Meloni, l’Antipatriottismo Velato da Slogan Patriottici. Trabucco.

25 Febbraio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo del prof. Daniele Trabucco, che ringraziamo di cuore, apparso su La Fede Quotidiana. Buona lettura e diffusione.

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di Daniele Trabucco

Scrive il grande poeta latino Orazio (65 a.C. – 08 a.C.): “Dulce et decorum est pro patria mori”. La patria richiama non solo il sostantivo “pater”, ma anche l’aggettivo “patrius, patria, patrium”, ritenendo sottointeso il termine “terra, terrae”. La patria, dunque, é il luogo fisico sia in cui sono nati e vissuti gli antenati ed i genitori, sia in cui si é nati e dove si condivide un patrimonio culturale e storico che in tale ambito locale si é progressivamente e gradualmente costituito con il succedersi delle generazioni.

Siamo, dunque, in presenza di un concetto da non confondere con quelli di Stato e Nazione. Tommaso d’Aquino (1224-1275), il più autorevole esponente della scolastica medioevale, afferma, nella “Summa Teologica”, che la patria ha diritto ad un senso di sacralitá dal momento che ad essa si deve la “pietas”, un senso di rispetto pari a quello dovuto verso Dio ed i genitori.

Alla luce di queste premesse é doveroso chiedersi, allora, chi sia il “patriota” autentico. Egli é colui, se guardiamo all’esperienza delle poleis greche, che le ama e lavora per renderle piú potenti ed estese. Giorgia Meloni, attuale Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, ed il partito di maggioranza relativa, Fratelli d’Italia, sono “patrioti”?

Premesso che non ho mai creduto che “patria” e “patrioti” appartengano al concetto di “fascismo eterno” di cui parlava Umberto Eco (1932-2016), é indubbio che il termine “patrioti” oggi sia divenuto “una specialitá oratoria”, come scriveva Antonio Gramsci (1891-1937) nel Quaderno 23, paragrafo 28. In realtá, il partito FDI, da tempo, é tutto tranne che una forza “patriottica”, forse fenomenicamente “pseudo-conservatrice”, che, per legittimarsi a livello nazionale, europeo ed internazionale, ha bisogno di liberarsi proprio del suo “passato patriottico”.

Un movimento che ama la patria non asseconda, per quanto questa sia una delle condizioni per mantenere il potere, un indirizzo geopolitico di sostegno acritico ed incondizionato alla Repubblica di Ucraina che rischia di sfociare in un conflitto gravissimo al fine di schierarsi al fianco di un Esecutivo, nato da una precisa volontá occidentale in chiave anti-russa, che difenderebbe presunte libertà democratiche senza, peraltro, chiedersene il fondamento filosofico.

Un movimento che ama la patria intende riterritorializzarla, non la lascia in preda ad una evaporazione sempre più consistente. Pone, quindi, la questione del vincolo esterno, del fondamento assiologico dei propri principi e non legittima di fatto la cultura progressista e famelica del traffico insaziabile dei diritti civili per evitare di intervenire su temi politicamente delicati e divisivi.

Un movimento che ama la patria opera affinché la politica, quale arte “omerica” della regalitá, riacquisiti i propri spazi di intervento sia sul piano interno (nemmeno un Presidente della Repubblica diverso da Sergio Mattarella il c.d. centro-destra é stato in grado di eleggere nel gennaio 2022), sia su quello sovranazionale, quali condizioni per riforme istituzionali davvero utili per il Paese.

No, caro Presidente del Consiglio dei Ministri, ella non é una “patriota”, ma una astuta donna che, dopo aver galleggiato nella politica (anche con impegno e convinzione) per anni e aver posto le premesse per una carriera sempre più prestigiosa, oggi non é altro che una “vox clamantis” di un antipatriottismo velato da slogan patriottici.

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20 commenti

  • Roberto ha detto:

    Il Governo è in carica da pochi mesi ed è ovviamente condizionato dai dictat della uè e dalla appartenenza alla Alleanza Atlantica che, in mancanza d’una Politica Europea, rimane un, seppur discutibile e, per certi versi, obtorto collo, un punto di riferimento nelle relazioni internazionali. Il problema da risolvere (e non lo si fa in un mese e nemmeno in un anno) è quello dei litigiosi nonché onerosi, quanto inani, burocrati che hanno occupato le poltrone delle istituzioni europee e sono lì, occhiuti, solo per condizionare i popoli europei verso un futuro mondialista, materialista, consumista di merci, persone e anime. Sarà dura, sarà lunga, ma bisogna trasformare la uè in un’Europa di Popoli, diversi ma fratelli, prima che diventi Eurabia o i comunisti riescano a riportarci agli anni di piombo! Per i miracoli, prendere il numerello e mettersi in coda…

    • Corrado Bassanese ha detto:

      OK.
      Ma almeno un segnalino potrebbe darcelo? Es. abrogare la legge che rifila la multa agli over 50 non inoculati (abrogare, non solo sospendere il paganento) …
      Non richiede grande sforzo.

      • Maria Grazia ha detto:

        Sono d’accordo con CORRADO. La multa a noi NO VAX, che non avevamo debiti con lo Stato, è stato sospesa, mentre ai debitori entro i €. 1.000 è stata annullato il debito.

  • Mimma ha detto:

    Gentile Ex
    Non solo condivido tutte le sue sensate e intelligenti osservazioni sul concetto di nazione, ma anche la sua sottintesa amarezza.
    Purtroppo, siamo succubi anche dei fanatici del melting pot, gente senza patria per ideologia, dal momento che il marxismo è ateo materialista e cosmopolita.
    La sciagura più grande della Nazione Italiana è , a mio avviso, avere avuto il più grosso partito comunista occidentale e i più ottusi cattolici occidentali al potere, salvo Moro. Sono loro i responsabili dello sfascio italiano.
    Costoro hanno eroso, ponendosi nei gangli vitali della cultura e della scuola italiana, la specificità e la genuinità
    degli italiani, imbastardendone lingua, costumi e tradizioni. Quando guardo certi documentari sull’agricoltura o sull’artigianato o sull’arte, mi chiedo che cosa ne sarà, quando le risorse che ci arrivano sui barconi avranno soppiantato i maestri odierni di tante arti e mestieri sapienti di generazioni e generazioni di esperienza.
    Non appena saranno scomparse le generazioni degli anni cinquanta e sessanta, l’italia sarà consegnata ad altre etnie.
    Sarà una tendopoli, senza Dio e senz’anima.
    Compiango assai i nostri figli e nipoti, che sembrano ignari di ciò che li attende.

  • Esdra ha detto:

    D’accordo con Trabucco, da domani la Presidente del Consiglio sfilerà l’Italia dalla fazione anti Russia. Ricordo che solo per non lasciare in braghe di tela gli imprenditori del settore balneare siamo stati minacciati di una repentina revoca dei fondi del PNRR… La Patria può essere difesa accettando tutte le conseguenze di una vera e propria guerra all’establishment massonico mondialista. Ma per questo non basta una rabberciata maggioranza parlamentare.

  • ex : ha detto:

    «Siamo, dunque, in presenza di un concetto [quello di Patria] da non confondere con quelli di Stato e Nazione»

    D’accordo. Però se il concetto di Patria è lontanissimo da quello di Stato, ha dei legami con quello di Nazione.

    Come ha spiegato molto bene l’autore la Patria ha in sé il concetto sia di «luogo fisico» (la Terra dei Padri), sia “ontologico” (se mi è permesso il termine), essenziale, costitutivo, rappresentato dal quel «patrimonio culturale e storico che in tale ambito locale si é progressivamente e gradualmente costituito con il succedersi delle generazioni», sempre per citare l’autore. Comunque la Patria è un “oggetto”, una “cosa”, fisica (è un luogo) ed ideale insieme: non è una “persona”.

    La Nazione è costituita da persone, che «hanno» una Patria, ed è caratterizzata soggettivamente da ciò stesso che caratterizza oggettivamente la Patria: cioè un condiviso «patrimonio culturale e storico [e aggiungerei – fondamentale – religioso] che […] si é progressivamente e gradualmente costituito con il succedersi delle generazioni».

    Lo Stato è una mera entità amministrativa, necessaria ad una comunità (Nazione) perché possa svolgere in modo ordinato la propria vita comunitaria. E’ uno strumento; il primo articolo della Costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo, non allo Stato. Lo Stato può cambiare forma più volte, una Nazione è sempre la stessa, fino a che non si estingua, fisicamente o spiritualmente (ciò che sta succedendo da noi).

    L’appartenenza allo Stato è certificato dalla “cittadinanza”, che può essere ottenuta anche da appartenenti ad altre nazionalità. Per fare un esempio concreto suggerito dalla cronaca di questi giorni: la Signora o Signorina Ogechi Egonu è Italiana perché ha la cittadinanza italiana. Mi riesce difficile però definirla di nazionalità italiana (ovviamente mi aspetto l’attributo di razzista da parte di qualche persona intelligente).

    Ma se a caratterizzare una Nazione è ciò che abbiamo detto sopra la Signora Egonu è in buona compagnia: non so infatti a 58 milioni di persone di cittadinanza italiana quante corrispondano di nazionalità italiana, dal momento che gran parte mostra di rifiutare o addirittura di avversare quel «patrimonio culturale e storico» ecc. che caratterizza l’essenza della Nazione, e conseguentemente e implicitamente l’appartenenza ad essa.

  • Giordano ha detto:

    Amare la terra patria, amare anche la madre lingua: ‘è’ non ‘é’, per favore.

  • Maria Carmela Terranova ha detto:

    Me lo aspettavo il comportamento della Meloni, una che sta in Aspen tiene più al potere, tanto faticosamente conquistato, che agli interessi degli italiani, consapevole che se non si attiene alle direttive dell’UE e degli Stati Uniti per lei non c’è futuro. Così ci ha confermato nemici della Russia, nonostante buona parte della popolazione sia contraria. Temo che ora possa firmare la delega all’OMS, dobbiamo informare la gente sui rischi che corriamo

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Sinapsi atrofizzate rivitalizzate da demenziali mini filastrocche ad usum delphini!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • ettore ha detto:

    “Servi sciocchi degli interessi altrui” con queste parole l’on. Meloni concludeva nel 2014 il suo intervento alla Camera:
    https://www.sabinopaciolla.com/presidente-meloni-era-sempre-lei-che-parlava-nel-2014-che-strano/
    Evidentemente se ne è dimenticata.

  • Maura ha detto:

    Aggressione ad un popolo libero ?? Ma di cosa stiamo parlando ?ma davvero si può pensare che le vicende ucraine coincidano con l’inizio della guerra dello scorso anno ? Ma perché prima di fare queste affermazioni, non ci si documenta ?

  • Stefano ha detto:

    Non erano queste le cose che la Meloni sosteneva prima di andare al governo. Prendere i voti dei “sovranisti” per allearsi subito dopo con i “mondialisti” (nemici di tutte le patrie) è stata una spregiudicata ed immorale giravolta politica. Neppure la Meloni può andarsene in giro per il mondo a promettere le nostre armi a chicchessia. Cedere ad un Paese straniero le armi e le munizioni pagate con i soldi del controbuente italiano in quanto necessarie alla difesa della nostra patria, evoca (a mio modesto parere) il concetto di sabotaggio o di tradimento. Se poi la Meloni vuole aiutare qualche popolo bisognoso, cominci col togliere le sanzioni alla Siria, distrutta non dai russi ma dal nostro blocco illegale.

  • Peppino coppola ha detto:

    Per essere patriota la Meloni dovrebbe schierarsi con chi ha aggredito un popolo libero? Dovrebbe voltare le spalle ad un popolo che lotta con coraggio e determinazione per preservare libertà, indipendenza e identità?
    Mi sembra che Trabuco abbia un concetto tutto suo di patriottismo, molto particolare. Che sicuramente putin apprezzerebbe….

  • Enzo ha detto:

    Mi trovo d’accordo con l’analisi fatta, e deluso dalle decisioni prese dal centro destra e dalla Meloni. C’è un cambio di passo evidente con quello detto prima e dopo da questi signori. La cosa che raccapriccia è la leggerezza , per non dire altro, che si assumono nel sostegno all’Ucraina, e peggio nell’invio delle armi. Siccome non si può pensare che sono diventati all’improvviso tutti dissennati, si può invece pensare che sono tutti sottomessi a “Zio Joe “?

    • Maria Grazia ha detto:

      Per di più non c’è una programmazione degli interventi italiani in Ucraina. La Meloni ha assicurato Zelensky che ” l’Italia sosterrà l’Ucraina fino all’ultimo” senza specificare quanto investirà in armi e finanziamenti e soprattutto fino a quando. Ha affermato che l’Italia non ha più soldi da investire a causa dei 10 miliardi erogati per il reddito di cittadinanza però per finanziare la guerra in Ucraina non si bada a spese. La Meloni sa che la maggior parte degli Italiani è contraria alla prosecuzione ad oltranza di questa guerra, ma lei non se ne cura. Il suo stipendio da parlamentare di opposizione a Capo del Governo è notevolmente aumentato, se poi sono i soliti Italiani a subire le conseguenze deleterie delle sue scelte in politica internazionale , chi se ne…….

  • Fulvia ha detto:

    Purtroppo d’accordissimo!