Benedetta De Vito. Vedo la Televisione, Leggo i Giornali, e Affogo nella Menzogna.

2 Dicembre 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione, e alla vostra indignazione, queste riflessioni purtroppo vere sullo stato in cui è ridotta l’informazione in Italia. Non solo, ma soprattutto in Italia. Proprio ieri su Stilum è uscito questo articolo, e vi assicuro che non ci eravamo parlati, con Benedetta. Ma ormai la realtà è sotto gli occhi di tutti, per quelli che vogliono vedere, o almeno si rifiutano di non vedere. Buona lettura.

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Quando mi pare di affogar nella menzogna, quando la mia voce in urlo rimbalza come una palletta di squash sul muro di omertà che separa dalle notizie la tragica conta dei morti da malore improvviso, il mio cuore s’ammala di malinconia e m’accorgo di avere in antipatia profonda  (e tutt’altro che accesa di carità) i tg, con tutto il loro inconsistente blaterar sulla periferia della realtà.

Vanno intorno intorno per non dir nulla di importante.

Se un giornalista, ad esempio, vuol mostrarmi il luogo preciso dove sono stati trovati i poveri morti di Ischia, mi viene un pizzicorino alle mani e vorrei dargli una sberla. Ma, scusa carino, se non so bene neanche dove è accaduto, perché mi dai tutti quei dettagli inutili, con movimenti scemi di camera?

Quando poi mi raccontano di un rapper che un minuto prima era nella sua stanzetta  e ora su un palco e sento in sottofondo le sue noticine stonate, bè l’unica cosa che ho l’uzzolo di fare è spegnere la televisione (che chi mi ama si ostina a tenere accesa all’ora delle notizie) e sperare di non saper più nulla né dell’intervistatore né dell’improbabile cantante.

Mai una notizia vera, tutto tagliato, cucito e confezionato in salsa di pelati sanmarzano fake, provenienti dal Paese, che ne so, del Maranal.  Comincia il tg: blablabla, femminicidio, bla bla bla, migranti, bla bla bla, manovra, blablabla Vonderleyen. Poi, tanti saluti. Ma eccomi, portata dal vento dello Spirito Santo, proprio davanti alla porta dello studio e incrocio un telebusto a caso. Ed ecco il nostro dialogo immaginario. Ma scusa signor telegiornalista, non hai letto sulle agenzie, o googolando, che ieri, in un fiat, sono morti di malore improvviso tre giovanissimi in scaletta: un bimbo di otto anni, una ragazzina di 14 e un ventenne? Tutto normale?.

Risposta (gli occhi roteano al cielo): “Oh davvero?” e poi, subito dopo: “Ma non lo sai che è sempre successo?”. Risposta mia: “Sì, ma mai a questo ritmo…”. Controbatte, con gli occhi temperati dal fastidio: “Allora mostrami i dati, senza dati non c’è a notizia”. Mmmm, tiro fuori la copia di un giornale sardo: “Questi ti bastano? Negli ultimi mesi in Sardegna sono morte 200 persone in più e molti giovani…”. “Sarà stato il covid…” e velocemente infila il corridoio schivando la mia mano.

Sarà un essere umano, ma la pelle era scivolosa, come quella di un rettile…

Immagino quel che pensa: ecco la solita no vax, terrapiattista e tutto soddisfatto gongola al ricordo che poco prima, quasi in vendetta governativa, ha letto tutta quanta con bella voce sonante la notizia che partiranno le multe per i “cattivi” no vax (come la sottoscritta) rei di non essersi fatti inoculare un siero genico sperimentale che, al meno, non protegge dal covid, al grado medio fa male e allo zenit uccide.

Come s’evince dal rimborso che una famiglia avrà dallo Stato per via della figlia uccisa dal vaccino… Ritorno a casa con la fregola di scrivere alle redazioni la mia protesta muta. E scrivo quanto qui di seguito riporto: “Vi scrivo, gentili signori, per farvi presente che mentre voi blaterate di qualunque cosa, in Italia, ogni santo giorno che il Signore ci regala, muoiono a mazzi giovani, giovanissimi e meno giovani e tutti dopo aver ricevuto il vaccino.

Una mia conoscente, al risveglio un normalissimo martedì, si è trovata il figlio di 30 anni morto nel letto. E voi? Zitti, tacete. Non ci sono palloncini bianchi per i piccolissimi che muoiono a 8 anni per ischemia celebrale. Non si dice che l’incidente stradale è stato provocato da un poveretto che ha avuto un “malore fatale”…

Mai pensavo di veder ridotta così la professione che amavo. Giornalisti non siete, che cosa siete allora? Resto in attesa di una parola di verità e prego per voi perché non sapete quello che state facendo”. Seguono i saluti.

Ho esaurito le mie frecce, per far sì che il cuore si scrolli via la nebbia che lo opprime, ho un appuntamento importante alla Scala Santa. Eccomi questa mattina alle 6 e 30 in ginocchio sui gradini santi, recito il Rosario, e intanto mi dico che se il Signore per le bugie del mondo, Lui che è la Via, la Verità e la Vita, è stato ucciso in croce, che cosa è il mio patire a petto di tanto sacrificio (Lui innocente e io no) e chiedo a Lui perdono. Salgo i gradini sacri e m’avvicino al culmine e, con l’ultimo scalino, sento il cuore libero. Sono le sette e venti, sta per cominciare la Santa Messa e il Vangelo di oggi ci invita a costruir la nostra casa sulla roccia. Nonostante la pioggia, le esondazioni dei fiumi e tutto ciò che potranno inventarsi, il mio cuore resterà integro, saldo il mio passo in Lui e avanti.

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5 commenti

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Cara signora Benedetta,
    oggi è la prima domenica del mese.
    Forse già conosce il Rosario del Padre: senza mai abbandonare il Santo Rosario alla Vergine, il Rosario del Padre è una bella devozione che, soprattutto la domenica – tanto più la prima – si ha gioia a praticare.

    https://www.piccolifiglidellaluce.it/pfdl/rosari/96-rosario-a-dio-padre

    Buona domenica a tutti!

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    E’ un periodo di grandi croci,non c’è che dire.

    Sembra – proprio socialmente parlando – di salire il Calvario con un legno sempre più pesante sulle spalle di chi guarda alle giornate con occhio limpido e gravido di fede, incapace di compromessi e ben deciso ad appartenere a Cristo e a rinunciare al mondo e alle sue illusioni e seduzioni. E, per questo, bastonato e penalizzato in ogni modo.

    Chi è “ipnotizzato”, invece, sembra procedere senza ostacoli e senza remore in quel mondo che accoglie sempre a braccia aperte i suoi figli “carnali” e, tra questi, soprattutto quelli che ne promuovono diktat e mode, capricci e ideologie.
    Viviamo una terribile ora di sovvertimento: nelle leggi, nella politica, nell’informazione, nella comunità scientifica, nella famiglia umana, in ogni campo. Persino nella Chiesa, nostra Madre, che dovrebbe essere nostro primo rifugio e conforto.

    Eppure, non dobbiamo lasciarci scoraggiare. Lo sconforto non può serpeggiare nelle anime che pregano e restano fedeli alle Leggi e, ancor più, allo Spirito di Dio e che, in seno alla Santa Chiesa Cattolica, combattono come possono, con fermezza e umiltà, sotto i vessilli di Gesù e Maria.

    Per Cristo, con Cristo, in Cristo! Sempre!

    Cara Benedetta, grazie.

    Anche per averci portato con lei alla Scala Santa, luogo di grandi grazie e di conversione!

  • Antonio ha detto:

    L’inferno è qui, in mezzo a noi. Abbiamo messo uno a nostra immagine sul trono di Pietro senza interpellare il Santo Spirito anzi, tenendoLo debitamente lontano dalla questione. Il vero Suo Vicario che è ancora fra noi è dimenticato, ignorato; la cosa non ci interessa più di tanto, in fondo a noi interessa solo Gesù, non possiamo farne a meno. Bellissimo… tranne che non siamo noi il centro di tutto. Noi ci dobbiamo togliere dalla testa questo pensiero fisso di essere il centro di tutto anche nel rapporto con Cristo. È Lui il centro, Lui viene a noi come e quando vuole, se vuole. Non interessa se noi non possiamo fare a meno di Lui, non interessa. Dobbiamo fare quello che vuole Lui anche se sembra assurdo, illogico. Noi l’assurdo ce lo abbiamo dentro, Adamo ce lo ha lasciato in eredità. Il Papa è il Vicario di Cristo, non è un uomo come noi, è qualcosa di superiore a noi. Se non torniamo al Vicario di Cristo è inutile piangere e lamentarsi; tutto, ma proprio tutto continuerà ad andare a rololi: senza il vero Papa l’umanità e in ispecie l’Italia non ha futuro. Si l’inferno non prevarrà ma noi non possiamo continuare a stare dalla parte sbagliata.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    E ‘l naufragar m’è amaro in questo mare!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Emilio ha detto:

    Dio la benedica, gentile signora!