Christus Vincit. Il trionfo di Cristo sulle tenebre del nostro tempo. Mons. Schneider.

13 Gennaio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra opportuno offrire alla vostra attenzione – in questi tempi drammatici che la Chiesa sta vivendo, e con “l’incubo tossico” (cit. card. Pell) del Sinodo sulla Sinodalità incombente, la memoria di un libro importante, “Christus Vincit. Il trionfo di Cristo sulle tenebre del nostro tempo” (Fede e Cultura). Si tratta dell’intervista, molto ampia e coraggiosa, che Diane Montagna ha realizzato con mons. Athanasius Schneider. 

Durante la presentazione del libro, il cardinal Burke e mons. Schneider avevano lanciato un appello a pregare e digiunare perché il Sinodo sull’Amazzonia, che stava per svolgersi, non approvasse gli errori e le eresie contenuti nell’Instrumentum laboris.  Essi sono stati tra i pochi Pastori della Chiesa che hanno rotto il silenzio in cui sembra immerso l’episcopato mondiale davanti alla crisi attuale. Un atto coraggioso, e così hanno adempiuto al loro mandato di successori degli Apostoli. Sant’Agostino dice che chi non professa pubblicamente ciò che crede è fedele solo a metà: “Non enim perfecte credunt, qui quod credunt loqui nolunt”. Tradisce la verità non solo chi l’abbandona per impugnare l’errore, ma anche chi non la confessa pubblicamente quando è necessario. E sembra opportuno ricordare ai troppi vescovi e cardinali silenziosi dei tempi di tenebra in cui siamo immersi le parole del profeta Isaia: “Guai a me perché ho taciuto” (Isaia VI, 5).

Ecco la scheda di presentazione dell’opera:

In questo libro-intervista, Monsignor Athanasius Schneider offre un incisivo e cristallino esame sulle controversie che infuriano nella Chiesa e sulle questioni più urgenti del nostro tempo, offrendo chiarezza e speranza ai cattolici sotto assedio. Egli affronta temi come la diffusa confusione dottrinale, i limiti dell’autorità papale, i documenti del Vaticano II, la Fraternità San Pio X, le ideologie anticristiane e le minacce politiche, il Terzo Segreto di Fatima, il Rito Romano tradizionale, il Sinodo sull’Amazzonia e molti altri. Come il suo patrono del quarto secolo, Sant’Atanasio il Grande, Monsignor Schneider dice cose che altri non dicono, seguendo senza paura il consiglio di San Paolo: “annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e importuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina” (2 Tm 4,2). Le sue intuizioni sulle sfide che oggi il gregge di Cristo deve affrontare, sono una lettura essenziale per coloro che sono, o che vogliono essere, attenti ai segni dei tempi. Ricordando il Rapporto Ratzinger del 1985, Christus Vincit sarà un punto di riferimento fondamentale per gli anni a venire.

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

§§§

 

 

 

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

1 commento

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Lessi il libro tempo fa con molto piacere (a parte refusi vari e una traduzione per nulla accurata) e trovai profonda edificazione nell’apprendere le particolarissime vicissitudini personali che oggi ci consegnano un mons. Schneider tutto d’un pezzo. Un vescovo dalla solida fede, serio, affidabile e, soprattutto, di santi costumi. Affatto preso da carrierismo, smania di protagonismo, giochi di potere e invece proteso alla Salus Animarum e al bene della Chiesa. Mi auguro tanto continui su questa linea e superi ogni tentazione!

    A differenza di certi prelati che, denunciando eresie e corruzione, rinunciano a carità ed umiltà, questo vescovo pare animato profondamente da entrambe e sempre ha dato esempio di parresia con deferenza e rispetto.

    Naturalmente non manca chi lo accusi di ipocrisia o di essere lefebvriano ma è il suo stesso comportamento che smentisce tali critiche: la carità non è ipocrisia e di tale carità, per esempio, Papa BXVI è stato fulgido ed indimenticabile paladino mentre la sua filiale devozione e rispetto per i Papi conferma Schneider Vescovo, vero figlio della Chiesa e Pastore degno dell’eredità degli Apostoli.

    Bisogna allora pregare per lui e per tutti gli alti prelati affinchè non deviino mai dal retto sentiero e si ricordino che “ogni passione ottunde il giudizio”, secondo l’insegnamento di san Giovanni della Croce, per rimanere liberi e pascere così il gregge non secondo le proprie propensioni ma nel volere di Cristo!