Gaenswein: Benedetto Ha Sempre Considerato Francesco il Vero Papa.

9 Gennaio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, nei prossimi giorni sarà nelle librerie il volume di memorie di mons. Georg Gänswein, stilato con Saverio Gaeta, per i tipi di Piemme. Da quello che il segretario di Benedetto XVI riporta, Joseph Ratzinger avrebbe sempre considerato papa Bergoglio come suo legittimo successore. Sin dalla prima telefonata, quella che Francesco ha fatto a Benedetto subito dopo il Conclave.

 

Quando giunse la telefonata Gaenswein passò la cornetta e si allontanò. Non poté ascoltare le parole di Francesco ma l’altro segretario don Alfred sentì la risposta di Benedetto: «La ringrazio, Santo Padre, perché́ ha pensato a me. Io le prometto fin da subito la mia obbedienza. Io prometto la mia preghiera per lei!».

Secondo Gaenswein, per Benedetto  era stato sufficiente chiarire che, pur nell’originalità̀ della situazione del momento, il prescelto dai cardinali sarebbe stato senza dubbio alcuno il 266° Pontefice. E sempre secondo Gaenswein, lo avrebbe fatto in anticipo, in diverse occasioni: «Continuate a pregare per me, per la Chiesa, per il futuro Papa» (Udienza generale, 13 febbraio 2013); «Vi chiedo di ricordarmi davanti a Dio, e soprattutto di pregare per i cardinali, chiamati ad un compito così rilevante, e per il nuovo successore dell’apostolo Pietro: il Signore lo accompagni con la luce e la forza del suo Spirito» (Udienza generale, 27 febbraio); «Continuerò̀ a esservi vicino con la preghiera, specialmente nei prossimi giorni, affinché́ siate pienamente docili all’azione dello Spirito Santo nell’elezione del nuovo Papa. Che il Signore vi mostri quello che è voluto da Lui. E tra voi, tra il Collegio cardinalizio, c’è anche il futuro Papa» (Incontro con i cardinali, 28 febbraio).

Ricorda il segretario di Benedetto XVI che in quest’ultima occasione al testo già preparato volle unire una significativa aggiunta a braccio, che non era presente nel messaggio stampato: «al quale già oggi prometto la mia incondizionata reverenza e obbedienza».

Gaenswein afferma che questa disponibilità la ribadì successivamente, rivolgendosi a Francesco – negli incontri o per lettera – con l’espressione “Santo Padre”. “E poi ha sempre celebrato la santa Messa, durante la settimana in italiano e la domenica in latino, utilizzando il Messale romano di Paolo VI e pronunciando ovviamente la preghiera eucaristica con l’esplicita menzione della comunione con il Papa regnante, Francesco, come possono testimoniare tutti quelli che hanno concelebrato con lui”.

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22 commenti

  • Alessandra ha detto:

    Possono le parole di un Arcivescovo essere di più del codice di diritto canonico e dei segni evidenti non in codice che ha mostrato Papa Benedetto in vita (vestito di bianco, da la benedizione apstolica, veniva chiamato Santo Padre senza che lui se ne avesse a male, ha continuato a vivere sempre nel recinto di San Pietro e non ha mai cambiato lo stemma papale)?

  • Massimo trevia ha detto:

    Solo essendo considerato vero papà verra’davvero fuori chi e’ realmente!

  • Antonio ha detto:

    La verità in copertina è con la maiuscola; significa forse che si riferisce a Nostro Signore, l’ unica Verità? Benissimo! Finalmente un successore degli apostoli che parla di Cristo. È stata dura ma alla fine l’ abbiamo trovato! Allora il successore degli apostoli dovrebbe spiegare al popolo di Cristo dov’era ed in cosa era impegnato di così importante quando il suo papa, il vicario di Cristo, diceva al mondo che la diversità delle religioni è voluta dalla sapienza di Dio. Come mai non ha lasciato tutto, non ha preso l’aereo e non ha raggiunto il suo papa per dirglielo in faccia, in mondovisione, che lo Spirito Santo, Colui che lo ha messo sul trono di Pietro, questa affermazione proprio non la sopporta. Successore degli apostoli? Come diceva Totò: ma mi faccia il piacere! Nel caso della maledetta pachamama il successore degli apostoli non doveva fare tanta strada: il vicario di Cristo ce l’aveva a due passi.

  • slave of JMJ ha detto:

    Pope Francis is a real pope, just a very misguided one and one in serious need of prayers. He “stole” the conclave in order to get elected (source: Anna Marie, greenscapular.org prophesies).
    There is much proof that Pope Benedict XVI is in heaven and is a strong intercessor for families, clergy, and Holy Mother Church. It is very odd that his enemy, Pope Francis, would praise him at his passing.
    https://valentina-sydneyseer.com.au/1-january-2023-2/
    Pope Benedict XVI suffered much for the church, even before he was elected Pope. According to some (I have yet to see this verified) he tried to resign the cardinal appointment three times under Pope John Paul 2, and this was denied by Pope John Paul 2 three times. I tried to find this information online and have yet to find it.
    I would ask Archbishop Vigano if he could please write a letter to Catholic Melania to see if she can have her “marriage” to President Trump blessed in the Catholic Church, because a protestant ceremony is NOT a valid marriage, and she can’t hide from God!

  • Dino Brighenti ha detto:

    BALLE

  • Brasi ha detto:

    Papa Benedetto è morto, quello che ha detto, ha detto e quello che ha taciuto forse non lo sapremo mai.
    Joseph Ratzinger è morto, Georg Ganswein è vivo ma dobbiamo ricordare che non è Joseph Ratzinger.

  • FRANZ ha detto:

    MA UNA DOMANDA SEMPLICE COME: CHI ORA HA IL MUNUS PETRINO, E’ DIFFICILE RISPONDERE?
    DANKE

  • unaopinione ha detto:

    Purtroppo non posso postare in Stilumcurae.com, perció lo posto qui nella speranza che gli giunga.
    Rivolto a Gabo che ha scritto: “Diranno che Ganswein mente perché ha paura di ritorsioni se dice il contrario”
    Io non affermo che mons. Gänswein mente, ma penso che non dica la veritá.
    Epperó qui affermo che veramente poco fiato sarebbe costato al Papa “emerito” Benedetto ad aggiungere alle parole da lui stesse pronunciate: “Il Papa é uno solo”, le ulteriori parole “ed é Francesco”.
    Infatti una pubblica affermazione esplicita di questo genere, sempre se non strappata con la forza e/o la minaccia, sarebbe stata per me equivalente ad una chiusura di tutta la questione di chi fosse il Papa regnante. Al momento peró una tale affermazione manca e se anche successivamente il mons. Gänswein trovasse fra le sue carte/quelle di Papa Benedetto una tale dichiarazione, sarebbe per me molto alto il dubbio della sua autenticitá
    Il che mi lascia propendere per l´ipotesi che Francesco non é mai stato Papa.
    Naturalmente ci potrebbero essere molte spiegazioni a quel che sta dicendo il mons. Gänswein ed io mi propendo per questa idea: “Da un lato hanno messo mons. Gänswein, consenziente ad assumere questo ruolo, a guardia di Papa Benedetto con il compito di sorvegliarlo e limitarlo (tesi giá sostenuta da mons. Viganó), “dall´altra parte potrebbero averne poca o nessuna stima cosí come i sacerdoti del sinedrio non ebbero alcuna stima per Giuda Iscariota che non fece i migliori interessi del proprio Maestro”.
    Se questo mio pensiero fosse corrispondente al vero, credo che si comprenderebbe molto del comportamento dei vari personaggi/delle varie personalitá coinvolte in tutto questo.
    Questa é l´interpretazione che io do al momento. Naturalmente fatti futuri mi potranno smentire.

  • Gianna Minello ha detto:

    Non posso,non ci riesco. Ho sempre avuto stima di Mons.Ganswein,ma qualcosa dentro di me si oppone con forza a credere quello che lui dice. Don Minutella e Andrea Cionci sono credibili e pure lamia mente e la mia coscienza, che sono ste per me nella vita delle buone guide.Mi affido a Dio, che mi aiuti a riconoscere la vera Verità.

  • Francesco ha detto:

    Che sofferenza… C’è la nebbia totale

  • Anna Maria De Matteis ha detto:

    Permettetemi di corregger fraternamente i commentatori che mi hanno preceduto: non mi sembra un atteggiamento prettamente cristiano quello di dubitare su tutto e su tutti. E’ vero che siamo confusi, sbalorditi, storditi da tante falsità ed ipocrisie , ma dubitare persino di Gänswein mi sembra davvero esagerato. Dubitare addirittura anche di colui che è stato al fianco di Benedetto tutta una vita , vuol proprio dire che diventa inutile ogni ascolto sereno e libero intellettivamente, perdere ogni capacità di essere , obiettivi! Non si può rischiare di “abbattere” ogni pensiero che non appartiene al nostro modo di pensare. Io personalmente mi fido in partenza, come “stile di ascolto”, di ogni persona che si esprime e che firma ciò che dice. Poi ci aggiungo, saggezza, discernimento , esperienza di vita, maturità e buon senso. Ma lo stile di ogni cristiano deve essere sempre quello dell’ascolto senza pregiudizi, di un ascolto libero e sereno senza paraocchi. Paragonare lo scomunicato Minutella al “gigante” Gänswein, mi sembra assolutamente offensivo .

    • FRANZ ha detto:

      Scusi, io questo Minutella non loconosco. Lasua logica è stringente: si è mai confrontato con lui? Dicono che sia un gran teologo e che porta avanti le sue tesi. Nel suo ragionamento si scorge un pizzico di dissenso ma se lei è veramente aperta al dialogo, al ragionamento, perchè non losbugiarda pubblicamente?
      Danke

  • andreottiano ha detto:

    Chiedo scusa, ma non avevo completato il concetto.

    Ma non vi pare strano tutto questo tempismo editoriale? Il libro era già pronto? Scritto mentre il bollettino medico sanciva l’irreversibilità del caso?

    Appena Benedetto XVI muore, sembra necessario agitarsi tutti per dire Francesco papa a tutto tondo.
    Cioè di uno che non si definisce tale nell’annuario pontificio e che non abita nel palazzo vaticano… e soprattutto sta ereticando da un decennio in modo più o meno manifesto. Mah.

    E chissà perché, proprio a ridosso di funerali fatti con non poche contraddizioni, screditando soprattutto chi è vivo e mancando di rispetto non solo al morto, ma anche a chi da vivo lo avrebbe onorato molto meglio.

    Il libro di Mons. Gaenswein sembra creare qualche dissapore, ma in pratica sancisce la linea mainstream. Quella dove anche le finte contrapposizioni servono alla narrazione e a sostenere la manfrina.

  • GINO ha detto:

    Bene, spero che ci sia chiarezza fino in fondo, così possa finalmente essere illuminato sui due uomini iniqui, Ratzinger e Bergoglio, e abbandonare per sempre la chiesa idolatra di Roma.

  • andreottiano ha detto:

    Adesso chi dubita della legittimità di Francesco è anche uno scismatico?
    E “la verità” si chiarisce solo dopo la morte di Benedetto XVI per bocca di chi avrebbe avuto dieci anni di tempo per farlo prima?
    Infarcendola di pseudo attacchi al regnante e pseudo piccate raccomandazioni a non dar peso a certe chiacchiere, ma sempre evitando di chiarire l’unica cosa da chiarire, malgrado le molte voci che ostentano certezze?
    Gatta ci cova…

    • Chiara Lorenzo ha detto:

      Al di là di diatribe giuridico/ teologiche su chi sia papa ( ci sarà modo di sviscerare la magna quaestio non appena ci si deciderà a parlarne seriamente) rimane in piedi la domanda: ma Bergoglio è veramente papa? Il suo “ pontificato” si caratterizza per un’ estrema confusione, per la rottura con il passato, con la persecuzione ( non trovo altro termine)di ordini religiosi, prelati, sacerdoti sinceramente Cattolici, affermazioni ( tante) che fanno a pugni col magistero di sempre, frequentazioni dubbie ed un appiattimento culturale ed etico all’ andazzo dei tempi francamente inaccettabile. Siccome so che il Papà non può, per sua natura, dire eresie,se lo fa automaticamente decade dalla carica: ecco:questo mi sembra il caso

      • Federico ha detto:

        Anche a me sembra questo il caso. Da giurista mi sento di prendere atto che le tesi diverse sono insostenibili (se pure fossero vere). Esiste la libertà anche di dannarsi e pervertirsi: non è forse ciò che hanno fatto Satana e Giuda? Già eletti ed elevati da nostro Signore, si sono tuttavia pervertiti e quindi dannati. La rinunzia del papa è prevista dal diritto canonico, e le motivazioni (condivisibili o meno) sono state pubbliche, reiterate e confermate sino alla fine. Questi sono i fatti; le altre sono soltanto elucubrazioni. A voler a tutti costi seguirle, si può interpretare tutto ed il contrario di tutto, con ragionamenti, è il caso di dirlo, totalmente sofistici e quindi neppure contestabili giacché realmente e radicalmente liquidi. Se invece vi fossero stati accordi precedenti il Conclave (cosa che deve essere rigorosamente provata nelle sedi preposte) allora l’elezione di Bergoglio sarebbe nulla e nessuno avrebbe potuto ratificarla (neppure papa Ratzinger). Ma una tale prova non è mai stata fornita nelle sedi preposte e quindi non esiste.

  • Marco ha detto:

    Rimango allibito sempre più che con tutti i cervelli in circolazione mi debba rivolgere a Don Minutella & C per essere rassicurato nella fede e trovare un minimo di “verità”. Per avere uno stipendio fisso e prebende varie invece…che dite posso rivolgermi a Gänswein o Mr Bergoglio? Oppure forse è meglio rivolgersi direttamente a qualche mass biiiip di alto bordo?

  • Giovanna ha detto:

    Resta comunque il fatto che l’ attuale Vescovo di Roma, nei suoi titoli non ha riportato quello primario di Vicario di Cristo. A chi spetta ora? Lo eredita per una sorte di successione legittima? Un non senso dottrinale e giuridico. Il titolo resta vacante, oppure verrà assegnato a un altro? Altro non senso.
    Restiamo sospesi, confusi, sofferenti.
    Questo è quello che si voleva? Pare….. allora il risultato è stato pienamente raggiunto.
    Ma nessuno pronunci la parola ” scisma”.
    Restare saldi nella fede e nella testimonianza.

  • Rosselle Dubois ha detto:

    Niente altro che la verità ? La verità secondo Ganswein , naturalmente …ma se Ganswein ha passato gli ultimi dieci anni a contraddirsi e a cercare di trovare un “impiego” , che verità potrà mai raccontarci ?