Gotti Tedeschi Ricorda Benedetto XVI “Magno”: un Papa Santo, ed Economista.

1 Gennaio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Ettore Gotti Tedeschi, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione questo breve ricordo di Benedetto XVI. Buona lettura, meditazione e condivisione.

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Son certo che di Benedetto XVI filosofo e teologo parleranno e scriveranno in tanti, competenti e qualificati, così come, temo, continueremo a leggere dispute (illuminate) sulle ragioni della sua rinuncia.

Io vorrei ricordare Benedetto XVI economista, perché ha dimostrato che un Papa santo può esser il vero economista in un momento di questa complessità. L’economia si dovrebbe occupare della soddisfazione dei bisogni umani, ma solo chi conosce i veri bisogni dell’uomo e come soddisfarli, può realmente riuscirci.

E chi meglio di un Papa Santo li conosce? E pertanto chi più di un Papa Santo potrebbe venir ostacolato se parlasse di economia o di finanza per l’uomo che non coincide esattamente con quella auspicata da chi ritiene di saperla e poterla gestire!

Ricordo che Benedetto è stato Papa nel momento più difficile della globalizzazione, tra il 2005 è il 2012; certo il lettore ricorda che nel 2008 scoppia la crisi finanziaria internazionale.

Proprio per questa ragione Benedetto ritarda la pubblicazione di Caritas in Veritate per ben due anni (doveva uscire nel 2007 ed esce infatti nel 2009) volendo capire cosa sarebbe successo e quali modifiche portare al testo.

Esce così una Enciclica straordinaria che entra nella storia. Benedetto spiega che il nichilismo dominante non permetterà all’uomo di poter dare senso agli strumenti di cui dispone, anzi, questi prenderanno autonomia morale.

Non solo sfuggiranno di mano all’uomo con scarsa sapienza, come scrisse san Giovanni Paolo II.,ma addirittura influenzeranno le scelte dell’uomo moralmente.

Esattamente ciò che è successo e che succederà.

Perciò Benedetto è stato un grande vero economista ma è stato anche un veggente sui rischi dell’ uomo di questo secolo.

Conclude Caritas ricordando che i problemi non si risolvono cambiando gli strumenti ma cambiando il cuore dell’ uomo.

In Lumen Fidei, nella parte da lui scritta presumibilmente, spiega che cambiare il cuore dell’uomo è responsabilità della Chiesa che ha tre strumenti: preghiera, magistero e Sacramenti.

La chiesa deve insegnare la Verità eterna, deve evangelizzare, deve valorizzare i Sacramenti.

I Sacramenti, non dimentichiamolo, son come il Domino, se cade uno, cadono tutti. Tutti e sette.

Benedetto XVI, “Magno”.

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6 commenti

  • miserere mei ha detto:

    Il prof. Gotti Tedeschi mi perdonerà qualche rispettoso (per lui e soprattutto per onorare il magistero di Benedetto XVI) e doveroso distinguo.

    L’uomo è un essere specialissimo, dotato di potenzialità eccelse, ma attualmente vive una condizione decaduta rispetto al typos voluto da Dio.

    Conseguentemente sono vere queste tre circostanze:

    -l’uomo da solo non sa e non può fare il bene (Gesù dice: “senza di me non potete fare nulla”)

    -l’uomo può domandare la grazia di operare il bene e farlo bene DOPO essersi messo in comunione con Dio.

    -l’uomo non sa nemmeno pregare e che cosa sia conveniente domandare, tanta è la sua impotenza.

    Da queste tre circostanze discende una prerogativa necessaria per una trasformazione: l’umiltà. Si tratta della caratteristica dominante di Maria e di Giuseppe e in questa sacra famiglia il Dio fattosi uomo educa la sua volontà umana a conformarsi a quella di Dio, umiliandosi fino a consegnarsi alla croce e alla morte.

    L’economia insegnata dal Prof. Ratzinger è un’economia umile, cioè orante. E’ tanto sapiente quanto si fa umile ed è tanto vera quanto è umile. L’ignorante non sa pregare, ma soprattutto non sa di essere amato da Dio!

    Oltre a perdere di vista il Cielo, l’uomo che non sa vivere di preghiera non sa assolvere al proprio compito verso i bisogni umani, trasformando il creato in un inferno.

    Ecco perchè è proprio vero che i problemi non si risolvono cambiando gli strumenti, ma cambiando il cuore dell’ uomo. Trasformando la mente da un sacco di passioni e voglie in “pensiero di Cristo”.

    In questo la Chiesa assiste l0’umanità con il Magistero e i Sacramenti, perchè l’umiltà educa la preghiera e la preghiera chiede a Dio la grazia di una qualità che l’uomo non è in grado di darsi da solo.

    L’uomo da solo può solo metterci la volontà di essere assiduo nel chiedere e nel desiderare. Serve un cuore di bambino. Benedetto XVI è stato questo piccolo gigante.

    • Nicola ha detto:

      Grazie per questa lucida ed illuminata sintesi del retto operare dell’uomo che ha scelto di essere cristiano, ecco descritto mirabilmente l’operare del vero convertito, che in semplicità ed umiltà rimette tutto a Dio nella consapevolezza profonda di essere vero ed autentico servo inutile.

  • Ultimo ha detto:

    Non conosco il pensiero di Joseph Ratzinger, se non per la parte volgare arrivata dai media: iinflessibilita’, lotta al relativismo ecc.
    Non so’ se fu sempre coerente. Intendo da papà. Era molto attento alla forma, mi pare. Alla liturgia.

    L’ultimo gesto delle dimissioni appare inspiegabile. Ormai e’ finita. Certamente e’ stato uno schock. Un cooperatore della verita’ che non ha fatto chiaro il gesto massimo. Potra’ essere un messaggio “criptato” o no. Ma lil fatto sussitste.

    Me lo sarei aspettato da tutti, non da Joseph Ratzinger.

    Rip.

  • GiorgioColli ha detto:

    Tutti e sette . Esattamente ciò che il suo successore aveva previsto con Amoris Laetitia

    • Ultimo ha detto:

      Amoris Laetitia, da quel che ho capito….(e credetemi di conferenze e ermeneutiche ne ho “subite” molte) ha tentato di scardinare il sacramento dell’eucarestia. Non e’ riuscita. Provvidenza o malizia?

      Anche qui, comunque mancanza di chiarezza

      Non e’ vero che i papi son sempre stati buoni o santi, però ..molte volte dicevano si si, no, no.

      • GiorgioForte ha detto:

        Amoris Laetitia ha scardinato il sacramento del matrimonio . Quello della confessione . Quello della Eucarestia . Poi e persino riuscito spiegare che vi sono tentazioni cui non sappiamo resistere .
        Ma è successo di peggio grazie a questa scellerata enciclica . È stato imposta la sua lettura. In ogni ambiente ecclesiale , pena punizioni. È’ stato scritto un documento , i DUBIA , da parte di quattro Cardinali , cui è mai stata data risposta , disprezzandoli e facendo scrivere su di loro cose infamanti . Non basta , circa sei mesi dopo circa 160 intellettuali cattolici , con una lettera chiamata Correctio Filialis , si son permessi di insistere che Francesco rispondesse onde evitare confusioni . Persecuzione degli stessi . Chi insegnava alla Università cattolica di e trovato in difficoltà, taluni non hanno visto rinnovare il contratto . Ciò preoccupa meno dopo che l’Arcivescovo di Milano Mòns DelPini ha spiegato pubblicamente che è più cattolica ( oltre che più valida) la Bocconi piuttosto che l’Universita’ Cattolica , dove i professori cattolici e praticanti saranno , diciamo , l’ uno per cento ! Ma non osano dirlo per timore di pesci in faccia . Il presidente della fondazione Toniolo , che dovrebbe controllare la Cattolica , non dovrebbe esitare a impedirle di usare in nome , dovrebbe poi impedirle di andare ad elemosinare soldi nelle chiese sotto Natale .