Il Papa di Cuori (o di Misericordia…). The Rise and Fall di don Epicoco. MiL.

8 Febbraio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, se Charles Lutwidge Dodgson fosse stato cattolico, invece che nato in una famiglia dell’High Church anglicana forse invece della Regina di Cuori di Alice nel Paese delle Meraviglie avremmo avuto un Papa di Cuori. Che è quello che abbiamo adesso.

Per comodità dei lettori, anche e soprattutto di quelli che non hanno familiarità con i capolavoi di Lewis Carroll, grande matematico e poeta, come è noto Charles, con il suo pseudonimo, ricordiamo alcune delle frasi celebri della Regina di Cuori, che il nostro attuale Papa di Cuori (o di Misericordia…) ha pronunciato:

 

I warn you, child… if I lose my temper, you lose your head!

“Ti avverto, bimb*…se perdo la pazienza, tu perdi la testa”.

That’s enough! Off with their heads!

“Ora basta! Via le loro teste!”.

 

Sentence first! Verdict afterwards.

“Prima la sentenza, poi il processo”.

 

Your way? All ways here are my ways!

“A modo tuo? Qui tutti i modi sono i miei modi”.

 

What do you know about this unfortunate affair?

Che cosa sapete di questa sfortunata vicenda?!

Nothing.

“Nulla”.

Nothing whatever?

“Proprio nulla?”.

Nothing whatever!

“Proprio nulla”.

THAT’S VERY IMPORTANT! Jury, write that down!

“Questo è MOLTO IMPORTANTE! Giuria, scrivetelo!”.

(Ovvio riferimento, quest’ultimo, al caso di Ivan Marko Rupnic, l’artista gesuita abusatore di qualche decina di suore, condannato latae sententiae per assoluzione di complice in confessione, e miracolosamente “salvato” dalla scomunica pochi giorni dopo la sentenza unanime. A proposito, chi ha firmato la revoca della scomunica? Possibile che su tanti giornalisti in viaggio con il Papa di Cuori dall’Africa a nessuno sia venuto in mente di chiederglielo?).

Tutto questo ci è venuto in mente leggendo l’articolo pubblicato da Messa in Latino (che ringraziamo per la cortesia) che trovate qui sotto. Non è la prima volta che il Pontefice regnante che ama persone particolari le fa assurgere a vette di potere e notorietà nelle galassie ecclesiali e poi le fa precipitare con un tonfo negli abissi. E, probabilmente, non sarà l’ultima…buona lettura.

***

Dimissioni don Luigi Epicoco: la caduta di una stella? Cosa sta succedendo?

Abbiamo appreso da nostre fonti in altissimo loco che, da qualche tempo, il nome di don Luigi Maria Epicoco è molto famoso in Curia Romana.
Sacerdote di origine brindisina, classe 1980, ordinato nel 2005 ed incardinato nella Diocesi dell’Aquila, noto ed acclamato autore in Italia di decine di libri ed articoli teologici.
Ma facciamo un passo indietro.
In occasione degli auguri di Natale alla Curia Romana, il 21 dicembre 2019 (qui), il Santo Padre aveva regalato un libro di don Epicoco ai membri della Curia (con un commento molto positivo sul sacerdote pugliese).
Da quel momento l’astro del sacerdote, incardinato nell’Arcidiocesi dell’Aquila è stato in continua ascesa.
Il suo culmine lo raggiunse il 21 giugno 2021, quando il Santo Padre Francesco lo ha nominato Assistente Ecclesiastico del Dicastero per la Comunicazione ed editorialista dell’ Osservatore Romano (qui).
La nomina, secondo quanto ci risulta, non fu “lineare“: diversi esponenti di Curia Romana (anche Cardinali) nonché di Diocesi e Arcidiocesi italiane avrebbero opposte fortissime e documentate obiezioni alla stessa (perchè?).
Non va dimenticato che, precedentemente, il 21 aprile 2021 (qui) il S. Padre aveva nominato Sottosegretario Aggiunto all’allora Congregazione per la Dottrina della Fede Mons. Armando Matteo, che risulta essere un grande amico di Epicoco.
Ancora nel dicembre del 2021, il S. Padre, sempre in occasione degli auguri di Natale alla Curia Romana, aveva regalato un altro testo di don Epicoco (qui le parole del Papa:
Come ricordo di questo Natale, vorrei lasciare qualche libro… Ma per leggerlo, non per lasciarlo nella biblioteca, per i nostri che riceveranno l’eredità! Prima di tutto, uno di un grande teologo, sconosciuto perché troppo umile, un sottosegretario della Dottrina della Fede, mons. Armando Matteo, che pensa un po’ a un fenomeno sociale e a come provoca la pastoralità. Si chiama Convertire Peter Pan. Sul destino della fede in questa società dell’eterna giovinezza. È provocatorio, fa bene. Il secondo è un libro sui personaggi secondari o dimenticati della Bibbia, di padre Luigi Maria EpicocoLa pietra scartata, e come sottotitolo Quando i dimenticati si salvano. È bello“).
Ci informano che nei primi giorni di questo gennaio 2023, in sui si è tenuta una riunione di alcuni importanti cardinali, don Epicoco avrebbe scelto di non avere incarichi in Vaticano.
Tale riunione sarebbe stata convocata anche a seguito di furioso pubblico litigio (perchè e con chi?), presenti diversi testimoni, che avrebbe avuto come protagonista don Epicoco pochi giorni prima di Natale.
 
Si arriva così a questi primi di febbraio,  quando il sacerdote pugliese – improvvisamente e senza alcuna spiegazione ufficiale – lascia il Dicastero per la Comunicazione (senza comunicato ufficiale, ma rilevato immediatamente da Wikipedia qui AGGIORNAMENTO delle 19.35 del 7 febbraio 2023)ci segnalano che è stato tolta da Wikipedia la data di fine dell’incarico (“2023”). E’ cosa notoria che ogni modifica su wikipedia è registrata e ne viene tracciato l’IP). Corollario di ciò, egli non è più in possesso del “pass” per entrare nello Stato della Città del Vaticano. Nel frattempo Epicoco, in questi giorni, è a predicare un ciclo di esercizi spirituali ad un gruppo di sacerdoti (QUI).
Ma ogni “cometa” ha una coda, infatti si parla anche di possibili avvicendamenti del segretario del Dicastero per la Dottrina della Fede mons. Armando Matteo, di mons. Francesco Cosentino del Dicastero del Clero e di mons. Fabio Salerno attuale secondo segretario del S. Padre.
Sempre da nostre fonti abbiamo appreso che don Luigi Epicoco sembra lascerebbe entro l’anno anche la cattedra di Filosofia Teoretica presso la Pontificia Università Lateranense.
Noi ci poniamo la domanda: per quale ragione don Epicoco si sia improvvisamente dimesso (o è stato dimissionato?) da incarichi di altissimo prestigio, in cui è stato fortemente voluto da Papa Francesco, addirittura contro il fermo parere – al tempo – di due cardinali (che lo conoscevano bene e da tempo)? Da un’altissima fonte porporata presso la Curia Romana sappiamo che la vicenda che vede protagonista don Luigi Maria Epicoco è paragonabile «alla notte di San Lorenzo».
Redazione MiL

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4 commenti

  • Cristina maria ha detto:

    Io più che al rise and fall di epicoco penserei al fall di Viganò che da super moralizzatore ormai è stato degradato a “ragazzo” come da ultima conferenza stampa del Papa….e visto che si parlava della lettera del 2018 la riduzione a “ragazzo” si estende anche al coautore Marco Tosatti….

    • Marco Tosatti ha detto:

      Pensi allo stato mentale di chi definisce ragazzo un arcivescovo di 78 anni. Dire preoccupante è dir nulla. Un mentitore seriale.

      • Don ciro ha detto:

        Secondo te lo ha chiamato ragazzo perché non sa distinguere un vecchio da un ragazzo (tema della salute mentale) o perché voleva imbrogliare i giornalisti (tema del mentitore)? Le due ipotesi non sono coerenti. Forse la soluzione è un’altra: gli ha dato il benservito facendogli fare la parte del bamboccio pestifero ma innocuo (al massimo un poco fastidioso). Non potrebbe essere così?

        • Marco Tosatti ha detto:

          Secondo me ha cercato di sminuire tutta la vicenda. Che riguardava, se ricordi, l’ennesimo caso di copertura di abusatori – si trattava di McCarrick – da parte di Bergoglio. Una lista bella lunga che si arricchisce sempre di nuovi nomi. Vedi Rupnik. Che vizietto…😅