Favola di Natale. Da Interpretare Liberamente… Aurelio Porfiri.
18 Dicembre 2022
Lascia il tuo commentoMarco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, il maestro Aurelio Porfiri offre alla vostra attenzione questo racconto, da interpretare, sulla situazione della Chiesa. Buona lettura.
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Favola di Natale
C’era una volta in un Regno tanto lontano e un gran Ciambellano, amato e odiato, gentile e capriccioso. I suoi sottoposti erano divisi in gruppi. C’erano i grigi, la maggioranza, a cui piaceva bagnarsi nell’acqua di pozzanghera. Il gran Ciambellano era molto contento di questo e li incoraggiava ad ogni occasione.
Poi c’erano gruppi molto più piccoli, i neri, i gialli, i rossi che invece insistevano nel bagnarsi in latte e miele.
Era così bello bagnarsi in latte e miele e li faceva stare così bene, ma il gran Ciambellano non sentiva ragioni: tutti nell’acqua di pozzanghera!
Allora i neri, i gialli e i rossi protestavano, urlavano a più non posso accusando il gran Ciambellano di privarli di qualcosa di così importante e prezioso ma…niente, lui proprio non ne voleva sapere.
Un giorno la Regina Madre volle visitare il gran Ciambellano che fu molto colpito dalla visita della bella Signora. La Regina Madre gli volle parlare con molta sincerità: “Gran Ciambellano, ti abbiamo dato autorità sui nostri sudditi perché tu possa condurli alla felicità, e mio figlio ed io ci sorprendiamo della tua ostinatezza verso i neri, i gialli e i rossi”.
“Mia Signora”, disse lui, “ho pensato che quanto stabilito da uno dei miei predecessori dovesse essere fatto osservare a tutti”.
“Ma non ti rendi conto che sempre più gente ti volta le spalle? Cos’è questa acqua di pozzanghera, non era una idea così buona come pensavate”, replicò la Signora e, detto questo, si congedò da lui.
Il gran Ciambellano capì che doveva fare qualcosa, non poteva dispiacere i suoi Signori. Gli venne un idea: per Natale avrebbe fatto un editto speciale in cui aveva lasciato liberi tutti di bagnarsi in latte e miele. E così fu.
Tutti erano felici, anzi…quasi tutti. I gialli e i rossi erano pieni di gioia e gratitudine ma i neri continuavano ad essere arrabbiati.
Allora il gran Ciambellano li convocò e chiese loro perché non fossero felici, ora che gli era stato concesso quello che chiedevano.
Un rappresentante dei neri rispose: “prima l’essere arrabbiati contro di te ci faceva sentire uniti, ci faceva stare bene. Quello che veramente volevamo era di poter continuare di essere arrabbiati! Ora siamo arrabbiati di non poter essere più arrabbiati! Avevamo costruito la nostra vita su questo!”.
Il gran Ciambellano fece fatica a comprendere e comandò che fossero condannati all’esilio perpetuo, cosa che li riempì di gioia, così avevano un’altra occasione per essere arrabbiati.
Il Regno era pacificato e vissero tutti (o quasi) felici e contenti.
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