Investigatore Biblico. Ricchezza o Mammona? Depistaggio Teologico?

22 Settembre 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante offrire alla vostra attenzione  e discussione questo articolo dell’Investigatore Biblico, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura.

§§§

 

 

Indizio n.101 Bibbia CEI 2008: “Anche il termine ‘mammona’ sostituito dai traduttori: vero e proprio depistaggio teologico” di INVESTIGATORE BIBLICO

Lc 16,1-13

Devo segnalare un grave errore di traduzione nel Vangelo di questa Domenica, nel quale il termine utilizzato nella versione 2008 della CEI sradica di netto il vero e originale messaggio di Gesù.

Andiamo a vedere la differenza.

CEI 1974: “Non potete servire a Dio e a mammona” (Lc 16,13b)

VULGATA: “Non potestis Deo servire et mammonae” (Lc 16,13b)

CEI 2008: “Non potete servire Dio e la ricchezza” (Lc 16,13b).

Nel testo originale greco il termine (traslitterato) è “mamona”.

Dunque la Cei 2008 ha tradotto con “ricchezza”, ciò che per le altre versioni è rimasto semplicemente “mammona”.

Perché ciò? Errore di ignoranza? Non credo. Io faccio la mia riflessione poi ognuno di voi tragga le sue conclusioni.

Intanto bisogna capire chi è “mammona”.

Mammona non è semplicemente la “ricchezza”. Ma è il “demonio” della ricchezza. E’ un demone che ha origine nella mitologica caldeo-siriaca e che veniva anticamente invocato per avere ricchezza, potere, lusso e benessere sfrenato.

Per questo Gesù non antepone a Dio la semplice ricchezza. Ma dice: non puoi servire Dio e mammona. Non puoi servire Dio e il demonio. Non puoi servire Dio e un idolo.

Infatti, la “ricchezza” in sé non è malata. E’ l’uso che spesso si fa della ricchezza che può diventare malato, quando diventa un servire il demonio.

Come la sessualità. Dio ha creato la sessualità per il bene. Ma esiste anche il demonio della sessualità, che si chiama Asmodeo (cfr Libro di Tobia), che la distorce, e che cerca in tutti i modi di infangare e distruggere un dono così grande voluto da Dio.

Purtroppo oggi questo demonio di nome “mammona” viene ancora invocato da tante persone. Dico seriamente. Ci sono persone che acquistano talismani di “mammona”, pensando in questo modo di diventare ricchi. Una cosa terribile. Idolatria.

Ecco degli esempi quiqui e qui

In rete è pieno di nefandezze simili.

Tradurre male un versetto (o comunque in modo riduttivo) significa perdere una possibilità di fare catechesi ai fedeli mettendoli in guardia dall’idolatria diabolica, dall’invocare i demoni (perché molti lo fanno e non si rendono neanche conto, poi vanno a fare anche la Comunione).

Mammona è un vero e proprio demonio, che MOLTI tutt’oggi invocano, con rituali, talismani e stregonerie varie.

Con questa traduzione errata si perde un’occasione per catechizzare correttamente.

Sorge una domanda: i neotraduttori 2008 credono nell’esistenza del demonio? Facendo una ricerca veloce anche in Mt 6,24, il passo parallelo, la 2008 traduce con “ricchezza”, mentre tutte le altre versioni, soprattutto il testo originale greco, riportano “mammona”.

A voi lettori lascio tutte le conclusioni.

Investigatore Biblico

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24 commenti

  • stefano raimondo ha detto:

    Articolo perfettamente condivisibile. Mammona è il diavolo, o più in generale l’insieme degli idoli.

    I soliti moralisti “progressisti” cercano di prendere due piccioni con una fava: innanzitutto il tradizionale odio verso la ricchezza, che Gesù non ha mai criticato, e inoltre la de-demonizzazione dei vari passi del Vangelo, come se in quest’ultimo non si prefigurasse un vero e proprio nemico. Oltre al pauperismo e all’iniezione dei sensi di colpa nei fedeli, lo scopo è il disconoscimento della natura conflittuale del genere umano e l’ingenua
    configurazione di una società completamente pacificata (ipotesi impolitica, perché nega l’esistenza del nemico, ciò paradossalmente aumenta il tasso di conflittualità e la violenza – vedi Schmitt).

  • Adriana 1 ha detto:

    A proposito di cambiamenti radicali del NOM rispetto al VOM…di quanto i Cristiani adulti vengano trattati da bambini e di quanto l’uomo abbia bisogno di rivolgersi a Dio per trovare sé stesso…l’intervento di un sacerdote.
    https://www.maurizioblondet.it/sine-liturgia-tradizionale-non-possumus-et-non-poterimus/

  • luca antonio ha detto:

    La questione a mio avviso è ancora più profonda.
    Ho già avuto modo di scrivere qui 3 anni fa sull’argomento, riporto quanto già espresso . Mammona rappresenta un orientamento dello spirito, che rappresenta una possibilità per ognuno di noi, ed è l’ amore per la materia, per la sicurezza materiale, per il “mondo”, che va – anzi andava, adesso un’altra sciapa traduzione Cei l’ha trasformata in “ricchezza” – sotto il nome di Mammona; “…non potete adorare Dio e Mammona…” dice Gesù. Mammona ha la stessa radice semantica di amen
    ( certo) , cioè sicurezza; sicurezza per noi, per i nostri cari , per la nostra società; il denaro aiuta a dare sicurezza ma non ne riassume l’intero significato che è sostanzialmente il calcolo che l’uomo fa per decidere lui il proprio destino e che lo spinge a “prendere il potere”, – a calcolare ciò che mi costa e ciò che mi conviene – con tutte le ricadute del caso. Calcolo, “presa di potere”, che taglia in radice ogni affidamento a Dio dimenticando le parole del Maestro “non preoccupatevi di cosa mangerete o con cosa vi vestirete, cercate piuttosto il regno di Dio e il resto vi sarà dato in aggiunta.”
    Rappresenta quindi il decidere noi cosa sia il bene e cosa sia il male, sostituendoci a Dio, “..eritis sicut deus, scientes bonum et malum.”
    Il “peccato” – virgolettato perchè per qualcuno, vedi ad es. madame Blavatskj e co. è un merito e non un peccato – di Lucifero, di Prometeo.

    • Daouda ha detto:

      Biblicamente come il basar ossia corpo è l’nsieme della natura umana ossia anche il nous e la psiche oltre il soma ( basti pensare che il carnale in Paolo apostolo ha derive peccaminose anche emenintemente intellettuali oltre che fisiche ) Mammona non può riguardare il solo materiale in realtá ma tutto ciò in cui nel naturale si ripone la proptia fiducia e quindi sicurezza quindi appunto un’idolatria

      • luca antonio ha detto:

        “Mammona non può riguardare il solo materiale in realtá ma tutto ciò in cui nel naturale si ripone la proptia fiducia e quindi sicurezza quindi appunto un’idolatria.”
        Grazie per la puntualizzazione e l’estensione del campo di azione di Mammona, che approfondisce e rende ancora piu’ pregnante il concetto.

  • Adriana 1 ha detto:

    za

  • Adriana 1 ha detto:

    z

  • qanv ha detto:

    ++

  • SOLDATO AGLI ORDINI DI CRISTO ha detto:

    La riflessione fondamentale è che esistono demoni (o schiere di demoni) che si compiacciono maggiormente di un vizio piuttosto che di un altro e che cercano di far entrare nel cuore degli uomini quel vizio che prediligono, spesso alternandosi tra di loro a seconda delle circostanze di tempo e di luogo e delle disposizioni della persona da tentare (tutti insieme non assalgono l’uomo contemporaneamente). Non si parla più di queste cose da cui invece dovremmo essere messi in guardia (sapete, ci siamo evoluti, peccato però che il diavolo è rimasto lo stesso ed esiste). ‘A Spiritu fornicationis, libera nos Domine’ ad esempio, è una delle invocazioni a Cristo che non si pronunciano più nelle Litanie dei Santi.

    • OCCHI APERTI! ha detto:

      Tra gli ordini minori, l’esorcistato è stato soppresso.
      E ho detto tutto, caro Soldato…

  • Ambra ha detto:

    Grazie, investigatore biblico. Personalmente avrei ritenuta valida la traduzione piu’ recente, perche’ nessuno mi ha mai informato dell’esistenza di un demone della ricchezza.
    Ma da un punto di vista psicologico e’ chiara la differenza tra un uso giusto e sano della ricchezza e il dannarsi l’anima per conquistare ricchezze sempre maggiori.

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Infatti, la ‘ricchezza” in sé non è malata. E’ l’uso che spesso si fa della ricchezza che può diventare malato, quando diventa un servire il demonio”.

    Si potrebbe notare che la “ricchezza in sé” non esiste, bensì esistono i ricchi, come, per portare un solo esempio, non esiste la pittura in sé bensì esistono i pittori.

    Quindi la ricchezza in sé è un’astrazione (in)utile al filosofare e teologizzare in modo accademico, e non ha alcuna relazione con la concreta vita umana.

    La ricchezza fatta propria dal ricco: ecco l’argomento scottante. Non si vede, infatti, in base a quale “sano” principio un essere umano possa sentirsi autorizzato ad accumulare (con quali mezzi tra privilegi e intrallazzi lasciamo perdere!) una ricchezza e a sentirsene proprietario.

    Basta tenere presente che la morte è la conclusione della vita terrena per dedurre che la ricchezza e la proprietà personale sono un’angheria prima che una sciocchezza.

    Quindi è già l’accumulo di ricchezza privata che sta sotto l’influsso di Mammona, per quanto “buono” possa essere il ricco.

    Devo ancora conoscere un ricco che non fa beneficienza dando del superfluo, stando bene attento a conservare (e a incrementare) il proprio accumulo, chiamato ipocritamente “investimento”.

    • Stilobate ha detto:

      “Mentre Platone discorreva delle Idee usando i termini ‘tavolità’ e ‘tazzità’, Diogene obiettò: ‘Io, Platone, vedo sì una tavola e una tazza, ma la tavolità e la tazzità non le vedo in alcun modo’. Al che Platone rispose: ‘È logico, perché hai gli occhi con cui si vedono una tavola e una tazza, ma non hai l’intelligenza con cui si contemplano l’Idea di tavolo e l’Idea di tazza.” (Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, VI, 53, Vita di Diogene Cinico).

    • Stilobate ha detto:

      Ciò citato, sull’accumulo di ricchezze concordo. Bisognerebbe quanto meno porre precisi limiti e impedire la formazione di enormi patrimoni in grado di condizionare, e corrompere, in radice la vita della collettività. Anche in questo caso la via giusta è quella del giusto mezzo.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Le Idee sono buone per un abbandonarsi ad una piacevole disquisizione accademica, visto che c’è Platone di mezzo. Si può stare ore, giorni e anni a disquisire intelligentemente sulle Idee, che però restano incontaminate soltanto nel loro mondo che è l’Iperuranio. E’ nel Tellurico che la faccenda si complica. E noi ci troviamo nel Tellurico, non nell’Iperuranio.

        Certo, sarebbe auspicabile un connubio fra Iperuranio e Tellurico, ma ciò richiederebbe esseri umani dall’intelligenza iperurania unita ad un’onestà tellurica a tutta prova, la qualcosa non sembra, almeno per ora, alle porte.

  • Adriana 1 ha detto:

    af

  • Cristiana Cattolica ha detto:

    Riservato ai sacerdoti
    Gesù :
    Non si può servire a due padroni:

    O servite me, Gesù Cristo e il suo vicario BENEDETTO
    (accettando la croce dell’emarginazione e della privazione dello stipendio e della parrocchia che vi costringe a celebrare nelle case)

    O continuate a servire Satana e il suo vicario BERGOGLIO.
    (per continuare ad avere lo stipendio, la parrocchia e la stima del mondo)

  • cattolico ha detto:

    non puoi servire me e yhwh e tutti gli dei del politeismo.

  • EGT ha detto:

    caro Investigatore Biblico , traduzione ed interpretazione a parte , sono convinto che oggi il significato di Mammona sia piuttosto : CULTURA , è infatti la cultura cosiddetta dominante che sceglie ed impone i Valori di riferimento ( quale la ricerca della ricchezza, se vuole ) . E’ la Cultura impregnata di nichilismo a confondere l’uomo e imporgli di servire altri valori alternativi a Dio. Lo spiega anche Benedetto XVI nella introduzione a Caritas in Veritate . Provi a rifletterci su. Grazie . GottiTedeschi

  • natan ha detto:

    Non leggo la Bibbia del 2008. Purtroppo , leggo la Bibbia del 1974. E quando faccio riferimenti utilizzo sempre i testi del 1974. ( A quei tempi c’erano ancora persone di buon senso e meno cattolici adulti in giro)

    • Gabriele ha detto:

      Dio non si è rivelato parlando in italiano ai traduttori di Cei74: la Rivelazione si è conclusa nel 1°secolo con la morte dell’ultimo apostolo.

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