Benedetta De Vito. Fate un Gesto Rivoluzionario: Datevi la Mano, di Nuovo.

21 Dicembre 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito ci invita a compiere un gesto rivoluzionario, a dispetto dei terrori sparsi dalla propaganda. E a conferma di quanto scrive, voglio raccontarvi che ieri, sull’autobus, c’era un signore che aveva DUE mascherine, una sull’altra. Non ne usciranno, non ne usciremo più. Il virus è giunto al cervello. Se c’era. Buona lettura.

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Un gesto rivoluzionario

 

Per la venuta del Santo Bambino, nel mondo virtuale al sapore di nulla e in ragù di cavalletta in cui vogliono precipitarci (e ci stanno riuscendo e per questo occorre agire e disubbidire) facciamo tutti quanti, noi non cannibali, noi che amiamo il Signore e lo seguiamo lungo i suoi stretti sentieri, da oggi, fin da adesso, subito, un gesto  rivoluzionario! Mi par di sentire il brusio che traduco: “Oh che cosa sarà mai? Che caspita vorrà dirci la Benedetta di Stilum Curiae? Mmm, leggiamo ancora e cerchiamo di capirla questa benedetta Benedetta”. E allora, proseguo, perché io è da giorni che compio il gesto rivoluzionario e in piroetta di penna vado a raccontarvelo qui, dal rigo di sotto.

Dunque, ogni mattina, in un’ora che è ancora al chiaro di luna, io sono alla Santa Messa e Roma dorme nel buio che pian pianino scolora e noi, felici pochi, in preghiera, nei gesti consueti del Sacrificio, che scaldano il cuore e accendono i motori spirituali per la vita quotidiana. Ecco, è il momento del segno della pace, quando il sacerdote, un poco indeciso, non sa se recitare oppure no la formula dello “scambiatevi un segno di pace” e alcuni la dicono, altri imbarazzati la tacciono.

Non importa che dicano o no la formula di cui sopra, io mi sono girata e ho dato la mano alla suora che mi era seduta dietro. E lei, con un sorriso, l’ha accettata e l’ha stretta con gioia ritrovata, alla faccia dell’”homo homini lupus”, in mascherina e guanti di lattice, che han voluto trasmetterci i cannibali pagani, seguitori di Satana, in odio all’umanità che vorrebbero vedere morta e precipitata all’inferno.

Vado avanti. Felice di questo risultato, ieri, per motivi legati alla famiglia mi sono trovata in parrocchia alla Madonna dei Monti alle sette per la Santa Messa serale e a celebrarla un sacerdote che ama la musica e che ci ha regalato una novena natalizia in delizia (per me) di cuore. Bene, prima dell’Agnus Dei, eccoci al bivio. Intorno a me ancora molti fedeli, purtroppo, in mascherina (come se il pericolo fosse ancora il covid che è una influenza o poco più, visto che io l’ho avuto ben due volte e sono qui a scrivere e non i malori improvvisi che stanno provocando una vera strage muta…) e altri no.

Dunque, mi giro e c’è un elegante signore che non solo mi offre a sua mano, ma con l’altra mi tiene stretto il polso. Ma non è finita. Accanto a lui c’è un fanciullo, un bellissimo giovanetto che, con devozione, ha seguito tutta la Messa, e anche lui mi offre la sua mano. Che gioia!

Bene, mi dico, allora  mi faccio ancora più coraggiosa, e questa mattina, alla solita ora sono a Sant’Agata dei Goti, e invece di dare la mano soltanto alla suora che siede nel banco dietro al mio, la allungo (la mia mano, s’intende) a quella che mi siede davanti e che di solito si gira a mani giunte e china il capo bonaria. E lei pure, sciogliendosi in un sorriso profumato di spezie, mi offre la sua mano. Sì, fate anche voi un gesto rivoluzionario per il Santo Natale!

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5 commenti

  • maria teresa ha detto:

    Stanca di tanto inutile rigore, scrivo una lettera ai frati del convento dove partecipo alla messa. Propongo di riattivare il segno della pace concreto, di rimettere l’acqua benedetta e di dispensare il Sacramento senza disinfettante e mascherina (!). Risultato? La domenica seguente viene rivolto l’invito esplicito al segno di pace e i frati giovani sono senza benda! Per l’acqua benedetta ho dovuto attendere un’altra settimana. Non tutti i fedeli hanno aderito, ma buona parte sì. Non vi dico la mia intima gioia!

  • Marino Danielis ha detto:

    sono contrario allo scambio di mani in quanto in chiesa si va per pregare, assistere alla messa e non per cominciare ad un certo punto a scambiarsi strette di mano che poi vengono estese anche a quelli dei banchi vicini portando solo chiacchiere e brusii che ti sembra di essere al mercato e non in una chiesa

    • Corrado ha detto:

      👍

    • Catholicus ha detto:

      Bravo Marino! concordo con lei al 101%….eh eh, dato che il vero segno della pace è il segno di Croce, non la stretta di mano massonica, che volle introdurre il massone Bugnini, con la complicità di Paolo Vi, e l’ assistenza di 6 pastori protestanti (=anticattolici) affiancatigli da Montini per rendere il nuovo rito gradito al mondo protestante. Voleva espungervi anche la Transistansaziine, Paolo Vi (il mesto, lo chiamavano) ma le resistenze di parte della Curia lo fecero desistete

      • Maria Grazia ha detto:

        Anch’io sono d’accordo sul fatto di eliminare il “gesto della pace” durante la celebrazione della Messa in quanto non produce alcun effetto concreto. Normalmente i nostri vicini di banco sono persone che apprezziamo o che non conosciamo: le persone con cui non andiamo d’accordo non si mettono vicino a noi e spesso partecipano ad una celebrazione in cui sono certi di non incontrare noi. Il gesto della pace serve solo a stringere mani sudate o ghiacciate a seconda delle stagioni: se i nostri avi, col passare dei secoli, non hanno mai ritenuto d’introdurre tale gesto, un motivo ci sarà, ma oggi stringere la mano è così ecumenico, così …… social…..