La Madonna dei Debitori, che Fermi la Guerra fra Est e Ovest. Laporta.

11 Marzo 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il generale Piero Laporta offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla situazione politica e militare che stiamo vivendo, e sulla devozione a un’icona che unisce nella preghiera oriente e occidente. Buona lettura e condivisione.

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La devozione spontanea unisce un numero crescente di fedeli, intorno a un mediocre dipinto seicentesco, la “Madonna dei debitori”, rinvenuto nel 2004 a Bassano Romano, 50 chilometri a Nord di Roma, da Gilberto Di Benedetto, psicologo, pittore e gallerista romano. Accadde durante la ristrutturazione d’una delle grotte, presso piazza Gramsci, conosciuta in paese fin dal Seicento, utilizzata per nascondervi oggetti di culto, sottraendoli agli oltraggi dell’invasione napoleonica del 1796. Nel quadro la Madonna regge con la mano destra tre rose, simbolo di amore, sapienza e conoscenza. Sulla fronte una ferita sanguinante[1].

La tela, pur restaurata, rimane tuttavia modesta. Unisce tuttavia in una devozione discreta e senza paranormale i fedeli romani e quelli moscoviti, i devoti in Vaticano (pregano anche lì, incredibile) e oltre oceano. È un modesto quadro di una Madona degli Indebitati, ritrovato nel 2004.

Fu un anno molto critico in un decennio terribile, apertosi con le Twin Towers l’11/9/2001 e conclusosi con la morte del colonnello Gheddafi il 20/08/2011, a seguito della cosiddetta “primavera musulmana”, concepita, ora lo sappiamo, proprio dal 2004 con l’alleanza latomica fra George Bush e Hillary Clinton, decisi a incendiare il mondo pur di sostenere la piattaforma petrolifero finanziaria statunitense, col cuore a Londra.

Smembrata la Libia iniziarono le spallate per la Brexit, inutilmente contrastata dal primo ministro David Cameron[2]. La strategica posta in gioco è l’assalto alla Russia, cui la Gran Bretagna partecipa come delegato statunitense nel teatro europeo solo se libera dai condizionamenti tedeschi nella UE.

Di lì a due anni, furono padroni del mondo. San Giovanni Paolo II muore il 2 Aprile 2005, gli succede un Benedetto XVI, finissimo teologo, incapace di governare il timore della navicella nel mare in tempesta. Birmingham Palace aveva scommesso su Francesco, noto fin dalle Malvinas. L’interminabile slow march (un passo ogni secondo con la gamba tesa e i piedi rigorosamente paralleli al suolo) con la quale hanno seppellito l’antipapa ha cercato di dire al mondo che comandano ancora loro. Come sempre si dimenticano due regole immutabili: gli imperi crollano e le cose cambiano. E ve n’è una terza: fra malvagi non v’è solidarietà ma effimera complicità. Presto si scanneranno l’un l’altro.

L’apparente omotetia, ingannevole al punto da far sembrare graniticamente coeso il c.d. blocco occidentale, col passare degli anni, poi dei mesi, ora col precipitare delle ore lascia un’unica opzione: tenere la guerra accesa  – come il sacro fuoco delle Vestali – ad ogni costo, pur d’arrivare al domani.

Più d’un segnale fa temere imminente un attacco all’Iran, oramai telegenicamente decotto, fra manifestazioni di massa e impiccagioni. Se davvero la difesa dei diritti delle donne fosse la causa della guerra che Gerusalemme vuole portare a Teheran, se davvero l’indignazione delle femministe scatena un’altra guerra, perché non cominciare a ripulire la prostituzione femminile delle adulte e delle adolescenti, nel centro come nelle periferie di Roma? Si esige ordine in casa altrui mentre la propria è un bordello a cielo aperto.

E i debiti crescono; assediano le famiglie per comperare i Leopard da regalare a un guitto. I debiti si moltiplicano, come gli insetti nei lupanari, tormentano prosseneti, clienti e prostitute senza distinzione, unendoli oltre la loro volontà.

Questa civiltà, un tempo cristiana, oggi sbanda inadeguata al proprio futuro. Quanto più accelerano i rinnegati cristiani e non pochi vescovi e presbiteri nel rifiuto delle proprie radici, tanto più le parti avverse non mirano solo alla ricchezza. Al loro vertice, una nera cupola mistica di ostilità a Cristo unisce apostati, ebrei atei, comunisti pentiti, grotteschi druidi e semplici imbecilli nella vana determinazione a cancellare Cristo dalla Storia. È una fecnius, Gesù Cristo, sostiene un rinnegato ebreo che vuole la morte di 5 miliardi di “mangiatori inutili”. Quando l’eco giunse in Purgatorio, Hitler e Stalin si rassicurarono: dopo la debita punizione, prima o poi meriteranno il Paradiso, non sono certamente i peggiori.

Arduo narrare l’incessante caos; è come descrivere il fuoco d’una foresta: tutt’al più azzardi la direzione e infine l’esito, carboni fumiganti. Non importa. «Non abbiate paura!» ci ricordò san Giovanni Paolo II insediandosi. In effetti la paura non alberga nel cuore del credente. Lo stupore invece sì.

Non sarebbe la prima volta che un’umile immagine sacra arresti una valanga di ferro e di fuoco. La Theotokos di Vladimir, in greco: Θεοτόκος του Βλαντιμίρ, l’icona della Madre di Dio della tenerezza. Per il popolo russo è la Vergine di Vladimir, la protettrice della Russia, festeggiata il 3 giugno ed il 26 agosto.

Nel 1395 fermò l’invasione di Tamerlano, dopo che Basilio I di Russia passò una notte intera nel monastero, piangendo e pregando sull’icona. I moscoviti impedirono di riportare l’icona a Vladimir e la collocarono nella cattedrale della Dormizione del Cremlino. Salvò Mosca pure durante gli assalti dei soldati tatari nel 1451 e nel 1480. Dopo la rivoluzione del 1917, i bolscevichi vietarono la venerazione e l’icona fu rimossa. Incredibile dictu, nel dicembre 1941, Stalin pose l’immagine su un aereo e le fece sorvolare le linee difensive di Stalingrado. Poco dopo l’esercito tedesco iniziò la ritirata.

La devozione per la Madonna dei Debitori può sembrare meno nobile rispetto a quella di Vladimir; quest’ultima d’altronde è di gran lunga più pregevole artisticamente.

Eppure quell’umile quadro di Bassano Romano è attagliato ai tempi in  cui ci troviamo, è un “sacramentale” modesto, intitolato ai debiti, alle sofferenze dai ricchi ai poveri, dai potenti ai deboli, dai sazi ai mangiatori inutili, dai sani a quelli che ammalano.

Sono i tempi che tornano ancora una volta e Maria Santissima, stavolta nell’umile quadro di Bassano Romano, si sforza di riunire il popolo di Dio sotto la Croce, come sul Golgota, dov’eravamo tutti, mentre il Velo del Tempio di squarciava, eravamo tutti davanti a Lui: cristiani, musulmani, atei e credenti, giusti e farabutti e c’erano pure tanti, moltissimi ebrei; anche quelli che vorrebbero ridurre duemila anni di civiltà a una fecnius e allo sterminio di cinque miliardi di mangiatori inutili, per poi lamentarsi se l’odio monta.

Il cattolico Cristo Vince, ebreo, palestinese, russo o statunitense che sia. www.pierolaporta.it

[1] Questo dettaglio incanala il dipinto nella devozione alla Beata Vergine del Sangue di Romagna https://bit.ly/3LeyY6r

[2] https://bit.ly/3LadozT

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16 commenti

  • Roberto ha detto:

    Matteo 24:22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati

    E’ la preghiera degli spiriti puri che abbrevia questi tempi terribili.
    E quale preghiera migliore se non quella alla Madre che perdona i nostri innumerevoli peccati.
    Ringrazio il nostro Generale per l’invito alla preghiera a Maria.
    Dato che, purtroppo e lo riconosco, sono un pedante ricordo l’antichissima tradizione della contemplazione delle icone.
    Un tipo particolare di preghiera silenziosa rimasta appannaggio del mondo ortodosso dove dipingerne una era un grandissimo atto di adorazione alla Divinità che poteva richiedere numerosi anni e numerosi ” permessi speciali”.
    Non importava il risultato artistico importava la sacralità che riusciva ad inspirare.
    E, in ultimo ma non ultimo, il capitolo 24 di Matteo, da leggere tutto e tenere sempre a portata di memoria.

  • Maria Elena ha detto:

    In gremio Matris sedet sapienza Patris: identifica il dipinto che rappresenta la Madonna del Sangue di Re in provincia di Verbano Cusio Ossola, potete verificare facilmente.

  • Topo gigio ha detto:

    Ma l’icona della santa Vergine di Vladimir e’ la protettrice di tutti gli ortodossi , anche degli ucraini che la venerano.
    Lei, illustre generale chiama antipapa la Regina d’Inghilterra ma in questi ultimi giorni mi ha stupito immensamente leggere che suo figlio sara’ unto, il giorno dell’incoronazione con un olio proveneinte dall’Orto degli ulivi e benedetto ( o consacrato ?) dal Patriarca ortodosso di Gerusalemme nella Chiesa ortodossa situata nell’orto degli ulivi , chiesa dove sono sepolte la nonna paterna di Charles e la zia di quest’ultima , Elisabetta d’Assia Darmstad, granduchessa di Russia avendo sposato il granduca Sergio.
    Detto olio fu poi immediatamente benedetto anche dal Vescovo anglicano.
    Ma la guerra ha anche una componente religiosa..
    Presidente Poroschenko fu costituita una chiesa ortodossa ma neocalendarista che ottenne il tomos di autocefalia dal Patriarcato di Costantinopoli. Cosi in Ucraina ci sono due chiese ortodosse di cui una guarda a costantinopoli e l’altra a Mosca. Ovvero la componente teologica c’entra , eccome , ìn questa guerra in cui tutti hanno torto.

    • piero laporta ha detto:

      Grazie. lei pensa che Maria Santissima faccia distinzione fra i figli ed elargisca il Suo aiuto a seconda della parrocchia? Cristo Vince.

  • virro ha detto:

    Grazie Gen. è sempre piacevole leggere il Suo pensiero.
    Una nota che non conoscevo è ciò che fece Stalin per difendere la sua città.
    si dice che Hitler temeva Stalin
    Bene a situazione estrema, estremi rimedi
    Oggi mi pare di capire che abbiamo due nemici terribili
    1, la stampa bugiarda guidata dai davosiani
    2, una stazione radio, detta cattolica, ogni mattina al momento della rassegna stampa, c’è un inno acido contro la Russia di Putin
    c’è chi lavora per la morte
    Cristo pone la Croce per la Vita

    • piero laporta ha detto:

      Grazie. Non credo che il nemico sia mutato. E’ sempre quello. Cambia il volto, mutano i tempi e le situazioni, ma non il nemico.
      Cristo Vince.

  • Pierina G. ha detto:

    Dal nostro piccolo angolo di mondo , questo mondo ci è sempre sembrato multipolare.
    Fin tanto che ci fu la guerra fredda era chiaro dove stava il bene e dove il male.
    Caduto il muro di Berlino le cose sono diventate più complicate.
    Certo la Madonna ha protetto la Russia ma non tutti i suoi governanti. L’eccidio di Ekaterinburg ce lo dimostra.
    Preghiamo appunto la Santa Vergine che protegga tutti i suoi figli e faccia terminare al più presto questa guerra.

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Ho apprezzato. Anche quel pò di ironia “salvavita”.

    Non conosco nei dettagli la storia della Madonna dei Debitori e dunque ringrazio di cuore per averla portata all’attenzione di tutti. Ad ogni modo, per la ferita alla fronte, mi ricorda molto – non per valore artistico – la Madonna di Czestochowa, venerata da San GPII e conosciutissima non più soltanto in Polonia, ormai.
    La Vergine di Jasna Gòra è effigiata con “due segni di violenza” sul volto e si festeggia il 26 agosto. Meriterebbe, da sola, un pellegrinaggio in Polonia.

    Ma, tornando a noi, spendo ancora una volta una parola non a difesa ma per giustizia nei confronti di un incompreso BXVI che, mi spiace contraddire, non fu affatto “incapace di governare il timore della navicella nel mare in tempesta”.

    Infatti, se Dio ponesse solo i “capaci” alla guida non sarebbe Dio!
    Gli uomini vogliono gente capace e malata di efficientismo! Dio, invece, adotta tutt’altro criterio di scelta…
    E che lo Spirito Santo abbia posto la Sua compiacenza in Benedetto XVI, con un certo fine, è passato inosservato solo a quegli occhi che cercano il risultato, il “miracolistico”, l’evidenza, la vittoria conclamata, il riscatto.
    Forse, se facessimo un passo indietro anzichè avanti, coglieremmo ciò che ci è sfuggito: un Pastor Pastorum ha lottato strenuamente ed è stato apparentemente sconfitto. Ma chi è cattolico, contemplando il Crocifisso, dovrebbe sentire quotidianamente risuonare nelle sue orecchie: “Accetta la sconfitta per attuare la vittoria”…o no?!
    E se, per sua stessa ammissione, il Santo Padre BXVI non era per nulla vocato al comando – “SE UNO VUOL ESSERE IL PRIMO, SIA L’ULTIMO DI TUTTI E IL SERVITORE DI TUTTI”!!! – ciò non significa affatto che era incapace di governare la Chiesa, come molti concludono con troppa fretta di liquidare un Papa che sfugge alla loro comprensione.

    BXVI, “finissimo teologo” e sapiente vero, altissimo nelle sue speculazioni eppur semplice, non soddisfa i grandi della terra! E’ un Papa nascosto, eremita, che sfugge alle regole dell’apparenza e può essere amato solo facendosi piccoli. O nel tentativo.

    “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”…

    Non cade foglia che Dio non voglia.
    E se Dio ha voluto…o ha permesso…o permette…si può e si deve dare il nostro FIAT! Nell’abbandono filiale, ogni risposta. A Dio piacendo.

    Un fraterno saluto, Generale carissimo.

    • piero laporta ha detto:

      Grazie, davvero, per il commento molto interessante. Non so che dirle su BXVI: aveva un dovere e un ufficio, aveva una corona. E’ andato via, lasciando più confusione di prima. Osservo che mancò la capacità di comando. Giusto o sbagliato non lo so. I tempi sono comunque questi e Nostro Signore decide la rotta. Cristo Vince.

      • OCCHI APERTI! ha detto:

        Su BXVI non si lasci influenzare dal “mainstrem cattolico”, Generale carissimo. Fuggire da ciò che fa notizia e allontanarsi dalle apparenze è il primo modo per essere raggiunti dalla verità.
        Vorrei permettermi con lei il suggerimento di due letture.
        La prima: “Vedo Satana cadere come la folgore” di René Girard. Testo da approcciarsi con spirito molto critico, in quanto Girard è dipinto come “ortodosso” senza esserlo affatto. Ma questa lettura aiuta a comprendere molto bene il significato di “contagio mimetico”: concetto fondamentale, descritto magistralmente dal Girard, per capire certi odierni meccanismi artatamente indotti e, soprattutto, sottrarvisi…
        Concetto del resto già introdotto dalla Weil e chiamato “teoria della gallina ferita”.

        La seconda lettura che riterrei indispensabile: “La mia vita” di Joseph Ratzinger, autobiografia che da sola potrebbe essere usata per chiudere la bocca a certi presunti sapientoni che accusano BXVI di essere un eresiarca.

        Mi intratterrei volentieri più a lungo con lei, Generale, ma oggi soprattutto altri “doveri” chiamano.😊

        Un caro saluto.

        Cristo al centro!

        • piero laporta ha detto:

          Grazie. Devo confessarle un peccato si superbia. Su numerosi argomenti “quando voglio leggere qualcosa di interessante” come disse Disraeli “me lo scrivo”. Questo mi è occorso anche per la vicenda umana di S.S. BXVI. Ho letto pochissimo di lui ma ho seguito con attenzione i suoi nemici. I miei appunti mi dicono che Egli non era attagliato alle parti avverse. Ma comunque il papa non è l’origine dell’azione di Cristo nel mondo. È servo.
          Cristo Vince

          • OCCHI APERTI! ha detto:

            Perdoni, Generale carissimo, ma i suoi appunti sono alquanto insufficienti se poi la portano a concludere che il Santo Padre BXVI era “incapace di governare il timone della navicella nel mare in tempesta”.
            Non solo ne fu capace ma tanto lo fu – e tanto fece “paura” – che lo estromisero. Ha presente la parabola dei vignaioli omicidi (Mt 21, 33-46)? Ecco…
            Infine, spero di cuore non si perderà la lettura di un pensiero veramente cattolico – avulso da ogni mainstream cattolico che fa centro proprio attraverso Papa Ratzinger:

            https://www.marcotosatti.com/2023/03/14/battaglia-contro-satana-le-indicazioni-di-benedetto-gotti-tedeschi/

            Sono io che la ringrazio e fraternamente saluto.

  • Pietro Sia ha detto:

    Disamina sempre precisa ed incisiva.Viviamo tempi molto problematici e gli interessi finanziari prevalgono su og ni cosa.Ancora una volta appare sempre più evidente che è il denaro che fa girare il mondo.Che Dio ti ascolti e che gli uomini ritornino a pensare che la vita non è eterna.