Supplizi e Pensieri dei Cardinali Elettori ed Elettricisti. Mastro Titta.

16 Febbraio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Mastro Titta offre alla vostra attenzione queste riflessioni su alcune esternazioni cardinalizie degli ultimi tempi. Buona lettura e meditazione.

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Supplizi e pensieri dei cardinali elettori ed elettricisti

Aria di conclave, grande fermento porporino.

Krajewski, elemosiniere del papa, prova a farsi schiacciare da un pachiderma al circo Roller. Forse il cardinale vuole espiare il mancato pagamento della bolletta del palazzo cui tolse i sigilli – reato penale, by the way.

Una specie di ordalia, è andato tutto bene, e meno male perché lo spettacolo circense in favore di duemila senzatetto, rom e disagiati vari (fra i quali si nascondono, e lo fanno benissimo, giornalisti e fotografi) era offerto da lui, quindi dal papa. Siamo oltre Fellini, probabilmente anche oltre Buñuel e Vanzina.

L’inafferrabile Farrell dichiara: “Penso che ci siano tanti apostolati che i preti non sono capaci di svolgere e che sarebbe meglio affidare ai laici”. I preti non solo non distribuiscono più la comunione, predicano male e troppo a lungo, ma vanno dispensati dal diffondere dottrine religiose, per definizione rigide, farisaiche, prive di misericordia. Utili come efori a Sparta. L’autocatechismo è il nuovo orizzonte ma con parsimonia, altrimenti si diventa ciechi.

Il cardinal Czerny, prefetto alla Sviluppo Umano Integrale, si affligge per la Madre Terra: “Siamo in un momento storico critico in cui le azioni di oggi determineranno il destino delle generazioni a venire” (Jacques de La Palice è vivo e lotta insieme a noi), occorre una “coraggiosa rivoluzione culturale” (in Cina poteva andare meglio, da noi andrà tutto bene), “scienza e fede condividono valori e scopi [e vaccini luce di speranza, ndr] fondamentali in grado di guarire il mondo”. Abbiamo ben visto com’è guarita la gente quando scienza e fede si sono date la mano e poi il braccio, Eminenza. Perseverare catholicum?

E meno male che il Sinodo Digitale, nell’ambito del Decimus Annus papae Franciscii, lancia la lodevole inziativa di preghiera “Un’Ave Maria per il Papa”. Una. Miserabili tirchi. A piacere, sarà presto possibile sostituire l’Ave Maria con cinquanta “Buonasera sono Francesco” per la Madonna.

Ovviamente, si Deo placuit, non ci sarà nessun conclave. Prepariamoci ad una specie di Holy Horror Picture Show di trovate funamboliche.

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3 commenti

  • Fabrizia ha detto:

    Il cardinale invece di sperperare in soldi al circo poteva saldare la bolletta della luce da lui riattaccato o spedirli in Siria che poveretti hanno bisogno di tutto.Grazie per il vostro lavoro

  • Sempliciotto ha detto:

    Caro mastro Titta : un consiglio da amico. Se lei , come immagino è “romano se Roma ” fugga il più lontano possibile dalla Città. Vada a vivere in campagna in uno di quei luoghi dove non c’è niente, neppure un’edicola. Cerchi anche di spegnere tutti gli apparati elettronici e vedrà come Roma è lontana con tutti i suoi abitanti, buoni o cattivi che siano.
    Dimenticavo : oggi è la giornata
    MI ILLUMINO DI MENO.

  • Simonetta ha detto:

    Quale forma di masochismo ci costringe ad assistere alle loro prestazioni ?
    Ditemi allora perché vengono venerati e proclamati santi tanti eremiti che non si sono mai prestati a fare queste cose.