Caro Mastro Titta, Bergoglio Ci Fa, non C’è…Prepara il Dubbio Strisciante.

15 Febbraio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, Vincenzo Fedele, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sull’articolo che Mastro Titta ha pubblicato qualche giorno fa. Buona lettura e condivisione...

 

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Considerazioni su Bergoglio che oscura se stesso di Mastro Titta

Ho letto con interesse le parole di Mastro Titta su Bergoglio che oscura se stesso, anche perchè centra uno dei problemi sullo sbandamento ed il deragliamento della chiesa.

Il punto, marginale ma non troppo, è che Bergoglio oscura se stesso. Non termina, non approfondisce veramente nulla. Butta lì, poi passa ad altro, poi ritorna sull’argomento, poi corre a destra, poi esplora a sinistra. Va avanti, innesca processi, occupa tempi e abbandona spazi, poi ci ripensa, poi ripensa il ripensamento.”

Purtroppo le conclusioni a cui giungo io mi portano a pensare che non di oscuramento, tentennamento o indecisione si tratta, bensì di lucido percorso programmato per cui occorre che ci sia un minimo di apertura, un inizio di discussione, ma senza arrivare ad alcuna affermazione di principio. Ci penserà il tempo, la moda, la mancanza di maestri, la mancanza di cultura, la mancanza di vero amore, a portare avanti l’opera e, prima o poi, pensano che si riuscirà a completarla. La realtà è quasi l’inverso della famosa frase di Francesco in occasione del Sinodo sulla famiglia: Voi preparate il terreno, poi alle conclusioni ci penso io. 

A me sembra che lui prepari il terreno. Qualcuno, lentamente, provvederà a tirare le conclusioni sostituendo il bianco con il nero ed il bene con il male portando l’umanità sul limite del baratro e con pene e dolori per i figli di Dio, sino a quando il cuore Immacolato di Maria, infine, trionferà, perchè il “Non praevalubunt” è sempre valido.

La nuova tecnica, per istituzionalizzare gli scivolamenti dottrinali, camuffati da pastorali, è quella dei sinodi continui ed infiniti. Ma in fondo non ce ne sarebbe neanche bisogno. Le truppe cammellate in servizio permanente effettivo sono da tempo all’opera.

Gli esempi sono sotto i nostri occhi e sono innumerevoli. Qualche esempio:

La famosa frase: Chi sono io per giudicare ?

Il ragionamento che Papa Francesco aveva correttamente fatto era : Se una persona opera secondo la propria coscienza ben formata e si sforza di adempiere ai voleri dell’Altissimo, pur con le limitate forze a sua disposizione che lo portano a peccare nonostante i suoi sforzi, dobbiamo apprezzare questi sforzi ed aiutarlo fraternamente nel suo percorso, non giudicarlo ed emarginarlo in ghetti mentali precostituiti.

Nulla di nuovo, quindi, sotto il sole. La differenza tra errore ed errante era uno dei cavalli di battaglia di Papa Giovanni XXIII. Ha sempre fatto testo negli insegnamenti di Santa Romana Chiesa. Siamo contro il peccato, non contro il peccatore che, in quanto in difficoltà, è ancora di più nostro fratello e non deve essere giudicato, ma aiutato ed accompagnato.

Eppure, quella frase è stata “venduta” da tutti i media, TUTTI, come una accettazione ed una accoglienza dell’omosessualità all’interno della Chiesa. Non dobbiamo giudicarli, dobbiamo accoglierli, con tutta la loro idologia al seguito. Ulisse aveva dovuto ricorrere al cavallo per portare i soldati entro le mura di Troia. Adesso non c’è bisogno. Il nemico è già dentro, è già fuori, è già dappertutto.

Il discorso, però non si limita a Papa bergoglio ed allo stravolgimento delle sue parole, già confuse e confondenti per conto loro. Ancora prima, possiamo riandare al Vaticano II ed al testo della Costituzione “Sacrosanctum Concilio“, che favoriva la lingua latina nella sacra Liturgia, la polifonia, il canto gregoriano, l’organo come unico strumento liturgico, ecc. il cui parto travagliato ci ha dato come frutto il Novus Ordo Missae, le schitarrate, i tamburelli, le danze e gli abusi liturgici degli ultimi decenni. Al primo punto la SC prevedeva, addirittura, “di favorire ciò che può contribuire all’unione di tutti i credenti in Cristo” ed infatti la logica conclusione, finora, è la Traditionis Custodes, che ne è l’esatta negazione.

La stessa comunione sulla mano, oggetto di continua dissuasione da parte di San Paolo VI, e mai “normalizzata” da esplicita approvazione, ma solo “tollerata” dietro esplicita richiesta delle conferenze episcopali nazionali a fronte di situazioni eccezionali, (?) è diventata la assoluta normalità ed oggi è quotidiana prassi, Covid o non Covid, che venga rifiutata l’Eucaristia a chi voglia accedervi solo in ginocchio e sulla lingua.

Gli esempi possono essere decine o centinaia. Piccole fessure di mancata chiarezza, interpretazioni fallaci non contrastate, testi a volte anche chiari, ma stravolti da interessate interpretazioni ecc. ma ritengo che il concetto sia chiaro.

La strada che vogliono percorrere, quindi, non è l’eresia conclamata, è il dubbio strisciante, l’apertura misericordiosa come eccezione, la teologia eretica mascherata da libera espressione dello spirito. In questo Papa Bergoglio si è rivelato un maestro ponendo anche le proprie limitazioni linguistiche, logiche e dottrinali al servizio di disinformatia.

Come insegnano le riflessioni su Rivoluzione e Contro-rivoluzione, le rivoluzioni stanno ben alla larga dalla Bastiglia se è ben difesa da guarnigioni convinte, armate e motivate. La Bastiglia si prende quando è praticamente vuota e non è più presidiata e, non servendo ormai ad altro, si usa come simbolo per altre conquiste ben più sostanziose.

La rivoluzione, secondo la nota finestra di Everton, parte lentamente, insinua concetti, matura eccezioni inizialmente improbabili o ritenute assurde, salvo poi, aperta la nuova strada, si provvede a chiudere quella vecchia con sanzioni sempre più pesanti per chi volesse ancora percorrerla

Siamo arrivati alla situazione attuale partendo dalle “aperture” del Concilio Vaticano II. Aperture che hanno avuto il solo difetto di non essere sufficientemente chiare e univoche. Tutte. 

Il punto è che non di distrazioni, impreparazione o poca chiarezza si tratta, ma di un preciso disegno, attuato con spietata elusione, tragico dilazionamento, dubbiose certezze, studiate doppiezze su cui si potrebbe giocare linguisticamente, ma il problema è troppo serio per farlo.

Anche gli scontri fra i diversi percorsi sinodali sono, in fondo, funzionali al gioco. Il sinodo tedesco contrapposto al sinodo USA non è la falsità contrapposta alla retta via. Sono presentati e discussi come due strade che il Signore mette a disposizione dei fedeli. A lungo andare la via tedesca sarà quella vincente. Sarà quella più misericordiosa. Intanto importante è parlarne in condizioni di parità.

Una delle poche strade che vedo, per guardare al futuro con fiducia, è trattare questi argomenti come se la deviazione non avesse diritto di cittadinanza e, quindi, esistesse. Ignorare le eresie e continuare a ribadire la verità antica perchè eterna.

Sedersi a discutere, come dicevo alcuni giorni fa in tuttaltro contesto, è già dare dignità di argomentazione alle blasfemie che vogliono imporci.

Ma, ancora prima di questo, è importante prendere coscienza che il disegno satanico dei piccoli passi c’è. E’ operativo da decenni, anzi da secoli, e non basta combatterlo attaccando le persone coinvolte, o limitarsi a vedere il lato umoristico o patetico, che pure c’è anche da parte del Papa regnante.

La Verità si difende praticandola, diffondendola, acculturando gli altri, propagandando il bello ed il vero. Identificando come blasfemia ogni deviazione. Ribattendo colpo su colpo, ma operando alla radice. Operando in modo opportuno ed anche inopportuno, secondo l’insegnamento paolino.

L’indifferentismo è un nemico ancora peggiore del relativismo, già di per se mortale.

Prendiamone atto ed andiamo avanti decisi combattendo con le parole, gli scritti, le idee, ma soprattutto con il nostro comportamento. L’esempio trascina e quando lo capiremo sarà sempre troppo tardi. Il loro piano è chiaro e, occultando la Verità, continuano a farci scivolare in questo piano inclinato senza fine. Il nostro piano per fermarli qual’è ?

Vincenzo Fedele

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9 commenti

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Grazie Fedele per l’articolo, replica ideale ad opinioni tossiche che leggiamo in certi commenti. Chi tace è complice dell’avversario, anche nello sviamento di tante anime:

    “La Verità si difende praticandola, diffondendola, acculturando gli altri, propagandando il bello ed il vero. Identificando come blasfemia ogni deviazione. Ribattendo colpo su colpo, ma operando alla radice. Operando in modo opportuno ed anche inopportuno, secondo l’insegnamento paolino.
    L’indifferentismo è un nemico ancora peggiore del relativismo, già di per sé mortale.
    Prendiamone atto ed andiamo avanti decisi combattendo con le parole, gli scritti, le idee, ma soprattutto con il nostro comportamento. L’esempio trascina e quando lo capiremo sarà sempre troppo tardi. Il loro piano è chiaro e, occultando la Verità, continuano a farci scivolare in questo piano inclinato senza fine.”

  • Pietro Grassi ha detto:

    Posso ricevere di nuovo gli articoli di Stilum Curiae? Grazie

  • Stella stellina ha detto:

    Bellissimo il ritratto di Martin Jorge.

  • Caro Carlo ha detto:

    Quella che lei chiama ossessione è solo l’osservazione degli stravolgimenti operati sulla dottrina dall’attuale pontefice.
    La tecnica descritta bene da Vincenzo Fedele fu applicata perfettamente nei cosiddetti articoli intervista con Scalfari. Scalfari immaginava un suo cristianesimo e lo proponeva a Bergoglio che acconsentìva. Ma non era affatto il cristianesimo di sempre. Se però nascevano proteste allora dal Vaticano iniziavano ad arrivare degli “accomodamenti “… e così via.

  • Stefano ha detto:

    Ma sarà capace di farsi sbiancare quella dentiera ingiallita?? 🤢🤢…se si rivolge alla farmacia vaticana dovrebbero essere in grado di aiutarlo….

  • Carlo ha detto:

    Salve Tosatti. Si comincia a dire che la tua/vostra ossessione per Bergoglio abbia un fondamento sessuale. Può essere?

    • Marco Tosatti ha detto:

      Non credo. Non abbiamo quelle – diciamo – particolarità – delle persone di cui ama circondarsi, e di cui probabilmente fa parte anche lei. Auguri.

    • Federico ha detto:

      A Carlo: la cronica assenza di argomenti e l’incorreggibile grettezza (non parliamo neppure della mancanza di stile, perché saremmo già su un livello di decenza, che qui invece è assente) è per voi un carattere essenziale, più che distintivo. Più che meritata la risposta con la quale, il suo commenticchio è stato liquidato dal Direttore.

      • Forum Coscienza Maschile ha detto:

        La tecnica di chi non ha argomenti è sempre la stessa: insinuazioni sul piano personale e replica ad affermazioni che non abbiamo fatto. Spiace vederlo in soggetti che dovrebbero essere di esempio