazione finissero “buttati nel cesso”, per tacere della condizione dei malati “non Covid”, ovvero la popolazione sana, di fatto impossibilitata ad accedere negli ospedali, ma dall’immaginare a leggere tali frasi il salto è comunque sconcertante. Per dirne una: ma colui che è preoccupato di “salvare il vaccino” è stato davvero disposto a porgere il braccio, anche a costo di rischiare la salute, sua e dei propri cari?
    2) Se un Male così grande è avvenuto, evidentemente il tessuto sociale ed economico era privo degli anticorpi necessari a superare la vera pandemia, quella che ha travolto la sanità ed ha invaso “tutto il resto” la quale è stata spinta attraverso i media, è stata gestita ed organizzata dalla politica ma non ha trovato ostacoli nella dignità e nella coscienza di ciascuno di noi. Non si può non citare Chesterton e ricordare che: “chi non crede a Dio, crede a tutto il resto”.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Quindi questi galantuomini messi di fronte a scelta tra… salvare persone o salvare vaccino… salvavano vaccino! Interessante!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Dentro AIFA non sono affatto degli ignoranti.

    Dunque sanno che il cosiddetto “vaccino” non è tale.
    Sanno che la tachipirina non è buon antinfiammatorio.
    E che l’idrossiclorochina non è il disastro attribuitole.
    Come dell’esistenza di altri rimedi efficaci per il Covid.
    Però avevano ricevuto un ordine: di salvare il vaccino.
    Per loro il compito finisce lì.
    Chiudendo occhi e orecchi sugli eventi avversi.
    Evitando di analizzare lotti, anche solo una tantum.
    O ritirare quelli rivelatisi più correlati agli effetti avversi.
    O chiedere almeno i dati promessi ai tempi stabiliti.
    Perchè l’autorizzazione era ed è condizionale…

    Dentro l’AIFA non sono ignoranti, ma sapendo tacciono.
    Serviva quel silenzio per imporre l’esperimento.
    Serviva l’esperimento per imporre il green pass.

    Adesso si sa che erano tutte scuse per altro.
    Che l’efficacia antivirale dell’mRNA è scarsa e fugace.
    Che le conseguenze sono durature, spesso gravi e letali.

    Dentro l’AIFA non sono ignoranti.
    Oggi ne sanno molto di più di allora.
    Potrebbero suggerire criteri per circoscrivere il rischio.
    Potrebbero appurare le differenze tra i lotti.
    Potrebbero evitare che altri sui ammalino o peggiorino.
    Potrebbero salvare molti tra le cavie inconsapevoli.

    Dentro AIFA serve un po’ di coraggio e di dignità.
    Non è che chi tace non sa niente: però acconsente.

  • Prov ha detto:

    Vero, hello che dice Miserere Mei, ma nessuno andrà a prenderli. Semmai li cercheranno per una medaglia.

    Non c’è speranza. K meglio, lui c’è e resta. Restano tutti, loro.

    Restano fino alla catarsi finale che non li risparmierà. Perché i malvagi, come ‘il’ malvagio per eccellenza, sono intelligenti ma sciocchi, potenti, ma senza futuro, hanno i mezzi e si crcredono il Dio nel quale non credono ma sono polvere e come cenere dal fuoco là ritorneranno.

    E per tutti – tutti tutti – gli altri, ignavi, tiepidi, o plagiati e sfruttati, ciechi e sordi come solo coloro che vogliono esserlo rimane solo il macello.

    Ma chi si ravvederà si salverà. Sia dei primi che dei secondi. E dei terzi, cioè le vittime quasi sacrificali, coloro che perseverammo fino alla fine.

    Giusto ieri, tra cattolici frequentanti le chiese, ho chiesto ‘preghiamo insieme?’… Risposta: ‘E perché? Io vado già alla Messa’. ‘Quando posso’, hanno poi aggiunto…

    Si capisce che ho ben poca fiducia che almeno fino al penultimo secondo andrà solo peggio? Io ho fede nell’ultimo secondo, quando il Signore interverrà, perché è certo che lo farà! Vuole che anche noi sappiamo da che parte stiamo… Lui lo sa, molti si illudono di saperlo, quasi tutti se non lo considerano.. e non è detto che io appartenga alla schiera beata che si salverà.

  • miserere mei ha detto:

    Avvicinandosi la settimana santa mi viene in mente un modo di dire largamente usato: “essere falsi come Giuda”.

    Un tragico personaggio del quale il vangelo di Giovanni arriva dire che è un figlio della perdizione (Gv 17,12) e Gesù persino “meglio per lui non essere nato” (Mt 26,24-25).

    Ebbene quel Giuda lì del suo misfatto mostrò di pentirsi.
    Andò a restituire i trenta denari. Non ebbe l’umiltà di lasciarsi perdonare e non ebbe la fede che Colui che poteva perdonarlo sarebbe risorto, come aveva detto.

    Da uomo turbato e traditore non seppe ritagliarsi uno spiraglio verso il perdono, ma solo verso l’Akeldama, il campo di sangue.

    La sua disperazione della salvezza fu peggiore del suo tradimento.

    Ecco, un pensiero per Aifa ed affini: non suicidatevi. Chiedete perdono, spiegate l’accaduto. Non attendete il momento in cui verranno a prendervi, ma aiutate la Verità a tornare a galla, dopo averla sepolta sotto trenta e più milioni di volte denari!