La Serie TV di Bellocchio. Effetto Notte sulla Verità delle BR. Adinolfi.

19 Novembre 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra opportuno offrire alla vostra attenzione questo commento pubblicato su facebook da Mario Adinolfi, che ringraziamo, in merito al lavoro di Bellocchio sulle Brigate Rosse. Non si possono dimenticare – come purtroppo certa retorica vorrebbe – le vittime innocenti di quei criminali, da Casalegno a Guido Rossa, per non parlare dei servitori dello Stato uccisi in maniera spietata. E non si può non guardare con sospetto a ricostruzioni di una realtà in cui il ruolo giocato da mani esterne al nostro Paese, ma ben interessate alla sua destabilizzazione, viene ignorato. Mentre ancora ci sono Paesi, neanche tanto lontani, che proteggono con motivazioni discutibili gli autori e gli ideatori di crimini. C’era certamente idealismo mal riposto in quelle situazioni umane e politiche, ma la vera questione insoluta riguarda chi di quell’idealismo ha fatto uno strumento per giochi politici di più ampio respiro. Buona lettura.

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EFFETTO NOTTE SULLA VERITÀ DELLE BR
di Mario Adinolfi
Raiuno dopo la vergogna del caso XMas ci propina il solito delirio di Bellocchio con le BR che sembrano ferrovieri gucciniani (“gli eroi son tutti giovani e belli”) e la DC un covo che voleva la morte di Moro. Tre serate di retorica sostanzialmente filobrigatista rese sotto la forma della “serie televisiva” intitolata Esterno Notte. Ma la verità non è quella che spaccia Bellocchio. Le BR erano criminali, la DC il miglior partito di governo della storia d’Italia, che assicurò al Paese libertà, piena occupazione, welfare, pace e prosperità. Dal 1948 al 1982 la DC detenne la presidenza del Consiglio portando l’Italia dalle macerie della seconda guerra mondiale a diventare la quarta potenza industriale al mondo. Nei restanti 12 anni della sua esistenza conobbe un declino anche morale che portò alla sua dissoluzione. I protagonisti della sua storia sono giganti della storia politica italiana, più che mai se paragonati ai buffoni inadeguati che ne furono i successori. I brigatisti rossi furono pazzi criminali eterodiretti che assassinarono politici, imprenditori, giornalisti, magistrati, avvocati, sindacalisti, docenti universitari, servitori dello Stato per un delirio ideologico insensato come ho avuto modo di dimostrare nel mio Storia del Terrorismo in Italia. Non avevano ragione, non erano mossi da nobili ideali, erano cinici e crudeli malfattori resi ottusi da un’ideologia completamente cretina e senza senso. Quando riusciremo ad avere in Rai una trasmissione che ricordi il terrorismo secondo questi canoni e non con la rappresentazione di uno slancio giovanilista che colpiva (sottinteso del regista: giustamente) una classe politica grigia, mediocre, corrotta? Lo fece Sergio Zavoli ormai più di trent’anni fa con La notte della Repubblica. Da allora, solo rappresentazioni sostanzialmente antidemocristiane di quella stagione. Rappresentazioni che capovolgono la verità della storia. La Raiuno di Stefano Coletta si congeda con questo ennesimo capolavoro di mistificazione.
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