Il Papa Prepara la Fine della Messa in Latino. Indiscrezioni di The Remnant.

20 Febbraio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Messa in Latino, che ringraziamo per la cortesia, su quanto il Pontefice Regnante sta preparando per affossare definitivamente l’eredità di Benedetto XVI e Summorum Pontificum. Se così sarà, perché la FSSPX non potrebbe trovare un luogo a Roma per celebrare? Buona lettura e condivisione.

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Liturgia: dettagli sul probabile documento contro la Messa tradizionale per rafforzare il #traditioniscustodes. Sarebbe la fine della #mtl e del #summorumpontificum

Riproponiamo in nostra traduzione un articolo di Diane Montagne per The Remnant cha dà nuove conferme e terribili particolari sul documento (di cui MiL ha già dato triste notizia come imminente) che é all’attenzione del Papa per stroncare la Messa tradizionale in latino e strangolare definitivamente il Summorum Pontificum.
Nulla di strano visto che il card. Roche (Prefetto del Culto divino) é sa sempre contrario al Rito tradizionale e farebbe di tutto per estirparlo dalla Chiesa (e il suo Segretario mons. Viola non é da meno, in quanto ad odio antitradizionale). 
Roberto 
Il Papa sta revisionando una nuova Costituzione apostolica per rafforzare Traditionis Custodes 
di Diane Montagne per The Remnant 
The Remnant ha appreso che un documento vaticano è attualmente in fase di revisione da parte di Papa Francesco e amplierebbe e rafforzerebbe il suo Motu proprio Traditionis Custodes del 2021, e afferma che l’unica liturgia ufficiale del Rito latino è il Novus Ordo e regolerebbe in modo rigoroso le comunità ex Ecclesia Dei.
Fonti vaticane ben informate hanno confermato a The Remnant, che aveva accuratamente preannunciato Traditionis Custodes prima della sua pubblicazione nel 2021, che la bozza del documento, sotto forma di costituzione apostolica, è stata presentata a Papa Francesco alla fine di gennaio dai superiori del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, guidato dal cardinale Arthur Roche.
Il documento sarebbe stato scritto dai funzionari del Dicastero, sotto la guida del suo segretario, l’arcivescovo Vittorio Francesco Viola, OFM, in collaborazione con almeno un consultore dell’Ufficio per le celebrazioni liturgiche del Vaticano.
Mentre Traditionis Custodes mira principalmente a contrastare la diffusione della Messa latina tradizionale e dei sacramenti tra il clero diocesano, questo nuovo documento infliggerebbe un colpo particolarmente pesante alle comunità ex Ecclesia Dei, vietando le ordinazioni diaconali e sacerdotali nel Vetus Ordo, proibendo l’amministrazione degli altri sacramenti ai fedeli e richiedendo la concelebrazione a tutti i sacerdoti, compresi i membri di questi istituti.
Si dice che sia in discussione anche la proibizione delle Messe domenicali nel Vetus Ordo.
The Remnant ha anche appreso che un cardinale italiano creato nel 2022 sta cercando di persuadere Papa Francesco a promulgare una costituzione apostolica alternativa, che a prima vista potrebbe sembrare meno dura ma in realtà è peggiore, cercando di seppellire una volta per tutte la liturgia latina tradizionale.
Questa seconda bozza non menzionerebbe mai il Vetus Ordo, ma celebrerebbe piuttosto il 54° anniversario della promulgazione della costituzione apostolica di Paolo VI sul Nuovo Messale Romano (3 aprile 1969), indicando come data probabile della sua pubblicazione il lunedì della Settimana Santa [3 apr 2023 ndt]. Secondo alcune fonti, il documento racconterebbe le “benedizioni” della riforma liturgica di Paolo VI e i “frutti abbondanti” che essa ha prodotto nella Chiesa, e cercherebbe di “coronarla e completarla” dichiarando che, d’ora in poi, l’unico rito ufficiale della Chiesa latina è il Messale Romano di Paolo VI, il Novus Ordo.
Senza mai dire una parola sul Vetus Ordo, questa seconda opzione farebbe progredire tutto ciò che è contenuto nella prima per le conseguenze che implica. Darebbe ai vescovi che sono ostili alla liturgia tradizionale – o che sono disposti a sacrificarla per ciò che considerano un bene maggiore – la chiave per sradicarla dalle loro diocesi. E rafforzerebbe gli sforzi del cardinale Arthur Roche per costringere i vescovi “inclusivi” ad applicare la sua interpretazione di Traditionis Custodes, dopo ripetuti tentativi di farlo in modi considerati dai canonisti contrari alla legge della Chiesa.
Ma a questo punto non c’è nulla di definitivo, ci dicono, e c’è una notevole resistenza da parte dei membri della Curia romana, che credono che la promulgazione da parte di Papa Francesco di una delle due costituzioni apostoliche manderebbe la Chiesa in acque inesplorate, ferendo ulteriormente il Corpo mistico di Cristo e venendo vista (sia dai cattolici che dai non cattolici) come un atto crudele e divisivo.
Sarebbe inoltre interpretato da cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici come un ripudio totale dell’eredità di Papa Benedetto XVI a pochi mesi dalla sua morte.

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9 commenti

  • Maria Grazia ha detto:

    Ecco per chi sono celebrate adesso le Messe Novus Ordo: naturalmente per il Papa: tutto normale!
    https://www.veronasera.it/video/messa-carnevale-veronese-2023.html

  • Maria Grazia ha detto:

    Oltre alle drastiche disposizioni, può darsi che mi sia sfuggito, ma non conosco alcuna motivazione valida fornita da Bergoglio per eliminare ogni liturgia che mantenga i riti preconciliari.
    Gli dà forse fastidio che la Messa venga celebrata con le spalle ai fedeli? Il nostro ex Cardinale Siri non diceva che il sacerdote dava le spalle ai fedeli ma che il Pastore celebrava davanti al Santissimo ed era seguito dal popolo cattolico che lui presentava a Dio e per il quale intercedeva. Il Vangelo ricorda che è dai frutti che si riconosce l’albero: se dalle celebrazioni Vetus Ordo escono cattolici rafforzati nella fede, più concentrati nelle sacre funzioni, più desiderosi di radicare la propria vita in Dio, quale minaccia ravvisa in ciò il Papa?

    • Forum Coscienza Maschile ha detto:

      Certamente non una minaccia per la fede.
      Che continuità pretende di avere una gerarchia che considera dannoso un rito di 1700 anni?

  • Maria Grazia ha detto:

    A questo punto, spero nel “mirum nuntium” : “HABEMUS PAPAM EMERITUM !!!!”.

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    L’articolo fa insano complottismo, in realtà la causa dell’abrogazione (improvvisata, non pianificata negli anni) del rito tridentino sono gli articoli di Mons. Viganò, anzi i commenti ai suoi articoli.
    Come proveranno le critiche ai suddetti commenti che, a detta di molti, scuotono la Chiesa dalle fondamenta.
    L’articolo ci informa che qualcuno cerca di far ragionare il Regnante sulla crudeltà del provvedimento, sullo spregio al predecessore ma invano: Mons. Viganò difende la Messa antica, per cui il rito s’ha da sopprimere.
    Come è frutto di mente scismatica il lucido e sensato appello:
    “Manderebbe la Chiesa in acque inesplorate [leggi caos e chiese sempre più deserte], ferendo ulteriormente il Corpo mistico di Cristo e venendo vista (sia dai cattolici che dai non cattolici) come un atto crudele e divisivo”

  • Marco Crevani ha detto:

    Purtroppo non ci stupisce più nulla….ma “quelli come noi non mollan mai”. Sarà poca cosa il mio suggerimento, ma la farina del diavolo va tutta in crusca: la globalizzazione fra tanti guai ci dà doni preziosi, come le liturgie tradizionali cattoliche non romane destinate ai fedeli stranieri (rito di S.Giovanni Crisostomo ad es.) Dovremo farci cattolici rumeni, ucraini…? Sempre meglio che LUTERANI!

  • slave of JMJ ha detto:

    Praise be to Jesus and Mary! There are a lot of schismatic sects in Minnesota to beware of… a lot of really strange things going on there, but someone told me the other day that Pope Francis has a stunt double; is that true?

  • Natoieri ha detto:

    una tale misura proverebbe una volta in più che la Setta Conciliare ha come valore supremo la trivialitä. Quo usque tantum tu Jorge Mario abutere patientiam nostram. Bisognerebbe allora che chi tiene a rimanere cattolico rifiuti di assistere al fabbricato montiniano chiamato NOM per assistere unicamente alle messe secondo il rito di San PIO V. Continuerò a celebrare la Messa di San Pio V che fu la messa del giorno della mia ordinazione. Alla demagogia di Montini Padre Calmel ha avuto il coraggio di opporre la dignitä sacerdotale

    • Forum Coscienza Maschile ha detto:

      Non immagina il ristoro di leggere un sacerdote che celebra la Messa di sempre!