Treviso, Pro Vita & Famiglia: no a “Carriera Alias”. Genitori, Protestate!

20 Ottobre 2022 Pubblicato da 6 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo questo messaggio da Pro Vita & Famiglia, e ci sembra importante portarlo alla vostra attenzione. Buona lettura, e partecipazione…

§§§

Ciao Marco,

 

ho un aggiornamento grave e urgente.

 

In questi giorni il movimento Lgbt sta aumentando la pressione sulle scuole italiane affinché introducano la cosiddetta carriera alias nei loro regolamenti interni (più avanti ti ricordo in cosa consiste questa pratica gravissima, perché devi avere le idee ben chiare).

 

Domani a Treviso si svolgerà un pericoloso evento promosso dalla Rete Lenford – Avvocatura per i Diritti Lgbt.

 

La Rete Lenford è un’associazione di giuristi e avvocati che lavora per realizzare l’Agenda Politica Lgbt in ogni ambito sociale, compresa la scuola.

 

L’evento di domani riguarderà proprio la carriera alias: inviteranno i presidi di tutte le scuole superiori della città (anche le medie) a introdurla nei loro istituti. Gravissimo.

 

Sono già intervenuto con un comunicato ripreso dalla stampa locale:

 

 

Attenzione: non riguarda solo Treviso.

 

La Rete Lenford ha annunciato che girerà di città in città in tutta Italia per organizzare eventisimili.

 

È un attacco che ci riguarda tutti, dovunque ci troviamo.

 

Marco, io e te oggi possiamo fare qualcosa di davvero molto concreto per denunciare e bloccare questo attacco.

 

Ho bisogno che mi dedichi solo qualche minuto. Non pensi che ne valga la pena?

 

1.Se non hai ancora firmato la petizione  contro l’ideologia gender nelle scuole, ti prego di farlo immediatamente (già quasi 40.000 firme).

 

Se hai già firmato, è della massima urgenza condividere il Link della petizione nelle tue chat di WhatsApp con familiari, amici, conoscenti, colleghi, parrocchiani…

 

Qui sotto c’è il link della petizione, firmala e/o condividila subito a più persone possibili, per favore:

 

provitaefamiglia.it/petizione/stop-gender-nelle-scuole

 

 

  1. Passa a questo punto solo dopo aver firmato e/o condiviso il Link della petizione!

 

C’è una secoda piccola azione da compiere subito.

 

L’evento di domani a Treviso ha ricevuto il patrocinio della Commissione Pari Opportunità del Comune, che è amministrato dal centrodestra.

 

È molto grave (e sconfortante).

 

Dal centrodestra ci aspetteremmo che difenda la libertà educativa dei genitori e che blocchi l’ideologia gender nelle scuole!

 

Per questo ti chiedo – dopo aver firmato e diffuso la petizione – di mandare una civile mail di protesta al Sindaco di Treviso Mario Conte a questo indirizzo:  sindaco@comune.treviso.it

 

Puoi scrivere un messaggio simile a questo:

 

Gentile Sindaco Conte, le chiedo di prendere le distanze dall’evento organizzato dalla Rete Lenford a Treviso per promuovere la “carriera alias” nelle scuole: si tratta di una procedura ideologica e illegale che confonde e danneggia iminori. Cordiali saluti

 

Puoi modificare il testo a piacimento, ma è importante mandare la tua civile mail di protesta oggi stesso, perché l’evento è domani!

 

Scrivi all’indirizzo:

 

sindaco@comune.treviso.it

 

Ti devo ricordare brevemente in cosa consiste la carriera alias.

 

È importante avere le idee chiare, perché potremmo dover rendere conto delle nostre opinioni ad altre persone.

 

La carriera alias è una modifica (illegale) al regolamento scolastico che molte scuole stanno attuando, su pressione del movimento Lgbt, per trattare gli studenti in base all’identità di genere che loro dichiarano di auto-percepire, e non in base al loro sesso biologico maschile o femminile.

 

Ti faccio un esempio pratico:

 

Marco, 15 anni, è ovviamente un maschio, ma “si sente” femmina.

 

Questo suo sentimento, slegato dal sesso biologico, è definito identità di genere.

 

Se la sua scuola ha introdotto la carriera alias nei suoi regolamenti (su pressione del movimento Lgbt), Marco potrà chiedere di essere trattato in tutto e per tutto sulla base del suo sentimento – della sua presunta identità di genere – e quindi come se fosse davvero una femmina.

 

Sarà chiamato con un nome femminile che lui sceglierà, e che sarà modificato anche sul registro elettronico e nei documenti scolastici.

 

Di conseguenza, potrà usufruire dei bagni e degli spogliatoi per le femmine.

 

Tutto ciò, rimanendo un maschio.

 

Questa è la carriera alias: un regolamento illegale con cui la scuola tratta uno studente o una studentessa non in base alla sua identità sessuale reale (maschile o femminile) ma in base alla sua presunta identità di genere auto-percepita.

 

Il problema è che oggi i giovani sono sottoposti a un continuo bombardamento culturale e mediatico che li invita a mettere in dubbio la loro sessualità, e che insinua nelle loro menti e nel loro animo la tremenda menzogna di essere “nati nel corpo sbagliato”.

 

La società dovrebbe aiutare gli adolescenti a resistere a questo bombardamento ideologico e a restare saldamente ancorati al REALE.

 

Cioè al fatto di essere maschi e femmine, uomini e donne.

 

Invece, con la carriera alias, la scuola avalla e incoraggia questo caos ideologico interiore, addirittura istituzionalizzandolo.

 

È incredibilmente grave, incredibilmente pericoloso, incredibilmente dannoso.

 

Per questo ti chiedo di aiutarmi oggi con le due piccole azioni che ti ho citato sopra:

 

  1. Firma e/o condividi subito la petizione contro la carriera alias nelle scuole:

 

provitaefamiglia.it/petizione/stop-gender-nelle-scuole

 

  1. Scrivi oggi una civile mail di protesta al Sindaco di Treviso:

 

sindaco@comune.treviso.it

 

Se oggi ti prendi solo qualche minuto, seriamente, per compiere queste due piccole azioni, mi avrai dato un aiuto straordinario.

 

A me, e a migliaia di famiglie, di padri e madri che combattono ogni giorno per difendere i loro figli da questo bombardamento ideologico.

 

Grazie infinite Marco.

 

In alto i cuori,

 

Jacopo Coghe

 

§§§

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6 commenti

  • Topo gigio ha detto:

    Cos’è successo ? Siamo tornati all’antico ?
    Allora non ero solo io , povero topo di campagna a non capirci nulla su come si potesse commentare nel nuovo sito.
    Qui in campagna non si usa feisbuck né Twitter.
    E se un mio amico mi ha detto di non iscrivermi su feisbuck nessuno mi ha sconsigliato Twitter.
    Ho provato a iscrivermi lì ma non ci sono riuscito . Ha avuto il coraggio di chiedermi la data di nascita quello screanzato ! E no, la data di nascita no !
    Così basta con i commenti. Più tempo per tutto il resto.
    Comunque coraggio militi di pro vita e famiglia.
    Continuate a battervi come leoni e cercate di non scoraggiarvi.

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