Macron Coopta Enrico Letta. A suo Tempo anche Mussolini Fu Utile…

15 Novembre 2022 Pubblicato da 1 Commento

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi ha colpito questo breve post, su Facebook, di Francesco Agnoli, che ringraziamo per la cortesia, e che aiuta la nostra memoria nel ricordare come certe “interferenze” dagli esiti non esattamente positivi abbiano una lunga storia nelle vicende politiche italiane…Buona lettura.

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Sto leggendo, su consiglio dell’ amico Marco Luscia, “Nero di Londra” di Fasanella. Che dimostra senza più possibilità di discussione ciò che già sapevamo: Mussolini, dopo essere stato lanciato dai socialisti austriaci ed italiani, ottenne i soldi che gli servivano per il suo nuovo quotidiano e molto altro non solo dagli Ansaldo ma anche dalle massonerie francese e inglese. Mussolini fu l’ uomo di Francia ed Inghilterra contro la gran parte degli italiani, che non volevano la guerra ( cattolici, giolittiani e socialisti). I soldi arrivavano anche per nutrire le sue manifestazioni di piazza e gli squadristi ( qualcosa di simile accade di continuo con le varie “rivoluzioni arancioni”).

In questo senso anche il colpo di stato del 1922 ebbe un sostegno anglo massonico importante.

E perché Letta- Macron?

Perché dovrebbe essere chiaro che Letta è un uomo della Francia, come Mussolini lo fu di Francia ed Inghilterra per anni. Questo episodio del 2017, come molti altri lo dimostra. 10 anni prima una analoga commissione Attali vide tra i reclutati Mario Monti…poi destinato a guidare l’ Italia.

Ora Letta – catapultato da Parigi a Roma per guidare il PD- ha perso e la Francia non la ha presa bene …

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1 commento

  • FABIO TORREMBINI ha detto:

    sì, tante cose si sapevano, soprattutto in riferimento ai rapporti con la GB. Nel 1922 il colpo di stato fu sostenuto soprattutto in funzione anti bolscevica (v. biennio rosso…). D’altro canto ancora fino a pochi anni prima della II GM Mussolini era personaggio stimatissimo in Inghilterra. ‘The life of Benito Mussolini’ di Margherita Sarfatti del 1925 fu uno dei libri più venduti colà, e Churchill (come anche Roosevelt del resto…) teneva in grande considerazione il Duce (….”se fossi nato in Italia sarei sicuramente fascista”, sic!). è sempre fuorviante giudicare la storia conoscendone gli esiti finali, occorrerebbe depurare la prospettiva dalle ideologie, che sono sempre funzionali al potere di turno…

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