Colpo di Stato in Vaticano, ecco le Prove Oscurate. Agostino Nobile.

5 Gennaio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, Agostino Nobile offre alla vostra attenzione queste interessanti riflessioni, molto documentate, sulla guerra che il mondo progressista, in particolare  statunitense, ha condotto contro il pontificato di Benedetto XVI. Buona lettura.

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Colpo di stato in Vaticano, ecco le prove oscurate

Dopo l’articolo pubblicato su questo sito del caro amico Piero Laporta, vorrei aggiungere alcuni fatti relativi alle dimissioni di papa Benedetto XVI.

Il 20 gennaio 2017 un gruppo di leader cattolici ha inviato una lettera al Presidente Trump invitandolo a lanciare un’indagine ufficiale sulle attività di George Soros, Barack Obama, Hillary Clinton, John Podesta (e altri) coinvolti nell’orchestrazione della Primavera cattolica che ha portato alle dimissioni di papa Benedetto XVI.

Tra l’altro scrivono «abbiamo motivo di credere che un cambio di regime in Vaticano sia stato architettato dall’amministrazione Obama […]. durante il terzo anno del primo mandato il Segretario di Stato Hillary Clinton, e altri funzionari governativi con cui si è associata hanno proposto una rivoluzione cattolica in cui si sarebbe realizzata la definitiva scomparsa di ciò che resta della Chiesa cattolica in America».

La lettera include link a documenti e notizie che sottolineano le loro affermazioni. In primo luogo, la lettera richiama l’attenzione sulle famigerate e-mail Soros-Clinton-Podesta divulgate da WikiLeaks (subito dopo oscurate dai siti internet) in cui Podesta e altri progressisti discutevano di un cambiamento di regime per eliminare quella che descrivevano come la “dittatura del Medioevo” nella Chiesa cattolica.

La lettera, continua: «Podesta, consigliere/confidente di lunga data della Clinton e attivista di punta scelto dal finanziatore di sinistra George Soros, ha rivelato in un’email del 2011 che lui e altri attivisti stavano lavorando per realizzare una rivoluzione della “primavera cattolica” all’interno della Chiesa». Un ovvio riferimento ai disastrosi colpi di Stato della “primavera araba” organizzati nello stesso anno dal team Obama-Clinton-Soros, che hanno destabilizzato il Medio Oriente e portato al potere regimi islamici radicali e gruppi terroristici nella regione. L’email di Podesta è una risposta a un altro radicale finanziato da Soros: Sandy Newman, fondatore del gruppo progressista Voices for Progress. Newman aveva scritto a Podesta chiedendo consigli sul modo migliore per “piantare i semi della rivoluzione” nella Chiesa cattolica.

Nella lettera all’allora presidente Trump, il gruppo di leader cattolici scrive: «Circa un anno dopo questa discussione via email, che non è mai stata destinata a essere resa pubblica, scopriamo che Papa Benedetto XVI ha abdicato in circostanze molto insolite ed è stato sostituito da un Papa la cui missione apparente è quella di fornire una componente spirituale all’agenda ideologica radicale della sinistra internazionale. […] Rimaniamo perplessi di fronte al comportamento di questo Papa, la cui missione sembra essere quella di promuovere le agende secolari della sinistra piuttosto che guidare la Chiesa cattolica nella sua sacra missione».

Il gruppo di leader cattolici, sprona Donald Trump a portare avanti «l’indagine che dovrebbe interessare non solo i cattolici. La capacità di George Soros di cooptare figure politiche di spicco per favorire i suoi piani radicali per gli Stati nazionali è ben nota; ma la sua capacità di forzare il cambio di regime nella Chiesa cattolica, un’istituzione precedentemente ritenuta impenetrabile dall’esterno, solleva seri interrogativi sul suo potenziale di caos globale. Le indagini – e le punizioni – dovrebbero iniziare subito».

Non sappiamo se Trump abbia ricevuto “consigli che non si possono rifiutare” dai personaggi sinistri su menzionati. Siamo comunque certi che la banda Soros, Obama, Podesta, Clinton & Co. continuano i loro illeciti. Infatti, nonostante il presidente americano abbia contribuito allo sviluppo economico degli Stati Uniti, evitando nuove guerre, è stato liquidato attraverso un voto che puzza di brogli.  

Soros, Obama, Clinton & Co. hanno dunque usato la macchina diplomatica, la forza politica e il potere finanziario degli Stati Uniti per costringere, corrompere e ricattare un  “cambio di regime” nella Chiesa cattolica romana, al fine di sostituire Benedetto XVI con Bergoglio. 

Il Center for American Progress, think tank fondato da John Podesta, fa parte di una rete di influenza che sostiene restrizioni alla libertà religiosa e promuove a suon di dollari il dissenso all’interno del cristianesimo sulla morale sessuale, in particolare sulle questioni LGBT.

Podesta ha co-fondato il Center for American Progress nel 2003, dopo essere stato capo dello staff della Casa Bianca nell’ultimo mandato del presidente Bill Clinton (amico intimo del pedofilo Jeffrey Epstein, che hanno suicidato in una prigione newyorkese). Nel 2013 Podesta è diventato consigliere speciale del Presidente Barack Obama e all’inizio del 2015 si è unito alla campagna di Hillary Clinton.

Due sovvenzioni a sei cifre concesse al think tank della Fondazione Arcus ha collocato Podesta all’interno di una campagna multimilionaria che mira a proteggere la libertà religiosa in conflitto con le questioni politiche LGBT e la fornitura di aborto e contraccezione.

Nel 2013 la Fondazione Arcus ha donato 400.000 dollari alla Faith and Progressive Policy Initiative del Center for American Progress di Podesta per “articolare e diffondere un quadro socialmente progressista della libertà religiosa” (leggi aborto, utero in affitto, omosessualismo e pedofilia).

John Podesta, tra l’altro, afferma: «Lavoriamo per far sentire la voce dei leader e dei sostenitori della fede per promuovere una visione inclusiva (stesso aggettivo usato da Bergoglio e Mattarella) della libertà religiosa, che sostenga i diritti umani e civili e non usi la libertà religiosa per discriminare o costringere gli altri a rispettare credenze non proprie». 

Ma non solo i cattolici puntano pubblicamente il dito contro i personaggi che hanno pianificato il colpo di stato in Vaticano. Da un articolo di Damian Thompson, anti trumpiano di ferro, pubblicato sul settimanale The Spectator il 19 ottobre 2016, abbiamo una ulteriore conferma: 

«Ora lo sappiamo, grazie a WikiLeaks. Due serie di documenti – una trapelata questo mese, l’altra in agosto – mostrano che i Democratici di alto livello e i loro alleati si sono infiltrati con successo nella Chiesa cattolica per portare avanti la loro agenda sociale. I due attori principali sono John Podesta, presidente della campagna elettorale di Hillary Clinton, che è un cattolico estremamente liberale, e George Soros, il miliardario filantropo di sinistra, che è ateo».

«L’11 febbraio 2012, Sandy Newman, un attivista progressista non cattolico, ha scritto a Podesta suggerendogli di “piantare i semi di una rivoluzione”, creando un cuneo tra i vescovi cattolici statunitensi, che si sono opposti a Obama sulla contraccezione, e i cattolici comuni che usano il controllo delle nascite. La sua e-mail era intitolata: “Apertura per una primavera cattolica?”. Podesta ha risposto: “Abbiamo creato Catholics in Alliance for the Common Good per organizzare un momento come questo… così come Catholics Unite”».

L’articolo di Thompson, continua: «Lavorando attraverso gruppi religiosi di sinistra, il Fondo (di Podesta) ha pianificato un buy-in (corruzione) di singoli vescovi per esprimere più pubblicamente il sostegno a messaggi di giustizia economica e razziale, al fine di iniziare a creare una massa critica di vescovi allineati con il Papa (Bergoglio)».

Come sappiamo WikiLeaks ha pubblicato un rapporto del Soros’s US Opportunities Fund sui 650.000 dollari offerti a Papa Francesco durante la sua visita di negli Stati Uniti nel 2015, su cui a suo tempo scrissi un articolo https://www.marcotosatti.com/2019/06/07/nobile-su-soros-e-il-vaticano-quel-regalo-di-650mila-dollari-che-grondano-sangue/.  

Thomson conclude l’articolo confermando quello che i cattolici pensanti hanno capito fin dal primo anno dell’elezione di Bergoglio: «Non solo i sostenitori della Clinton stanno stimolando gli attivisti religiosi, ma stanno anche lavorando attraverso organizzazioni di facciata “cattoliche”». 

Agostino Nobile

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3 commenti

  • Giovanna ha detto:

    Ma è sufficiente rileggere la Declaratio in latino e la traduzione francese per capire che quel testo non è di mano Ratzinger. Si tratta di “latinorum” e di pseudo francese opera di un somaro che scrive di corsa, fa diversi errori grossolani e non può usufruire di un funzionario vaticano che sappia latino e francese. Testo che rivela due cose: l’autore è italiano, lo si capisce benissimo, e redige un testo nascostamente. Nessuno deve sapere. Manca la firma, ma l’ambito di provenienza è palese e grossier. Imperdonabili, falsari fasulli.

  • Alessandro ds ha detto:

    Mmmm….. Le mie perplessità che ho sempre avuto su mons.Viganò e De Mattei incominciano a prendere forma…. Ma guarda un pò. Chissà se avevo ragione io quando in tempi non sospetti già sosteneva la tesi dell’autore dell’articolo…