L’Aragosta a Via Veneto. Povera Roma, Sconciata dai Mostri. Benedetta De Vito.

14 Gennaio 2023 Pubblicato da 4 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione tutto il suo orrore per quanto ha visto a Via Veneto…buona lettura e condivisione.

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Ieri sera andavo in compagnia di mio marito, seduta in un taxi, alla presentazione di un manuale di diritto diplomatico consolare scritto dal simpatico e preparatissimo professor Carlo Curti Gialdino. Un’occasione, per me unica, vista la mia abitudine, oramai pluriennale, di coricarmi con gli uccellini quando il sole, in pigiama, si è già tuffato tra le sue coltri di tenebra. Sicché, foderata al calduccio in una autovettura che non dovevo guidare, guardavo la mia Roma dal finestrino, scorrere in tutta la sua bellezza, nonostante tutto. In Via dei Serpenti il cielo era ancora rosa e celeste e sembrava specchiarsi sulle facciate dei palazzi in fuga verso il Colosseo. In Via Veneto era già il crepuscolo e mentre siamo lì, scivolando lungo la strada della Dolce vita,  proprio al culmine lì dove s’incontrano i fornici delle mura, l’occhio mio in corsa capta nel buio un mostro.

Sì sì sì, un mostro, ma poiché la vettura corre veloce, non so ben decifrare quel che ho visto. So soltanto che puzzava di zolfo e di cannibali lontano un miglio e che era, mano su fuoco, un’abominevole robaccia pseudo artistica, spacciata, come sempre avviene nel mondo al contrario, per opera d’arte. Corriamo nel buio verso l’Acqua acetosa e intanto io, picchiando sul monitor del mio cellulare, in quattro e quattr’otto scopro che cosa è e perché sta lì a sconciare l’Urbs Eterna quel fantomatico coso dai colori sgargianti. E vado qui di seguito a spiegarlo.

Trattasi di una delle tante statue in forma di orrende e gigantesche aragoste dell’”artista neo pop surrealista” Philip Colbert. E queste brutte robe sono applaudite in tutto il mondo e il nostro “artista” ne fa una filosofia e, ammannendoci i suoi personali incubi grotteschi e spiacevoli pensa di essere il nuovo Raffaello Sanzio. E il bello è che glielo fanno pensare e lui ci crede!

Oh che grande tristezza. E povera Roma sconciata dall’immondizia e ferita da mostre come quella “aragostana”. Ma avanti. Scopro inoltre che l’orrida aragosta che ho veduto in via Veneto dovrebbe essere Perseo che tiene in mano la testa di Medusa grondante sangue. Quindi una brutta aragosta (il nuovo mondo dei cannibali, di pelo e pelle rossa) che taglia la testa del vecchio, rappresentato da Medusa. Oh quando verrà, mi chiedo e mi domando, il tempo in cui la gente, tolta la benda, vedrà il re, per come è,  cioè nudo? Quando capirà che Colbert e gente come lui sono solamente un mezzo per abbassare la qualità del mondo, reificare l’uomo, renderlo insetto.

Che mangia infatti insetti. Sapevate, credo, che dal 24 gennaio, il mercato italiano sarà invaso dalla farina di grilli? La potremo trovare nelle marmellate, nei dolcini confezionati, nel minestrone. Hai voglia a legger le etichette.

L’azienda che commercializza i grilli schiacciati è cinese. Certo, loro gli insetti li mangiano da secoli. E perché noi no, si chiede  una bella ragazza in uno spot di un produttore di biscotti e di pasta, anzi del produttore per eccellenza di prodotti da mulino. Benissimo, le rispondo da qui, se è per questo i cinesi si pappano anche i cani, perché non imitarli anche in questa deliziosa abitudine? Sì, il diavolo fa le pentole (male) e i coperchi no sicché tutto diventa confuso, senza senso, slabbrato, falso. Ma alcuni punti sono saldi. I grilli li lascerò ai cinesi, il signor colbert con le sue aragoste agli inglesi e a me resterò la gioia di ripetere senza paura che i grilli non sono “novel food”, ma spazzatura, che le “opere” di colbert sono bruttissime e che possono essere mandate al macero e che domani, cascasse il mondo, andrò alla Santa Messa per il Cardinale George Pell che ho amato in vita sapendolo uomo di Dio e che piango ora, dopo mia mamma e Benni, nel suo dolce risveglio tra le mani del Signore.

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4 commenti

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Aragosta propedeutica ad uso alimentare di grilli e scarafaggi da cesso…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Mimma ha detto:

    Carissima Benedetta,
    Lo sconcio è dappertutto ormai.
    Vorrei vivere in un bosco da eremita, ma la mia età non lo permette.
    Coraggio!
    Non ci resta che gridare Maranatha finché ci esaudisca!!

  • Chedisastro ha detto:

    Piangiamo (e giustamente) le persone che ci sono state care, eppure beate loro che di questo precipitarsi verso l’abisso hanno visto soltanto l’inizio.
    “…Eppur, felice te che al vento non vedesti cader che gli aquiloni!”…

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Riesce a raccontare il dramma con spontaneità e strappando sorrisi, cara Benedetta.

    Le faccio le condoglianze per la sua mamma: mi pare di intuire le sia mancata di recente.

    Fraternamente.

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