Pro Vita & Famiglia. Autogoal LGBT, Giù le Mani dai Bambini.

5 Novembre 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici  nemici di Stilum Curiae, mi ha scritto Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita & Famiglia, e vi rendo partecipi di quanto ci dice. Buona lettura.

§§§

 

Ciao Marco,

gli attivisti Lgbt hanno fatto un autogol clamoroso, regalandoci una grande vittoria.

Si erano organizzati sul web per denunciare in massa allo IAP le nostre affissioni stradali contro l’ideologia gender.

Lo IAP (Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria) è un ente indipendente che vigila su tutte le comunicazioni pubblicitarie.

Gli hanno inviato decine di denunce sperando che ordinasse la rimozione dei manifesti perché “offensivi” e “discriminatori”.

Lo IAP però ha risposto che “non ha rilevato nei confronti del messaggio di cui si discute gli estremi per un proprio intervento”.

Infatti, scrivono, “la comunicazione sociale gode di maggiori margini di libertà … sulla base del principio di tutela della libertà del pensiero costituzionalmente garantita”.

Davvero una gran bella vittoria.

Abbiamo quindi replicato la campagna dov’era stata più attaccata: nella “rossa” Bologna.

Ecco il camion-vela che sta girando per le strade della città, anche grazie alle ultime donazioni ricevute:

Queste iniziative, così concrete e tangibili, sono rese possibili solo grazie alle donazioni che riceviamo da chi apprezza e sostiene i nostri sforzi…

Ovviamente, mi aspetto la reazione violenta del Comune e dei collettivi Lgbt, furiosi per il loro clamoroso autogol.

Il sindaco di Bologna (come quello di Torino e di altre città di sinistra) vuole modificare i regolamenti comunali affinché il giudizio sulle nostre campagne non spetti più allo IAP ma a “commissioni speciali” nominate dal Comune.

Non più un ente indipendente, quindi, ma organi politici come nelle peggiori dittature. Lo trovo francamente scandaloso.

Marco, ti suggerisco di leggere bene la prossima mail che ti manderò: ti spiegherò nel dettaglio come pensiamo di resistere e reagire a questi attacchi.

Oggi godiamoci questa bella vittoria, che …almeno per ora… ci permette di continuare a denunciare pubblicamente l’ideologia gender, difendendo i nostri figli e i nostri nipoti.

Un caro saluto e sempre grazie del tuo sostegno!

In alto i cuori,

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