AAE. Sieri Genici Sperimentali, Verifiche Mai Rese Note; ma l’AIFA Aveva Dubbi…

21 Dicembre 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Arrendersi All’Evidenza offe alla vostra attenzione questo articolo estremamente documentato e interessante sul siero, e sulle verità ed evidenze che nessuno ha voluto e vuole ancora vedere, in particolare fra le organizzazioni mediche e i giornalisti mainstream; dei politici non parliamo, perché bastano gli scandali europei (i messaggi di Von der Leyen a Pfizer, e QatarGate) per far sorgere il sospetto della loro – chiamiamola così – fragilità a fronte di stimoli pesanti…buona lettura.

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SIERI GENICI SPERIMENTALI, NANOLIPIDI E VERIFICHE MAI RESE NOTE  

UN PO’ DI DUBBI LI AVEVA ANCHE L’AUTORITA’ FIN DALL’INIZIO.

Molti ricorderanno che due anni fa il Natale vide l’attenzione mediatica cadere sui camion che trasportavano in Italia il “vaccino salvifico”, annunciato come l’unica speranza contro il famigerato virus.

Era accaduto che Aifa, il 23/12/2020, ne avesse autorizzato l’utilizzo. Potete leggere qui la corrispondente determina 154/2020 (addirittura con un errore di stampa nel file, chiamando Cominraty il Comirnaty):

https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1281388/DETERMINA_154-2020_COMINRATY.pdf

La determina è comprensiva di un allegato, che -come dichiarato a pagina 4 di 8- ne costituisce una parte integrante e -nel file sopra citato- riguarda le pagine 6, 7 e 8.   

Nell’allegato è presente il celebre triangolino nero del “medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale”.

Alla pagina 7 è indicata l’obbligo per i produttori di emettere dei rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR): il primo entro sei mesi dall’autorizzazione (ovvero nel maggio 2021), con un “obbligo specifico di completare le attività post-autorizzative per l’autorizzazione all’immissione in commercio subordinata a condizioni”.     

In particolare ad essere già meritevole di cautela era (pagina 8) la richiesta di garantire un controllo di qualità approfondito atto a confermare il profilo di purezza degli eccipienti ALC-0315 e ALC-0159 e a garantire l’uniformità tra i vari lotti. Il produttore “deve fornire informazioni aggiuntive sul processo di sintesi e sulla strategia di controllo per l’eccipiente”. La tempistica assegnata era luglio 2021 con relazioni intermedie a gennaio ed aprile 2021.

Inoltre a pagina 8 leggiamo esplicitamente anche che:

-tutta la sperimentazione (in cieco per l’osservatore) terminerà a dicembre 2023.

-il regime di fornitura è di “medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa (RRL), da utilizzare esclusivamente presso le strutture identificate sulla base dei piani vaccinali…”     

Chissà se qualche plurisierato ha mai beneficiato di una prescrizione medica firmando un “consenso informato”. Eppure la legge lo richiederebbe. E chissà quanti sapevano che lo studio terminerà soltanto a dicembre del 2023. Ma soprattutto è chiaro che fin dall’inizio qualche problema sui nanolipidi (gli eccipienti ai quali fa riferimento la richiesta riportata qui sopra) era noto anche alle Autorità.
 
NOTA BENE: l’Autorità Regolatoria può essere forzata a certe decisioni da poteri molto influenti. Tuttavia è difficile che non si accorga di nulla, né che non lasci traccia di essersi accorta di qualcosa. E infatti…  

Una lacunosità nel processo di sintesi porta a una purezza che cambia da lotto a lotto. E se tra le impurezze c’è anche quel che non dovrebbe? Quanti lotti diversi dagli altri sono stati messi in commercio mentre chi firmava un “consenso informato” credeva di ricevere almeno quello che era dichiarato?

E che libertà di manovra è stata lasciata ai produttori, di abusare di questa scarsa profilazione della purezza, questa incertezza nell’uniformità dei lotti e questa disinvoltura nel rimanere nel vago sul processo di sintesi?

E’ risaputo che la tossicità dei lotti non è costante e gli effetti collaterali si concentrano in un numero limitato di lotti.

Per i sospetti di truffa potremmo soffermarci sulla tempistica della genesi dei vaccini (già pronti e spediti tra laboratori alla fine del 2019, ancora prima che fosse noto il virus ritenuto responsabile della pandemia)…

https://www.marcotosatti.com/2022/03/22/arrendersi-quanti-strani-movimenti-verso-il-siero-prima-della-pandemia/

Anche senza voler essere così scettici, resta il database dei VAERS (un sistema di rilevazione di farmacovigilanza passiva, co-gestito dal CDC e da FDA, che esiste dal 1990), che è una raccolta di dati censiti tramite il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), registrando gli eventi avversi da vaccino sul territorio nazionale degli Stati Uniti.

Un lotto è un ben determinato numero di confezioni di un preparato prodotte in condizioni standard adeguatamente controllate e ripetibili, tracciabili in ogni loro componente e parametro di processo: la codifica (il lotto e la scadenza) identifica ogni singola confezione realizzata in quel delimitato ambito.  

All’interno di un’organizzazione aziendale il numero di lotto di norma è “parlante”, perché i numeri e le lettere che lo compongono possono (non sempre tutte) fornire informazioni sul sito produttivo, gli impianti, l’anno, il batch size, il numero progressivo di preparazione o altre condizioni che si desidera tracciare (ad esempio un diverso dosaggio). Questo tipo di informazione può essere particolarmente utile nel caso di un esperimento, nel quale ad esempio si voglia individuare un parametro tossicologico.

Per ogni lotto di vaccino è possibile sapere quanti sono i report VAE (eventi avversi da vaccino) ad esso correlati. Ogni produzione ha una sua “tossicità di base”, così definita: quella generante un evento avverso riportato nel 70% di tutti i lotti considerati. L’evento avverso riportato riguarda i casi di morte, disabilità e malattia grave (con ricovero).

Nel caso dei lotti Pfizer, si è osservato ad esempio che nell’ambito delle serie identificate dalla sigla EN62 (es. lotto EN6201) la tossicità è 2000-3000 volte la tossicità di base. Nelle serie ER87 la tossicità si attesta su 1500-2700 volte la tossicità di base, ma un lotto con ER26 sale a 3400.

La serie EL è tra 1500 e 2600, ma al suo interno gli EL92 (1500-2000) sono più bassi degli EL32 (200-2600). Nelle serie con EW01 si va da 1000 a 2000.

Nelle serie con F, gli FF25 vanno da 400 a 700; gli FE da 500 a 750; gli FC da 1000 a 1400, gli FA salgono a 1500, mentre il peggior FG non arriva a 200.

Dal momento che è ovvio considerare che tutti i lotti contengano la stessa formulazione, ma si osserva un concentrarsi degli effetti avversi gravi in una minima parte dei lotti e, soprattutto, che questi lotti paiono mostrare una scalarità della tossicità all’interno di una determinata codifica (per sequenza matematica o alfanumerica), è molto difficile pensare a qualsiasi casualità.

Tutto fuorché “random”. Anche per Moderna si ripete questa situazione.

Non è quindi vero che tutti i lotti sono uguali e chi li ha preparati probabilmente sa esattamente il perché.

Chi ha analizzato le fiale parla di 35 livelli differenti di tossicità e a ben vedere tra 100 e 3500 eventi avversi in più della tossicità base potrebbero fotografare abbastanza bene questa ipotesi.

Che fosse già tutto risaputo fin dall’inizio? Con la foglia di fico di questo “monitoraggio addizionale”?

La cosa ulteriormente tragica (o scandalosa) è però emersa recentemente. Ne ha riferito Stilum Curiae e tra gli altri un ottimo articolo di Luisella Scrosati sulla Nuova Bussola Quotidiana:

https://lanuovabq.it/it/vaccini-non-sicuri-le-ammissioni-aifa-sono-inquietanti

Aifa di fronte al TAR del Lazio il 2 dicembre ha riferito di non essere in possesso né delle Relazioni intermedie di sicurezza, né dei Rapporti periodici di sicurezza (PSUR) delle case farmaceutiche che commercializzano in Italia i “vaccini” contro il SARS-CoV-2.

Questo è grave perché erano atti dovuti, secondo la determina del dicembre 2020, tanto più che i suddetti eccipienti sono stati usati per la prima volta ad uso umano e in un contesto di istruzione genica mRNA anch’essa inedita e quando si sa che non sono stati condotti i consueti studi sperimentali di genotossicità e cancerogenicità.

Oltre a confermare che i sierati sono a tutti gli effetti le cavie di un esperimento (oltre a non potersi nemmeno dire protetti dal Covid, perché si contagiano e contagiano) qui siamo all’assenza di trasparenza sulle sostanze impiegate e al non rispetto di quanto comporterebbe un’autorizzazione condizionata, per cui la trasmissione degli PSUR (Rapporti periodici di sicurezza) è un requisito essenziale per il mantenimento in commercio del medicinale.

Scusate se insisto, ma la debolezza della scientificità cade proprio attorno ai famigerati nanolipidi più volte segnalati come molto sospetti.  Nell’Articolo citato, tratto da la Nuova Bussola Quotidiana, è riferito che Aifa, riguardo ai nanolipidi “aveva suggerito di consultare il sito di EMA, sul quale però era pubblicato soltanto l’abstract, cioè la sintesi, dello studio autorizzativo della Pfizer”. La quale “aveva fatto presente che due componenti, cioè i nanolipidi, avrebbero potuto causare problemi: ha precisato che, durante la loro sperimentazione sui ratti, entrambi si “sommavano” nel fegato e che, trattandosi di due dosi, lo smaltimento sarebbe stato più lento”.

Pensate un po’: temevano problemi di accumulo epatico somministrando due dosi.

Oggi si sa che c’è accumulo anche in molti altri distretti, si sa che i nanolipidi vanno nel latte materno, che superano la placente e che superano  la barriera ematoencefalica. Ovunque si portano dietro l’istruzione genica, facendo poi produrre la proteina spike e determinando risposta immunitaria in distretti anatomici nei quali il virus non sarebbe mai arrivato. E qualcuno ha già accumulato quattro dosi!    

Se non ci sarà chi farà applicare semplicemente la legge, non si parli più né di diritto, né di scienza.

AAE

 

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2 commenti

  • unaopinione ha detto:

    Solo per segnalazione (parzialmente fuori argomento):
    https://www.theburningplatform.com/2022/12/19/surely-a-coincidence/

  • Carla Nesti ha detto:

    A quale scopo il popolo dovrebbe sopperire a questi vaccini? Io non concordo. Hanno voluto questa pandemia allo scopo di sterminarci sistematicamente o con la malattia prima dopo con fantomatici vaccini nati solo dal frutto della speculazione sulla vita delle persone. Si arricchiti facendo fior fiore di miliardi con risultato la morte di tante, troppe persone. Stop. Non è giusto. Chiuso. Non esistono sieri anticovid.