Benedetto XVI. Il Testamento Spirituale.

1 Gennaio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, spero di fare cosa gradita offrendo alla vostra attenzione il testamento spirituale di Benedetto XVI, pubblicato dalla Sala Stampa vaticana, in originale e nella traduzione italiana. Buona lettura.

§§§


Testamento spirituale del Papa Emerito Benedetto XVI, 31.12.2022

 29. August 2006

Mein geistliches Testament

Wenn ich in dieser späten Stunde meines Lebens auf die Jahrzehnte zurückschaue, die ich durchwandert habe, so sehe ich zuallererst, wieviel Grund ich zu danken habe. Ich danke vor allen anderen Gott selber, dem Geber aller guten Gaben, der mir das Leben geschenkt und mich durch vielerlei Wirrnisse hindurchgeführt hat; immer wieder mich aufgehoben hat, wenn ich zu gleiten begann, mir immer wieder neu das Licht seines Angesichts geschenkt hat. In der Rückschau sehe und verstehe ich, daß auch die dunklen und mühsamen Strecken dieses Weges mir zum Heile waren und daß Er mich gerade da gut geführt hat.

Ich danke meinen Eltern, die mir in schwerer Zeit das Leben geschenkt und unter großen Verzichten mir mit ihrer Liebe ein wundervolles Zuhause bereitet haben, das als helles Licht alle meine Tage bis heute durchstrahlt. Der hellsichtige Glaube meines Vaters hat uns Geschwister glauben gelehrt und hat als Wegweisung mitten in all meinen wissenschaftlichen Erkenntnissen standgehalten; die herzliche Frömmigkeit und die große Güte der Mutter bleiben ein Erbe, für das ich nicht genug danken kann. Meine Schwester hat mir selbstlos und voll gütiger Sorge über Jahrzehnte gedient; mein Bruder hat mir mit der Hellsicht seiner Urteile, mit seiner kraftvollen Entschiedenheit und mit der Heiterkeit des Herzens immer wieder den Weg gebahnt; ohne dieses immer neue Vorausgehen und Mitgehen hätte ich den rechten Weg nicht finden können.

Von Herzen danke ich Gott für die vielen Freunde, Männer und Frauen, die er mir immer wieder zur Seite gestellt hat; für die Mitarbeiter auf allen Stationen meines Weges; für die Lehrer und Schüler, die er mir gegeben hat. Sie alle vertraue ich dankbar seiner Güte an. Und danken möchte ich dem Herrn für die schöne Heimat im bayerischen Voralpenland, in der ich immer wieder den Glanz des Schöpfers selbst durchscheinen sehen durfte. Den Menschen meiner Heimat danke ich dafür, daß ich bei ihnen immer wieder die Schönheit des Glaubens erleben durfte. Ich bete darum, daß unser Land ein Land des Glaubens bleibt und bitte Euch, liebe Landsleute: Laßt euch nicht vom Glauben abbringen. Endlich danke ich Gott für all das Schöne, das ich auf den verschiedenen Stationen meines Weges, besonders aber in Rom und in Italien erfahren durfte, das mir zur zweiten Heimat geworden ist.

Alle, denen ich irgendwie Unrecht getan habe, bitte ich von Herzen um Verzeihung.

Was ich vorhin von meinen Landsleuten gesagt habe, sage ich nun zu allen, die meinem Dienst in der Kirche anvertraut waren: Steht fest im Glauben! Laßt euch nicht verwirren! Oft sieht es aus, als ob die Wissenschaft – auf der einen Seite die Naturwissenschaften, auf der anderen Seite die Geschichtsforschung (besonders die Exegese der Heiligen Schriften) – unwiderlegliche Einsichten vorzuweisen hätten, die dem katholischen Glauben entgegenstünden. Ich habe von weitem die Wandlungen der Naturwissenschaft miterlebt und sehen können, wie scheinbare Gewißheiten gegen den Glauben dahinschmolzen, sich nicht als Wissenschaft, sondern als nur scheinbar der Wissenschaft zugehörige philosophische Interpretationen erwiesen – wie freilich auch der Glaube im Dialog mit den Naturwissenschaften die Grenze der Reichweite seiner Aussagen und so sein Eigentliches besser verstehen lernte. Seit 60 Jahren begleite ich nun den Weg der Theologie, besonders auch der Bibelwissenschaften, und habe mit den wechselnden Generationen unerschütterlich scheinende Thesen zusammenbrechen sehen, die sich als bloße Hypothesen erwiesen: die liberale Generation (Harnack, Jülicher usw.), die existenzialistische Generation (Bultmann usw.), die marxistische Generation. Ich habe gesehen und sehe, wie aus dem Gewirr der Hypothesen wieder neu die Vernunft des Glaubens hervorgetreten ist und hervortritt. Jesus Christus ist wirklich der Weg, die Wahrheit und das Leben – und die Kirche ist in all ihren Mängeln wirklich Sein Leib.

Endlich bitte ich demütig: Betet für mich, damit der Herr mich trotz all meiner Sünden und Unzulänglichkeiten in die ewigen Wohnungen einläßt. Allen, die mir anvertraut sind, gilt Tag um Tag mein von Herzen kommendes Gebet.

Benedictus PP XVI.

[02044-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

Traduzione in lingua italiana

29 agosto 2006

Il mio testamento spirituale

Se in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare. Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene.

Ringrazio i miei genitori, che mi hanno donato la vita in un tempo difficile e che, a costo di grandi sacrifici, con il loro amore mi hanno preparato una magnifica dimora che, come chiara luce, illumina tutti i miei giorni fino a oggi. La lucida fede di mio padre ha insegnato a noi figli a credere, e come segnavia è stata sempre salda in mezzo a tutte le mie acquisizioni scientifiche; la profonda devozione e la grande bontà di mia madre rappresentano un’eredità per la quale non potrò mai ringraziare abbastanza. Mia sorella mi ha assistito per decenni disinteressatamente e con affettuosa premura; mio fratello, con la lucidità dei suoi giudizi, la sua vigorosa risolutezza e la serenità del cuore, mi ha sempre spianato il cammino; senza questo suo continuo precedermi e accompagnarmi non avrei potuto trovare la via giusta.

Di cuore ringrazio Dio per i tanti amici, uomini e donne, che Egli mi ha sempre posto a fianco; per i collaboratori in tutte le tappe del mio cammino; per i maestri e gli allievi che Egli mi ha dato. Tutti li affido grato alla Sua bontà. E voglio ringraziare il Signore per la mia bella patria nelle Prealpi bavaresi, nella quale sempre ho visto trasparire lo splendore del Creatore stesso. Ringrazio la gente della mia patria perché in loro ho potuto sempre di nuovo sperimentare la bellezza della fede. Prego affinché la nostra terra resti una terra di fede e vi prego, cari compatrioti: non lasciatevi distogliere dalla fede. E finalmente ringrazio Dio per tutto il bello che ho potuto sperimentare in tutte le tappe del mio cammino, specialmente però a Roma e in Italia che è diventata la mia seconda patria.

A tutti quelli a cui abbia in qualche modo fatto torto, chiedo di cuore perdono.

Quello che prima ho detto ai miei compatrioti, lo dico ora a tutti quelli che nella Chiesa sono stati affidati al mio servizio: rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere! Spesso sembra che la scienza — le scienze naturali da un lato e la ricerca storica (in particolare l’esegesi della Sacra Scrittura) dall’altro — siano in grado di offrire risultati inconfutabili in contrasto con la fede cattolica. Ho vissuto le trasformazioni delle scienze naturali sin da tempi lontani e ho potuto constatare come, al contrario, siano svanite apparenti certezze contro la fede, dimostrandosi essere non scienza, ma interpretazioni filosofiche solo apparentemente spettanti alla scienza; così come, d’altronde, è nel dialogo con le scienze naturali che anche la fede ha imparato a comprendere meglio il limite della portata delle sue affermazioni, e dunque la sua specificità. Sono ormai sessant’anni che accompagno il cammino della Teologia, in particolare delle Scienze bibliche, e con il susseguirsi delle diverse generazioni ho visto crollare tesi che sembravano incrollabili, dimostrandosi essere semplici ipotesi: la generazione liberale (Harnack, Jülicher ecc.), la generazione esistenzialista (Bultmann ecc.), la generazione marxista. Ho visto e vedo come dal groviglio delle ipotesi sia emersa ed emerga nuovamente la ragionevolezza della fede. Gesù Cristo è veramente la via, la verità e la vita — e la Chiesa, con tutte le sue insufficienze, è veramente il Suo corpo.

Infine, chiedo umilmente: pregate per me, così che il Signore, nonostante tutti i miei peccati e insufficienze, mi accolga nelle dimore eterne. A tutti quelli che mi sono affidati, giorno per giorno va di cuore la mia preghiera.

Benedictus PP XVI

 


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33 commenti

  • Gaetano2 ha detto:

    Papa Benedetto è stato un grande Papa. Basta vedere l’astio che suscita negli accoglini.
    Vorrei far notare che da Papa, mentre i “cattolici” dormivano, aveva fatto di tutto per svegliarli. Infine ha trovato il modo per rendere manifesta la situazione in cui la Santa Chiesa si trovava. Ora tutti sanno che era stata invasa da pervertiti satanisti che spadroneggiano appoggiati dai loro accoglini, specialmente il neoclero della neochiesa squilibrata (come vuole l’accoglione). Il “bello” viene adesso…

  • Brasi ha detto:

    È di oggi la notizia che un cardinale ha affermato: “finalmente, Papa Francesco ora si sentirà più libero di fare le riforme della Chiesa”

  • Lucis ha detto:

    A pensarci bene, finite le suggestioni emotive: Ratzinger è esaltato come difensore del Logos, della Ragione, del pensiero aristotelico… ma 10 anni della sua vita sono all’insegna della illogicità di definirsi e comportarsi da papa pur affermando che c’è un solo papa, pur riconoscendo Francesco come papa.
    Qualcuno sa spiegarmelo?

  • Calligrafo ha detto:

    Commento sparito così come la risposta del dott. Tosatti…

  • Marialuisa ha detto:

    Vorrei precisare alla Buttaro che il terzo Papa citato nel messaggi di Garabandal corrisponde proprio a PapaBenedetto, perché Concita ha precisato che nel messaggio non veniva incluso Giovanni Paolo I, cioè il Papa che sarebbe rimasto in carica pochi giorni.

  • Calligrafo ha detto:

    Un Pastore non abbandona il gregge ai Lupi e non fugge. Un padre non abbandona i propri figli e si nasconde all’ombra dell’ombra che viene.
    Un capo non lascia la nave in tempesta in balia delle onde.
    I santi ed i martiri hanno dato la propria vita per difendere il nome dell’Altissimo. A poco o nulla sevono tante dotte elucubrazioni teologiche (umane), se poi chi le elabora non testimonia con la propria vita la Parola di nostro Signore Gesù.

    • Marco Tosatti ha detto:

      É anche la mia sensazione.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Mi pare che le sue affermazioni siano vere in generale. Nel caso particolare di un uomo di 86 anni, estremamente lucido e cosciente dei limiti delle proprie forze in confronto a quelle necessarie all’esercizio di un’alta funzione come quella di Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica, mi pare che le valutazioni da fare siano di ben altra natura e, nell’insieme , molto più riguardose e positive. Una rinuncia può anche essere l’estremo guanto di sfida a chi ingiustamente di critica e un segno di grande coscienza e forza morale. Detto senza pretese.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Che non siamo nell’epoca di papi santi lo dimostra il fatto che nessuno ha consacrato la Russia al Cuore Immacolato di Maria come Ella aveva chiesto.

      Lo ha impedito la massoneria, dicevano.

      E lo spirito del martirio dov’è?

      Ma papà Benedetto ha vissuto i ultimi 10 anni da vero santo: mite ed umile di cuore ha sopportato la Croce dell’insopportabile.

      Sia Benedetto

    • Sentinella ha detto:

      Purtroppo devo sottolineare che CIO’ e’ avvenuto nell’anno della fede.
      Se e’ vero CIO’ che dice Gasnswein, Bertone ecc. certo che le forze possono mancare..ma non e’ che uno si basa sulla sua forza o sulla sua ragione .

      Le scelte son dure per tutti. Dalla moglie abbandonata dal marito, al malato che sa’ che deve morire ma non sceglie l’eutanasia.

      Poi ripeto e’ Dio che deve giudicare.
      Tra un Ratzinger che ha fatto un gesto inconsulto pubblico e papi preconciliari che facevano atto inconsulti privati: onore al primo.

      In quanto a Vigano’ quando dice che non si ribellarono al concilio per obbedienza. Trovo più eroico l’obbedienza di Padre Pio di fronte ai suoi pervertiti accusatori.
      O di san Francesco che baciava la mano a preti indegni.

      • Calligrafo ha detto:

        “Atti inconsulti privati” se mai ce ne siano stati, non hanno mandato i fedeli in confusione; quelli pubblici sono stati devastanti per la comunità che, a quanto si vede, non ha ancora colto l’entità del danno.

  • Maria Clara ha detto:

    Domandiamoci se questa bottaro è normale perché di sicuro tanta cattiveria e disgustosa si vergogni arca di scienze del nulla

  • Stefano ha detto:

    A chi risponde a questa fantomatica ” buttaro” da tempo presente nei commenti di questo blog dico: lasciate perdere, ignorarla è la soluzione migliore. Ma non l’ avete ancora capito che è una persona malata e bisognosa di cure?

    • Lucia Buttaro ha detto:

      Pensa che Gesù lo chiamavano Belzebù! Grazie per arricchire i miei meriti! I conti si faranno alla fine…. serpente antico!

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Gentile Signora mi può citare un passo delle Scritture in cui si dice che Gesù veniva chiamato Belzebù?
        Grazie !

  • unaopinione ha detto:

    Metto qui questo post, perché potrebbe essere interessata anche la figura del confessore in Germania:
    https://reitschuster.de/post/hinweisgebergesetz-denunziation-als-buergerpflicht/
    in pratica viene abolito il divieto per quasi tutte le categorie professionali di mantenere il segreto professionale (eccezioni rimangono solo per gli avvocati, notai, farmacisti, medici e dentisti); non viene introdotto un obbligo, ma non é piú sottoposta a sanzione professionale la delazione allo Stato di notizie apprese a causa del rapporto fiduciario fra il professionista ed il cliente. Insomma, il denunciante avrá le spalle coperte dallo Stato. Il bello é che la proposta é stata presentata al pubblico, con vero orgoglio, proprio da un ministro (Buschmann – FDP) di un partito che si definisce liberale (non della sinistra), facendomi propendere per l´ipotesi che ormai non esistono piú differenze fra destra e sinistra e che lavorano tutti per lo stesso Padrone.
    Per quanto riguarda il confessore, l´articolo dice questo (mia traduzione): “Perfino il segreto confessionale é secondo l´avvocato e commercialista Neuhaus diventato obsoleto a causa della legge. Non aveva finora nessun rango di legge, ma era “una violazione del segreto confessionale che veniva sanzionato dalla Chiesa con la scomunica (massima pena prevista dalla Chiesa) e la perdita dell´ufficio” cosi Neuhaus. “Queste sanzioni contro i preti non piú compatibili con la nuova legge (“Hinweisgeberschutzgesetz”) e perció sono inammissibili”. Ora perfino nel confessionale non si sta piú sicuri dallo Stato”.

  • Mikhael ha detto:

    Benedetto XVI ha posto un argine nel suo pontificato alla deriva satanica che è avanzata negli ultimi anni. Un po’ come barcamenarsi oggi al governo mentre sei oggetto di ricatti e puoi solo cercare di limitare i danni.
    Solo con un cambio di equilibri mondiali si può sperare in un vero cambiamento etico e morale della società occidentale che in questo momento è un cadavere imbalsamato in attesa della putrefazione finale.
    Andare dietro a profezie incerte nel tempo serve solo a chiudersi in un settarismo o nel fatalismo millenarista. L’uomo deve continuare ad operare e a vegliare per godere dell’assistenza dello Spirito Santo e di Maria SS.ma.
    Papa sì, papà no, papa forse non porta a nulla se non a sterili polemiche e divisioni pure tra chi potenzialmente dovrebbe remare nella stessa direzione.

  • unaopinione ha detto:

    Metto qui questo lungo post visto che si parla di Papa Benedetto e nel commento di Franco appare questa frase: “Detto questo, oggi concordo con quanti hanno affermato che il potere che frena l’avvento dell’Anticristo è caduto definitivamente con la morte di Benedetto XVI.”
    In questo articolo (preso a caso):
    https://www.ilriformista.it/come-morto-papa-benedetto-xvi-la-malattia-e-i-problemi-di-salute-per-leta-e-come-una-candela-che-si-consuma-lentamente-336993/
    si cita papa Francesco che afferma di papa Benedetto: “ … nelle ultime ore si è verificato un aggravamento dovuto all’avanzare dell’età …”
    ora, che io mi ricordi papa Benedetto non aveva particolari permanenti problemi di salute, e se uno ne aveva questa era prorio l´avanzatissima etá. E per quel mi ricordi (ma non ho esperienza al riguardo) ma soprattutto per quanto riesco ad immaginarmi, non mi entra nel cervello che una persona muoia per l´aggravamento di un qualcosa che non é una malattia … per cui l´aggravamento sarebbe dovuto all´”avanzare dell´etá”. Che io sappia, se si muore a causa dell´”avanzare dell´etá”, si va a letto la sera e non ci si risveglia piú al mattino (o ci si addormenta per sempre). Per cui mi pare che qua possa esserci una contraddizione. Piú concretamente riesco invece ad immaginarmi che una persona anzianissima, che “si sta spegnendo lentamente come una candela” appunto inizi a perdere le capacitá cognitive ed inizi a non percepire piú l´ambiente che lo circonda, essendo ogni giorno sempre piú stanco e facendo fatica perfino ad aprire gli occhi, e questo secondo un tempo piú o meno lungo che puó durare mesi ma anche anni … non improvvisamente ed in solo cinque o sei giorni.
    Ma anche questo non é il caso. Infatti il direttore della struttura presso cui era ricoverato mi pare che abbia affermato che Papa Benedetto era, nonostante la sua infermitá per la quale sarebbe stato ricoverato, vigile e reattivo (queste sono le parole che mi ricordo – purtroppo non sono riuscito a ritrovare il link). Per cui qua io vedo la conferma che il ricovero di Papa Benedetto é stato causato da malattie insorte per cause tutte diverse da quella dell´”avanzare dell´etá”, e cioè da sopraggiunte infermità che hanno colpito il suo corpo (ed infatti l´articolo cita le parole di mons. Gaenswein secondo cui papa Benedetto ha sempre avuto una testa lucida; problemi particolari da cui fosse afflitto permanentemente? Deambulazione e niente più – ma forse sono male informato).
    Dunque, secondo me, qualche ulteriore infermitá ha provocato la morte di Papa Benedetto. Quale?
    Naturalmente qua si puó solo speculare ed io speculo. In questa maniera:
    la prima possibilità (secondo me) é che Papa Benedetto, che si sarebbe “vaccinato”, potrebbe essere in realtá morto per effetti avversi del “vaccino” (lo herpes zoster, che era comparso giá prima che si vaccinasse, non é mortale, ma sicuramente indebolisce, e questo soprattutto se si prendono medicinali che a loro volta possono produrre controindicazioni; fra questi medicinali di fatto va annoverato sicuramente il “vaccino Covid-19”);
    oppure, (sempre secondo me) potrebbe essere anche casualmente entrato in contatto con degli agenti patogeni o sostanze tossiche (ed anche questo spiegherebbe perché il deterioramento delle condizioni di Papa Francesco è stato così veloce – il fatto che tale velocità sia stata dovuta all´avanzare dell´età non mi pare plausibile);
    oppure, potrebbe essere che (sempre secondo me) e questo anche se é malevolo da formulare da parte mia ma non da escludere, sia stato mandato a miglior vita appositamente perché iniziava a diventare troppo scomodo (e questo non é la prima volta che succede: penso a Papa Luciani)
    Infatti, mettiamo il caso che Papa Benedetto, dopo aver passato degli anni nell´ombra mediatica, con il passare del tempo abbia iniziato ad essere sempre piú percepito dai fedeli, e questo ad opera dei suoi pochissimi “fans”, come il legittimo Papa … e questo processo si fosse appena avviato (non piú arrestabile … tanto piú tempo passava, tante piú persone iniziavano a pensare che il vero Papa fosse Benedetto). Ed ipotizziamo pure che ci fosse stata allo stesso tempo la necessitá per i globalisti di sostituire papa Francesco con un nuovo papa (per malattia, perché ci sono dei piani ulteriori da perseguire che non sono piú raggiungibili con papa Francesco, ecc.).
    Che si fa?
    Sí, perché se papa Francesco si dimette e Papa Benedetto rimane, ecco che il vecchio “Papa emerito” sarebbe improvvisamente di nuovo percepito dai fedeli come una stella polare nel firmamento cattolico che é senza papa Francesco ed in cui il nuovo papa (successore di Francesco), come nuovo astro appena nato, avrebbe difficoltá ad affermarsi e magari a superare il livello di “legittimitá” come papa raggiunto da Francesco (infatti dovrebbe un´altra volta risalire e pure con fatica, vista la presenza di Benedetto, tutta la china della notorietá che papa Francesco aveva fino ad ora conquistato: una tale situazione non avrebbe consentito di procedere con sufficiente velocitá per acquistare attenzione e fiducia presso i fedeli.
    Se invece Papa Benedetto muore prima che papa Francesco dia le dimissioni, non ci sarebbe piú nulla che ostacolerebbe le parole e le azioni non solo del vecchi papa ma anche del nuovo papa, qualunque esse siano (lui é l´unico indiscusso papa e non ci sarebbe piú alcun altro Papa, per quanto “emerito”, con cui confrontarlo e poi cesserebbero tutti gli schiamazzi da parte di chi ritiene che papa Benedetto sia Papa) e la strada sarebbe sgombra da ogni ostacolo per il raggiungimento degli ulteriori obiettivi (cadrebbe definitivamente “ … il potere che frena l’avvento dell’Anticristo …” come ha scritto Franco) di chi era riuscito a far eleggere papa Francesco quale apparente papa . Non solo, ma cosí sarebbe risolto anche il problema secondo cui sempre meno gente creda non solo a quanto ha detto e fatto finora papa Francesco, ma a quanto direbbe uno che lo succederebbe (come non Papa).
    Concludendo: due cose per me sono sicure: l´etá di Papa Benedetto per sé non c´entra niente e la sua morte in questo momento cade guarda caso proprio a pennello per i globalisti.
    Forse quest´ultima é un´ipotesi ardita, ma andrebbe approfondita. Ed mi immagino anche che chi decidesse di indagare se questa ultima ipotesi possa essere vera, si esporrá ad un gravissimo pericolo.
    Mia opinione.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Oppure che sia semplicemente ancora vivo, ma trasfugato è ancor più prigioniero. Come pensa più d’uno.

      Sarebbe ottimo fre DNA E AUTOPSIA

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Grande Papa di una profondità di pensiero impressionante… grande estimatore di gatti… un intenditore!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • franco ha detto:

    No cara Lucia Buttaro, chi ha distrutto la Chiesa cattolica non è stato papa Benedetto, ma il cosiddetto papa buono Giovanni XXIII, ma soprattutto Paolo VI, massoni ambedue dei Rosacroce. Li abbiamo fatti ambedue santi. Paolo Vi per di più fu omosessuale attivo fino alla fine dei suoi giorni. Il Cardinal Palazzini per impedire la beatificazione prima e la santificazione poi, portò al Dicastero delle Cause dei Santi i nomi degli ultimi tre amanti di Paolo VI.

    Quanto a Benedetto, un mese dopo le sue dimissioni, un esponente di sinistra, il filosofo Cacciari, nel suo libello “il potere che frena” disse che con Benedetto era caduto il Katechon (II Lettera ai Tessalonicesi). Argomento che Cacciari trattava già dai primi anni novanta insieme ad un altro esponente di sinistra, Mario Tronti ed anche con Maurizio Blondet.
    Una mezza conferma che il potere che frena era caduto l’abbiamo avuta con Bergoglio, che in certi messaggi in anni precedenti al 2013 (come quelli di Auricchia di Avola, di Gesù a Maria della misericordia, alla beata Emmerich) veniva etichettato come l’Impostore, il Falso Profeta che avrebbe preso indebitamente il posto di Benedetto.
    Infatti In nove anni di magistero Bergoglio ha fatto strame di Dio Padre, di Cristo, di Maria Santissima, non ha dato mai nessuna importanza ai “beni indisponibili” tanto cari a Benedetto come la vita, la famiglia, la libertà di educazione.
    Il grande giornalista Maurizio Blondet (che con Cacciari discutevano da tempo di Katechon, addirittura dal 1993), in un’intervista di qualche tempo fa gli fu chiesto per interposta persona da Messorri di quanto aveva scritto nel suo libro ”Adelphi della dissoluzione” sulla rimozione del Katechon. Se cioè sia questo il tempo in cui il Katechon è tolto di mezzo per aprire la strada all’Anticristo finale.
    Blondet rispose quanto segue: “Che cosa c’è da spiegare ancora ? Mi pare che la rimozione del Katechon sia evidentissima con Bergoglio, è sotto i nostri occhi, ammesso che non li chiudiamo. Quando alludeva a “ciò che trattiene” l’Anticristo dal manifestarsi, S.Paolo alludeva al governo e al diritto di Roma, “amico dell’uomo, fondato sulla legge naturale, che è insita nel cuore dell’uomo. Oggi, sta avanzando un diritto (pervertito) che rende obbligatorio l’assenso dei cittadini a ciò che prima era immorale, vietato, aberrante, o grida vendetta al cospetto di Dio (la sodomia); per contro, è vietato, o almeno criticato o deriso, ciò che è sempre stato “normale”. Questo rovesciamento del diritto è il “totalitarismo della dissoluzione”, è nemico dell’uomo e ne vuole l’estinzione”… la scelta di Benedetto XVI e la sua attuale misteriosa collocazione come “Papa emerito” segnala che viviamo un tempo grandioso cioè apocalittico”.
    Infatti oggi il vizio viene esaltato e la normalità derisa. Sta infatti avvenendo nei paesi occidentali una completa istituzionalizzazione della perversione.
    La perversione morale è sempre esistita a livello privato, ma oggi si assiste ad un fatto radicalmente nuovo e massimamente grave: la perversione morale deve diventare un diritto ! Deve essere istituzionalizzata da parte dello Stato.
    Detto questo, oggi concordo con quanti hanno affermato che il potere che frena l’avvento dell’Anticristo è caduto definitivamente con la morte di Benedetto XVI.
    Quello che abbiamo sopportato in questi tre anni non è stato altro che un prodromo di quanto di più tremendo dovremo soffrire nei prossimi 42 mesi… fino a quando ci sarà il trionfo del Cuore Immacolato di Maria Santissima.
    Resistiamo e preghiamo

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      x Franco: ma chi è Cacciari e lo stesso Blondel per dire con certezza chi è il katecon? Se lei leggesse meno racconti fantastici di papi massoni o di calunnie già smascherate di papi omosessuali – tutte cose che alla fin fine, nell’ipotesi che fossero vere, non intaccano la Santità della Chiesa-, non credesse a falsi profeti o pseudoveggenti di sventure che hanno sviato tante anime ingenue e si nutrisse di piu della Parola di Dio e delle promesse infallibili che essa fa, crescerebbe sicuramente nella fede e sarebbe più utile alla salvezza degli altri…Il katecon, chi è il Katecon? Per S. Paolo era presente nel suo tempo. Da quanto scrive, dobbiamo dedurre che Papa Benedetto era presente al tempo di S. Paolo? In una società scristianizzata dove il paganesimo risuscitato ha imposto il suo dominio, nessun papa, compreso Benedetto XVI, può più ostacolare l’affermarsi di quanto di piu anticristico ci possa essere. Tentiamo, ci sforziamo di contrastare ( e dobbiamo farlo), ma con scarsi, se non zero , risultati. Per questo prego che intervenga presto e direttamente il Signore Gesù. Ieri c’era l’imperatore, il re, lo stato cristiano e, perché no, anche i partiti cristiani a dettare, mantenere, e far rispettare le leggi cristiane. Questi erano i Katecon…Oggi niente di tutto questo. In ogni caso, non c’è una società globalmente cristiana, ma c’è la Chiesa di Cristo animata dallo Spirito Onnipotente e indistruttibile perché Corpo Mistico del Risuscitato Signore e lei, se membro di Essa e docile al divino Spirito, potrà nel suo piccolo lavorare per il Regno di Cristo. Dio la benedica

      • Sentinella ha detto:

        Blondet ha un merito. Ha scritto gli Adelphi della dissoluzione molto prima di qanon e dei deliri del complotto odierni.

    • Antonello ha detto:

      42 mesi? Cioè un tempo, due tempi e la metà di un tempo di apocalittica memoria? Suvvia, non cadiamo in pseudoprofezie imbarazzanti.

  • Lucia Buttaro ha detto:

    …. neanche una parola di chiarimento e pentimento per la figura blasfema di Papa Emerito! Fate attenzione a santificare quest’ uomo perché non fate altro che rafforzare la sua vera opera: la distruzione del mandato petrino! Esaltare Ratzinger vuol dire non aver capito che proprio lui è stato l’inizio dei dolori per la distruzione della Chiesa Cattolica! A Garabandal la Madonna ci ha avvertito: il terzo Papa è Giovanni Paolo II e la potenza devastatrice del pontificato di Benedetto XVI è sotto gli occhi di tutti! Certo bisogna riflettere su come Satana usa la stessa Parola di Dio per ingannare e distruggere la Sposa di Cristo: Ratzinger ha saputo gestire magistralmente mescolando menzogna e Verità per 70 anni ed è impressionante constatare quanti ci sono cascati! Fare di Benedetto XVI un Santo equivale a dire che Giuda è Santo! Che Dio abbia pietà di voi e vi conceda la Grazia di venire illuminati dalla Sua Luce! Amen!

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      Credo che papa Benedetto è veramente Santo. Paradossalmente, chi invece lo ha ritenuto il papa legittimo, anche dopo la sua volontaria rinuncia al papato, attribuendogli strategie astruse e indegne della sua augusta, seria ed umile persona, lo ha reso tutt’altro che santo.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Ma chi l’è Lucia Buttaro per giudicà ‘n Papa come Ratzinger ?
        Ma CHE LA AGHE A LAAS LA BROGNA, CHE L’è MEI!!!!

      • unaopinione ha detto:

        Io credo che alla fine della sua vita fosse diventato quasi santo (ma non abbastanza da essere santo). E credo che fosse il vero Papa. E credo che abbia dovuto ricorrere a strategie varie („astruse ed indegne“ afferma Don Pietro Paolo), per fare la volontá di Dio e cosí recuperare in santitá.
        Non so giustificare questa opinione, semplicemente sento che é cosí.

        • Sentinella ha detto:

          Pure io penso che il disegno divino abbia agito “a sua insaputa”. O almeno c e’ questa possibilita’. Ora han parlato Gasnswein e Bertone, che sapevano da prima delle dimissioni. Bertone lo avrebbe pregato di non darle di finire il libro su Gesu’ di Nazareth. E sarebbe riuscito ad allontanare. Mah..io non ci capisco nulla. Quest’uomo non era consigliato da nessuno? Ok che non si sentiva più “bene” per fare il papà..l’impressione e’ che chi sapeva non prendesse seri.ente questa eventualità. E lui abbia aggiunto confusione nella rinuncia. Infatti si fosse dimesso come Celestno V , in maniera NETTA, poteva essere poi santificato. (Senza finire in carcere).
          L’impressione e’ di una debolezza personale assoluta ma…..in modo canonico di una rinuncia “strana”.
          Dio scrive dritto sulle righe storte.
          Lui che disse che la scienza non era assoluta (e concordo ) ha testimoniato che pure nelle cariche ecclesiali ufficiali può esserci confusione?
          Ora “il suo capitolo” sembra finito. E la chiesa e’ nel caos.