Editori alla Nuvola. La Sinistra (e il Volgo) non Sappia ciò che Fa la Destra…Porfiri.

10 Dicembre 2022 Pubblicato da Lascia il tuo commento

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali il maestro Aurelio Porfiri offre alla vostra attenzione questo articolo estremamente lucido e illuminante sullo strapotere che la “sinistra” – qualunque cosa voglia dire questo oggetto cangiante – esercita sulla cultura libraria e libresca, e soprattutto sull’immagine che sa proiettare sul volgo. Buona lettura.

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La sinistra non sappia quello che fa la destra

 

Ieri ho visitato la Fiera della Piccola e Media Editoria che si solge alla Nuvola dell’Eur. La Nuvola è un singolare edificio costruito qualche anno fa dall’Archistar Massimiliano Fuksas. La Fiera, iniziativa benemerita, sia detto senza equivoci, vede ogni anno la partecipazione di un folto pubblico e di questo ci si può solo rallegrare.

Ho girato praticamente tutti gli stand, a volte anche intrattenendomi con i vari editori, e una cosa mi è saltata agli occhi: la prevaleza degi editori collocabili a sinistra rispetto a quelli collocati a destra. Ora, sono consapevole che destra e sinistra sono categorie oggi superate, ma per capirsi mi perdonerete se le uso ancora.

Ho trovato molti con libri in favore del comunismo, sul gender e su temi che sono vicini al mondo della sinistra. Io poi non sto considerando la sinistra mainstream, ma quella più ruspante, altrimenti la prevalenza sarebbe stata schiacciante.

Mentre della destra basterebbero le dita della mano per contarli, e mi sto allargando e di questi alcuni erano i nostalgici del “quando c’era lui…”. Solo uno mi sembrava editore che esprimesse un pensiero di destra senza commistioni con il fascismo. L’altro insisteva invece molto su quel tema (in realtà di editori di destra ne ho visti due, ho detto cinque perché non vorrei qualcuno mi fosse sfuggito).

Figura emergente per questa Fiera e per le prossime, da quello che leggo, è la scrittrice Chiara Valerio, a cui ha dedicato un ritratto illuminante Luigi Mascheroni su Il Giornale (https://www.ilgiornale.it/news/politica/sciamana-prodigio-dellamichettismo-intelligente-2089839.html) che vale la pena leggere, almeno per farsi un’idea. (N.D.R: Assolutamente vero. Un articolo imperdibile, dolcemente velenoso, e soprattutto lucidamente svelante. Scusate l’intrusione). 

Tutto questo non fa che confermare lo strapotere nell’industra culturale del pensiero progressista, come Antonio Gramsci preconizzava, uno strapotere che non solo dà un peso specifico maggiore alla sinistra, ma che rafforza nei meno provveduti l’idea che destra è uguale a fascismo.

Se osserviamo la storia culturale del nostro paese dagli anni ‘50 ad oggi non possiamo che sinistramente ammirare l’abilità con cui la sinistra ha saputo animare tutto un mondo rendendo la militanza un requisito tra gli altri per avere successo nello spettacolo. Mi ha colpito un’intervista recente all’attrice Anna Foglietta in cui lei professava il suo cuore a sinistra e diceva di non aver mai incontrato colleghi di destra. Ero stupefatto, perché in realtà il pensiero del ‘900 deve alla destra tantissimo, pensiamo a Céline, D’Annunzio, Prezzolini, Jünger, Pound e molti altri. Eppure, con un gioco di prestigio, se si domanda all’uomo della strada la cultura è solo a sinistra.

 

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