Schneider: Il Sinodo, Strumento Usato per Generare Confusione nella Chiesa.

1 Marzo 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, questo articolo di InfoVaticana, che ringraziamo per la cortesia, in cui il vescovo Schneider esprime critiche e perplessità sul Sinodo sulla Sinodalità. Buona lettura e diffusione.

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Il vescovo ausiliare di Astana, Athanasius Schneider, ha rilasciato un’intervista a LifeSiteNews in cui ha avvertito che le attuali tendenze della Chiesa cattolica, in particolare il Sinodo sulla sinodalità, sono “pericolose” per la fede cattolica e sono “veleni spirituali”.
Come è caratteristico del prelato kazako, ha parlato con forza e senza mezzi termini. Schneider è sempre stato particolarmente critico nei confronti di questo Sinodo e ha avvertito come l’attuale Sinodo sulla sinodalità sia “uno strumento utilizzato per diluire sempre più la chiarezza della fede cattolica, come stiamo osservando, riversando sempre più confusione e confusione dottrinale nella vita della Chiesa”.
“È un grave abuso dell’istituzione del sinodo, che la Chiesa ha compreso per 2.000 anni”, ha detto.
Schneider ha sottolineato che un sinodo correttamente ordinato ha chiare prerogative: “Il sinodo è uno strumento del Magistero, ma il suo primo obiettivo è quello di chiarire la dottrina in modo inequivocabile, senza alcun dubbio”.
Il secondo compito di un sinodo dovrebbe essere quello di “respingere gli errori del tempo”, ma Schneider ha avvertito che le azioni attuali del sinodo stanno permettendo la diffusione di “veleni, veleni spirituali”.
Un vero Sinodo dovrebbe anche occuparsi di questioni “disciplinari” per fornire un “rimedio contro gli abusi”, ha detto.
Invece, ha descritto il Sinodo sulla sinodalità come simile a un “parlamento in modo mondano”, qualcosa che “è contrario a tutta la storia della Chiesa e a tutto il metodo di Dio. È mondano, non è nemmeno cristiano”.
Inoltre, monsignor Schneider ha sottolineato la peculiarità dell’attenzione della Chiesa cattolica all'”ascolto” piuttosto che all’insegnamento. “L’umanità intera deve ascoltare la voce di Cristo, non gli uni gli altri”, ha detto. Ascoltare gli uni gli altri piuttosto che Cristo è “contro la rivelazione”, ha aggiunto.
“Perciò Cristo non ha detto a tutti gli apostoli: “Andate e ascoltate tutte le genti”, ma “Andate, insegnate e istruite in ciò che vi ho insegnato”. Questo è il messaggio della Chiesa: non presentarsi, non tenere sessioni parlamentari e ascoltare la gente, ma proclamare la verità, naturalmente con chiarezza e carità”, ha aggiunto il vescovo ausiliare di Astana.
Pur avvertendo dei pericoli posti dalle numerose correnti di pensiero moderno nella Chiesa cattolica, il vescovo Schneider ha offerto un incoraggiamento ai cattolici su come preservare la fede. “Studiate la fede cattolica”, ha detto.
“Studiate bene gli antichi catechismi dove si trova la fede immutabile”.
Ha menzionato alcuni testi post-conciliari, come Humanae Vitae e Vertitatis Splendor, ma ha sottolineato soprattutto che i cattolici devono seguire gli insegnamenti e i documenti pre-conciliari per la loro chiarezza.
Il vescovo ausiliare ha anche esortato i cattolici a fare della Santa Eucaristia “il centro della loro vita”. Ha incoraggiato a ricevere la Santa Comunione con grande riverenza, in ginocchio e sulla lingua “per evitare qualsiasi pericolo di profanazione o di minimizzazione della riverenza”.
Inoltre, Schneider, un convinto sostenitore della liturgia tradizionale della Chiesa, ha affermato che la ricerca della Messa tradizionale è un “gesto d’amore” per il prossimo e un atto di “fedeltà alla Santa Madre Chiesa”.

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83 commenti

  • Rolando ha detto:

    “ET COPIOSA APUD EUM REDEMPTIO”
    Il Concilio Vaticano II non è la causa di novità, bensì l’effetto.
    E le radici di tali effetti erano già tutte ben radicate nel Vaticano I. Giovanni XXIII evita lo scoglio nel tentativo di tener unita la cattolicità romana anche nel cambiamento dei gusti della post modernità già serpeggiante nel gregge e soprattutto nei Pastori.
    L’evoluzione è evidentemente in atto da sempre anche qui. Non si tratta di cambiare le formule dei dogmi (qualcuno qui se l’è presa con i libri!). Questo non avverrà mai e poi mai, mi diceva il gesuita Padre Ignazio de la Potterie; ma di cambiarne l’interpretazione secondo i gusti della post modernità.
    Insomma, secondo me, COPIOSA APUD EUM REDEMPTIO.
    E la semantica del termine Redentore deriva proprio da “dente” che ha la funzione di masticare secondo i gusti in evoluzione i cibi più consoni alla vita di sempre.

  • Rolando ha detto:

    Carissimo FORUM COSCIENZA MASCHILE queste tue parole, secondo il mio parere, costituiscono la menzogna delle menzogne, volgarmente la balla delle balle.
    Eccole:
    “…ma nell’era di internet le bugie hanno le gambe corte e insistere a raccontare fole non fa che renderle ancora più evidenti”
    L’era di internet è l’era della post verità. Della Menzogna fattasi Verbo. Mai come oggi risuonano brucianti e da scolpire sul bronzo le parole di Agostino: “IN TEIPSUM REDI. IN INTERIORE HOMINE HABITAT VEIRITAS” . O il classico GNOSI SEAYTON.
    E le altre dal libro di Giobbe: “È forse guadagno per YHWH che tu sia giusto?”.

    • Forum Cosceinza Maschile ha detto:

      E allora continuate a dire che il postconcilio ha portato copiosi frutti, oppure che ci vorranno altri cinque secoli per apprezzarne la ricchezza, che Rupnik si è pentito… ci fate un favore

    • Forum Coscienza Maschile ha detto:

      Per cortesia ripassi il greco prima di fare citazioni. Ma dove hanno studiato questi? Saranno mica espulsi di qualche seminario post-sessantottino?
      I guasti della Chiesa sono manifesti a tutti, non so cosa crede di ottenere con i suoi interventi fumisterici

      • Rolando ha detto:

        Per te, cara COSCIENZA MASCHILE.
        [ΗΑΓΑΠΕ]
        ΠΑΝΤΑCΤΕΓΕΙ
        ΠΑΝΤΑΠΙCΤΕΥΕΙ
        ΠΑΝΤΑΕΛΠΙΖΕΙ
        ΠΑΝΤΑYΠΟΜΕΝΕΙ

          
        (Η ὰγἀπη)  7. πάντα στέγει, πάντα πιστεὐει, πάντα ελπίζει, πάντα ὐπομένει. (1Cor13,7)

        7.omnia suffert, omnia credit, omnia sperat, omnia sustinet.

        – στἐγω, verbo greco da dove deriva tegola in italiano. Cioè ciò  con cui si copre e si fa il tetto. Copro, difendo, nascondo,  custodisco, tengo occulto, celo.

         – υπομένω, sopporto, tollero, sostengo, ammetto, ardisco, oso.

         La CEI traduce: tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

        Io invece traduco: tutto copre (cela, tiene segreto), tutto crede, tutto spera, tutto osa.

         E ciò  mi sembra più  consono sia alla semantica dei termini greci, sia al temperamento dell’ autore che li usa in uno slogan incisivo e totalizzante, nonché interessato, conveniente per sé.
        E:
        “Vae autem vobis, scribae et pharisaei hypocritae, quia clauditis regnum caelorum ante homines! Vos enim non intratis nec introeuntes sinitis intrare”

      • Rolando ha detto:

        ΓΝΩΘΙ ΣΕΑΥΤΟΝ
        “DUCES CAECI EXCOLANTES CULICEM, CAMELUM AUTEM GLUTIENTES” (Nestle-Aland NOVUM TESTAMENTUM Graece et Latine, 27. Auflage)

      • Rolando ha detto:

        Caro FORUM COSCIENZA MASCHILE, lasciamo stare il ripasso del greco da cui risulta chiaro il riferimento a chi. Veniamo a questa affermazione: “ma dove hanno studiato questi? Saranno mica espulsi di qualche seminario post-sessantottino?”
        1961:”Per te le porte del Seminario son sempre aperte”. Dopo la terza liceo decisi di lasciare perché non me la sentivo di iniziare Propedeutica e Teologia, senza rifletterci bene. Mi sono laureato a Padova. Ho studiato paleografia. Ho lavorato volontario a Ebla. Nel tempio del Dio Robes, Ras/Resed degli Accadi ben noto al Tànakh nella Tora’h in Reshìt-be 4,7.
        Ti chedo: come risolvi in Mt 2,23 quel NZRT quando non c’è nel Tànakh ed in tutta la letteratura ebraica alcun riferimento all’esistenza di un toponimo relativo, mentre chiaro appare il riferimento a NZR. Nazireo/Nazoreo E per di più il codex Rehdigeranus ha:
        Ut adimpleretur
        quod dictum est
        per esaiam pro
        phetam. q n m
        nazoreus uoca
        bitur
        Corretto nazoreus] nazar corr.m2
        Qui si fa riferimento al profeta Isaia 26,2 in cui la radice NZR deriva da EMET (=verità) e sta a significare Fede/Fedeltà.
        In tutti gli altri casi il rimando è Giudici 13,5-7 e 16, 17.
        La LXX traduce nazir con “naziraion”(ho traslitterato)
        Ho chiesto una volta ad un “grande” teologo e mi ha risposto con l’affermazione di un ben noto filosofo: “O si crede o si ragiona”. Io di rimando: Non rubare!
        Anche in Atti 24, 5 ritorna “nazoraion” (ho traslitterato). Eppure Paolo non riporta niente di concepimento verginale, né di abitazione a Nazareth. Lui, che scrive di “evangelium meum per Christum Iesum” in base al quale Dio giudicherà le coscienze! Rm 2, 16 e 2Tm2,8.
        “Invenimus enim hunc hominem pestiferum et concitantem seditiones omnibus Iudeis qui sunt in universo orbe et auctorem seditionis sectae NAZARENORUM” [Testo greco NAZORAION (ho traslitterato!)].
        Mi potresti illuminare cara COSCIENZA MASCHILE? Perché il mio cuore “ancor cerca, ancor pensa….qualcosa che in tanti tanti anni, cercando tra gioie ed affanni, ancora non potè riporre da portare via con sé”.
        Non è colpa mia se ci sono anche i libri a complicare le cose e dietro ad essi sempre e solo la mano dell’uomo (Nietzsche).

        • Forum Coscienza Maschile ha detto:

          Che bei frutti danno i seminari oggi: dubbi su dubbi… questo spiega molte cose.
          Quanto alla sua tormentata esegesi, mi ricorda un film (di cui le consiglio la visione): π – Il teorema del delirio di Darren Aronofsky

          • Rolando ha detto:

            Non starò per caso comunicando con la COSCIENZA MASCHILE dell’uomo delle nevi trovato sul Similaun visto che il 1961 gli sembra non dico l’oggi ma domani mattina?
            Basta dar colpe, scambiare effetti per cause. È miopia ultrasenile. Coscienza imbiancata, conservata da granitici formalismi: illusioni di essere SEMPER ET IDEM.
            Quanto a Mt 2,23, ho capito. Lasci stare, è una questione da Biancaneve ed i sette nani, le consiglio di vedere quel film e godersi la musica di Nora Orlandi.

    • OCCHI APERTI! ha detto:

      @ROLANDO DEL 6 MARZO ALLE 22.53

      😂😂😂🤣
      Era veramente da un pezzo che non ridevo così di gusto…mitico Rolà!

      • Forum Coscienza Maschile ha detto:

        Cosa unisce (univa) la sinistra? L’odio di branco a un avversario politico che minava (poco) il loro strapotere burocratico.
        Così è per i novatori, per i quali tutto e tutti fanno brodo per guerre personali, dalle calunnie alle derisioni a sesquipedali supercazzole esegetiche. Ciò indirettamente non reca lustro al clero sostenuto da questi signori, che del resto vede solo gli insulti dei sedevacantisti.
        Frutti del Concilio e della primavera della carità? Valuti il lettore.
        Ma palesemente qui la Fede e la Verità, che è Cristo stesso, non c’entrano nulla

        • Rolando ha detto:

          FANUM. PROFANUM. Invenzioni e limiti umani che creano il proprio dio. Is 45,7 lo dice chiaramente. Non resta che un’unica Realtà!. Il Dualismo è una negazione di quest’unica Realtà.

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    @ROLANDO
    Senza alcun dubbio, dimenticando per un istante la realtà della mia vocazione, conoscendoci di persona diventeremmo ottimi amici. Perché veramente “tanti sono gli spunti”…
    Credo per me ancora di più!

    Non ti sei affatto espresso male poi; più facilmente ha prevalso un mio pregiudizio e il mio inevitabile immedesimarmi con chi non mi sembra compreso a sufficienza.

    E’ particolarmente significativo, poi, ciò che ora mi scrivi, perciò spero di non sciupare le tue parole, così sincere, dilungandomi troppo; ma che ami Dio e bruci di sete per il Mistero mi è parso subito oltremodo chiaro, anche se “oggi” ti esprimi con un peso che i primi tempi (in cui ti leggevo) non ero in grado di cogliere o non mi perveniva. Forse che anche tu, come me, hai mutato, almeno un poco, il tuo pensare e vivere le relazioni qui?

    Infine, sul “non credere nei dogmi”, credo sia solo logica conseguenza di una negazione – consapevole o anche no – della realtà teandrica che appartiene ad ogni cattolico romano così come l’unione ipostatica è propria di Cristo, che lo si creda o no.
    D’altronde la Santissima Trinità, senza accogliere l’unione ipostatica di Cristo da cui trae la sua realtà teandrica la Chiesa, scompare del tutto dalle facoltà cognitive indisponibili alla ricezione del Fiat Creante, del Fiat Redimente e del Fiat Santificante e con Essa – Trinità! – svanisce l’incontro con quel Mistero che aveva travolto S. Agostino, ben raccontato dalla famosa leggenda che lo riguarda, in cui si racconta che il Santo, avendo visto sulla spiaggia un bimbo che giocava con una conchiglia, vedeva che con essa prelevava acqua dal mare cercando di travasarla in una piccola buca.
    E subito gli fu detto: tanto poco questa buca può contenere l’acqua del mare, quanto poco la tua ragione può afferrare il mistero di Dio…

    Riguardo al secondo messaggio delle 15.21, me ne avevi già accennato l’ultima volta che ci siamo scritti sul blog e già allora apprezzai per diversi motivi.
    STILOBATE carissimo, come sei anche tu del resto, è anima bella e seguivo con interesse i vari interventi, spesso trovando, oltre che testa e sapienza, anche cuore, garbo, sensibilità. E fede!
    Il che – anche da una posizione di sola osservazione – mi gratifica sempre, Rolando, in quanto tendo a rifuggire il salotto affetto da mero cerebralismo intellettualistico.
    Interessante sarebbe leggere cosa rispose poi, Stilobate, alla tua replica…😊

    “Conoscendoti” credo tu stia a meditare ancora e ancora sulla vostra chiacchierata. Questo è bello, oltre che prezioso.

    L’incontro casuale è il vestito feriale della Provvidenza, o no?😉

    Grazie. A presto!

    • Rolando ha detto:

      Grazie, OCCHI APERTI, caro. Mi è caro il conforto umano che traspare dalle tue parole tale che mi pare quasi di non essere più solo davanti all’ Ineffabile Dio.

      • OCCHI APERTI! ha detto:

        Grazie a te, ROLANDO carissimo.
        Sei sempre il benvenuto e sempre ti correrò incontro a braccia aperte quando qui appari!

      • OCCHI APERTI! ha detto:

        Bellissimo il tuo messaggio di oggi delle 14.56. Lo apprezzo profondamente. E riapre la mia grande ferita…
        Caro Rolando, continua a pregare e non smettere!
        Chi non arde di carità, non ha conosciuto Dio!

        • Rolando ha detto:

          An he tu prega tanto per me e per tutti. Tu sai bene che la preghiera è un gemito universale della Natura.
          Tu conosci bene il “congemisci” dell’Indiculus, uno degli antichissimi documenti della Chiesa Cristiana Romana.
          LEX ORANDI STATUAT LEGEM CREDENDI.
          Ciao. Con affetto.

          • OCCHI APERTI! ha detto:

            Chi si ferma alla Legge, giammai coglierà lo Spirito…Ma col metro con cui giudica, sarà giudicato…

            Sì.

            In qualche modo insieme, davanti all’Ineffabile!

            Con affetto e profonda gratitudine a Dio, e a te che “mutato” – o forse no; o forse entrambi – mi mostri un pezzetto del Suo Volto, sempre uguale e sempre nuovo.
            Ciao!

    • Forum Coscienza Maschile ha detto:

      “cuore, garbo, sensibilità”… parla della sua?
      Fa venire alla mente la tenerezza di Pannella con i colleghi radicali e la Bonino, definita grande italiana dal Papa Regnante.
      O la garbata e perfino affettuosa intesa del Regnante con Scalfari, così diversa dai tanti epiteti riservati ai cattolici.
      Ci regalate uno spettacolo esilarante, l’opera buffa che è diventata, la frangia novatrice della Chiesa

  • Rolando ha detto:

    Cara La Signora di tutti i popoli, anche se la Sibilla cumana ha profetizzato: “Gremium virginis salus populorum”, da maschio qual sono e proprio in quanto tale per dar senso reale alla bella profezia, umilmente vorrei far notare due cose a proposito di quanto ella scrive.
    1) Trovo l’uso della parola “verità” completamente ignorante ( non in senso offensivo, ma costruttivo in quanto anch’io ignoro tanto) del reale significato semantico. E quindi deviante in una razionale ricerca filosofica degna di uomini e donne liberi. Veda Carlo Diano, OPERE, Collana Il pensiero occidentale, Bompiani, a proposito di “a-letheia” (senza-dimenticanza).
    2) Papa Francesco è un grande uomo onesto. Papa è il suo titolo. La Storia glielo dà! E così la facciamo noi umani. Vicario di Cristo, invece, Francesco stesso lo ha cassato per sé. E c’è una enorme differenza.
    In diritto la funzione VICARIA si esercita solo in assenza del Re o del legittimo titolare: in questo caso Cristo.
    La funzione DELEGATA invece si esercita anche in presenza del delegante.
    Quindi giusto ragionamento vuole che Papa Francesco con la sua persona dimostri e dichiari che Cristo Re è attualmente realmente presente oggi in questa Chiesa cattolica e invita tutti a scoprirlo con uno sforzo di buona volontà nell’amore fattuale. AMEN

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Dai commenti si evince che la fede di sempre è cambiata:
    1. Il riferimento ad antichi catechismi è “doloso”, manco fosse un incendio
    2. Peggio, l’unica verità è che tutto cambia. Il nuovo dio si chiama Eraclito, con buona pace del Vangelo: “Le mie parole non passeranno”
    3. La nuova fede ha da testimoniarsi nel penitente silenzio di chi non è d’accordo, e nelle chiacchiere e spero non nelle abbuffate di chi è dalla parte della “ragione”

    • Rolando ha detto:

      Caro FORUM COSCIENZA MASCHILE, io la sento così:
      1) Nessun dolo nel rifarsi ad antichi catechismi. Dolo vietarli. Dolo imporli. Dolo farne strumenti di lotta divisiva. Siamo essenzialmente Storia e Storia produciamo evolvendo.
      2) Né peggio, né meglio la pura verità che tutto cambia, scorre, evolve. Non vuol dire che tutto si annichila, non è più, ma che tutto è sempre nuovo e lo stesso: cioè ciò che fa nuove le vecchie realtà. Le cose passate non sono più passate, parafrasando l’apostolo, di quelle nuove.
      Fede e Speranza possono passare come forme (è loro destino) , l’amore resta perché le sublima atemporalmente.

      • Forum Coscienze Maschile ha detto:

        1) La divisione non è dei cuori ma dei testi. Correggete i testi, invece di occuparvi di affari di cuore…
        2) Da 50 anni vige la religione dell’amore, laddove Cristo dice: “Io sono la Verità”. Amore che curiosamente non si vede nei pastori che fanno scempio della Chiesa

        • Gian Piero ha detto:

          Quello che dice Rolando mi pare di averlo gia’ sentito dire tante volte , dallo stesso personaggio che si traveste in tante guise , una per ogni epoca , e che assicura che non importa la Verita’,basta l’ amore ! Tanto tutto muta e che tutto muta e’ l’ unica verita’.
          Mi pare che Rolando faccia la parte del Mefistofele di Faust.
          Ma come Gesu’ disse al suo compare nel deserto : vai dietro di me cioe’ non mi scocciare.

          • Rolando ha detto:

            Caro GIAN PIERO, ma Gesù sembra che mai abbia detto di un uomo che è Satana o anche fatto capire; neppure di Giuda. Casomai lo ha detto proprio del papa Pietro Simone, che si limita solo a licenziarlo: va via indietro da me! Cadere come folgore dal cielo, invece, vede solo Satana. E poi assicura che quando sarà innalzato attirerà TUTTI a sé. TUTTI. Capito? Se fossi in te proverei un po di vergogna. Non per l’implicito giudizio, ma per la grande ignoranza del Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo! Su, sorridi con me. Un sorriso non si nega a nessuno, diceva madre Teresa di Calcutta. Ciao.

          • Forum Coscienza Maschile ha detto:

            Dice bene, ma nell’era di internet le bugie hanno le gambe corte e insistere a raccontare fole non fa che renderle ancora più evidenti

          • Forum Coscienza Maschile ha detto:

            Caro Rolando,
            Parlando di ignoranza si (ri)legga il Vangelo di Giovanni, in cui Gesù dà appropriatamente del diavolo a Giuda.
            Quanto al sorridere, non so se lo faccia lei visto che lo conisglia, ma conosce il proverbio: “Risus abundat in ore stultorum”

          • Rolando ha detto:

            Sì, sì, caro FORUM COSCIENZA MASCHILE, il Gesù di Gv chiama Giuda Satana. Quel ” nostro fratello Giuda”, del caro don Primo Mazzolari. Quel Giuda senza il quale Gesù non sarebbe stato consegnato…. e addio Redenzione dai peccati! Che dico? Dalla FELIX CULPA QUAE MERUISTI TANTUM REDEMPTOREM! Quel Giuda che vendette per soldi Gesù così come fu venduto Giuseppe il figlio di Giacobbe dai suoi fratelli dei quali poi ebbe pietà, perché legato da nostalgico amore sanguigno mai dimenticato e li salvò tutti abbondantemente….
            Sì quel Giuda che servì alla causa del Cristo Redentore così come Satana servì al poco onnisciente YHWH, il quale lo chiamò a Sé perché svolgesse la funzione (funzione iavista) di conoscere la situazione sulla Terra!
            Ma per piacere! Cosa mai volete sapere di ciò che è gradito a Dio? Misericordia non sacrifici! Dio benedica il Sommo Pontefice Romano Francesco! Ricordate la lezione?… il piccolo Marco piangente per il suo papà morto da ateo… al Serpentone di Roma!. FIAT MISERICORDIA TUA, DOMINE, SUPER NOS QUAEMADMODUM SPERAVIMUS IN TE. IN TE DOMINE SPERAVI NON CONFUNDAR IN AETERNUM.

          • Rolando ha detto:

            Dimenticavo…caro FORUM COSCIENZA MASCHILE, col precedente intervento non intendevo certo negare LA MIA IGNORANZA. Ignoranza è anche dimenticanza. E questo caso bene conferma la semantica del termine verità che deriva dal greco a-letheia cioè senza-dimenticanza! Navighiamo nel Lete!
            Dimmi di un solo umano che sia senza dimenticanza e adorerò te come il Dio. La buona Provvidenza divina aiuti tutti ad aver cura di tanti fratelli e sorelle che mai come oggi, sembra, perdono la memoria.

          • Forum Coscienza Maschile ha detto:

            Rolando, non ricorda il Vangelo di Giovanni ma quello di Giuda lo conosce bene!
            Il lettore allo stato di veglia scorgerà in questi triviali battibecchi una indicibile verità: la stessa sottesa alla rivalutazione di Nerone, e ovviamente di Giuda.
            Crediamo di essere tra cattolici e invece…

          • Rolando ha detto:

            Oh, che delusione! Caro FORUM COSCIENZA MASCHILE!
            “Crediamo di essere tra cattolici e invece…”
            “Crediamo di essere tra cattolici e invece…”
            “Crediamo di essere tra cattolici e invece…”
            Invece… nell’intimo (almeno così dimostri) ti lamentii ed imprechi contro il Buon Pastore che ti ha lasciato momentaneamente al sicuro per andar a cercare la… perduta!
            E come mai si è smarrita? Che qualcuna dispettosa delle novantanove, quand’erano tutte all’aperto, non le abbia giocato qualche doloso scherzo? Sta, sta tra i tuoi “cattolici” e goditi i chiacchiericci farisaici. Io per certo so che il mio Pastore è vivo ed è FUORI che cerca ciò che da sempre è suo e su polvere si alzerà e dopo (che) la pelle mia hanno battuto-questa e-da-la-carne-mia vedrò ELOHIM (Giobbe). E fu silenzio (Shakespeare. Amleto)

          • Forum Coscienza Maschile ha detto:

            Rolando, fatico a capire quel che scrive. E’ sicuro di sentirsi bene?

        • Rolando ha detto:

          Caro FORUM COSCIENZA MASCHILE, tu scrivi:
          2) Da 50 anni vige la religione dell’amore, laddove Cristo dice: “Io sono la Verità”. Amore che curiosamente non si vede nei pastori che fanno scempio della Chiesa.
          Ed io, stupido, che credevo vigesse dalla “pienezza dei tempi”!
          E cioè da quando Gesù ebreo, novello Socrate, ha dimostrato che la verità concreta, a portata umana, è il sacrificio di sé, proprio come ha fatto dimostrando con la sua terribile morte in croce cos’è la verità che attira tutti! E non con l’improbabile (storicamente) domanda retorica di Pilato cui non poteva che seguire Silenzio Divino! O con quella episcopale della “V” maiuscola che sfidano le Hack! Solo Dio, qualunque cosa esso sia, è la Realtà senza-dimenticanza cioè a-letheia.

          • Forum Coscienza Maschile ha detto:

            Complimenti, ne sa più del Papa e del Magistero della Chiesa

      • Rolando ha detto:

        Caro FORUM COSCIENZA MASCHILE, quanto al punto
        3) la testimonianza sofferta ma convinta è un valore che ritorna innanzitutto ad onore del testimone stesso.
        Non condivido però queste parole: “spero non nelle abbuffate di chi è dalla parte della “ragione”. Innanzitutto: che dire allora delle “abbuffate” della Fede da una continua digestione di “credo”? Abbuffate che sembrano esenti da quella perenne insoddisfazione delle ragioni della stessa ragione?
        La ragione è forse un dono meno nobile che il buon Dio ci ha fatto?
        “Matto è chi spera che nostra ragione / possa trascorrere la infinita via / che tiene una sustanza in tre persone” Purgatorio III, 34-37 (Ma esiste ancora? E che ne dicono gli Ortodossi?)
        Comunque anch’io mi inchino e venero il Mistero che non capisco. Ma la ragione trova quel “tre” matematico fuori luogo!

        Rispondi

        • Forum Coscienza Maschile ha detto:

          La fede come insoddisfazione si commenta da sé, anche se va aggiunto che è uno dei frutti avvelenati di 50 anni di devastazioni pastorali e dottrinali

          • Rolando ha detto:

            Caro FORUM COSCIENZA MASCHILE.
            Anche i frutti avvelenati di cinquant’anni di presunte devastazioni si commentano da sé! Anzi sono pure la prova della inefficienza dell’ardore della fede tradizionale, anche negando gli autodafè. La modernità nasce copiando le strutturali funzionalità religiose nate a seguito del Concilio di Trento!

        • Forum Cosceinza Maschile ha detto:

          Ma di quale ardore ciancia se ci sopprimono Messe e ordini religiosi peggio che all’epoca del Terrore!
          Se questa è la preparazione dei troll postconciliari-liberi-pensatori mandatene altri, ci fate un favore

          • Rolando ha detto:

            Caro FORUM COSCIENZA MASCHILE sei tu che identifichi “ardore” con “soppressione” alla maniera ( ma incruenta ) del FINEES [Pin’chas ben-El’azar] di Numeri 25, 7-12!
            Così a me sembra. Ma mi rifiuto di crederlo!

          • Forum Coscienza Maschile ha detto:

            Le auguro un periodo di riposo. Mi pare ne abbia bisogno

          • Rolando ha detto:

            Caro FORUM COSCIENZA MASCHILE, ma chi mai sopprime cosa?
            Le cose cambiano da sé, Dal proprio interno! Gli ordini soppressi da Napoleone, tanto per citare un caso, son ritornati sul proprio posto, anche se in diversi casi non hanno potuto riavere o ricomprare tutto.
            Ma quel parroco di una Parrocchia di una grande metropoli italiana che ha dichiarato a persone testimoni, me compreso, che lui non crede nelle parole della consacrazione che pronuncia ad alta voce….Ed aggiungeva la circostanza che con la riforma si trovava a disagio perché doveva pronunciare le formule ad alta voce, contrariamente a prima che poteva sibilarle sorridendo. Siamo nell’agosto del 1998…
            Dall’esterno la distruzione è acqua di rose.
            Chiaro che non posso dire più di tanto E non è tutto. Ma -direte, forse, con tradizionale sufficienza – non poteva andarsene? A parte ciò che non posso riferire poiché coinvolgono l’ordinario diocesano e possono essere una balla, diceva : e dove vado a vivere?!. Pertanto invito la COSCIENZA MASCHILE e FEMMINILE ad essere più umile e meno rabida.
            Ricordo il KV 222 di Mozart su cinque parole e dove le note dei violini esibiscono quel tema che Beethoven copierà di sana pianta e costituiranno l’apice della travolgente bellezza della sua famosa Nona!
            Le cinque parole son queste: MISERICORDIAS DOMINI IN AETERNUM CANTABO.

  • Rolando ha detto:

    “Studiate bene gli antichi catechismi dove si trova la fede immutabile”.
    Bella frase, vuota di senso e molto dolosa, a parer mio.
    Infatti non è il catechismo, per quanto antico e venerando sia, che vive di fede.
    Ma, “Iustus ex fide vivit”. Come insegna il testo antico di Abacuc, il Giusto vive per (causativo) la sua Fede/Fedeltà. Ma lo stesso commentario ad Abacuc, trovato a Qunram, fa capire molto bene che il devoto e pio scrittore, fedele e bruciante di Zelo per YHWH, era tormentato da un dubbio tremendo di fronte al salmo 82 della sacrosanta Scrittura. Qualcosa evolveva in lui. Insomma gli sembrava impossibile che anche l’ELOHIM YHWH morisse come ogni uomo ed ogni principe potente umano!… E corregge, a suo modo dimostrando che aveva, purtroppo, compreso molto bene il testo. E nega il significato letterale di questa parola “divina”. E scrive: Dimmi YHWH che tu non muori!
    Ma qui vi vedo una tremenda, tragica verità per il Principe umano di “oggi” che NON PRATICA LA GIUSTIZIA E L’AMORE VERSO L’ESULE e lo lascia affogare, lattanti compresi.
    È un PRINCIPE CHE SI DICHIARA CRISTIANO E MATERNO, eppure anche lui morrà. Tragica insipienza politica.
    O grande e Divina Provvidenza, asciuga le lacrime dei tuoi poveri, accogli nella tua pace chi il mare ha portato con sé e liberaci dalle Autorità insipienti ed inumane che Tu, misterioso Tu qualunque cosa Tu sia, MAI vuoi, checché ne dica il moktheròs.

    • Il Matto ha detto:

      Ciao Rolando!

      Ben tornato!

      Per fatti vivo pure sull’altra piattaforma 😉

      • Rolando ha detto:

        Caro il MATTO, e dove ti trovo?
        Dammi indicazioni, mandami un raggio (diòs) luminoso perché non è cosa da poco scovare un Matto. Io non so dove sono eppure so che sono nel Tutto, che è Dio.

          • Rolando ha detto:

            Grazie. Sei stato gentile. Ciao.

          • Rolando ha detto:

            Caro OCCHI APERTI. Ora ti rivelo qualcosa. Parto da una citazione.
            “È provato, con dati certi anche clinici, che il mentale è ridotto alla materia cerebrale, ma come la materia del cervello produca i contenuti immateriali della coscienza e all’autocoscienza non si sa, così come non si sa come da particolari aree cerebrali possa sorgere il pensiero come immagine ed essere capito il linguaggio” Arnaldo Benini, Neurobiologia della volontà, Raffaello Cortina editore, collana Scienza e Idee, fondata da Giulio Giorello, morto due anni fa in Giugno e col quale ho scambiato pareri e mi ha perfino confidato del perché in questa collana è apparso “L’anima ed il suo destino” di Vito Mancuso.
            A parte ciò, torno alla citazione e ci allaccio una affermazione che lo scienziato Giorgio Vallortigara mi ha fatto quanto gli ho posto la domanda: quale valenza potevano avere per la Scienza i termini “spirito” e “anima”. “Nessuna valenza, mi disse, anzi per estensione di dirò che neppure il termine mente non ha valenza. A meno che non si intenda il processo fisico neurale che lo produce come immagine-pensiero”.
            Ho parlato con tanti altri uomini di Scienza. Ho maturato la convinzione che la Realtà del Tutto è troppo un grande Mistero di fronte al quale – ma che dico di fronte!!!- nel quale io mi colgo esistente, è una rivelazione dell’Ineffabile che Bibbie e Corani non solo non possono eguagliare ma sembrano solo poveri chiacchiricci umani che ci fanno ancora più cattivi di quello che per natura possiamo essere.
            Quando il card. Dionigi Tettamanzi mi disse ” finché non ritorniamo al TUTTO, che è Dio” , io ho intuito di esserci in questo Tutto da sempre. Senza lo spermatozoo di mio padre, io non sarei figlio e non potrei essere padre di figli. L’atomo di idrogeno ad es.,è praticamente olam: per tempi senza termine . E se il Divino fosse questo mistero che nel nostro “mentare” non ci sta tutto? Fosse perciò questa Verità, che come rivela la semantica del termine a-letheia è senza dimenticanza, ma non può star tutta nel nostro parziale processo del mentare?
            Energia e massa sono interscambiabili diceva la grande Caterina Hack. Ed il Venerdì santo si prega con la triplice esclamazione: Aghios theos / Aghios Iskyros / Aghios Athanatos. Santo Dio / Santa Energia / Santa Immortalità!

        • OCCHI APERTI! ha detto:

          @Rolando del 7 marzo 23.36

          Grazie a te, Rolando. Sul nuovo Stilum Curiae ci si iscrive tramite Disqus. Forse hai visto. Nippo ed altri saran lieti di darti il benvenuto!

          La Hack non mi è mai piaciuta, Rolando. Banalmente (e perdonami) manca di femminilità. Non è solo una questione di aspetto, intendiamoci. Manca di maternità, ecco. E’ scienziata rigida della materia. Non “sale”, così a me pare; non ascende e impedisce l’ascesa, proprio lei astrofisica e astronoma. Essendo esponente di spicco della comunità scientifica, a mio avviso, riflette perfettamente la volontà odierna di sganciarsi dal Creatore per rivendicare ogni diritto sullo scibile.
          Ma, mi chiedo: a che vette giungerebbe il vero uomo di scienza se dialogasse con il Cosmocratore?

          Riguardo alle altri menti eccelse con cui hai avuto interessantissimi scambi (ci torno su alla fine), beh, personalmente non posso esimermi dal ricongiungerle al mio Interlocutore prediletto (del resto lo hai fatto tu stesso).
          Io non vengo da una formazione cattolica come la tua. Non so che sia una infanzia in oratorio, da chirichetto o da giovanissimo seminarista. Io ho incontrato il Crocifisso dopo, molto dopo. Non sto alla Sua sequela per tradizione di famiglia. Non ho chiesto i Sacramenti perché “così fan tutti”. Non ho scelto una vita cattolica per inerzia; né per caso né per ideologia. Semplicemente c’è stato un incontro che ha cambiato il corso degli eventi. Anche quelli già avviati! Ed era tutto già qui…:

          “Tu eri dentro di me, e io fuori. E là ti cercavo…Tu eri con me, ma io non ero con te…Mi hai chiamato, e il tuo grido ha squarciato la mia sordità. Hai mandato un baleno, e il tuo splendore ha dissipato la mia cecità. Hai effuso il tuo profumo; l’ho aspirato e ora anelo a te. Ti ho gustato, e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato, e ora ardo dal desiderio della tua pace”.

          Per cui intuisci perfettamente quanto sia avulso da me certo cieco e accecante precettismo quanto il suo opposto, ovverossia la forzosa negazione dell’esistenza di una porta stretta varcata la quale – sempre che la si trovi – ben si sa che ci si deve fare piccini piccini per percorrere sino alla fine il cammino che si rivela man a mano. Ma questo, è ben al di là dal voler normare!!! E’ cavare dal carbone il più bel diamante: l’Intagliatore non fa una pietra preziosa uguale all’altra!

          Il problema allora non è solo in certo cattolicesimo distorto e deviante? E qui, proprio qui, si può ben comprendere sino a che punto lo abbiamo stravolto…!

          Ma tornando ai pensieri (ho apprezzato molto le tue rivelazioni) di Arnaldo Benini e a quello di Giorgio Vallortigara fino alla Hack (interessante “energia-massa”…), trovo il tuo a bilanciare e compensare una Ratio in camice bianco: “Ho maturato la convinzione che la Realtà del Tutto è troppo un grande Mistero di fronte al quale – ma che dico di fronte!!!- nel quale io mi colgo esistente, è una rivelazione dell’Ineffabile che Bibbie e Corani non solo non possono eguagliare ma sembrano solo poveri chiacchiericci umani”…

          Infine, se ciò fosse possibile, proprio alla tua porzione di ratio in camice bianco, – visto che gli uomini di scienza alla mia portata sono incapaci di farsi domande (trovo gravissimo che in rappresentanti della comunità scientifica sia assente il dubbio come la semplice e pura interrogazione) mentre tu forse potresti ancora indagare presso le tue conoscenze –, vorrei chiedere come interpreta le guarigioni di Lourdes accertate dalla Scienza (molto poche!) e che pensa di ciò che è stato scoperto scientificamente a proposito della Madonna di Guadalupe attraverso la tilma miracolosa che ci è pervenuta.

          “E se il Divino fosse questo mistero che nel nostro “mentare” non ci sta tutto”?
          Ma caro Rolando, questo è Agostino! Puoi negare? 😊

          • Rolando ha detto:

            Quanti spunti, caro OCCHI APERTI dell’8 marzo alle 14;45!!
            Intanto ti dico che ho incontrato diversi uomini di Scienza, ma il dubbio, sotto la costante dell’assioma mutabile, era ricorrente in tutti i vari argomenti; da uno di essi ho perfino appreso una preghiera, cioè pensieri che altro non erano che autentico gemito. Smarrito nel pensiero degli spazi infiniti e gelidi, presenti come pensiero-immagine nel guscio di noce del suo cervello, chiedeva alle scie luminose delle stelle una serena coscienza della propria irrilevanza. Altro che tracotanza od ubriacatura della ragione! Al contrario del sicumero sbavare contenuti dogmatici da parte di tanti mitrati pastori con granitica sicurezza. Perdonami ma non riesco per iscritto a significarti alcunché dell’Ineffabile Dio. È nel silenzio: nel silenzio melodico di tutta la realtà che mi circonda e di cui sono parte e partecipe. Vedi, quanto al miracolo, non è niente di tanto particolare: tutto è miracolo e ciò che in Natura càpita una volta può capitare ancora e sempre. Un grande eremita camaldolese, Padre Giacomo del Rio, quand’ero giovane, una volta mi chiese cosa secondo il mio parere fosse più importante per vivere la fede cristiana. Io elencai: i sacramenti, la grazia, e via discorrendo. No! No! Niente di tutto questo! Il Silenzio. Isaia 45,7 vede YHWH in un realismo che solo nel silenzio si lascia sentire. E noi siamo in questo realismo irrilevanti atomi di massa ed energia.

        • OCCHI APERTI! ha detto:

          @ROLANDO del 9 marzo 23.15

          Ti seguo volentieri, sai. Spunti…spunti…che non lasciano la presa😊

          Ma credo il miracolo sia – per lo più – sospensione di leggi naturali per causa Altra e rivelazione di quella dimensione soprannaturale che quaggiù viviamo ordinariamente solo in potenza, così come il bruco che attende di esser farfalla.

          Trovo estremamente interessante la collaborazione tra Fede e Scienza per arrivare a “circoscrivere” un miracolo.
          La Fede, per dichiararsi in proposito, si affida alla Scienza. Questo credo sia davvero degno di essere riflettuto.

          • Rolando ha detto:

            Tu, caro il mio OCCHI APERTI, scrivi qui della collaborazione tra Scienza e Fede per arrivare a “circoscrivere” “un” miracolo.
            Secondo me, qui si cela un sottile equivoco dovuto ai limiti della ragione umana, limiti totalmente assenti in un concetto di Fede.
            Per la Scienza Tutto è “mirum”, non una cosa soltanto. Richard Feynman parla di conoscenza come di un insieme di teoria e pratica: si conosce qualcosa di reale quando lo si sa costruire e decostruire ottenendo sempre lo stesso risultato.
            Trovo quindi che già la collaborazione tra Scienza e Fede celi un sottile equivoco.
            La Scienza è alimentata già da una Fede, cioè la fiducia nella ragione di cui come umani siamo dotati, di carpire i segreti della Realtà del Tutto: energia e massa interscambiabili, riconoscendo nello stesso tempo i limiti della capacità umana di conoscenza e memoria di conoscenza. Insomma il postulato del relativismo fino a prova contraria. È il campo delle ragioni della Ragione.
            Anche le dottrine religiose, comprese quelle di presunta rivelazione, sono alimentate da una Fede. Anzi sussistono e si alimentano per la fedeltà dell’uomo giusto: “Justus ex fide vivit” Ab2,14. Ma è proprio qui, nei testi della bibbia ebraica, che cogliamo il segreto della parola “Fede” che motiva la vita (come del resto quella dello scienziato o dell’irrequieto cuore che cerca!) : Emunàh, cioè Fedeltà.
            Questo bisogno di Fedeltà è qui inerente alla salvezza di un popolo prediletto, cioè specifico.
            Anche per qualsiasi altro fedele di dottrina religiosa si pone la questione della fedeltà, ma essa nulla ha da spartire con l’impossibile conoscenza del Divino, to Theion. Piuttosto ha a che fare strettamente, cioè è originata, con il personale istinto umano di sopravvivenza di fronte all’enigma della Morte.
            Ogni cervello umano relativamente al proprio essere hic et nunc cerca come può l’acqua di una fonte enigmatica così come la cerva del salmo. Egoismo antropocentrico, non Amor di Dio, lo definiva il mistico cattolico Meister Eckhart! Vedi il disperato Pesher ad Abacuc 1QpAb al v 6 del Sl 82.
            La fedeltà al proprio dio “comune” si esplica nell’incessante sete, cui non possiamo non essere fedeli. Siamo necessitati, ciascuno a proprio modo (Plauto. Autontimerumonos).
            Un grande esempio di fedeltà, oltre Socrate, ci viene proprio da un nazireo di nome Yehoshua che, pur inchiodato nudo in croce tra spasimi ed umiliazioni inflitti dalla crudeltà umana, ignota agli animali, con un forte grido (LXX “boethòs” da cui “boato”) chiama EL. E ciò, storicamente documenta la sua Fedeltà, ricordando in extremis l’antichissimo salmo 78, 35 (cui il più recente 22 si riallaccia proprio nel primo ed ultimo versetto: “abbandono” e “compiuto”): “E ricordavano che ELOHIM il grido loro e EL ELYON il riscattante loro”.
            La Realtà è Unica e senza limiti: il to theion.
            Quanti Gesù finiscono sulla croce del Mediterraneo e nel sepolcro della spiaggia italiana e che fanno le Autorità che provengono da Dio (Rm 13,1)!? Intendiamoci: sono espressioni del cristianesimo europeo fonte secolare di “civiltà”. Senza tirar in ballo quello ortodosso russo ed orientale!. Is 45,7.

          • Rolando ha detto:

            Caro OCCHI APERTI, per quanto ne so ( cosa molto relativa ) il salmo 78 è indelebile nel cuore di ogni ebreo e Giudei in primis a loro tempo.
            L’evangelista secondo Matteo, ne cita il versetto 2 (Mt13,35) circa il senso di tutte le parole che sono state messe in bocca a Gesù o, se preferisci, che avrebbe pronunciato Gesù in persona. Io, pur amandolo svisceratamente come l’uomo dei dolori, compagno del patire, sto dalla parte della ragione, che in nulla priva di valore le ragioni del cuore. Essa mi dice: “QUIS QUID PER ALIUM DIXIT SIBI DIXISSE PUTATUR “

          • OCCHI APERTI! ha detto:

            @ROLANDO 10 marzo delle 16.49

            Sempre interessante il tuo punto di vista. Oltretutto sei stato generoso, e questo mi aiuta ad immergermi in riflessioni che ho trascurato.
            Mi pare di capire che il tuo “approccio” al Divino abbia qualche tratto in comune con la speculazione apofatica (sarebbe interessante il parere di Nippo che pratica questa via) che, azzardo, forse tu hai imboccato tramite la Scienza e come reazione ad una precedente abbuffata di “dogmaticità” cacciata giù a forza.

            Ma il mio “problema” resta.

            Razionalmente, e neanche logicamente, riesco a comprendere come una persona in fin di vita il cui peso si aggiri ai 30 kg con carie ossea ad una gamba, peritonite tubercolare essudativo-plastica e condizioni circolatorie gravemente compromesse da uno stato di insufficienza miocardica, con sclerosi polmonare biapicale e pressione 100/65 la cui prognosi era la seguente: “quoad vitam: riservata per il frequente ripetersi delle crisi anginose; quoad valetudinem: infausta”, possa ritrovarsi completamente risanata dall’oggi al domani.

            I miei neuroni (pochissimi😂) hanno superato lo shock con la Fede ma ciò che io credo conti è proprio che siano stati “shockati”…
            Oltre a quelli del Direttore della Clinica Medica e dei suoi più stretti collaboratori, s’intende.

            E’ molto più quello che ignoriamo; ed è vero: il silenzio d’amore, di consapevole nullità amata, è forse l’unica “parola” spendibile e vera di fronte al mistero di Dio.

          • Rolando ha detto:

            Carissimo il mio OCCHI APERTI. Credimi: non ho la più piccola motivazione razionale per mettere in dubbio il miracolo che tu mi riferisci. È accaduto. A chi o cosa attribuirlo? Penso non siano poi così diverse le nostre conclusioni. Tu sei certo per Fede che va attribuito al Dio in cui credi; io certamente NON nella Scienza o ragione scientifica che non lo sa spiegare. Ma una cosa è certa: un nostro caro fratello ha fatto in Natura questa esperienza. Altri ne han fatto e ne faranno di uguali sulla Terra. Sia che ci sia un Dio che ha creato dal nulla la Natura, sia che Dio sia questa Natura nel suo Mistero di Piacere e Dolore, di Bene e di Male, comunque la Natura ha agito. Io potrei raccontarti qualcosa di incredibile accaduto a me e che mi lascerà scombussolato fino alla morte. Ma se mi credi non è conseguenza di indigestioni dogmatiche, bensì di mie scelte. Casomai, mi chiedo fino a che punto mi illudo di essere stato libero, di essere soggetto di libera intenzionalità visto che provengo da uno spermatozoo fecondante un gamete femminile che ha dato forma a miriadi infinite di atomi processanti pensiero come immagini luminose. Non ti sembra sia restrittivo costruirci un to theion (= un divino) su misura? Per la nostra soddisfazione?
            Filone Alessandrino nel testo greco della sua Legatio ad Gaium parla delle due massime empietà: che un uomo si faccia Dio e che un Dio si faccia uomo anche se questa la ritiene piuttosto meno empia. Che nel cuore dell’uomo ci sia questa strana sete è innegabile; ma ognuno si disseta alla sorgente che lo soddisfa. Un prete ortodosso mi disse: la mia religione mi soddisfa. Non ho mai dimenticato quest’espressione. E un monaco dell’Athos che Dio salva anche Satana ed i suoi demoni! Sono scombussolato dalla mia ignoranza, ma nutro fiducia usque in finem. Ti confermo la mia simpatia. Ciao

          • OCCHI APERTI! ha detto:

            @ROLANDO DEL 10 MARZO DELLE 23.14
            La cosa per me più stupefacente è che lo scienziato, il medico che aveva in cura il soggetto in fin di vita, era fieramente ateo e, in seguito a questo stravolgimento delle leggi naturali, si convertì con una umiltà e dignità da far rabbrividire.
            Credo, tra i due, il “miracolo” sull’anima di un uomo sia di gran lunga più inenarrabile e inaudito di quello su un corpo…

            Perciò eccome se ti credo, Rolando carissimo; credo nel libero arbitrio e pertanto nella tua scelta pensata e certamente riflettuta, al di là di ciò che può averla influenzata o meno.
            E credo eccome che tu possa aver vissuto “qualcosa di incredibile”. Già ti dissi altrove che, a tratti, hai un “piglio mistico” che trovo spiritualmente singolare e degno di attenzione. Ai miei occhi non sei passato inosservato (nè giudicato)! Ma certo non credo in un determinismo per l’uomo.

            Ora mi chiedo (fingendo di non vedere che accade oggi ai “cattolici”, per esempio): in che modo ci si può costruire Dio su misura?
            Costruisco forse un Rolando a mia misura, mentre parlo con lui, se l’unica cosa che desidero è “entrare in contatto” sinceramente e senza secondi fini con la realtà del suo essere (che è diverso dal mio e da quello di chiunque altro!), seppur parzialmente?
            Credo fermamente (che Dio aumenti la mia fede!) in Cristo Signore vero Dio e vero uomo! ed è questa Fede che ha preso me e non io che ho preso questa Fede! E se questa è “massima empietà”, beato chi la vive e si muove in questa Realtà! Così, solo vivendo Dio, la teoria passa, in favor di “pratica” …

            “Ognuno si disseta alla sorgente che lo soddisfa”: questo non equivale forse a dire che tutto è relativo? E, se non fosse relativo, sarebbe universale (cioè cattolico), con l’inevitabile “dilemma” della piccola coperta di Linus che, o copre i piedi o copre la testa.
            Ma al di sopra di tutto, sta, la Santissima Trinità. Accessibile, nella misura per me stabilita, se ne ammetto e ne vivo il Mistero. Perché prima si crede e poi ci si avvicina a capire. Eppure Dio, il dubbio, spesso se lo fa bastare: non esiste Amore più grande del Suo! E l’Apocatastasi di origeniana memoria non può che contraddire e ostacolare un tale Amore…

            Simpatia del tutto ricambiata, Rolando carissimo, con fraterno affetto. Grazie. Ciao!😊

          • Rolando ha detto:

            Simpaticissimo OCCHI APERTI, sei Grande!
            Provo a ribattere come sento e posso a queste tue 7 affermazioni dell’11/3 alle ore 11;20.
            1) ma certo non credo in un determinismo per l’uomo
            2) in che modo ci si può costruire un Dio su misura?
            3) è questa Fede che ha preso me e non io che ho preso questa Fede!
            4) citandomi: ” ognuno si disseta alla sorgente che lo soddisfa” : questo non equivale forse a dire che tutto è relativo?
            5) se ne ammetto e vivo il Mistero
            6) prima si crede e poi ci si avvicina a capire
            7) eppure Dio il dubbio spesso se lo fa bastare
            L’affermazione 3) è razionale risposta alla 2) e 1) tu credi inconsciamente, stando alle frasi scritte da te, nel più Perfetto Determinismo. E ti cito Paolo: Dio fa grazia e la toglie a suo piacere. Ed il modo per costruirsi un Dio sta proprio nel grado della soggettiva soddisfazione.
            La 4) e la 5) fondano il relativismo della ragione naturale.
            La 5) è razionalmente errata: non io vivo il Mistero, ma il Mistero fa vivere me. È insignificante al Mistero che io lo ammetta o meno.
            La 7) è il superbo umano prodotto, inconscio, non voluto, non prodotto da una intenzionalità, quindi determinato, di sapere come un dubbio possa esistere od essere concepito in un Dio Onnisciente e per di più, pensare che se lo faccia bastare.
            6) quando premi l’interruttore della corrente elettrica è perché già hai capito o no? Non confondere “credere” con “fidarsi”.
            Così a me pare. Scusami se sono stato schietto, cioè DETERMINATO dalle tue parole a relazionarmi con amorosa empatia a te, meraviglioso Tu.
            Di ciò che non si sa è meglio tacere, scrive Wittgenstein. Per questo mi abbandono col mio piccolo irrilevante affetto a Chi/Cosa mi determina. In sua voluntade è nostra Pace e nostro Soffrire: Isaia 45,7.
            Mi permetto di accennarti un libro del dicembre scorso di Arnaldo Benini per dirmi se Domenico di Guzman è stato un assassino volontario od involontario.

          • Rolando ha detto:

            …… e scusami la dimenticanza. Non è ora di lavorare per un mondo umano d’amore invece che per la non-dimenticanza, alias veritas, aletheia che meno ci appartiene e ci consola? “Consolantem me quaesivi et non inveni” ( citazione dalla vecchia liturgia quaresimale).

          • Rolando ha detto:

            Caro OCCHI APERTI, non voglio ignorare nella tua dell’11/3 ore 11;20 il riferimento alla tua grande Fede nell’incarnazione di Dio in Gesù. Ad essa mi inchino in silenzio. Il riferimento all’affermazione di empietà dell’ebreo Filone nella Legatio ad Gaium, mi ha sempre molto molto fatto pensare. Egli frequentava spesso Gerusalemme, ci dà anche una descrizione molto crudele di Pilato ed inoltre aveva due fratelli uno dei quali, Tiberio Giulio Alessandro che è stato alabarca di Gerusalemme quando era in vita il Gesù dei vangeli. Qualcosa forse doveva conoscere dei fatti relativi a tal Gesù. Eppure silenzio completo. Lui Filone negli scritti del quale e, credo, solo in lui possiamo trovare l’origine della rappresentazione iconografica dello spirito di YHWH come colomba. E fa una chiara disquisizione tra la colomba e la tortora come vicinanza o lontananza di tale spirito. Tu puoi immaginare quanto tutto questo faccia pensare, disturbi la ragione nelle ragioni di fiducia. Tuttavia ribadisco il rispetto e la venerazione di tutte le Fedi e di tutti gli uomini credenti o non. Ho girato il mondo ed in ogni sacro tempio un fremito di venerazione ( da Venere ) mi ha coinvolto. Penso alle meditazioni accanto al cenotafio di Giovanni Battista, alle preghiere con i monaci del Budda di Giada, al tempio di Atena ora cattedrale cristiana di Siracusa: quale fremito! Kai ta alla. Ciao.

          • Rolando ha detto:

            Caro OCCHI APERTI, buon giorno. Scusa se ritorno ancora sulla tua risposta dell’11/3 alle ore 11;20. È troppo pregnante di considerazioni.
            Una in particolare che ho tralasciato, ma non mi era sfuggita, come vedi.
            E si tratta della conversione del medico “ateo” di fronte a quel miracolo che il suo grado di conoscenza personale non ha saputo spiegare.
            Mi chiedo, da tanto tempo, se siano proprio i cosiddetti miracoli ad indurci a credere in Gesù-Dio. Ricordo che in Seminario tutto l’impianto del fenomeno cristiano veniva basato su tali fondamenta per acquietare la ragione.
            Mi son sempre detto: ma non sono nello stesso tempo anche prove di un Determinismo di Fede? Dove quindi sta la libertà di una libera scelta? Attento che ho detto di “Fede” ( emunàh ebraica ) non di “Credo” ( pisteueo alla paolina ).
            Ma c’è di più sconcertante in un insegnamento parabolico riferito da un evangelista a Gesù; e cioè che Gesù stesso dichiara chiaramente che neppure il fatto concreto di una resurrezione dai morti nel corpo personale del povero Lazzaro ( ci sono codici che qui gli affibiano anche un nome proprio diverso! ) può indurre a crederci se non si rimane fedeli alla Legge ed ai Profeti.
            I Profeti, oi grammatoi, in origine gli scrittori di una Storia futura “vera”. Come la mettiamo? C’è da rimanere basiti!
            Essere fatalisti non è poi così empio forse. Dimmi una tua parola a sollievo, se non ritieni che sia già troppo fatalmente sollevato! GRAZIE GRAZIE. Il comune Mistero ci benedica, ci difenda e ci liberi dal Male, visto che in tentazione ci induce realmente. Poveri novatori anche loro!

          • OCCHI APERTI! ha detto:

            @ROLANDO del 12 MARZO ore 12.46
            Rolando carissimo, perdonami! Non ti ho più risposto perché mi pareva ci fossimo salutati e ho perso di vista l’articolo…
            Ora sarà un po’ dura recuperare tutto. Ad ogni modo, io non credo affatto in una “fede miracolistica”.
            Se tu strizzi l’occhio alla via apofatica, io al “todo-nada” di San Juan de la Cruz che mi insegna una fede nuda e cruda, in fondo; una fede nella Parola di Dio, nel Verbo di Dio, fondamentalmente senza orpelli e ben attenta a discernere i pericoli che potrebbero sviarla e contaminarla con inganni. Una fede tutt’altro che sentimentalistica e credulona, dunque.

            D’altronde il miracolo che ha toccato “casualmente” la mia vita, grazie a un lungimirante sacerdote che mi ha voluto coinvolgere, ha senza dubbio inciso a 360° sulla mia formazione e maturazione umana nonché spirituale. Come negarlo?
            Ma la ragione si è tutt’altro che seduta. E quale cristiano, poi, può sedersi, mi chiedo?
            Quello che non ha fede ma aderisce superficialmente, come un automa, a un credo! Un cristiano sterile, incompiuto, che non realizza il fine per cui è stato chiamato alla vita. Diversamente da un bruco che diverrà farfalla…

            E poi mi chiedo: oggi la Scienza che ha fatto passi enormi in men che non si dica, perché è ancora ferma a quel “suo grado di conoscenza personale (con cui) non ha saputo spiegare”…? Se la Scienza potesse spiegare lo avrebbe già fatto, non fosse altro che per confinare la Chiesa nel suo recinto e sbugiardarla! Eppure…
            Il Bureau Medicale di Lourdes parla chiaro. A tutti.

            Poi il libero arbitrio fa il resto, come si potrebbe evincere anche dalla parabola cui tu fai riferimento (l’intento della parabola è ovviamente altro): … “se andrà da loro qualcuno dai morti, si convertiranno”. Ora, gli disse: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neppure se qualcuno risorgesse dai morti saranno persuasi” …

            La Fede è ascolto (per me credere non è ancora fidarsi ma ascoltare, questo intendevo dicendoti “Perché prima si crede e poi ci si avvicina a capire”), l’ascolto è obbedienza, la Legge e i Profeti una chiara volontà di “dare compimento”, non di abolire. Che senso avrebbe un Dio che si rinnega?
            Ma in che modo si possono intendere quelle parole – “neppure se qualcuno risorgesse dai morti saranno persuasi” – come una ineluttabile fatalità?
            Basterebbe ascoltare…La scelta si pone eccome.

            La tua obiezione su un probabile “determinismo di fede”, inoltre, mi fa sorgere una domanda: se fosse come dici, come mai Dio non fa più spesso miracoli così da spingerci tutti in una medesima direzione? E, soprattutto oggi, con l’emorragia di fede che si tocca con mano più nella Chiesa che fuori, a momenti!

            Caro Rolando, essere semplici non significa abbandonare la ragione ma, in qualche modo, dominarla per condurla e non per lasciarsi condurre. Poi chi ha un quoziente intellettivo più alto, chiaramente ha da far molta più fatica; così come, se si è fisicamente più dotati, ci si deve mettere più impegno per vivere la castità. Il fine non è mortificarsi ma possedersi in Dio. Il fine è lasciar spazio a Dio, che ci divinizza già nella nostra umanità. Ma ci si può anche disumanizzare e bestializzare; ben lo vediamo. Tutti, in potenza, abbiamo la stoffa del santo e del delinquente. Sta a noi scegliere quale vogliamo sviluppare. Nessuno nasce già santo o già delinquente! Quanti delinquenti si sono santificati e quanti chiamati a santità si son perduti!

            Lasciarsi sedurre da certo fatalismo che si abbandona al pensiero di una storia e di eventi predeterminati è fraintendere Dio e ci spinge ad un pericoloso quietismo che stronca sul nascere qualunque tipo di “chiamata”, perché tanto…
            Credo questo accada perché molti “credono” al Dio delle immaginette, ignorando che è il Vivente…
            Se solo capissimo che è vivo e Lo ascoltassimo, sentiremmo ogni risposta…che non viene quando l’aspettiamo…
            I Suoi tempi non sono i nostri.

            PS: senza la prova, Rolando carissimo, senza la tentazione, nessuno si salverebbe! Dio, che saggia i Suoi figli e che li prova come oro nel crogiolo, sia benedetto! GRAZIE GRAZIE a te. Buonanotte! 😊

            PS del PS: non so cosa ti ho scritto…😂…cado come una pera cotta sul tavolo…Appena posso torno a rileggere bene i tuoi altri messaggi. Ancora grazie. Sei prezioso.

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Grazie Tosatti per il ristoro procurato dagli articoli di Mons. Schneider. A furia di sentire certi pareri ecclesiastici sul radioso avvenire della Chiesa, veniva voglia di vedere i film di benedetta De Vito…

  • Rolando ha detto:

    Il monsignore scrive che l’attuale Sinodo sulla sinodalità è “uno strumento utilizzato per diluire sempre più la chiarezza della fede cattolica, come stiamo osservando, riversando sempre più confusione e confusione dottrinale nella vita della Chiesa”.
    E sottolinea che “il suo primo obiettivo è quello di chiarire la dottrina in modo inequivocabile, senza alcun dubbio”.
    Mi chiedo: ma la Dottrina non era stata chiarita e sviscerata sufficientemente in due millenni di storia cristiana?
    Certo che no se dall’interno della Chiesa Docente cova un vulcano magmatico che ne scuote le fondamenta.
    E cosa resta da pensare alla Chiesa Discente? Io penso solo due cose: 1) che la verità non muta 2) e che c’è una sola verità: tutto cambia. Il guaio o il bene -conforme i punti di vista- è che Docenti e Discenti sono scettici circa le verità della Storia delle Rivelazioni divine come ancore di salvezza. Anzi questo stesso concetto di “salvezza” puzza di egocentrismo antropico dottrinale. E la traduzione-tradimento del Pater Noster ne è una dimostrazione vulcanica non da poco. Ma il testo rivelato è lì, statico e granitico nella sua fattualità documentale e storica. E la Storia è fondamentalmente un travaglio di idee.
    Il cristianesimo cattolico non è più quello di prima; è una cosa nuova. Come già intuiva anche il famoso cittadino romano Paolo di Tarso di cultura ellenica che recitava la parte del giudeo, e come un suo quasi contemporaneo ha lasciato scritto.

    • OCCHI APERTI! ha detto:

      Rolando, ben ritrovato!

      Un fraterno abbraccio!

      • Rolando ha detto:

        Ricambio, caro, OCCHI APERTI. E… siamo ancora qui come persone che cercano per capire e che capiscono che devono cercare. Così, sai, tanto per citare Agostino…

        • OCCHI APERTI! ha detto:

          Ne parlavo con NIPPO, nel suo ultimo articolo (non ti sono fischiate le orecchie?😊): sono in cammino, desidero camminare finchè ho vita per conoscere la Verità nella misura a me destinata. Se poi il cammino è in compagnia, è grande, immenso dono!

          • Il Matto ha detto:

            “Con il Nippo”, cioè con il Matto.😊

            Mi dispiace che lei non faccia “incursioni” anche sull’altra piattaforma.

          • OCCHI APERTI! ha detto:

            Caro Matto, come avrà più volte constatato mi viene meglio parlarle come Nippo. Forse perchè non riesco ad associarla ad un matto, neppure con la M maiuscola e neppure per gioco. 😊😉

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    ***“Studiate bene gli antichi catechismi dove si trova la fede immutabile”.
    Ha menzionato alcuni testi post-conciliari, come Humanae Vitae e Vertitatis Splendor, ma ha sottolineato soprattutto che i cattolici devono seguire gli insegnamenti e i documenti pre-conciliari per la loro chiarezza.***

    Visto che la confusione è davvero grande, ho atteso prima di commentare ma ora sorge inevitabile una domanda chiarificatrice: Mons. Schneider ha preso anche lui la via del sedevacantismo? Moderato, camuffato ma pur sempre sedevacantismo?

    Perchè, in realtà, non esiste una Chiesa preconciliare o postconciliare (Papa BXVI docet!) ma Santa Madre Chiesa! e a questa ci atteniamo noi cattolici, pur nella necessità della sua INTEREZZA.
    Per cui ottimo il ricorso a magisteri precedenti laddove oggi si riscontri la mancanza della giusta guida e degli insegnamenti di sempre ma che significa il rimando agli “antichi catechismi”?La “fede immutabile” manca forse in quello promulgato da San GPII???! Che significa nominare alcuni documenti post-conciliari e poi spingere “soprattutto” verso documenti pre-conciliari??!
    Infine, ottimo tramandare la liturgia tradizionale ma “gesto d’amore” e “fedeltà alla Santa Madre Chiesa” si danno ogni qual volta partecipiamo alla Santa Messa e ci accostiamo alla Santa Eucaristia con cuore “puro”, mondati nel Sacramento della Penitenza, in unione verace al Sacrificio di Cristo e come membri – non come singoli! – del Corpo Mistico di Cristo!

    Monsignor Schneider, a questo punto, vorrei tanto sapere in cosa differisce – contenutisticamente – la sua posizione da quella di Mons. Viganò perchè non mi è più chiaro! Grazie.

    • enricog ha detto:

      Da povero ignorante quale mi ritengo di essere, a me viene da ripetere semplicemente le parole di San Paolo: tutto concorre al Bene per coloro che amano Dio.
      D’accordo essere legati strettamente alla Fede dei nostri Padri, ma non è che la Santa Chiesa non esiste più dal 1965. Siamo in un periodo di prova tremenda e lo sappiamo, ma credo che più che certi pensieri che rischiano di essere fuorvianti, sia necessario togliere la trave dal nostro occhio ed applicare quanto la Santa Chiesa raccomanda per il tempo di Quaresima: digiuno, elemosina e preghiera. E, lo dico prima di tutto a me stesso, tanta tanta umiltà.
      Laudetur Jesus Cristus et Maria.

    • Rolando ha detto:

      Caro OCCHI APERTI, mi hanno particolarmente colpito, nel tuo intervento, queste tue parole: “ma che significa il rimando agli “antichi catechismi”?La “fede immutabile” manca forse in quello promulgato da San GPII???!”. Certo che no! Ma la questione si fa altra e pregnante proprio citando GPII! Dov’è il frutto della Fede nella sana dottrina rinsaldato e confermato in quelle folle sparse in tutto l’Orbe che la sua papale immagine galvanizzava a sé? Ha veramente contribuito a confermarla nella sua immutabilità oppure ne ha benedetta e rinvigorita una evoluzione? Nessun papa romano, neppure l’attuale, ha mai galvanizzato verso la sua persona tante folle, tanti Potenti della Terra. Eppure l’antico catechismo mancava forse in Lui, nella sua “esibizione” come Papa-Immagine? Certo, è successo qualcosa di nuovo e diverso. Non si riconoscono più i frutti, la pianta ne ha prodotti di strani, molto strani.

      • OCCHI APERTI! ha detto:

        Ecco, sentivo proprio la tua mancanza. Tu mi aiuti a scavarmi dentro, se possibile, e disseppellisci quelle porzioni latenti di fede. Mi costringi a un esame. Grazie.

        Comunque non mi basta leggere una volta questo tuo commento. Lo devo ruminare nel mio tempo.
        Ma così, su due piedi, azzardo qualche considerazione a bruciapelo.
        Che cosa si intende per frutti?
        Per frutti non parliamo forse di ciò che è il senso della vita di una pianta?
        Il frutto è allora il dono di un albero e la massima espressione della sua realtà, della sua funzione, del suo scopo!
        Mi fermo qui perchè ognuno possa tirare le proprie conclusioni, eventualmente.

        Riguardo alla figura di GPII che “galvanizzava a sè” moltitudini (ricordi Seul nell’ottobre 1989?) a me fa semplicemente pensare a Cristo, di cui era veramente e palesemente Vicario, per questo attraeva!
        Nel Santo Padre polacco ho sempre potuto vedere le fattezze del Santo Volto di Cristo, un Volto “sempre uguale” ma “sempre nuovo”. Così è in ogni santo! Ognuno di noi è chiamato a ricreare il Suo adorabile Volto e sarà sempre uguale ma sempre nuovo!

        • Rolando ha detto:

          Caro OCCHI APERTI. Circa la pianta in linea di principio dovrebbe dare sempre il frutto secondo la sua natura. Tuttavia la pianta può anche subire un innesto, come una ben nota analogia di Paolo insegna. Ed allora anche il frutto cambia in qualità.
          Circa poi l’immagine da esibire, a parte che allora non c’era la televisione con le dirette, sembra proprio che Gesù, il servo di YHWH, sia passato in mezzo a noi senza che ce ne accorgessimo, se Isaia si riferisce proprio a lui.
          Altri han parlato e scritto di lui ed anche uno che dichiara di non averlo mai visto e sentito. E che stando agli Atti non avrebbe neppure avuto quei requisiti necessari per sostituire il povero Giuda. Comunque col grande trionfo di GPII inizia proprio, almeno sembra, il tramonto del cattolicesimo. E la cosa mi ha sempre fatto pensare. Qualcos’altro però si è innestato in quelle folle….

        • Rolando ha detto:

          C’è poi un altro segno molto molto significativo circa la qualità del frutto che può dare la pianta. Circa certi innesti…
          E l’ho colto nella folla oceanica dei giovani al Circo Massimo a Roma attorno a GPII. Indimenticabile. Indimenticabile anche per un fatto: la montagna di preservativi usati in occasione di quell’evento, maleducatamente abbandonati, ma chiari testimoni di un’evoluzione non solo morale!

          • OCCHI APERTI! ha detto:

            Entrambi ormai conosciamo le nostre posizioni di fondo, Rolando.
            Eppure da persone ragionevoli oltre che raziocinanti (e di fede!), ci incontriamo pur pensandola diversamente (non sempre; per esempio, non posso che condividere questa “tua” affermazione: “Fede e Speranza possono passare come forme (è loro destino) , l’amore resta perché le sublima atemporalmente”).
            Allora, per me, il frutto – anche di un innesto – è la virtù, o il vizio, propria di un’anima.
            Chi mi conosce di persona potrebbe già dirti di che frutti la mia pianta è carica, sebbene non abbia raggiunto l’apice (in bene o in male, chissà!) che, ovviamente, coinciderà con il mio trapasso.
            Ora, se le persone accanto a me – o figli spirituali nel caso di GPII – da me non riprendono il buon frutto ma solo il cattivo qual’è la mia responsabilità? Cosa mi si può imputare?

            Così, penso che sminuire certe figure esemplari e virtuose ma forse non immediatamente comprensibili – considerando che nessun’anima sta nel pugno di una mano! – stia nel fatto che si sposi, forse inconsapevolmente, certo ebionsimo imperante: non ci si può soffermare solo sull’aspetto umano, in taluni casi scartando persino la possibilità della manifestazione del “divino” nell’uomo, pur con la sua fallacia e fragilità!

            Condivido, poi, il tuo sguardo rivolto a Cristo “passato in mezzo a noi senza che ce ne accorgessimo” (succede anche oggi e anche qui!) ma andrebbe anche posto su profezie avveratesi che pronunciò Colui sempre ci redime a caro prezzo: “anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre”…

            Insomma c’è sempre modo di valutare diversamente un medesimo avvenimento – e le persone! – tante quante sono le teste di chi si esprime ma propenderei, per quanto mi riguarda, ad una estrema prudenza, salvo eccezioni del caso. Credo, in generale, si avvicini di più alla verità chi resta più distaccato e credo ci si avvicini di più alla Verità delle verità chi più ama e per amor si rinnega.

          • Rolando ha detto:

            Carissimo OCCHI APERTI, non posso che condividere in pieno il tuo pensiero. Tanti sono gli spunti che ancor più ci avvicinerebbero se ci potessimo guardare negli occhi. Certo la dolce figura di GPII rimane una stella luminosa. Io volevo indicare anche altro, senza di necessità fare della generazione dell’inizio del terzo millennio una generazione libertina. Lungi da me il giudizio. Volevo solo, e mi sono forse espresso male, dire che qualcosa era cambiato in quella. Non era certo cambiato il piacere dell’aggregazione alla luce della Stella, ma qualcos’altro era mutato nel rapporto degli aggreganti tra loro e con la Stella che li illuminava in relazione alla dottrina morale di vecchi tempi.
            Ma di che parlo?! Anch’io penso al “mio trapasso” vicino. E la sete del Mistero che è in me si fa sempre più profonda ed intima. Non credere nei dogmi di una dottrina religiosa ed in primis proprio in quella dove sei stato addomesticato (volente o nolente) nascendo, non significa rigettare e tanto meno non amare il Dio. Attenzione però: amare il Dio! Cercare il Dio! Non camuffare la semplice purezza di questo desiderio con quello del personale, insidioso ed ossessivo-umano istinto di sopravvivenza personale. Abbandonarsi. “Finché non ritorniamo al TUTTO, che è Dio” (Card. Dionigi Tettamanzi a me. Anno 2007). Grazie, ciao!

          • Rolando ha detto:

            Caro OCCHI APERTI, Mi ha fatto pensare e mi sono trovato in armonia anche con STILOBATE.
            Ti allego qui un nostro messaggirare dello scorso anno sulla figura e sul pensiero paolino.
            • STILOBATE
            29 Luglio 2022 alle 19:54
            Che dire, Rolando, non abbiamo elementi per determinare se a Paolo di Tarso fosse giunta notizia del mito di Er (ma allora anche di altri passi platonici di analogo tenore, come il mito del Carro in “Fedro” 246a e segg.). Non possiamo escluderlo. Come non possiamo escludere che Gesù stesso nel periodo trascorso nell’Egitto ellenizzato… *** Si tratta però di illazioni, suggestioni, e niente più. Io sono più incline a pensare che in Platone (e in Socrate) abbia soffiato lo Spirito, che in alcune illuminazioni della sua opera spiri un vero e proprio vento profetico (il professor Reale, da lei ricordato, ne era oltremodo convinto, e prima di lui lo furono molti altri). *** Mi è invece del tutto estranea l’ipotesi che Paolo abbia confezionato una fola per gonzi impastando fantasie mitologiche raccattate qua e là. Al contrario, penso che quello che spesso viene bollato come fantasia mitologica di questa o quella tradizione/cultura sia più spesso di quanto si creda il frutto di profonde intuizioni o, se si preferisce, di ispirazioni sulla vera costituzione delle cose. *** E proprio per questa ragione le congetture – spesso whishfulthinkingly antitradizionali e sempre, by necessity, antiteoretiche – di filologi e biblisti mi trovano piuttosto indifferente. Viene da dire: “Per altra via, per altri porti / verrai a piaggia…”. *** Un cordiale saluto.
            Io:
            Comunque Paolo ha certamente letto la dedica ad Augusto a Priene, vicinissima ad Efeso, in occasione del genetliaco dell’imperatore e dell’inaugurazione dell’Ara Pacis…
            Da qui gli è certamente venuta l’idea (poco geniale e tanto fantastica di una sopraggiunta “pienezza dei tempi”! Gal4,4).
            Se la fantasia mitologica può essere ritenuta frutto di profonde intuizioni o di ispirazioni sulla “vera costituzione delle cose”, non è certo la teologia cristiana e cattolica l’autorevole sigillo di valorizzazione. Piuttosto ne è la figlia. Così come i luoghi sacri sono una perpetuazione del “congemisci” umano, universale e comune, ricordato nell’Indiculus.
            Inoltre Paolo romano e di cultura ellenica non poteva non conoscere il cerimoniale ed il significato del sacrificio romano agli dei e la centralità in esso della consacrazione della vittima con la “mola salsa” ( farina vegetale con cui si fa il pane ) ed il vino. Segni dell’umano e del divino nell’immolatio della vittima!
            Ecco inventata quella che diventerà la messa! Ite, missa est, cioè la vittima è stata consumata, potete andare!

      • Forum Coscienza Maschile ha detto:

        Caro Rolando, mi costringe a parlar chiaro: quelle folle lasciavano sulle spianate papali “testimonianze di notti estive”, per dirla col poeta. Ha presente Woodstock? Un ’68 che nella Chiesa non vuol passare.
        Va anche detto che lo stesso Papa parlò di apostasia silenziosa e che la consistenza di queste masse non indicava una solida vita cristiana.
        Spero sia chiaro, perché di favole di Biancaneve ne abbiamo davvero abbastanza

        • Rolando ha detto:

          Implicitamente mi dà ragione . E mi spiego con questi pensieri
          Deus absconditus
          e
          Chi è come Te tra i muti?
          e ancora
          È passato senza che ce ne accorgessimo tanto era sfigurato il suo volto!

          • Forum Coscienza Maschile ha detto:

            Per forza non se ne sono accorti, troppo intenti a sgavazzare… chi dà ragione a chi?

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      PRAYER OF PROTECTION AGAINST THE FALSE PROPHET AND THE ANTICHRIST

      I, as a child of God the Father, ask Him for His Protection against the False Prophet and the Antichrist, so that they can NOT take my Mind, Soul and Heart with their deceptions, I cover myself with the Blood of Jesus Christ, the Mantle of Mary and the Protecting Wings of Saint Michael the Archangel, so that their perverse ideologies can NOT enter me. Amen
      . .——–.
      Come al solito -tranne chi ha saputo cogliere seppure in inglese- l’essenza della Verità, il blog è invaso dai ciechi dagli occhi aperti e dai loro amori impossibili: i futili Pietri Paoli dei nostri tempi, dai loro abbracci e dal volemose bene (se non dissentiamo troppo).
      Sul canale you tube con mons Schneider sembra aprirsi uno spazio alla verità, ma è una pia illusione: perchè una azione abbia effetto di opera buona e dunque generatrice di bene, è noto che la verità debba esser detta tutta e evidentemente ad Astana non si usa, non conviene. Dunque le parole ascoltate rimarranno opera morta, non produrranno effetti salvifici. Ma che lo dico a fare?

      Ho raccolto, come segnalato da una conoscente, l’invito a vedere Schneider, però più delle parole scontate del vescovo mi ha consolato solo un commento che riporto qui per chi ci vede: è vero è la solita solfa di chi grida nel deserto senza like del mondo. Ma che vogliamo, il gregge è piccolo, proprio perchè è la qualità dei cuori ciò che conta e non un numero statisticamente rilevante.

      “Schneider su una cosa importantissima e quindi di enorme gravità elude il discorso: l’artefice della devianza dei vescovi e dei sacerdoti, la pietra dello scandalo, il promotore delle eresie, il difensore degli eretici. Sì, dimentica il falso pontfice che indegnamente, grande apostata, si fa chiamare “papa”. Costui infatti: – con ogni probabilità e aldilà di ogni dubbio è stato eletto senza averne titolo, perchè già eretico; – è stato eletto senza averne titolo perchè non era trasmissibile il Munus petrino; – è stato eletto senza averne titolo,perchè la sua chiamata è stata imposta in un conclave invalido (vivo Benedetto xvi) e da elettori corrotti e corruttori accordatisi anzi tempo. Allora le denunce fatte in questo filmato da mons Schneider? Tacendo sulla figura di Bergoglio, sono per le nostre orecchie acqua fresca e vile sottomissione ad un falso ed eretico papa! Non basta che si denuncino i peccati se non si indica chi li coltiva, se non si riferiscono a chi – in prima persona – li compie, e soprattutto a chi li persegue con pubblica e pertinace eresia. Vile e da vili parlare così e vili noi se ascoltiamo acquiescenti, tacendo mente il cuore vomita al solo sentire il suo nome: Bergoglio. Schneider, non ha il coraggio di denunciare il motivo principale dello scandaloso e del promiscuo ? Il motivo è Bergoglio, ma su lui tace, perchè?? A UN ERETICO NON SI UBBIDISCE, non ci è concesso di accostarci: non possiamo accettare per dovere di dottrina millenaria l’intero suo falso magistero, l’intera sua progenie di falsi ed invalidi vescovi e cardinali, nominati invalidanente da Bergoglio. Il male si rigetta e si allontana denunciandolo nelle persone che lo compiono. Questo vescovo ausiliare di Astana perchè tace su Bergoglio, sul fulcro, sulla causa della apostasia della attuale chiesa? Il piccolo gregge profetizzato dalla dottrina non può riconoscere un papa eretico. E un eretico non può essere papa e non si deve tacere in merito. Chi accetta Bergoglio come pontefice è eretico anch’egli. Un eretico guasta e inquina col veleno di Satana la dottrina, uccide la Chiesa e disperde i fedeli: Schneider diviene (tacendo e approvando ed accettando un falso papa) di fatto eretico e seguire di lui anche una sola parola, nonostante sembri giusta e lecita – ebbene non lo è, non può esserlo – è errato e conduce all’errore.”

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Meno male che almeno Mons. Schneider ha capito che questa burocrazia ecclesiastica sta affondando la Chiesa con ogni mezzo, con vaste reti di connivenze nel clero e nell’indifferenza dei fedeli. Preghiamo per lui