Lazzaretti. Regalano Vodka a Berlusconi, ma Resta Sobrio.

25 Ottobre 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il prof. Giovanni Lazzaretti offre alla vostra attenzione queste riflessioni sui recenti sviluppi politici. Buona lettura.

 

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24 ottobre 2022, San Luigi Guanella

 

Samizdat dal paesello

A Berlusconi regalano vodka, ma resta sobrio

 

26 agosto, 24 ottobre. Sono passati 2 mesi dall’ultimo Samizdat. In mezzo c’è il lungo percorso “Cara Irma”(1) che è stato, come sempre, una sorta di vacanza.

Vacanza che non equivale a riposo, tutt’altro: ci sono stati 12 testi in 17 giorni, poi altri 2 testi con ritmi più tranquilli. Testi per complessive 79 pagine; togliamo un po’ di spazi bianchi, qualche figura, qualche raro copia-incolla: una bella fatica.

La vacanza consiste nell’interlocutore. Parlando con l’Irma principalmente, e con le sue “comari” secondariamente, mi trovo davanti una piccola platea di persone benevole e con un retroterra comune. Mi vedono un po’ come il loro formatore, e quindi mi trattano con simpatia e con garbo.

Poi il testo va in giro a pioggia, e vengono fuori critiche più accese. Ma il sapere che il testo successivo non dovrò scriverlo contro il critico, mentre invece spiegherò i concetti del critico alle mie “comari”, mi rende molto più calmo e sereno nel produrre i testi.

 

Percorso utile?

Percorso utile il “Cara Irma”? Per me, per l’Irma e per le “comari”, certamente sì. Il votare diventa l’atto essenziale da una parte, ma del tutto secondario dall’altra. Quello che conta è il cammino, che ci consente di conoscere un po’ le forze politiche e di non sperare ciò che non possono dare.

Cavare nOmismatica© da Calenda, per fare un esempio, è come voler cavare sangue da una rapa.

Sappiamo quindi benissimo cosa dobbiamo attenderci A PRIORI.

A – C’è un’area neoliberista a etica zero

Comprende PD, +Europa, alleati di coalizione, Azione-Italia Viva di Calenda e Renzi.

Completamenti succubi delle direttive finanziarie (“conti a posto” = conti a posto per i redditieri), nonché disponibili ad alterare ogni residua presenza dei princìpi non negoziabili.

B – Poi c’è un’area populista(2) a etica zero

Questi sono essenzialmente i 5 Stelle: idee nOmismatiche nel programma, fotocopia del programma PD sulla deriva etica. Il timore però è che siano rimaste le idee nOmismatiche scritte, ma siano invece sparite le persone che potevano realizzarle.

C – Abbiamo anche un’area neoliberista in quiete etica

E questa è Forza Italia, assieme a Noi Moderati: hanno certamente corposi riferimenti neoliberisti, ma in questo giro legislativo non si occupano di etica. Li indico “in quiete” perché nella legislatura 2013-2018 votarono attivamente e malamente.

D – Infine ci sono i populisti con un po’ di solidità etica

Fratelli d’Italia e Lega a priori dobbiamo vederli come orientati al popolo, e non hanno porcherie etiche nel programma (per me il presidenzialismo è una porcheria, ma non è una porcheria etica).

IN SINTESI.

I populisti B+D non stanno insieme, ma hanno una percentuali di voti pari al 54% e la larga maggioranza dei seggi.

I neoliberisti A+C pure non stanno insieme, e fanno il 43%.

Quelli a etica zero A+B potrebbero avere la maggioranza dei seggi, se quelli in “quiete etica” C si svegliassero male.

 

Princìpi base, ProLav, guerra

Tre sono le macro-aree che mi interessano.

  • I princìpi non negoziabili “versione base”: vita, famiglia, verità (declinata come libertà educativa e libertà religiosa).
  • «La proprietà dei poveri e di chi ha bisogno di lavorare per vivere», concetto che in Cara Irma ho sintetizzato nella sigla ProLav.
  • La guerra.

 

I princìpi non negoziabili “versione base” dovrebbero avere una buona difesa.

  • La scelta della Roccella alla Famiglia e Natalità,
  • la presenza di Mantovano(3) nel governo come “Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”,
  • la presenza di Lorenzo Fontana a capo della Camera,

fanno sperare che le istanze LGBTQI+ non avranno particolare risalto, e che il terzo tipo di toilette potrà attendere un’altra legislatura.

 

La vita è sacra, la famiglia è sacra, la verità è sacra, la ProLav è sacra. Mentre non è sacra la proprietà costruita sugli interessi passivi. Ma la ProLav gode scarsa attenzione politica in questa legislatura: è sostenuta esplicitamente solo nel programma dei 5 Stelle.

 

Infine c’è la guerra, sponsorizzata da tutti, tranne che dai 5 Stelle(4), e da piccoli movimenti vari trasversali.

 

Cosa sperare?

Quindi, cosa si può sperare?

Innanzitutto, per rispetto degli elettori, occorre sperare che il governo con la maggioranza dei seggi riesca a sopravvivere 5 anni, caso rarissimo nel maggioritario(5).

Poi bisogna sperare che i princìpi base siano davvero protetti dall’aria nuova che si intuisce con la presenza di Fontana, Mantovano, Roccella: speriamo che resistano con fermezza al loro posto.

Occorre anche sperare che ci siano delle teste ProLav presenti nel centrodestra (pur in assenza di testi espliciti nel loro programma) e che si facciano avanti. Altrimenti la “moneta di popolo” dovrà attendere altri 5 anni.

Sulla guerra invece non si può sperare nulla: allo stato attuale il Presidente del Consiglio si presenta come totalmente allineato. Su questo tema la Meloni sta nella categoria delle “donnette” (come le cape di Lituania, Svezia, Finlandia): preghiamo quindi perché faccia un salto di qualità per la pace.

 

Lo spiraglio viene da Berlusconi

Non so chi ha registrato gli audio di Berlusconi su Putin e sulla guerra. Non so con quale intento sono stati diffusi. Non lo so e non mi interessa. Mi interessa la sostanza.

Nell’audio “della vodka”, Berlusconi

  • dice di aver ricevuto 20 bottiglie di vodka da Putin per il suo compleanno,
  • dice che per Putin lui è il primo dei cinque amici che ha in Europa,
  • dice che per i Russi noi siamo in guerra perché forniamo armi,
  • e dice di essere molto preoccupato.

Nell’audio “della guerra”, Berlusconi racconta così.

  • Nel 2014 a Minsk si firmano accordi di pace tra l’Ucraina e le neocostituite repubbliche del Donbass.
  • L’Ucraina ignora gli accordi, attacca il Donbass e fa un sacco di morti.
  • Quando viene eletto Zelenskyj gli attacchi vengono moltiplicati.
  • Le repubbliche del Donbass mandano una delegazione a Putin per chiedere aiuto.
  • Putin cede alle pressioni, s’inventa l’operazione speciale, sperando in una settimana di giungere a Kiev, rimuovere Zelenskyj e insediare un governo di persone di buon senso.
  • Trova invece una resistenza imprevista, sostenuta da armi e soldi occidentali.
  • La guerra si impantana.
  • Se non c’è un intervento forte, non ci si salta fuori.
  • Purtroppo però non ci sono leader in Europa e in USA.
  • L’unico leader… sono io, Berlusconi.

Scandalo corale per queste parole. Alessandro De Angelis aggiunge che «peggio delle parole sono gli applausi finali» di chi ascolta.

Ma lo scandalo dove sarebbe?

Lo scandalo è che nessuno dei nostri giornalisti descriva le cose come le ha descritte Berlusconi.

“Minsk” è una parola che non deve esistere nelle nostre TV e sui nostri giornali. Perché Minsk è la dimostrazione pratica che l’Ucraina è dalla parte del torto da 8 anni e che la pazienza di Putin è stata infinita.

Non è che la chiacchierata di Berlusconi sia da prendere come un sunto preciso degli eventi. Dovessi fare il puntiglioso ricorderei

  • che prima di Minsk c’è il colpo di Stato di Euromaidan
  • che ci sono stati gli accordi di Minsk 2014 e poi quelli di Minsk 2015
  • che a Minsk con Russia e Ucraina firmarono Francia e Germania
  • che il grido di dolore del Donbass non parte quindi dagli attacchi militari extra di Zelenskyj, ma subito dal 2014
  • che forse Putin sperava in un cambio di regime, ma più realisticamente pensava di mettere la popolazione russa/russofona/russofila del Donbass sotto la sua protezione dopo 8 anni di guerra e di sanzioni interne (così come si era messa in sicurezza la Crimea da subito, grazie al referendum)
  • che ci sono almeno 4 eventi che hanno fatto traboccare il vaso: la fine di Trump nel novembre 2020 // le manovre militari “Tre Spade” con Polonia Lituania e Ucraina nel luglio 2021 // la fine dell’era Merkel nel dicembre 2021 // il protagonismo polacco che pretendeva il “non uso” del gasdotto Nord Stream, dicembre 2021.

Realmente non ci sono leader in Europa e in USA, se per leader si intende qualcuno che pensa al suo popolo. Al di là di Orban non saprei chi citare.

 

«Qualsiasi crisi apre la strada ai leader veri. Mentre il signor Berlusconi è sotto l’effetto della vodka russa in compagnia di “cinque amici di Putin” in Europa, Giorgia Meloni dimostra quali sono i veri principi e la comprensione delle sfide globali. Ognuno sceglie la propria strada».

Lo ha twittato in italiano Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

 

Questo rilancio dell’Ansa del 20 ottobre è molto preoccupante. Giorgia Meloni piace a Zelenskyj. Speriamo che la Meloni studi gli ultimi anni di storia, capisca la situazione e non faccia colpi di testa.

Rassicuriamo comunque Mykhailo Podolyak: quando Berlusconi faceva il suo semplice discorso non era sotto l’effetto della vodka russa. Mostrava invece quella lucidità che manca completamente ai media italiani.

 

Giovanni Lazzaretti

giovanni.maria.lazzaretti@gmail.com

 

NOTE

  • “Cara Irma” riflessioni pre-elettorali (e post-elettorali) da un paesino della bassa reggiana; elezioni 2022; dall’8 settembre al 16 ottobre 2022
  • “Populista” è, per me, un complimento: forza politica che vede il popolo, prima di vedere i conti; e che vuole combattere gli interessi passivi, danno primario del popolo.
  • Due volte relatore al Circolo Maritain, che onore.
  • I 5 Stelle nel programma elettorale puntano alla pace, ma sono comunque convinti che l’unico colpevole sia Putin. Impostazione erronea, ribadita recentissimamente da Conte.
  • Solo la legislatura 2001-2006 ebbe sempre la stessa maggioranza, seppure con 2 diversi governi. Tutte le altre legislature del maggioritario 1994-1996 // 1996-2001 // 2008-2013 // 2013-2018 // 2018-2022 ebbero governi diversi con maggioranze rimescolate. Caso a parte la legislatura 2006-2008 che non ebbe rimescolamenti, ma finì nel nulla in meno di 2 anni.

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2 commenti

  • massimo trevia ha detto:

    Caro Berlusconi,dopo anni che La critico, questa volta La ringrazio!Forse grazie il non essere piu’ cosi’ “centrale” nella coalizione sta facendo affiorare una sua buonissima e saggia componente ‘ e se la ascoltano puo’ davvero diventare il vero”padre nobile (e saggio e umano)”del centro-destra! Io mi rifiuto di pensare che non si possa intendersi con Putin ecc. …..e pero’ Zelensky e’ davvero un problema!

  • Adriana 1 ha detto:

    OT,
    Gentile Tosatti, forse finora non se ne è accorto, ma i doppi incipit del blog ” mi sembra interessante…” e ” mi sembra opportuno…”servono a depistare i commenti ora sull’uno, ora sull’altro.