“La 194 è una Legge Iniqua, Prevede la Morte di un Umano Innocente”. Jacopo Coghe.

20 Gennaio 2023 Pubblicato da 5 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra opportuno offrire alla vostra attenzione qualche elemento sulla polemica che è nata ieri intorno al riconoscimento di diritto giuridico per l’essere umano dal concepimento. Cominciamo con questo video di Jacopo Coghe, di Pro Vita & Famiglia.

Lo trovate a questo collegamento.

Ieri Pro Vita & Famiglia aveva risposto ad alcune esternazioni delle parlamentari del PD:

Roma, 19 Gennaio 2023
«Onorevole Boldrini, vuole difendere l’aborto? Lo faccia ma difendendolo per quello che è. Oggi nel 2023 è anacronistico fingere che il figlio eliminato in un aborto non sia un essere umano. È l’epoca dell’ecografia accessibile per tutti. Perché non si vuole ammettere quel che si vede? Cioè che nella pancia della mamma, sin dal principio, c’è un essere umano? Forse perché solo così si può stare dalla parte di chi vuole che una donna per superare le proprie difficoltà debba essere aiutata solo ad eliminare il figlio? Forse perché questa ideologia ha come unico risultato quello di abbandonare la mamma di un figlio inaspettato o fragile? Oggi ci vuole coraggio per difendere l’ovvio e *ringraziamo il senatore Menia* per aver riportato la verità nel dibattito sull’aborto, auspicando che la sua proposta non rimanga un appello inascoltato per il bene di donne e nascituri. La politica lavori unita per far riconoscere i diritti del concepito». Così *Maria Rachele Ruiu*, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia Onlus in merito alle polemiche scaturite dopo la presentazione del Ddl sul concepito a firma del senatore Menia di Fratelli d’Italia.
***
Ed ecco un’intervista con il senatore Menia:

Ha suscitato un terremoto politico il ddl sul concepito presentato da Roberto Menia, senatore di Fratelli d’Italia. Il testo propone una modifica (tagliente dal punto di vista contenutistico) dell’articolo 1, primo comma, del codice civile. Si tratta di dichiarare che ogni uomo ha la capacità giuridica in quanto uomo, cioè che la soggettività giuridica ha origine dal concepimento, non dalla nascita.

«Non è la prima volta che presento questo disegno di legge» spiega a Pro Vita & Famiglia il senatore. «Quindici anni fa, per la precisione nella XVI legislatura, il testo fu presentato a mia firma e a firma dell’onorevole Migliori. All’epoca, purtroppo, non fu data la stessa attenzione».

Forse la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha annullato la sentenza Roe vs Wade in qualche modo ha convinto il senatore dell’urgenza di ripresentare la stessa proposta: «La tesi – spiega Menia – è molto semplice ed è inutile continuare a nascondersi dietro ad un dito: un bambino è tale fin dal momento in cui viene concepito. Basterebbe un po’ di umanità per capirlo. Ho quindi ritenuto in coscienza di ripresentare le proposte del passato che con coerenza ho reputato più degne di merito e più attuali. C’è, grazie a Dio, una rinascita di buone iniziative su questi temi importanti: speriamo che segua un risveglio di coscienze».

Il testo, che Pro Vita & Famiglia ha avuto modo di visionare, recita in una sua parte introduttiva: «Nel campo dell’aborto, dove nella riflessione giuridica si accavallano e si combinano in vario modo concetti diversi («stato di necessità», «conflitto di diritti e di interessi», «tutela della vita», «autodeterminazione della donna», «servizio sociale»), è indispensabile individuare con chiarezza il significato giuridico dell’essere umano nella fase più giovane della sua esistenza. Lo esige la stessa legge 22 maggio 1978, n. 194, la cui affermazione iniziale («Lo Stato (…) tutela la vita umana fin dal suo inizio») deve meglio essere precisata».

Non sarà facile cambiare i costumi, soprattutto dopo anni di battaglie propagandistiche in senso opposto. Questa proposta di legge potrebbe però contribuire dando una scossa importante: «Deve cambiare la mentalità delle persone. Manca in Europa una coscienza valoriale, come diceva Benedetto XVI. Bisogna ripartire da qui» afferma il politico.

Da sottolineare come Menia faccia riferimento nel testo anche ai rischi che il transumanesimo potrebbe portare in un prossimo futuro. Si legge: «Soprattutto la vita umana prenatale è sottoposta a rischi di varia natura. Urge una completa disciplina dell’intervento manipolatore dell’uomo nell’ambito della genetica». Un punto attualissimo, come ci illustra sempre il senatore: «Questo mondo cambia e non rispetta l’umanità. Questo scientismo – avvisa – mi fa paura sotto vari aspetti. Ci viene sempre detto che dobbiamo rispettare la natura, le piante, tutto ma i bambini no… perché? La preoccupazione va all’omogenitorialità certo, ma questo è anche il mondo del transumanesimo». Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia è dunque necessario «salvaguardare l’essere umano dalla manipolazione genetica, impedire che ci sia la possibilità di arrivare alla razza eletta e all’ingegneria genetica senza controllo. Queste sono le volontà di quanto presentato».

La speranza è che il Ddl possa andare avanti, nonostante la tempesta. Buonsenso, pro life, e le piccole creature concepite, senza dubbio ringrazierebbero.

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5 commenti

  • Marino Danielis ha detto:

    scusate se il mio commento non ha nulla a che vedere con l’articolo, ma volevo solo informarvi che siccome il portale di LIBERO non funziona potete inviare i vostri messaggi al nuovo indirizzo:
    marinodefiume@gmail.com

    Grazie
    Marino Danielis

  • Chedisastro ha detto:

    Che termini subito questa strage degli innocenti martiri di una ideologia satanica che neanche si nasconde più. Sa bene, infatti, che è caduto il muro, l’argine che la contrastava e che un tempo con la potente arma della Croce di Cristo disintegrava il male.
    Che trionfi presto il Cuore Immacolato di Maria.

  • Margotti ha detto:

    Coraggio, ci vuole coraggio.
    Il centrodestra qualcosa potrebbe fare, ma resta il fatto che una gran parte di esso ha ormai introiettato quella cultura di morte, come ben scrive T.Scandroglio, che permea la nostra società e che, da tal punto di vista, non la distingue dalla sinistra.
    E del resto, basti vedere la tiepidezza di ampi strati della Chiesa Cattolica di fronte al genocidio quotidiano prodotto dalla L. 194.
    La Meloni ha subito rassicurato circa l’intoccabilita’ di tale legge, che potrebbe aprire un fronte troppo pericoloso per la navigazione del suo governo.

  • Antonio ha detto:

    Non soltanto le piccole creature ma il Padreterno in Persona ringrazierebbe…e magari darebbe alla Sua Vera Chiesa un degno successore di Benedetto XVI.

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