Agostino Nobile. Gesù è Nato il 25 Dicembre? Parrebbe Proprio di Sì…

22 Dicembre 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, Agostino Nobile offre alla vostra attenzione questo articolo, molto interessante, che tende a smentire qualche luogo comune di lunga vita sulla data della nascita di Gesù. Buona lettura e diffusione.

§§§

 

Gesù Cristo è nato il 25 Dicembre?

Per molti anni abbiamo creduto che la data della nascita di Gesù Cristo fosse una scelta arbitraria della Chiesa per sostituire l’antica celebrazione pagana Sol Invictus. Gli studiosi cristiani erano convinti di questa teoria senza prove, anche perché alcune feste pagane furono effettivamente sostituite da quelle cristiane. Le date degli eventi non sono mai state considerate il fondamento della fede evangelica, ma le ricerche di studiosi ebrei e cristiani da molti anni hanno fatto chiarezza. 

Nel 1947, vicino alle rive del Mar Morto a Qumran, sono stati scoperti i manoscritti della setta ebraica degli Esseni e, studiando questi rotoli, si è scoperto che sono datati tra il 200 a.C. e il 60/70 d.C. Studiando i manoscritti, tra l’altro in ebraico, aramaico e greco, emergono due aspetti: gli scritti coincidono con la Bibbia utilizzata oggi da ebrei e cristiani; Gesù Cristo e Giovanni Battista, contrariamente alle teorie di alcuni romanzieri di successo, non erano membri della setta degli Esseni.

Josef Heinrich Friedlieb (1810 -1900) aurorevole studioso dei testi sacri, ha stabilito che la classe sacerdotale di Abijah sarebbe stata in servizio durante la seconda settimana del mese ebraico di Tishri, la settimana del Giorno dell’Espiazione o, nel nostro calendario, tra il 22 e il 30 settembre. Mentre era in servizio, l’arcangelo Gabriele informò Zaccaria che lui ed Elisabetta avrebbero avuto un figlio (Lc 1,5-24). Così concepirono Giovanni, che dopo presumibilmente 40 settimane nel grembo materno sarebbe nato alla fine di giugno. Per questo motivo, celebriamo la Natività di San Giovanni Battista il 24 giugno.

San Luca riporta anche che l’arcangelo Gabriele disse a Maria che Elisabetta era incinta di sei mesi di Giovanni (Lc 1,36), il che significa che l’Annunciazione avvenne il 25 marzo, come noi celebriamo. Nove mesi dal 25 marzo, o sei mesi dal 24 giugno, fanno sì che la nascita di Cristo avvenga il 25 dicembre, il nostro Natale.

Shemaryahu Talmon, professore emerito del Dipartimento Biblico dell’Università Ebraica di Gerusalemme e grande studioso dei rotoli di Qumran, nel 1958 ha pubblicato uno studio  approfondito sull’assegnazione a rotazione dei sacerdoti del Tempio e sui rotoli per vedere l’assegnazione ai tempi del Nuovo Testamento. Dimostra definitivamente che Zaccaria ha servito come sacerdote del Tempio [Lc 1,8] nel mese di settembre. Sua moglie, santa Elisabetta, concepì alla fine di settembre, come aveva detto l’arcangelo Gabriele, [Lc 1,24] e in seguito rimase in clausura per cinque mesi. La tradizione della Chiesa vuole che suo figlio Giovanni il Battista sia stato concepito il 23 settembre.

Il professor Talmon prosegue osservando che abbiamo testimonianze di celebrazioni del Natale il 25 dicembre da parte di Papa Telesforo (125-136 circa), settimo vescovo di Roma, San Teofilo (115-181 d.C.), vescovo di Cesarea, Sant’Ippolito (170-240), Papa Liberio (352-66), San Gregorio Nazianzeno (389) e Sant’Ambrogio (397). Infine, conclude: “Il Natale è stato celebrato il 25 dicembre prima di qualsiasi celebrazione pagana nella stessa data”. La prima data fornita da prove storiche per la celebrazione romana del Sol Invictus è il 274 (istituita dall’imperatore Aureliano). 

Anche papa Ratzinger, nel suo libro Lo Spirito della Liturgia, Ed. San Paolo, 2001, spiega: “Un tempo si sosteneva che il 25 dicembre si fosse sviluppato in opposizione al mito di Mitra, o come risposta cristiana al culto del sole incontrastato promosso dagli imperatori romani nel III secolo nei loro sforzi di stabilire una nuova religione imperiale. Tuttavia, queste vecchie teorie non possono più essere sostenute”.

Allora, dove e quando nasce la tesi cui, più o meno tutti, abbiamo creduto?

Solo nel XII secolo troviamo il primo suggerimento che la celebrazione della nascita di Gesù sia stata deliberatamente fissata in concomitanza con le feste pagane. Una nota marginale su un manoscritto degli scritti del commentatore biblico siriaco Dionigi bar-Salibi afferma che nell’antichità la festa del Natale fu spostata dal 6 gennaio al 25 dicembre, in modo che cadesse nella stessa data della festa pagana del Sol Invictus. Nel XVIII e XIX secolo, gli studiosi della Bibbia, stimolati dal nuovo studio delle religioni comparate, si attaccarono a questa idea. Sostenevano che, poiché i primi cristiani non sapevano quando fosse nato Gesù, hanno semplicemente assimilato la festa pagana del solstizio per i loro scopi, rivendicandola come il momento della nascita del Messia e celebrandola di conseguenza.

Dalla metà del IV secolo in poi, troviamo cristiani che deliberatamente adattano e cristianizzano le feste pagane. Un famoso sostenitore di questa pratica fu Papa Gregorio Magno che, in una lettera scritta nel 601 d.C. a un missionario cristiano in Britannia, raccomandava di non distruggere i templi pagani locali ma di convertirli in chiese e di celebrare le feste pagane come feste dei martiri cristiani. A questo punto, il Natale potrebbe aver acquisito alcuni tratti pagani. Ma non abbiamo prove che i cristiani abbiano adottato feste pagane nel III secolo, quando furono stabilite le date del Natale. Sembra quindi altamente improbabile che la data sia stata scelta semplicemente per corrispondere alle feste solari pagane.

Ma davvero i Romani celebravano il Sol Invictus il 25 dicembre?

Lo studioso Paul Saunders ha osservato: “I Romani celebravano i Saturnalia tra il 17 e il 23 dicembre, commemorando il solstizio d’inverno del 23 dicembre, il Natale, dunque, non rientra in questo periodo”.

Sereno Santo Natale a tutte le famiglie e ai lettori di Stilum Curiae.

Agostino Nobile

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

§§§

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

3 commenti

  • Luca Del Pozzo ha detto:

    Interessante articolo. Peccato solo che non dica nulla di nuovo che già non si sapesse. E non da ieri. Già Vittorio Messori , in un articolo sul Corsera del 9 luglio 2003 aveva parlato degli studi del professor Talmon e della storicità della nascita di Gesù. Ma prima di tutti fu il liturgista Tommaso Federici, che ne scrisse sull’Osservatore Romano del 24 dicembre 1998, a dare conto delle scoperte del professor Talmon (insieme con la studiosa Annie Jaubert) grazie alle quali oggi possiamo affermare che il Natale ha un fondamento storico sicuro. Infine, per quel che vale, di questa vicenda ne scrisse anche il sottoscritto sul Foglio del 24 dicembre 2016 (premurandomi però di citare la fonte ossia lo studio di Federici). In simili circostanze è sempre consigliabile anche una veloce ricognizione della pubblicistica su un dato argomento onde evitare che notizie che non sono possano essere percepite come tali.

    • Rino ha detto:

      Quanti condizionali….!potrebbe, dovrebbe, sarebbe,…tutti tentativi umani approssimati…Gesù stesso ci spiega bene con Valtorta…
      Basti pensare che ancor oggi non esiste equivalenza certa del periodo tra calendario giudaico ed il nostro attuale (che non esistia…. !)

    • Rino ha detto:

      Quanti condizionali….!potrebbe, dovrebbe, sarebbe,…tutti tentativi umani approssimati…Gesù stesso ci spiega bene con Valtorta…
      Basti pensare che ancor oggi non esiste equivalenza certa del periodo tra calendario giudaico ed il nostro attuale (che non esistia…. !)