Nuova Stretta sulla Messa Vetus Ordo in Primavera. Conferme dagli USA.

19 Gennaio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, quanto scrive un collega ed amico statunitense, Robert Moynihan, nella sua newsletter. Buona lettura e condivisione.

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Lettera n. 23, 2023 Mercoledì 18 gennaio: “Non ci sono segreti”.
    Ho appena ricevuto una lettera affascinante, che pubblico di seguito.
    Ieri ho preso un po’ le distanze (vedi questo link) dalle “voci” a Roma secondo cui Papa Francesco potrebbe presto emanare un nuovo decreto che limita ulteriormente la celebrazione della Messa antica.
    Poi ho ricevuto questa lettera.
    Inizia così: “Come entrambi sappiamo, non ci sono veri “segreti” a Roma”.
    Poi, in sostanza, l’autore della lettera mi dice che la “voce” contiene in realtà una verità: che esiste una bozza di documento vaticano che limiterebbe ulteriormente la celebrazione della Messa antica.
    La lettera è di un sacerdote che mi ha confidato che “un arcivescovo negli Stati Uniti ha visto questo documento”.
    L’arcivescovo, continua, “ha confermato a un mio amico sacerdote (che è una persona di vera integrità e non diffonderebbe casualmente delle voci), che esso contiene effettivamente ciò che alcuni hanno ipotizzato – un’ulteriore soppressione della Messa antica…”.
    Ho risposto all’autore della lettera, ho confermato la sua identità e so che la lettera non è uno scherzo, ma una comunicazione seria.
    La considero credibile. (Se così non fosse, non la pubblicherei qui).
    La notizia è di “seconda mano” perché proviene da un altro sacerdote, che l’ha appresa da un arcivescovo, ma sono convinto che la “catena di testimonianze” non sia così fragile da screditare la notizia.
    ***
    Perché pubblicarlo ora, in questa forma?
    Perché mi sembra importante che i cattolici che amano l’antica Messa, e che sentono e credono che essa li conforti e li sostenga spiritualmente, e li aiuti a conformare la loro mente e la loro anima più strettamente a Cristo, e quindi ad operare meglio la loro salvezza, siano consapevoli e informati di ciò che i leader della Chiesa stanno progettando riguardo all’antica Messa.
    Per molte migliaia di persone non si tratta di un “gioco di riti” giocato dai gerarchi, ma di una questione spirituale profondamente seria che riguarda intimamente le loro anime e le anime di molti, compresi i loro figli.
    Benedetto XVI ha addotto forti argomenti a favore della sua decisione del 2007 di permettere e, in un certo senso, di abbracciare la Messa antica come parte legittima e onorata della nostra tradizione.
    I suoi argomenti rimangono potenti e persuasivi, 15 anni dopo… nonostante la sua partenza da questo mondo il 31 dicembre. -RM
    Il testo di una e-mail ricevuta questa mattina, 18 gennaio 2023:
    Ciao Robert,
    Come entrambi sappiamo, non ci sono veri “segreti” a Roma.
    Quindi, senza rivelare l’identità, posso dirti che un arcivescovo negli Stati Uniti ha visto questo documento di cui si vocifera molto e ha confermato a un mio amico sacerdote (che è una persona veramente integerrima e non diffonderebbe voci a caso) che contiene effettivamente ciò che alcuni hanno ipotizzato: un’ulteriore soppressione della Messa di Natale, con un’eccezione per gli ordini religiosi che celebrano solo privatamente (senza chiese parrocchiali), e alcuni possibili ulteriori chiarimenti per la FSP.
    È stato “ritenuto necessario” pubblicare questa seconda lettera, a causa della mancata attuazione del motu proprio di Papa Francesco da parte di un buon numero di vescovi in tutto il mondo (utilizzando il Canone 87, ecc.).

La pubblicazione è prevista per aprile o maggio e avrebbe il “peso” di un’esortazione apostolica (come quella di San Paolo VI che istituiva formalmente il Nuovo Rito).
In pratica, toglierebbe ai vescovi qualsiasi ulteriore voce in capitolo o eccezione in materia.
Se verrà emanata, credo che spingerà la TLM [Messa Latina Tradizionale] “sottoterra” e aumenterà ulteriormente i ranghi della Pius X Society (che è già cresciuta di tre volte dopo l’emanazione del motu proprio da parte di Papa Francesco).
Questo non finirà bene.
La Messa tradizionale sopravviverà – se qualche cattolico continuerà a frequentare un Novus Ordo ulteriormente annacquato (che si suppone sia anche parte di questo documento), resterà da vedere – la partecipazione alla Messa domenicale settimanale da parte dei cattolici è attualmente del 12% negli Stati Uniti (nella maggior parte delle diocesi); è del 2,5% nei Paesi Bassi.
Se verrò a conoscenza di ulteriori informazioni su tutto questo, non mancherò di inviarvi un aggiornamento.
Dio vi benedica e grazie per tutto ciò che fate.
-Da un sacerdote che appartiene a uno degli ordini tradizionali.

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9 commenti

  • Giovanni ha detto:

    Sono vicino al mio esame finale e quindi non sono preoccupato per me, che ho avuto la fortuna di ricevere una formazione schiettamente cattolica, ma per chi sarà privato brutalmente da una fonte di santità come la messa ante PVI.
    Ma sono certo che i prepotenti che oggi stanno tiranneggiando i cattolici più fedeli, passeranno e saranno dimenticati, perché la verità è un seme perenne, che vivrà in qualsiasi pertugio venga confinato, pronto a dare vita a nuove e forti piante, non appena le fosche nubi di satana lasceranno filtrare anche un solo raggio di luce.

  • Gaetano2 ha detto:

    “…Perché mi sembra importante che i cattolici che amano l’antica Messa…”

    Comunque la battaglia del linguaggio è perduta da un pezzo, la Messa viene chiamata “antica” mentre la neomessa, quella elaborazione filoprotestante di Bugnini e soci, viene chiamata “messa”

  • santa severità ha detto:

    Ottima cosa. Il verminaio anarco-tradizionalista deve capire un concetto: la Messa non fa bene se è antica o nuova, in latino o azerbaigiano. La messa fa bene se e solo è quella che Roma decide inappellabilmente che si fa. Fa male quella che Roma decide che non si fa.
    Questo è il succo; i desideri personali sono spazzatura. Né più, né meno.
    Chi non accetta questo, dopo essere stato messo alla prova da summorum pontificum e aver dimostrato di mettere se stesso sopra alla volontà di Roma, se ne vada dagli eretici lefebrviani e tolga definitivamente il disturbo.

    • Mikhael ha detto:

      Ha scritto una cosa vera:”che Roma decide” ma quella Roma parla come Chiesa cattolica usurpandola della sua funzione di conservare il Depositum Fidei e confermare i fratelli nella Fede.
      La cosa falsa come gli apostati che si dedicano ai cosiddetti tradizionalisti non dormendo la notte, è la definizione di eretici ai cosiddetti lefebvriani.
      Stia tranquillo che presto arriveranno per questi traditori cattive notizie dall’Alto

    • OCCHI APERTI! ha detto:

      Posso, a grandi linee, addivenire su quel che lei chiama il “succo” ma, attenzione!, neppure “Roma” può tagliare con la Traditio, altrimenti non è più “Roma”.

      Le frange scismatiche di un tradizionalismo esasperato e reso una sorta di proprietà personale (quindi non più cattolico!), non si possono confondere con la Traditio!

      E’ necessario e doveroso essere custodi della tradizione nei fatti, oltre che nelle parole. E nessuno custodisce una tradizione, cancellandola! Fosse anche per il timore di una diffusa disobbedienza che vira in scisma…Il che è purtroppo una reale minaccia e, in qualche caso, già un fatto.

      Ricordo le parole di Papa BXVI:
      “Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso”.

      Concludo:
      “Roma” non si può e non si deve ridurre al magistero di un solo papa; NON è UN magistero ma la risultanza di tutti i magisteri dei pontefici di Santa Romana Chiesa, disposti nei secoli dalla Provvidenza.
      Questo dovrebbe porre al di là di ogni personalismo e di ogni appropriazione indebita…Avviene? Tutt’altro; e i risultati si vedono in tutto ciò che sa di fazioso…

      Chi abbandona Cristo, segue concetti d’uomini!
      Se Cristo fosse al centro delle nostre vite e dei nostri pensieri, ci troveremmo uniti e forti e non, come siamo, divisi in partiti come avviene nel mondo!
      Nulla anteporre a Cristo!

      • giuseppe ha detto:

        Nessuno dice che la messa antica diventa dannosa. E’ l’uso che se ne fa che può esserlo se non è conforme alla volontà di Roma.
        Roma ha un solo limite: rispettare le parole del Signore e quindi non può cambiare la formula della consacrazione (meglio ancora: alcune parole della formula di consacrazione). Per il resto decide lei e se fai come dice lei, fai bene; se non fai come dice lei, fai male, qualsiasi testo tu decida di usare.
        Un tempo era vietato per i fedeli leggere la Bibbia da soli: qualche pazzo sosteneva che la Bibbia era sbagliata?

    • Giovanni ha detto:

      Il suo tono e le sue espressioni la qualificano. Cos’avrebbe lei di Cattolico da insegnare a chi ha il torto di non aver rinnegato ciò che, seguendo fedelmente la il magisteto petrino, a sua volta fedele alla dottrina evangelica, ha sempre fatto?
      Confermato tra l’altro da due Papi come GPII e BXVI.