Lazzaretti. I liberali mi Hanno Stufato.

21 Settembre 2022 Pubblicato da 3 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Giovanni Lazzaretti nel suo dialogo epistolare con Irma offre alla nostra attenzione altre riflessioni e considerazioni pre-elettorali…buona lettura.

§§§

 

I liberali mi hanno stufato

Bene, ho tutto più chiaro.

Non posso dire “abbiamo tutto più chiaro” perché sono le 5 e mezza e non mi sono confrontata con le altre. Da stupida non ho dato un’occhiata ieri sera: stavolta avevi spedito presto, c’era tutto il tempo per parlare con le mie socie.

Posso riassumere il tuo pensiero con parole mie?

I partiti presenti in parlamento hanno tutti commesso cose gravissime, altre ne hanno in cantiere, e tu, col tuo concetto (tuo e mio, ma sai anche che qui non posso parlare al plurale con tutte le mie socie) di “voto morale” non li voterai.

Quindi, facile deduzione, voterai una piccola lista o bianca o nulla.

Però… Però conosci i tuoi polli. Nel senso che un buon gruppo ti legge, ma non ti segue.

Ossia fanno “voto utile”.

E a questo punto ti sei sbilanciato a fare una classifica.

Primo: Movimento 5 Stelle. Secondo: il “cane bastonato” della Lega. Terzi, ma equivale a “cestinati”, PD, LeU (o come si chiamerà stavolta), Forza Italia.

Caso anomalo la Meloni, che avevi messo così in alto da darle il 2 per mille. E adesso precipita. Sotto la Lega certamente, ma forse anche nel cestino.

«E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!»

La metto un po’ in ridere.

Ciao. Irma

 

19 settembre 2022, San Gennaro

 

Cara Irma,

intanto leggo che c’è un ricorso di Cappato, decideranno “prima delle elezioni” (bontà loro), possibile un rinvio delle elezioni al 25 novembre, altri 2 mesi di Draghi.

Nel frattempo scoppierà il freddo ed emergenze varie. Chissà che non blocchino tutto definitivamente consolidando la dittatura del Migliore, a motivo della “emergenza”.

***

Sì, grosso modo è come hai scritto tu.

Ma insomma, uno non percepisce la macro-situazione, anche senza spulciare i programmi?

  • Voti PD & soci, o Calenda, cosa vuoi aspettarti? Neoliberismo spietato (hanno Cottarelli in lista!) + perversioni etiche + guerra.
  • Voti centrodestra? Guerra + neoliberismo un po’ più morbido (le affermazioni nOmismatiche della Lega 2018 sono sostanzialmente svanite) + protezione etica, ma senza retromarcia sulle porcherie del passato.
  • Voti 5 Stelle? Perversioni etiche + protezione dalla guerra + nuovo paradigma monetario (il piano di salvezza nazionale è diventato “Piano Italia” praticamente in integrale nel programma).

A questo punto, se uno vota centrodestra o centrosinistra (o la variante Calenda), lo fa perché “è” di centrodestra o di centrosinistra e non si accorge di che cosa sta realmente accadendo.

La guerra è sottovalutata. La gente continua a pensarla come una cosa lontana nella quale, alla peggio, ci perdiamo dei soldi. Quando ci staccheranno la luce a turno cominceremo a pensarla un po’ diversamente. E quando manderemo dei militari le cose si complicheranno ulteriormente.

Siamo in un’alleanza finto-difensiva che ha fatto solo azioni offensive. Vuoi che non succeda prima o poi un pasticcetto organizzato ad hoc, per il quale saremo “costretti” a intervenire in prima persona? Del resto la “rivoluzione spontanea” di Euromaidan 2014 fu, appunto, un pasticcetto organizzato ad hoc.

Che Dio ci aiuti.

Ma intanto votare un partito meno muscolare della Meloni non può che fare del bene.

 

Una (blanda) occhiata ai programmi – PD & soci

Anche se, come avevi intuito, non farò una disamina dei programmi come nel passato, i programmi li ho scaricati come sempre, e “annusati” tutti. Ho visto anche dei refusi di scrittura, così anche i miei errori di battitura sono più tollerabili.

Partiamo dal PD.

Hanno un programma base di 37 pagine e poi allegati separati di approfondimento dei vari settori.

  • Il programma base cita “Draghi” 10 volte. Draghisti assoluti, senza di lui non possono vivere.
  • “Approveremo subito” la legge sulla omolesbobitransfobia. La parola si allunga, ormai se parli di omofobia sei un vecchio. Inoltre vogliono il matrimonio egualitario.
  • Vogliono lo “Ius scholae”, visto che il vecchio Ius Soli non passava. Farà da grimaldello per far passare tutto, secondo una consolidata tecnica appresa dai Radicali.
  • Approveranno una legge sul fine vita.
  • Vogliono aumentare le migrazioni, abolendo la “Bossi-Fini”.
  • La cannabis, ovviamente.

Poi ci sono chicche come questa.

L’aggressione russa all’Ucraina ha confermato che il posto dell’Italia è al fianco di tutti i Paesi che vogliono la pace e che difendono la forza del diritto dagli abusi della forza. Dentro questo quadro, vogliamo che Unione europea, NATO e ONU rimangano le organizzazioni internazionali di riferimento per l’Italia, dove svolgere un ruolo autorevole e da protagonisti. Deve inoltre continuare il sostegno all’Ucraina, insieme all’iniziativa politico-diplomatica congiunta di Germania, Francia e Italia per la fine dell’aggressione e l’avvio di negoziati di pace.

Continuo a chiedermi perché dovremmo dare sostegno all’Ucraina. È un alleato? No. È un paese democratico? No. Ha fatto un colpo di Stato, espelle partiti politici, lavora con milizie imbarazzanti, non rispetta i patti internazionali (accordi di Minsk) liberamente firmati. Lo sosteniamo per difendere le nostre fonti energetiche? No. Anzi per darci delle martellate da soli.

Dobbiamo semplicemente sostenere una “guerra per procura”.

I Paesi che voglio la pace… I Paesi NATO? Quelli della Serbia, Afghanistan, Iraq, Libia,…? La forza del diritto sugli abusi della forza? Ma mi faccia il piacere, direbbe Totò. San Mu’hammar Gheddafi, martire bancario, avrebbe qualcosa da ridire.

Altra chicca, questa è presa da un allegato.

Fin dall’inizio della pandemia, la Difesa ha fornito un insostituibile supporto al Sistema-Paese, grazie alle peculiari e variegate capacità di cui essa dispone – e dovrà continuare a disporre anche in futuro – per assolvere la sua missione primaria: la difesa e la sicurezza dello Stato.

Capacità che si sono confermate essenziali per esprimere quei livelli di prontezza e di reattività necessari a fornire la risposta più efficace alla crisi sanitaria, i cui drammatici risvolti hanno proposto sfide che hanno molte similitudini con quelle prettamente militari e che, per essere affrontate al meglio, hanno richiesto visione, rapidità, efficacia, prontezza operativa e avanguardia tecnologica.

Quindi il generale Figliuolo dobbiamo vederlo come una figura “strutturale”. La militarizzazione della sanità.

Il vecchio LeU non c’è, c’è un’alleanza sinistra-verdi, e li lascio perdere. C’è Di Maio e, a maggior ragione, lo lascio perdere: un voltafaccia imbarazzante, un alleato imbarazzante.

Mi interessa invece +Europa perché, essendoci la Bonino, delinea il trend per il futuro.

  • Fine vita? Specifichiamo meglio. “Aiuto medico alla morte volontaria e all’eutanasia”.
  • Matrimonio egualitario, adozione per le coppie dello stesso sesso e per i single, riforma complessiva del diritto di famiglia.
  • Adeguata informazione di salute sessuale e relazioni affettive nelle scuole.
  • Decriminalizzazione e regolamentazione del lavoro sessuale.

Elenco non esaustivo.

 

Questa è “la sinistra”. Liberali, liberisti, libertari, libertini, distinzioni che ti avevo già fatto nel 2020(1).

Che non abbia più niente a che veder col popolo lo mostra questo trafiletto.

Vogliamo permettere a tutte e tutti di avere accesso a un’alimentazione sana, a partire dai bambini e dalle bambine. Lo faremo non solo attraverso l’impegno a rendere universale e gratuito l’accesso alle mense scolastiche, ma anche introducendo una forma di reddito alimentare, tramite un sistema digitale che permetta alle persone indigenti di iscriversi e ricevere mensilmente un determinato numero di pacchi alimentari, attraverso il recupero del cibo, che rischia di essere sprecato, dalla distribuzione e la sua successiva erogazione in centri di distribuzione messi a disposizione dai Comuni.

Ecco a cosa è ridotta la dignità umana. Reddito alimentare con distribuzione di pacchi di alimenti vicini alla scadenza. Ma queste sono cose che fanno già le Caritas, senza bisogno che se ne occupino i politici. E poi parlano male del reddito di cittadinanza.

Questo è un trafiletto che DEFINISCE le “persone indigenti” come irrecuperabili.

Sveglia, gente!

«È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»

La scena descritta da Varoufakis nel suo libro descrive invece un piccolo atto di dignità, in mezzo alla gabbia di debito creata da Draghi, Lagarde e Unione Europea.

«Sai chi è questo signore?» chiese al fratello indicandomi.

«È quello che ha dato alla mamma la carta di plastica con la quale ha potuto fare la spesa al supermercato. Duecento euro al mese!» disse orgoglioso perché si ricordava la cifra.

Rivolto a me disse: «L’hai fatto tu, vero?»

«Abbiamo cercato di fare del nostro meglio», risposi abbracciandolo.

Non c’era nessuno ad assistere alla scena, soltanto il fotografo tedesco che non poteva capire il nostro scambio in greco, e questo rese il quadretto molto più piacevole.

Devo ancora aggiungere qualcosa per cestinare PD & soci?

 

Calenda-Renzi

Una separazione dal PD che sa molto di “tattico” (posto che difficilmente il centrosinistra vince, meglio avere più libertà di movimento, e doppi accessi televisivi), comunque hanno un loro programma.

Sono “moderati”: vogliono la legge sulla omotransfobia e non sulla omolesbobitransfobia.

Citano Draghi “solo” 8 volte, non 10 come il PD.

Ius Scholae, ovviamente.

Niente cannabis.

Aumento delle spese militari di 2,6 miliardi l’anno (ce lo chiede la NATO).

Poi il mito del PNRR, che va di pari passo col mito di Draghi.

Partendo dal punto di riferimento fondamentale: l’attuazione “senza se e senza ma” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che non è solo il più ambizioso programma di modernizzazione che il nostro Paese abbia mai visto, ma è anche l’occasione – se ben gestito – di far avanzare l’integrazione europea lungo le dimensioni che sono necessarie per rendere l’Europa la protagonista di questo secolo.

Poi l’autoelogio del duo Renzi-Calenda.

Le ragioni sono chiare: dapprima conservatorismi e poi i populismi (di destra e di sinistra) hanno impedito all’Italia di realizzare quelle riforme profonde che erano necessarie per rilanciare la crescita e sfruttare le opportunità della globalizzazione. La prova che un altro modo di governare è possibile è data dall’esperienza del governo Renzi – con Carlo Calenda Ministro dello SviluppoEconomico – in cui la pressione fiscale è diminuita di circa due punti percentuali, il debito pubblico si è stabilizzato e furono introdotte riforme di sistema per far crescere la produttività (Jobs Act, Industria 4.0 e tante altre).

La pressione fiscale si era solo “trasformata”, il debito non si era stabilizzato (al massimo si era stabilizzato il rapporto debito/PIL).

Comunque tutto il programma è la reiterazione dei mantra neoliberisti: che siano cioè possibili delle “riforme” mantenendo il solito paradigma dei soldi che devi sempre “cercare”.

Salutiamo anche loro.

 

Centrodestra

Tre forze alleate, ma ben diverse. Ognuno ha il suo programma, poi c’è il programma governativo globale.

Pizzico qualcosa.

Banca d’Italia: La Banca Centrale Italiana deve essere l’ente che garantisce la stabilità e il funzionamento del sistema finanziario e monetario. Istituto di diritto pubblico le cui quote possono essere detenute solo dallo Stato e sono inalienabili. Inoltre chi lavora in Banca d’Italia non può né lavorare né fornire servizi di consulenza o altro tipo agli istituti sotto vigilanza diretta o indiretta per un periodo non inferiore a 5 anni (separazione delle carriere per evitare “porte girevoli” e conflitti d’interesse).

Bello no? È “roba mia”, roba che mi piace.

Prevedere il divieto per le banche commerciali, ovvero le banche che effettuano la raccolta di depositi tra il pubblico, di effettuare attività legate alla negoziazione e all’intermediazione dei valori mobiliari, stabilendo la separazione tra le funzioni delle banche commerciali e quelle delle banche d’affari;

E poi avanti, con tante altre precisazioni sulla separazione bancaria. Bellissimo no? Anche questo è roba che ho trattato in tutte le salse.

Di chi è questo programma secondo te?

Di Forza Italia, di Fratelli d’Italia, o della Lega?

È della Lega. Solo che è la Lega 2018. Adesso questi punti non ci sono più. Citano le banche d’affari solo in un excursus storico. Nel 2018 avevano preso il disegno di legge Tremonti sulla separazione bancaria e l’avevano inserito in programma: un copia-incolla puro e semplice, tanto che nel programma c’era rimasta la frase “di cui alla presente legge”, frase che ovviamente in un programma non ha senso.

Nel programma della Lega di oggi trovi invece frasi di questo tipo.

La Lega è impegnata a ripristinare un ordine internazionale di stampo liberale, senza intromissioni esterne e volto alla stabilità come quello che si è affermato in Europa all’indomani della seconda guerra mondiale grazie all’impegno degli Stati Uniti, nostro solido alleato, e del sistema di alleanze e di cooperazione internazionale da essi favorito.

E ancora.

La guerra in Ucraina dimostra però che la pace è un bene precario e per nulla scontato, dunque da difendere. L’appartenenza alla NATO è garanzia di una mutua difesa e richiede un impegno anche in termini di risorse economiche. Gli investimenti per la Difesa sono necessari al fine di dare attuazione al principio di deterrenza, lo stesso che ha garantito la sicurezza in Europa dal secondo dopoguerra.

È una Lega “normalizzata”, che torna alle sue radici neoliberiste, e non mette più in discussione nulla.

In Fratelli d’Italia abbiamo questo.

Per una politica estera incentrata sulla tutela dell’interesse nazionale e sulla difesa della Patria. Pieno rispetto delle nostre alleanze internazionali, anche adeguando gli stanziamenti per la Difesa ai parametri concordati in sede di Alleanza Atlantica. Al fianco dei nostri alleati internazionali nel sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione della Federazione Russa.

Il programma di Forza Italia non lo esamino nemmeno. Sono così credibili come “liberali” che volevano lasciarmi a pane e formaggio. Il massimo che arrivano a dire sul sistema bancario è “Tetto massimo alle commissioni bancarie per l’uso del POS”.

Poi, Irma, non sto mica dicendo che non ci sia niente di buono. Il programma della Lega è 202 pagine. Fratelli d’Italia è 40 pagine, e a ogni punto c’è la possibilità di guardarsi approfondimenti sul telefonino (non col mio naturalmente, anche perché il mio cellulare è retrocesso al 2G). Forza Italia ha 36 pagine e forse approfondimenti che non ho cercato.

Non ci sono novità concettuali.

  • Alleanze internazionali blindate, senza distinguo, e quindi guerra alimentata.
  • Neoliberismo blando, con epurazione di tutte le spinte buone della Lega anno 2018.
  • Niente porcherie etiche. Sparite, se non ho guardato male, le brutture 2018: castrazione chimica, legalizzazione della prostituzione, animali come esseri senzienti in Costituzioni.
  • Ma anche nessun tentativo di retromarcia. Ciò che c’è per legge è il dato di fatto, e la Meloni si adegua su tutto, dall’aborto alle unioni civili.

Poi c’è la faccenda del presidenzialismo. Questo non vìola nessun principio, ma lo boccio politicamente. Prendo il testo integrale dal programma della Lega (nella Meloni lo do per scontato, nella Lega mi fa un po’ tristezza).

Il presidenzialismo, secondo il modello sperimentato in Francia con successo, è la risposta. Eleggere direttamente il Capo dello Stato, in un contesto di rafforzamento dei poteri di controllo del Parlamento, consentirà ai cittadini di scegliere chi ha la responsabilità e i poteri per far rispettare la volontà espressa in occasione delle elezioni.

Il Presidente della Repubblica direttamente eletto vigilerà sui comportamenti delle forze politiche, guiderà la politica nazionale, rappresenterà l’Italia nei consessi internazionali per tutta la durata del suo mandato.

Potrà sciogliere le Camere nel caso in cui venga minacciata la stabilità dei governi scelti dai cittadini e davanti a essi risponderà del proprio operato. È un modello che in Italia già esiste, a livello comunale e regionale. Ed è un modello che funziona. Lì, i cittadini sentono di scegliere veramente, i governi sono stabili, chi vince può realizzare i propri programmi e non può sfuggire alla responsabilità se non li realizza.

A maggior ragione a livello nazionale, la politica non può fare a meno delle riforme istituzionali. E le riforme parziali, come il taglio dei parlamentari, sono un passo avanti, ma non sono assolutamente sufficienti di fronte alla crisi del sistema politico e alle sfide del Paese. Che richiede un intervento complessivo e organico.

Una grande riforma istituzionale, può restituire all’Italia rispetto, credibilità e soprattutto efficienza, senza le quali il declino sarà inarrestabile.

Ora, non è che in Francia “funzioni”. In Francia accade che un tizio che ha dietro di sé il 28% dei voti arrivi a comandare da sovrano assoluto. 5 anni fa Macron aveva addirittura solo il 24%.

Può parere bello il presidenzialismo, quando pensi di vincere. Ma immagina invece di perdere…

Paragonare poi il presidenzialismo nazionale con i metodi locali fa proprio ridere. Le cose che vengono decise sono oggettivamente su piani diversi.

La nostra Costituzione è stata concepita secondo un modello che era perfettamente coerente con la situazione storica e politica nella quale essa è nata. All’epoca la preoccupazione principale non fu la governabilità e la stabilità, ma evitare la lacerazione del Paese appena uscito dalla guerra e situato al confine tra blocco sovietico e blocco occidentale.

Oggi la situazione è completamente diversa. I grandi partiti ideologici, che rappresentavano la spina dorsale della vita politica, non ci sono più. I cittadini hanno desiderio di contare di più e non si accontentano più di delegare.

Analisi erronea, povera Lega. Per contare di più occorre proporzionale + preferenze. Eleggere un presidente “sovrano assoluto” è il massimo della delega, e non conti più nulla.

Credo che la governabilità nasca dalla buona volontà dei partiti: fotografata la situazione del voto ognuno sa cosa può pretendere e su quali cose invece deve fare retromarcia.

La governabilità doveva garantirla anche il sistema maggioritario: l’ha garantita solo nella legislatura 2001-2006 per il resto il turbinio governativo è stato continuo. E sempre più lontano dall’elettorato.

Mi fermo, ho il direttivo del circolo.

Ma esisteranno ancora dei non-liberali al mondo?

Ciao

Giovanni

 

 

NOTE

(Le note sono per i lettori esterni, non sono presenti nei testi che mando all’Irma)

  • Testo “Il sesto pezzo”, elezioni regionali Emilia-Romagna 2020.

§§§




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3 commenti

  • Ermanno Vernocchi ha detto:

    Credo che si debba votare sempre:
    1 La Meloni se riesce ad essere leader del centrodestra come alleanza di sistema ma si spera meno prona a USA e UE.
    2 Un partito antisistema che possa rappresentare un’opposizione di senso ad un governo si spera moderatamente di sistema guidato dalla Meloni.
    Mi é parso di capire che venga indicato il M5S e la cosa mi sembra allucinante …… qui una sintesi
    https://fb.watch/fDIPmIlf93/

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    I non-liberali siamo noi di “Alternativa per l’Italia”.

    Ci dispiace che Lazzaretti non ci citi, ma rimediamo subito.

    In un panorama politico nel quale la nostra proposta, che è l’unica votabile, dato che proponiamo il miglior programma possibile, qui:

    https://www.facebook.com/popolodellafamigliafirenze/posts/pfbid02GSY7sqgwki21pLqm6ciFxoGWXnDPZYMc9K1PLvGrwyscNNYydQVjbN1nk287Jofwl

    viene sistematicamente censurata, ci pare opportuno ricordare che essa è l’unica votabile non solo dai cattolici, ma da tutte le persone di buona volontà.

    Circa l’obiezione del “voto utile”, voglio attenzionare il fatto, che sfugge ai più, che essa non sussiste, visto il cdx governa abitualmente col PD e/o i 5Stelle. Così Adinolfi, qui:

    https://www.facebook.com/mario.adinolfi/posts/pfbid02vSPj66Cp1snQoQtTyUrL1GBRR3K3TU2pD6ZxWTxqJvSoUS7xDS35XNbxs6FPZqkWl

    “Nel 2018 ci avete spiegato che non ci votavate perché bisognava votare quello che sventolava il rosario. Che il giorno dopo le elezioni si è accordato con Di Maio e ci ha regalato il governo Conte I, quello della triptorelina gratis per bloccare la pubertà dei bambini. Non ci votavate perché altrimenti vinceva il Pd e quelli che avete votato sono stati poi anni al governo con il Pd. Questo dopo che nella legislatura precedente sempre altri eletti di centrodestra come Lupi diedero i voti decisivi per varare la legge Cirinnà, quella che oggi Giorgia Meloni definisce “un diritto che nessuno intende toccare” mentre Zaia invita a rispettare le famiglie arcobaleno e Berlusconi ne ha finanziata una con 20 milioni di euro. Ora non venite a rompere le scatole a chi vota Alternativa per l’Italia. Ripetete per l’ennesima volta lo stesso errore, ma senza fiatare. Risparmiatelo il fiato per quando ci verrete a chiedere scusa”.

    Quindi votateci pure serenamente. Voi siete noi.

  • Francesco ha detto:

    Non si vuole la verità, la verità è bandita fa perdere interessi depotenzia ogni malizia, divide i poteri e chi li detiene, unisce chi vuole il bene e divide chi non lo vuole.

    Non possiamo permetterci questa follia, è necessario un piano di salvezza coerente con un piano politico antiglobalista e antisistema.

    Stiamo predisponendo le premesse per la guerra, prima la peste (pandemia), poi la fame (carestia) e poi la guerra, la solita triade satanica.

    Ma tutto questo è meritato, tolto Dio di mezzo e rinnegata la sua legge, si rimane in balia di forze che portano alla rovina del genere umano.

    Voglia il Signore rimuovere gli ostacoli e le persone che ostacolano subdolamente i processi di pace e di pacifica convivenza e collaborazione tra i popoli.

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