Gli Infiltrati, Taylor Marshall. Come Forze Esterne hanno Conquistato la Chiesa.

14 Dicembre 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae credo sia interessante portare alla vostra attenzione un libro appena uscito per i tipi di Fede e Cultura. Gli infiltrati, scritto da Taylor Marshall, un autore cattolico americano molto noto. Marshall compie un approfondito esame dei tentativi di infiltrare la Chiesa cattolica, a partire dai secoli scorsi, da parte di organizzazioni, come l’Alta Vendita carbonara che si richiamavano o erano parti attive della Massoneria.

E in particolare fa riferimento a un documento programmatico dell’Alta Vendita che ipotizza l’infiltrazione della Chiesa dal basso per raggiungere poi i livelli più alti della gerarchia. Un esempio che verrà poi fruttuosamente ripreso dai comunisti americani, che secondo Bella Dodd, esponente di primo piano del partito comunista d’oltreoceano, e poi convertita al cattolicesimo, tanto che oltre mille aderenti entrarono nei seminari nel secolo scorso.

Marshall tratteggia un panorama dettagliato di come questa infiltrazione si è compiuta, in particolare negli anni dopo la Seconda Guerra mondiale, e con il Concilio Vaticano II, e oltre, fino ai tempi nostri, dove sembra – e molti lo affermano – aver raggiunto il suo massimo livello. Come scrive mons. Athanasius Schneider nella prefazione: “Questa ostilità (nei confronti di Cristo, n.d.r.) ha raggiunto il suo apice ai nostri giorni. Non pochi membri di alto livello della gerarchia della Chiesa cattolica hanno non solo ceduto alle implacabili richieste del mondo moderno; essi stanno, con o senza convinzione, collaborando atti- vamente all’attuazione dei suoi princìpi nella vita quotidiana della Chiesa, in tutti i settori e a tutti i livelli”.

Ma se questo è la situazione, che cosa si può fare, in concreto, per cercare una soluzione alla crisi della Chiesa? Non vogliamo togliervi il piacere della lettura, e accenniamo solo a quelle che Marshall disegna come risposte date negli anni a questa drammatica questione. Scrive Marshall: “Dove ci lasciano gli intrighi della Mafia di San Gallo, l’elezione e l’insegnamento di papa Francesco? Ci sono diverse opzioni per i cattolici che cercano di trovare un senso in tutto questo”.

 

Diventare ateo

Poiché́ c’è un’apparente frattura tra i papi recenti e i papi e i Concili precedenti, si può̀ semplicemente cedere confessando che il cattolicesimo e il cristianesimo nel suo complesso sono stati solo incidenti della Storia occidentale e la religione mondiale di maggior successo fino a oggi….

 

Accettare la posizione protestante

La prossima possibilità̀ è quella di accettare l’antica testimonianza biblica su Gesù̀ Cristo che si trova nella Sacra Scrittura, ma rifiutare l’apparato storico che identifichiamo con l’istituzione della Chiesa cattolica. Come Martin Lutero ha insegnato, possiamo godere di un incontro diretto con Gesù̀ Cristo attraverso la sola fede, senza la mediazione di papi, preti o Sacramenti…

Accettare la posizione degli scismatici orientali

Un’altra opzione allettante che ci si pone davanti è quella di accettare i cosiddetti ortodossi orientali e riconoscere la loro professione di fede come corretta riguardo al papato – ossia che il papato ha sbagliato in passato e continua a sbagliare. Il papato non è mai stato infallibile e non ha mai posseduto una giurisdizione suprema universale…

Accettare la posizione sedevacantista

Una posizione con un sostegno crescente ed entusiasta è quel-la del sedevacantismo. I sedevacantisti ritengono che il conclave papale del 1958 fu irregolare, poiché́ la fumata bianca e il suono delle campane indicavano un’elezione papale, ma nessun papa apparve in quell’occasione. Essi sottolineano questa stranezza e sospettano che il cardinale Siri sia stato validamente eletto, ma falsamente spinto a dimettersi… Il sedevacantismo è attraente perché́, in un colpo solo, tutti i problemi di infiltrazione, modernismo, Vaticano II, le nuove liturgie di Paolo VI e lo scandalo di un papa che bacia un Corano scompaiono…

 

Accettare la posizione “rassegnazionista”: Benedetto XVI è ancora papa?

Poiché́ Ratzinger ha scelto di mantenere il titolo di papa e continua a vestirsi e a benedire come fa un papa, molti fedeli hanno concluso che papa Benedetto XVI rimanga il papa e che papa Francesco sia un antipapa, senza il carisma e la protezione del papato. Questo è il motivo per cui il pontificato di Francesco risulterebbe così lontano dai binari.

Questa teoria “rassegnazionista” trova adepti che risalgono al tempo dell’elezione di Francesco nel 2013. Questa posizione è molto più appetibile e socialmente accettabile rispetto alla cruda posizione sedevacantista, posizione che risale al 1958. Inoltre, la posizione non è sedevacantista in assoluto, dal momento che sostiene che Benedetto XVI sia ancora attualmente il vero papa regnante sulla terra….

La mia risposta a entrambe le versioni del “rassegnazionismo” è che non sappiamo se Benedetto XVI si sia dimesso sotto co- strizione o per paura. Egli sostiene di non averlo fatto per queste ragioni e, senza sapere nulla di più, non possiamo affermare che non sia così. La seconda versione che guarda il Canone 188 e l’errore sostanziale è più̀ convincente. Questa ipotesi, tuttavia, presuppone erroneamente fin dall’inizio che la falsa divisione tra ministerium e munus nella mente di Ratzinger sia una vera divisione ontologica. Non lo è. Il ministerium del papa è un tutt’uno con il munus. Non possiamo dimostrare che Benedetto XVI aderisse in foro interno, al momento delle sue dimissioni, a una falsa dottrina che sostiene una divisione tra munus e ministerium. Possiamo solo supporlo… Tuttavia, anche se Benedetto avesse sostenuto questa falsa dicotomia tra munus e ministerium al momento delle sue dimissioni, ciò̀ non invaliderebbe le dimissioni. Il Canone 188 si riferisce non all’errore sostanziale interiore e mentale, ma all’errore sostanziale nelle dimissioni stesse.

 

Accettare la posizione “riconosci e resisti”

La posizione “riconosci e resisti” risale agli anni Sessanta, nella persona del cardinale Ottaviani e dell’arcivescovo Lefebvre. Questi e altri hanno riconosciuto che il papa e i vescovi del loro tempo erano validi, ma che erano caduti in errore su diversi argomenti. Poiché́ nessun papa dal 1950 ha esercitato il proprio Magistero straordinario dichiarando qualcosa infallibilmente ex cathedra, il cattolico può̀ in buona fede e coscienza resistere agli errori pronunciati da un papa su Twitter, su un aereo, o anche in un documento papale…. Traccio ciascuna di queste posizioni nella carità̀, con la ferma convinzione che questa posizione finale di “riconoscere e resistere” sia l’unica soluzione conforme alla Scrittura, alla Tradizione e alla nostra crisi. La Chiesa cattolica è stata infiltrata fino in cima. Abbiamo un papa valido e cardinali validi, ma abbiamo ricevuto il manto di Sant’Atanasio e di Santa Caterina da Siena per richiamare, con rispetto e riverenza, certi padri spirituali a Cristo e alla Fede apostolica non adulterata.

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5 commenti

  • Viviana ha detto:

    Avevo finito di scrivere l’intervento precedente e così ho proceduto nelle mie consuete letture mattutine.
    Sono andata sul blog
    Orthodoxologie.blogspot.com
    e ho trovato un interessante articolo di critica alla dottrina insegnata dai protestanti che parlano di SOLA SCRIPTURA.
    Da leggere.
    In sintesi : interpretare la Santa Scrittura da soli e’ sbagliato e può portare alla frammentazione visibile nel mondo protestante.
    Ma se è così, allora deve essere rivalutata tutta quella parte della teologia che è fiorita nei primi secoli e che chiamiamo PATRISTICA.
    E tutto questo è in piena conformità con la teoria matematica dell’informazione.

  • Viviana ha detto:

    Secondo la teoria dell’informazione per conoscere un messaggio dobbiamo ritornare alla sua sorgente. E seguire la sua diffusione fin dall’inizio.
    Quindi per conoscere l’autentico messaggio cristiano dobbiamo rifarci ai Vangeli, al nuovo Testamento, tutto, nella sua interezza.
    Ma è altrettanto giusto domandarsi cosa è successo dopo. Bene. Un vecchio e saggio sacerdote proponeva come lettura storica attendibile sui primi secoli della Chiesa LA STORIA ECCLESIASTICA di Eusebio di Cesarea.
    Ne ho letto solo qualche pagina ma l’ho trovata estremamente interessante. E sì, anche utile come propone lo smartphone.

  • Januensis ha detto:

    E se , semplicemente, il cardinale Siri non potesse abbandonare la sua sede vescovile ?
    Nei giorni scorsi , alla morte di un gesuita anonimo, tale padre Gumpel, si è detto che fosse l’ultimo discendente della casata degli Hoenzollern. E se anche altrove ci fossero segreti di questo tipo da custodire ?
    Ricordiamoci che il gonfalone di Genova non è altro che l’icona di San Giorgio.

  • Catholicus ha detto:

    Non esiste una ” posizione sedevacantista”, semplicemente Pio XII, il Padtor Angelicus, è stato l’ ultimo papa cattolico, l’ ultima vera guida dei cattolici sul soglio petrino. Dopo il golpe del 26 ott 1958, ore 17:30, vi sono stati solo capi dello S.C.V., più o meno bravi (vedi K. Wojtyla), ma non più papi cattolici, le uniche vere guide sono state mons. Lefebvre e, oggi, mons. Viganò. Quel pomeriggio, vidi io stesso la fumata bianca, il telecronista disse che era stato eletto papa Giuseppe Siri, e che aveva già scelto il nome, entro breve tempo sarebbe apoarso al balcone; ma ci fu una lotta furibonda attorno alla stufa, e poi ecco la fumsta nera. ” In quel Conclave sono successe cose terribili, ma non posso parlare, sono legato dal segreto” disse poi Siri ad un giornalista, anni più tardi. Ergo, nessun sedevacantismo, solo una falsa Chiesa, una Chiesa a rovescio, da allora, la Chiesa- istituzione, ma la Chiesa militante non sono loro, non lo sono mai stati, i modernisti; il piccolo resto, questo è la Chiesa di Cristo, e non verrà mai sconfitto, sopravviverà alla loro definitiva, eterna sconfitta.

  • Dino Brighenti ha detto:

    Stiamo vivendo tutti i Misteri Dolorosi