Prete di Montagna al Papa. Allevia il Dolore della Chiesa, Fatti da Parte.

13 Gennaio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione questa lettera, indirizzata al pontefice regnante da un sacerdote veneto, don Floriano Pellegrini. Buona lettura, riflessione e condivisione.

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Coi di Zoldo, 31 dicembre 2022

Caro fratello Jorge Mario Bergoglio,

era almeno da un anno che desideravo scriverti, per invitarti cortesemente a farti da parte, e sollevare la santa Chiesa Cattolica dal grave dolore che le arrechi; questa mattina, pertanto, mi sono deciso a farlo. Per quanto nel frattempo, attesa ma pur sempre imprevista, sia giunta anche a me la dolorosa notizia della morte di Benedetto XVI, di cui ti dichiari successore, con il nome di Francesco I.

Sono un sacerdote di montagna, di 66 anni, al quale i vescovi diocesani hanno sempre cercato (e ancora cercano) di «mettere i bastoni tra le ruote», per il semplice motivo che non seguo il principio ipocrita, e secondo alcuni gesuitico, dell’«obbedire sempre e comunque» in foro esterno, salvo poi fare quel che si vuole e senza scrupoli di coscienza (in foro interno), purché tenuto segreto. Questa la morale che mi venne insegnata nel seminario di Belluno, negli anni 1970-1980; morale alla quale, però, non mi assoggettai ed è per questo che, pur lavorando non meno di altri, sono sempre stato tenuto in disparte. Eppure, per lo stesso motivo, sono amato da molti fedeli, uomini e donne, giovani e anziani, che mi chiedono una costante e crescente direzione spirituale; sono diventato il depositario delle confidenze (e non solo) di sacerdoti venerandi e fui il privilegiato (ancora seminarista) al quale il card. Albino Luciani, recentemente beatificato, indirizzò una delle ultime lettere prima di entrare in conclave. Sintonia di anime!

Mi dispiace sentire dai «mezzi di comunicazione» delle tue difficoltà di salute e vedere, dagli stessi, che esse si stanno accentuando, costringendoti ad una carrozzina. Ammiro la forza d’animo con la quale cerchi di farvi fronte e mi rattrista quando osservo, nella tensione del tuo volto e, a volte, nella malcelata tensione nervosa del tuo comportamento, che non ci riesci. Prego, dunque, per te.

Ma ti prego: ritirati! I motivi per cui dovresti sentirti in dovere di farlo sono ben maggiori ai problemi di salute, che pure (come hai riconosciuto e dichiarato) potrebbero rendere meno idoneo il tuo servizio petrino. No, no! Si tratta di altre questioni, irrisolte e di importanza essenziale, che credo mio dovere esporti, con l’animo benevolo di un fratello e con la precisione di un confessore; poi valuterai tu, in coscienza e davanti a Dio, se sia onesto e doveroso tenerne conto oppure, al contrario, sia onesto e lecito non tenerne conto.

1) Moltissimi fedeli, di ogni parte del mondo, anche teologici e giuristi, sono incerti sulla validità delle dimissioni di Benedetto XVI, per cui hanno ritenuto e riterranno sempre sia stato lui l’ultimo Papa e tu un abusivo e millantatore. Ora, pur non essendo io in grado di valutare simile convinzione e, comunque, avendo sempre ritenuto (pur con qualche interrogativo) valida la tua elezione, per il fatto stesso che esista un simile dubbio, mi sembra evidente che sia posta in essere una diminutio potente della tua credibilità umana e sacerdotale. Puoi fingere di non sapere che esistano questi interrogativi, propagandati in continuazione e nelle principali lingue da vari libri e da innumerevoli articoli, sulla validità della tua elezione, ma ha senso?

2) Ad aggravare il dubbio suesposto, fondato sulla messa in luce delle incoerenze sostanziali rilevate nella declaratio di Benedetto XVI dell’11 febbraio 2013 (in particolare l’aver notato che rinunciava sì ad ministeria ma non al munus) si è poi aggiunta nel 2015 la biografia del card. Godfried Danneels, da lui stesso autorizzata. Durante la presentazione della quale (il 29 settembre, come appare dai video in internet) ebbe l’infelice idea di rivelare l’esistenza di uno sconosciuto «gruppo di San Gallo», che definì «deftig» [=«dignitoso, rispettabile»] ma poi, credendo di fare l’ironico e invece recando grande scandalo, aggiunse: «Maar eigenlijk zeiden wij van onszelf en van die groep: de maffia» [=«Ma in realtà abbiamo detto di noi stessi e di quel gruppo: la mafia»]. Non ritengo sia da dare eccessiva importanza a questo gruppo di vescovi e cardinali, ma non è neppure possibile, né a me né a te, ignorare la dichiarazione di Danneels. Tanto più che ormai risulta certo (lo ammette anche Wikipedia, voce «Gruppo di San Gallo») che tale gruppo era palesemente ostile al card. Joseph Ratzinger o, meglio, alla sua ecclesiologia. E dunque? Ma, fosse vera anche la pressione contro Ratzinger, nel frattempo eletto Papa, e l’accordo in tuo favore,  e pur sapendo del disposto dell’art. 81 della costituzione apostolica «Universi Dominici Gregis» forse (dico: forse) non sarei giunto a parlarti come ti parlo, cioè a chiederti, espressamente e pubblicamente, di ritirarti a vita privata.

3) Se lo faccio è per aver osservato nel tuo magistero, orale e scritto, un qualcosa di anomalo, quasi di schizofrenico, come avessi una doppia personalità o, comunque, disturbi non risolti di personalità, che sono spiacevoli in ognuno ma tanto più in chi esercita, legittimamente o illegittimamente, un ufficio pubblico, ancor più se ufficio pastorale e di guida spirituale. Ci sono delle volte in cui parli benissimo, con grande sensibilità umana, dolcezza, conoscenza dei problemi, persino con tratti di poesia; e ci sono altre volte in cui parli in maniera strana, ambigua, paradossale. Oh, che tu valga poco come maestro di Fede, questo è evidente! A volte non sembri neppure aver Fede e sembra che a te interessi solo l’orizzonte terreno, sicché – quasi mascherandoti dietro al ruolo che eserciti – fai citazioni di Cristo, dei santi, della Sacra Scrittura, ma sembra di sentirti estraneo in tutto ciò; sembra che, facendo ciò, tu segua uno schema culturale cui sei vincolato, non una convinzione profonda. Tutto questo è molto spiacevole. La tua superficialità, il tuo pressapochismo teologico, il tuo orizzonte culturale cocciutamente fisso su certe verità, per te intoccabili, ci mettono a disagio. È spiacevole fare il paragone, può offenderti, lo immagino; ma come non vedere l’abisso che ti separa, come maestro di Fede e di vita cristiana, da un Benedetto XVI, da un Giovanni Paolo II ? Su alcuni punti, poi, sei andato certamente fuori strada; eccone alcuni.

4) La tua visione della fraternità universale non è quella cristiana, ma quella massonica: dovresti sapere molto meglio di me che noi cristiani ci diciamo fratelli in quanto battezzati, non in quanto membri della cosiddetta famiglia umana; la Chiesa ci ha sempre insegnato, e dovresti farlo anche tu (e invece non lo fai), che siamo fratelli per grazia e non per natura. Sei forse massone? Sei simpatizzante della massoneria? Hai rinnegato la vera dottrina, per cui chi aderisce alla Massoneria è in peccato grave? E, se non è così, perché ripeti in continuazione pensieri della Massoneria spacciandoli per pensiero cristiano?

5) La tua visione ecumenica è fuoristrada. Giustamente, molti fedeli, scandalizzatissimi, si chiedono come mai continui a bazzicare membri di altre religioni, con un prurito e con dichiarazioni che lasciano allibiti. Non dovevi affermare, come hai fatto, che tutte le religioni sono una benedizione di Dio, non dovresti e non dovevi metterti fianco a fianco degli esponenti di altre religioni! Dovevi e dovresti ribadire, se sei Papa, che «extra Ecclesiam nulla salus», invece non l’hai fatto e testardamente non lo vuoi fare. Al contrario: nel mentre spingi al cosiddetto dialogo ad ogni costo, con atteggiamento severo e riprovevole proibisci ai fedeli che amano la liturgia tridentina di continuare a celebrarla: ma come ti permetti di essere il padrone della vita spirituale altrui? Quindi: rispetto massimo, secondo te, per atei, agnostici, buddisti, globalismi, massoni, luterani, islamici e pugno duro con i cattolici tradizionalisti? Ma non ti rendi conto di aver dato segni o, almeno, indotto forti dubbi sul tuo equilibrio personale prima ancora che sacerdotale?

6) Da ultimo (ma potrei dire molto altro), anche nei tre anni della fantomatica pandemia il tuo atteggiamento è stato di sommo scandalo: di totale sottomissione alle indicazioni degli esponenti delle grandi case farmaceutiche e dei Governi collaborazionisti del Nuovo Ordine Mondiale, un ordine decisamente massonico, elitario, favorevole al trans-umanesimo e di ispirazione satanica dichiarata. Come hai potuto sprofondare nell’abisso col dichiarare moralmente leciti, anzi moralmente doverosi, i cosiddetti vaccini? Fratello, l’hai combinata grossa, hai insegnato il male e hai indotto al male! Per questo tuo solo peccato contro l’umanità, di cui non hai mai chiesto perdono, dovresti ritirarti.

È la condizione generale della Chiesa che mi spinge a parlarti così. Essa soffre. La Chiesa: abbiamo imparato ad amarla fin dalla nostra più tenera età e a sentirla, rispettarla e onorarla come nostra madre spirituale; e dalla nostra stessa madre terrena ci venne indicata come il tesoro più prezioso che avremmo avuto nella vita, qual Tabernacolo aperto e tutt’uno con il tabernacolo chiuso presente nelle chiese; qual Cristo insanguinato, morto e risorto vivente nel tempo, suo Corpo mistico, vita delle anime. Oh, la Chiesa, per la quale abbiamo desiderato tutto il bene e al servizio della quale ci siamo messi a disposizione! Oh, la Chiesa, epifania nel tempo dell’Eterno, nuova Gerusalemme verso la quale si affrettano gioiosamente i nostri passi! Eppure, la Chiesa soffre. Ricordi il giorno in cui hai detto Sì a Dio nel sacerdozio? E il giorno in cui hai ripetuto e portato a pienezza sacramentale quel Sì nell’episcopato? Rinnova dunque quei Sì, o piangendo amaramente, come Pietro, sui tradimenti compiuti e cambiando vita, o ritirandoti a vita privata e indicendo un nuovo conclave.

Il presente e il futuro di ognuno di noi è nelle mani di Dio, che è, com’era solito ripetere il santo padre Leopoldo Mandić, «medico e medicina»; ci affidiamo perciò a Lui, con spirito di filiale, fiducioso, totale abbandono.

Non ti chiedo di ascoltarmi, ma di ascoltare quello che nella tua coscienza possono suggerirti, se le leggerai, queste mie parole fraterne, franche e sacerdotali. Cordialmente.

don Floriano Pellegrini,

a nome dell’intero Popolo Veneto indipendentista

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26 commenti

  • Tempi bui ha detto:

    Dove sbaglia don Floriano è là dove invita Bergoglio a indire un nuovo conclave. Cosa potrà uscire dal nuovo conclave? Sta proprio qui il problema: altro che mafia di San Gallo… sono tutti stati nominati da lui e se lui non è il legittimo papa, che legittimità potrà avere l’ipotetico futuro suo successore?
    .

  • Corrado Bassanese ha detto:

    Semplicemente formidabile.
    Prete coraggioso: da vedere la sua presenza in piazza Unità a Trieste a sostegno dei portuali.

  • Mimma ha detto:

    Carissimo dott.Tosatti ,
    sono veramente lieta che questo sito funzioni ancora.
    È più luminoso, quindi di lettura più agevole.
    Inoltre anche il sistema di scrittura per i commenti é migliore.
    Di là mi si è inceppata la tastiera, e comunque la possibilità di modifica è faticosa.
    La saluto con affetto!

  • Mimma ha detto:

    A Enrico Nippo
    Non riesco a scrivere più sull’altro sito, mio paziente amico, perché la tastiera é bloccata. Perciò le rispondo qui, a proposito della nostra conversazione sul divieto di uccidere.
    Le ” compagini ” sono formate da individui, diversi tra loro per carattere, formazione , cultura…
    Sono compagini le cosche malavitose, i gruppi eversivi, gli eserciti, gli Stati…
    La realtà ci mostra che la violenza, sia individuale sia collettiva è ineluttabile.
    Questo non significa giustificabile, ma inevitabile, come una malattia invincibile, perniciosa.
    Fingere che siamo innocenti non serve.
    Non siamo innocenti; possiamo essere osservanti del Quinto Comando come individui, con lo sforzo continuo dell’autocontrollo e del perdono. Non conosco altri mezzi.
    Chi pratica tale esercizio non fa parte di cosche, nè si arruola negli eserciti, a meno che non sia obbligato , dal momento che non puo sottrarsi al potere dello Stato
    Io, cittadina dell’Italia, nazione che, nella Costituzione, ripudia la guerra come mezzo di soluzione di controversie, oggi mi trovo in guerra contro la Russia, mio malgrado.
    Oppongono mille pretesti per giustificarla, perché, mentre a chiacchiere tutti la ripudiato, hanno creato Enti sovrannazionali che , lungi dal comporre i conflitti, li provocano e addirittura li assecondano per favorire gli imperi di turno.
    Noi miserelli stiamo qui a ragionare dei massimi principi, mentre poi ognuno fa come gli pare.
    La Chiesa è passata , con Giovanni Paolo II , dal concetto di guerra giusta al ripudio totale della guerra, fatto salvo il diritto/ dovere alla legittima difesa.
    Se un malfattore punta un coltello alla gola di sua figlia , lei che fa? Se domani un popolo ci assale, che facciamo?
    Dunque, uccidere non è mai lecito.
    Ma, nella giungla, ci si deve difendere.
    O soccombere.
    Ancora una volta, il gioco passa al libero arbitrio.

  • Alberto ha detto:

    Tosatti per cortesia risponda alla mail che Don Alessandro Minutella Le ha invitato giorni fa. Grazie

    • Marco Tosatti ha detto:

      Alberto, per cortesia, capisca che a me non è arrivata nessuna mail di Minutella. Vorrei che fosse chiaro.

  • andrea cionci ha detto:

    Bravo don Floriano! Ma mi dica, ha ricevuto Codice Ratzinger? Cosa la tiene ancorata all’idea che l’elezione di Bergoglio sia valida?

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Con molta probabilità questo sacerdote celebrava la santa messa in unione cum Benedicto.
    La lettera è infatti datata 31 dicembre, quando il Papa è morto.

    Ovviamente porto un papa, se ne deve fare un altro.

    Le controfigure lasciano il tempo che trovano…

    Bravo don Floriano.

    La seguiranno nell’esempio epistolare altri confratelli.

    Non c’è dubbio.

  • Juan ha detto:

    ¿Cómo estar en comunión con Pedro cuando Pedro es Bergoglio -hereje, posiblemente masón, presumiblemente ateo, no católico?

  • Jsph ha detto:

    Pensate che questa lettera sia arrivata al Papa? Non credo.
    Ovvero se qualcuno gliela avrà comunicata e letta, il Papa certamente dirà le stesse parole che disse ai giornalisti sulla vicenda della famosa lettera di accusa di Viganò: “leggetela e tirate voi le conclusioni. Io non dirò niente!” Certamente Papa Bergoglio pensa che tutti noi siamo dei poveri rimbambiti.

  • Antonio ha detto:

    E siamo sempre alle solite: Francesco deve piacere a Cristo non a noi! Un apostata ed un idolatra quale lui è può essere il Vicario di Cristo? Noi siamo il gregge di Cristo, noi riconosciamo l’odore di Cristo nel Santo Padre ed è per questo che lo chiamiamo Santo Padre. Chi riconosce l’odore di Cristo in Francesco ha veramente un grosso problema.

  • amos ha detto:

    Leggo sul blog di Aldo Maria Valli di un prete che sembra molto informato e addentro alla questione, ma che vuole rimanere anonimo. Questi dice: “Ci sono sicuramente delle anomalie nella rinuncia di Benedetto..; anomalie talmente rilevanti che nella propria coscienza, si possono nutrire legittimi dubbi”. Poi sottolinea: “Non sta però a nessuno di noi dirimere la questione sul piano giuridico” Quindi rileva la questione del munus e del ministerium come in effetti sia poco chiara e a questo punto fa una dichiarazione che contraddice al fatto iniziale che non spetta a noi esprimere giudizi sul piano giuridico:” BIsogna rilevare anche il fatto che non esiste un atto di rinuncia. La rinuncia a un ufficio (munus) è un atto giuridico che dev’essere scritto e firmato. Ora nel caso di Benedetto XVI, questo atto non esiste; c’è stata soltanto la dichiarazione dell’intenzione di dimettersi” Ma chi è questo prete? Da dove viene? Perchè se ne esce con queste affermazioni aggiungendo inoltre le altre anomalie che tutti conoscono: “Mantenimento del nome, dell’abito, dello stemma nonchè l’abitudine di impartire benedizioni apostoliche (cosa che compete solo al papa regnante). Quindi tutto si è basato su una dichiarazione orale di intenti? Se è vero, io trovo la cosa mostruosa!

  • Mara ha detto:

    Io farei leggere questa mirabile missiva in tutte le parrocchie italiane e poi tradurla nelle varie lingue per divulgarla oltre confine. Non occorrono altre parole.

  • Stefano ha detto:

    Ottimo sacerdote! Ce ne fossero!…..

  • Dino Brighenti ha detto:

    lui non può ritirarsi da niente percche NON È NIENTE deve solo togliersi dai piedi azzerando tutto il suo manufatto del nulla

  • Maria Cristina ha detto:

    Fra questo fedele servo di Dio, il prete di montagna, e Bergoglio ci sono meno cose in comune ( certo non la fede, non i valori, non il linguaggio) che fra Bergoglio e l’ imam del Cairo.
    E’ normale che Bergoglio ami ritrovarsi con musulmani, protestanti, ebrei, e agnostici come Saclfari piuttosto che con i sacerdoti e i vescovi cattolici : e’ triste dirlo ma come intitolo’ un giornale “ Ma papa Francesco e’ cattolico ?

  • Astore ha detto:

    Credo ance io che Francesco sia, per dirla con Brancaleone da Norcia: “Lo Papa vero”.
    Del resto Ratzinger ha sempre accolto Francesco come Papa ed è stato sempre cordiale con lui.
    E’ troppo comodo considerare invalido un Papa che non ci piace: Francesco può non andare bene ma ce lo teniamo, con tutto il rispetto, ma senza rinunciare alla verità della dottrina cattolica consolidata e riassunta dal Catechismo della Chiesa Cattolica.
    Prima dell’anno Mille vi fu addirittura un Papa, da tutti ritenuto valido, che durante la Messa invocava gli dei pagani, cioè dei demoni.
    Chi sarà il Papa dopo Francesco? E’ vero che i nuovi cardinali sono stati nominati da lui, ma è anche vero che, specie quelli dei continenti extra europei, possono essere una sorpresa, cioè, anche se possono essere molto aperti su certe qestioni pastorali, quanto a dottrina, che è la cosa che conta, potrebbero essere molto rigidi.
    E poi dobbiamo fare i conti con gli eventi futuri, che dal Messaggio di Fatima, di Khibeo, per chi ci crede di Medjugorje, potrebbero risultare decisivi: da uno scisma dei Cardinali pogressisti che stanno mordendo il freno, ad eventi che potrebbero portare a conversioni clamorose, anche di cardinali progressisti. Alla fine tutto è nelle mani di Dio.

  • Maria Luisa ha detto:

    Spero che questo grande sacerdote sia seguito da tutti quei sacerdoti che condividono, ma temono di essere scomunicati… ma da chi? Sacerdoti non abbiate paura: solo la Verità vi farà liberi e SACERDOTI DI CRISTO!

  • FABIO TORREMBINI ha detto:

    non è chiarissima questa lettera, che cosa chiede…?

    • MARIO ha detto:

      Che cosa chiede? L’indipendenza “a nome dell’intero Popolo Veneto”.
      Credo che basti e avanzi per capire…

  • Victoria ha detto:

    Bravísimo!!

  • Rino ha detto:

    Vedo profonda fede e mano fraternale in tale lettera!