Slovacchia. La Presidentessa in Visita dal Pontefice. Un’Agenda Misteriosa…

12 Dicembre 2022 Pubblicato da 5 Commenti

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo dalla Slovacchia la lettera di un amico, che vuole portare alla luce il significato e i contenuti della visita del capo dell’esecutivo dal Pontefice regnante. Buona lettura.

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La Presidentessa della Slovacchia in Vaticano

 

Sabato 10 u.s. è stata in Vaticano dal Papa Bergoglio la Presidente della Slovacchia Zuzana Čaputová. Il motivo del loro incontro non è chiaro ma dal comportamento e dalle dichiarazioni di tutti i due si vede che appartengono al Deep State e alla Deep Church.

Zuzana Čaputová  è purtroppo una ex-vicepresidente dell’ultraliberale partito politico Slovacchia Progressista, promuove l’ideologia LGBT e sta facendo di tutto per introdurla nella società slovacca. La sua massima “vorrei che la Slovacchia sia un Paese dove gente non avrà paura di morire” (https://www.youtube.com/watch?v=VnG2jUOlGCg) fa parte del suo comportamento antislovacco e antiumano.

La Presidentessa Čaputová è divorziata, vive in concubinato e ogni tanto cambia il suo partner. Al suo attuale compagno, di recente (a Londra durante il funerale della Regina Elisabetta II), gli inglesi  hanno dato il titolo di Presidente della Repubblica slovacca. (https://ee.linkedin.com/posts/tomasbella_thoughts-and-prayers-for-getty-images-editor-activity-6977611980484284417-5LjN, https://ne-np.facebook.com/photo/?fbid=545384287587322&set=ecnf.100063472655453)

L’attuale visita della ns. Presidentessa in Vaticano ha però un potenziale forte e significativo per rafforzare e legittimare i suoi alleati politici progressisti proprio nel momento in cui la Slovacchia si trova: la crisi di governo, il governo dunque rischia di cadere martedì 13 dicembre p.v.

Purtroppo, la Sig.ra Čaputová rappresenta gli interessi degli Stati Uniti più che quelli dei cittadini della Repubblica Slovacca, anche se è stata eletta direttamente da questi ultimi (anche se le elezioni sono state truccate).

Recentemente, due giovani della comunità LGBT sono stati uccisi a Bratislava (una terza vittima, ferita in quell’occasione) era nella delegazione ufficiale con la Presidentessa all’incontro con il Papa. I nostri vescovi e tutti i cristiani hanno condannato questo atto, ma una parte aggressiva della comunità LGBT ha accusato pubblicamente la Chiesa cattolica di essere colpevole di questo omicidio e alla loro marcia di protesta ha partecipato anche la Presidentessa Čaputová.

Zuzana Čaputová è politicamente vicina a Paolo Demes (l’amministratore del German Marshall Fund, https://www.gmfus.org/find-experts/pavol-demes). Questo uomo è molto forte, ha accesso in quasi tutte le cancellerie del mondo, compresa la Casa Bianca e fa parte del Deep State (https://www.cairn.info/revue-herodote-2008-2-page-69.htm).

Nei prossimi giorni verremo a sapere come la Presidentessa Čaputová durante l’incontro con Papa Bergoglio, il sabato 10 dicembre p.v., abbia abusato del suo potere per fare lobbying circa la richiesta di Paolo Demes per la rimozione dell’arcivescovo di Trnava Jan Orosch e il ritorno dell’arcivescovo Róbert Bezák a Trnava. (https://www.aktuality.sk/clanok/tr1H0TX/dozvie-sa-o-vyjadreniach-oroscha-papez-kritici-chcu-kontaktovat-vatikan/)

Proprio per questo non sorprende che adesso nella delegazione slovacca in Vaticano ci fosse anche l’ex politico František Mikloško, grande sostenitore di Robert Bezak. Dopo la sua rimozione, già dieci di anni fa, ha organizzato diverse manifestazione anche sotto le finestre della Nunziatura Apostolica a Bratislava (https://domov.sme.sk/c/6843789/veriaci-sa-budu-pred-nunciaturou-modlit-za-bezaka.html). Così con suo comportamento, agendo contro l’unità della Chiesa, protestando contro Chiesa, contro Papa davanti a Nunziatura Apostolica, Mikloško è caduto nella scomunica latae sententiae riservata alla Sede Apostolica. Adesso risulta, con l’attuale sua visita in Vaticano, che lui, Mikloško è andato in Vaticano chiedere che gli sia tolta.

Purtroppo Mikloško dopo 1989 (quando era il Presidente del Consiglio Nazionale Slovacco) scrisse in Vaticano diverse lettere chiedendo la rimozione del arcivescovo metropolita di Trnava Jan Sokol. Che vergogna. Mikloško fino ad oggi non ha sentito la voce del popolo della nobile nazione slovacca, la quale voleva che il suo Stato fosse indipendente. Nonostante ciò, e successo anche contro la sua volontà, ed la Slovacchia ha riavuto il 1 gennaio 1993 il suo proprio Stato. Ricorrono il 1° gennaio p.v. trenta anni. Se questo non fosse successo, lui non avrebbe potuto organizzare la protesta davanti alla Nunziatura Apostolica, perché questa non sarebbe a Bratislava, ma a Praga.

Se la missione della Presidentessa Čaputová e del dott. Mikloško avrà successo, povera Chiesa in Slovacchia: perderà ancora tanti sui fedeli e membri. O tempora, o mores!

 

Pavol Peter

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5 commenti

  • FRANZ ha detto:

    a questa signora le dà la comunione? boh!

  • unaopinione ha detto:

    Evviva evviva! (per i patiti del calcio): il Marocco é in semifinale e forse vince anche i mondiali (ma giá arrivare alle semifinali é un successone). Evviva evviva!
    Evviva evviva! (per i patiti dell´Atlantismo): il Marocco fornirá all´Ucraina dei pezzi di ricambio dei carri armati sovietici del tipo T-72B/BK di cui ne ha circa cento. Evviva evviva!
    https://en.defence-ua.com/industries/ukraine_receives_spare_parts_for_t_72b_tanks_from_morocco_that_has_almost_a_hundred_such_tanks-5098.html

    Naturalmente, dopo aver gridato anche io i miei “evviva!” ridivento sobrio e mi chiedo se i due fatti siano collegati oppure no.
    E per fare questo mi aiuto con una mio scritto di qualche tempo fa:
    https://www.marcotosatti.com/2021/07/12/italia-campione-deuropa-lopinione-di-aurelio-porfiri/ (ultimo commento postato).
    e comunque rimango ancora in dubbio e lascio perdere.
    Ma leggendo l´articolo peró comunque mi viene spontanea una domanda (oltre a quelli che solleva direttamente l´articolo stesso): ma quanti carri armati sovietici (e tutto il resto) si trovano ancora inutilizzati ma in buone condizioni nell´arsenale della Slovacchia che si possono forse dare all´Ucraina? Durante il loro intrattenimento, fra un sorso di té e l´altro, papa Francesco lo puó domandare forse alla Presidente e poi farmelo sapere?
    Scherzo, naturalmente.

  • Dino Brighenti ha detto:

    quando o vedo me toco anca se i xe veci

  • Catholicus ha detto:

    ha, pardon, dimenticavo il link : https://www.stmarcellinitiative.com/

  • Catholicus ha detto:

    da Commenti Eleison, di Mons. Richard Williamson DCCCIV – 804, uno stralcio magistrale “Al Concilio Vaticano II, infatti, un diabolico complotto per distruggere la Chiesa Cattolica è riuscito a convincere i principali ecclesiastici a sostituire la vera Fede, incentrata su Dio, con una falsa parodia di quella Fede, incentrata sull’uomo. E questi uomini di Chiesa – due Papi e circa 2.000 vescovi – hanno continuato a loro volta a convincere la grande maggioranza di anime Cattoliche in tutto il mondo ad aderire alla nuova religione umanista, perché questi Papi e vescovi, abusando della loro Autorità hanno manipolato tutte quelle anime pronte ad obbedire a coloro che erano stati investiti del mandato di Cristo: far conoscere, predicare e proteggere la Verità, cioè le proprie immutabili verità di salvezza. Perciò i capi del Vaticano II, che sapevano esattamente cosa stavano facendo per distruggere la Chiesa, furono supremamente colpevoli, mentre tutti i vescovi, i sacerdoti e i laici sotto di loro che erano stati ingannati – e si trattava della maggior parte di loro – furono relativamente innocenti. Come dice l’Arcivescovo Viganò, all’epoca non riusciva a credere che i suoi colleghi volessero distruggere la Chiesa. Ora ci crede, perché il confronto con l’immoralità che sempre segue la corruzione della dottrina Cattolica gli ha aperto gli occhi su come l’Autorità abbia tradito la Verità.”

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