L’Ucraina Colonia del Fondo d’Investimento BlackRock. Quarracino.

23 Febbraio 2023 Pubblicato da 6 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, José Arturo Quarracino, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla guerra in Ucraina, e su chi ne tira i fili, con il cinismo abituale che ben conosciamo. Buona lettura e condivsione.

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L’Ucraina colonia dei fondi d’investimento BlackRock

Siamo alla vigilia del 24 febbraio, primo anniversario dell’inizio dell'”Operazione militare speciale” che il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato contro il governo ucraino, che aveva già dato il suo assenso all’installazione di basi militari e missilistiche della NATO (Organizzazione del Trattato Nord Atlantico) ai confini del territorio ucraino.
L’intero assetto militare era in gran parte rivolto a Mosca e a parti del territorio russo. Come di consueto in questo tipo di eventi, l’intera stampa mondiale – nelle mani della plutocrazia occidentale globalista o da essa manipolata – era impegnata a descrivere il conflitto come un confronto tra la “democrazia” – rappresentata dal governo fantoccio ucraino di Volodymyr Zelensky, pedina di George Soros – e l'”imperialismo” o la “dittatura” russa, o comunque come se l’ex URSS fosse oggi governata da Vladimir Putin e lui fosse il continuatore degli ex gerarchi sovietici.
Ma ben pochi si sono resi conto che in realtà si trattava di una trappola tesa sia alla Russia che all’Ucraina dall’amministrazione Biden, dalla NATO e dall’Unione Europea, che hanno usato entrambi i Paesi per consentire all’élite globalista di portare avanti un piano criminale, mantenendo con determinazione una situazione di evidente squilibrio, proprio per rendere impossibile qualsiasi tentativo di soluzione pacifica della crisi ucraina, inducendo la Federazione Russa a scatenare il conflitto che sta per entrare nel suo primo anno[1].
Nella suddetta dichiarazione, l’arcivescovo italiano ha denunciato in modo chiaro ed esplicito che dietro al conflitto, alimentandolo da dietro le quinte, si sono uniti l’ONU, la NATO, il Forum Economico Mondiale (WEF), l’Unione Europea e istituzioni “filantropiche” come la Open Society di George Soros e la Bill and Melinda Gates Foundation, come tentacoli dell’oligarchia finanziaria globalista, che non è unita solo dal denaro e dal potere, “ma dall’appartenenza ideologica che guida la sua azione e la sua interferenza nella politica delle nazioni e del mondo intero”. Un’oligarchia proprietaria dei mass media e allo stesso tempo esperta manipolatrice della politica nazionale e internazionale e delle istituzioni pubbliche, che ha presentato la crisi ucraina come “una conseguenza dell’arroganza espansionistica di Vladimir Putin nei confronti di uno Stato indipendente e democratico su cui rivendicherebbe diritti assurdi”.
Questo “Putin guerrafondaio” starebbe massacrando la popolazione inerme, coraggiosamente insorta per difendere la patria, i sacri confini della Nazione e le libertà violate dei cittadini, motivo per cui “l’Unione Europea e gli Stati Uniti, ‘difensori della democrazia’, non potevano non intervenire, attraverso la NATO, per ripristinare l’autonomia dell’Ucraina, espellere l”invasore’ e garantire la pace”. In questo senso, “di fronte all'”arroganza del tiranno”, i popoli dovrebbero fare fronte comune, imponendo sanzioni alla Federazione Russa e inviando soldati, armamenti e aiuti economici al “povero” Presidente Zelenskyj, “eroe nazionale” e “difensore” del suo popolo”[2].
Praticamente nessuno ha prestato attenzione a quanto denunciato e riportato tempestivamente dall’arcivescovo Viganò, squalificando la sua relazione come una nuova versione delle teorie cospirative elaborate da chi non accetta la bontà del Nuovo Ordine Mondiale e la “filantropia” dei suoi promotori.

Ma pochi mesi fa, l’11 novembre 2022, lo stesso governo ucraino ha confermato e rivelato che il Paese “democratico” con un “presidente” che lotta per la libertà e la pace è diventato d’ora in poi una colonia del globalismo finanziario.
Il giorno prima, il 10 novembre, il “Ministero dell’Economia ha firmato un memorandum d’intesa con BlackRock, la più grande società di investimento del mondo”, notizia che lo stesso Ministero ucraino ha divulgato sul suo sito web[3].
Questo memorandum include un quadro di assistenza consultiva per lo sviluppo di una piattaforma speciale “per attrarre capitali privati per la ripresa e il sostegno dell’economia ucraina”, concentrandosi “sulla mobilitazione degli investimenti nei settori chiave dell’economia ucraina, tenendo conto delle esigenze di ricostruzione derivanti dall’invasione russa”, ed è stato firmato a Washington DC, il che dimostra chi è il potere forte in questo legame.
L’obiettivo è quello di creare una “tabella di marcia per l’attuazione di una piattaforma di investimento, che attirerà principalmente capitali privati”. Il memorandum firmato “formalizza la discussione preliminare sulle opportunità di attrarre investimenti pubblici e privati in Ucraina”, che ha avuto luogo “nel settembre [2022] tra il presidente Volodymyr Zelensky e Lawrence Fink, presidente e amministratore delegato di BlackRock”.
Da bravo pedone e discepolo di George Soros, mentre metteva l’economia del suo Paese nelle mani del fondo d’investimento statunitense, il presidente ucraino ha chiesto ai Paesi dell’Occidente – Germania, Italia, Francia, Stati Uniti – di dargli armi e soldi per fare la guerra alla Federazione Russa, secondo il classico schema delle oligarchie finanziarie: gli Stati nazionali si fanno carico dei costi affinché i grandi capitali privati possano fare affari.
E come se non bastasse, è lo stesso Ministero dell’Economia ucraino a giustificare la firma del memorandum, affermando che “la divisione Financial Markets Advisory di BlackRock offre competenze di primo piano nella gestione degli investimenti e degli asset, nella gestione del rischio e nella tecnologia”, e inoltre “ha una vasta esperienza nella consulenza ai clienti del settore pubblico nei mercati dei capitali”.
In altre parole, Zelensky ha intrapreso la guerra contro la Russia non per difendere la libertà e la democrazia, ma per mettere l’Ucraina nelle mani del fondo di investimento BlackRock.
In altre parole, un fondo d’investimento privato è diventato proprietario di un Paese finora “sovrano”. In meno di un anno, diventa sempre più chiara la trappola che i padroni della finanza mondiale hanno messo in piedi attraverso un conflitto militare per fare affari ai massimi livelli, con l’aiuto dei loro servi politici vestiti da “leader”, ma che in realtà non sono altro che arlecchini, burattini e pagliacci dell’imperialismo internazionale del denaro.
José Arturo Quarracino
22 febbraio 2022

[1] Así lo expuso el arzobispo Carlo Maria Viganò en una declaración que dio a conocer el 12 de marzo de 2022, a pocos días de iniciado el conflicto: https://www.marcotosatti.com/2022/03/11/declaracion-de-monsenor-carlo-mariavigano-sobre-la-crisis-ruso-ucraniana/

[2] Ibidem. Recomendamos leer la declaración del prelado italiano en su totalidad, porque en ella ha expuesto exhaustivamente, con todo detalle, los antecedentes históricos de las acciones y maniobras que llevaron a Ucrania a convertirse en un Estado títere bajo la influencia de George Soros y en un ariete de la expansión militar de la OTAN.

[3] Ver en https://www.kmu.gov.ua/en/news/ministerstvo-ekonomiki-ukrayini-pidpisalo-memorandum-iz-najbilshoyu-investkompaniyeyu-svitu

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6 commenti

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Colonia peraltro in fase di drastica riduzione territoriale!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Matteo ha detto:

    La Signora Meloni queste cose le sa bene, solo che fa finta di niente perché è una burattina nelle mani di questi criminali

  • bah ha detto:

    La Meloni sicuramente sa queste cose. Il problema è che dovremmo sapere noi cos’altro sa Lei, che la induce a sostenere Zelesky e la guerra, a scapito dell’Italia:
    spera forse di poter partecipare ai benefici di una ricostruzione (come dichiarato in altre guerre all’estero in cui è stata chiesta la partecipazione dell’Italia), ma che in passato non si sono mai concretizzati.

    • Nuccio Viglietti ha detto:

      Politicanti italiani sempre più corrotti e per giunta tenuti letteralmente per amenicoli da potentati occidentali… ma vi rendete conto di repentini cambiamenti di rotta effettuati da personaggi come Salvini o Grillo?… ricordarsi di caso Varoufakis a cui fu velatamente (ma neppure troppo) minacciata famiglia autore di giravolta politica che neppure un funambolo!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Fabrizia ha detto:

    Ma la Meloni le sa queste cose? Mandiamoli l’articolo è anche altro per aprirle bene gli occhi su dove stiamo andando a finire.Buona giornata a tutti il Signore sconfiggera’ anche tutti questi pazzi.

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