Gotti Tedeschi. Cattolici in Politica. Cattolici, o Catto-Ibridi?

2 Settembre 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, credo sia opportuno portare alla vostra attenzione queste considerazioni che il prof. Ettore Gotti Tedeschi ha espresso su Il Pensiero Cattolico, che ringraziamo per la cortesia. buona lettura.

§§§

 

Ho letto con attenzione l’articolo di Galli della Loggia sul Corsera del 29 agostoMi son chiesto cosa si fosse proposto scrivendolo. Non son certo di averlo capito. Però essendo Galli della Loggia un intellettuale di altissimo livello e con grande credibilità, propongo di rileggerlo insieme con il metodo del sillogismo aristotelico .

ANALISI: la premessa principale (che lui mette nella Conclusione) è: I cattolici sono importanti (anche in politica) perché hanno energie, volontà, capacità e sarebbe pertanto un peccato perderli (si noti che non dice che i cattolici hanno ancora, o no, fede… hanno energie…).

Poi passa a rilevare che il mondo cattolico è assente nel discorso pubblico (ma il cattolico è “lievito”, non necessariamente parte del discorso pubblico. In più non è “assente“ per scelta, è stato escluso dal discorso pubblico).

– dice che è solo il papa che riesce a farsi sentire (mi pare si faccia sentire anche troppo, in più la CEI  oggi non è in mano a  un  Ruini).

– dice che politicamente i cattolici dopo la catastrofe del 1992-94, contano zero (non spiega cosa intende per catastrofe del 1992-94: Tangentopoli?; fine della DC?; fine dei partiti ideologici? sostituiti da lobby?

– dice che ha ragione Andrea Riccardi che il silenzio dei cattolici non è positivo e che devono riacquistare voce. (Ma Riccardi è già stato persino ministro, nel governo Monti. Si è fatto ascoltare ?). Poi non ci dice per cosa dovrebbero riacquistare voce, forse per riconfermare le tesi ecologiste  e immigrazioniste?  O quelle sulla legge 194?

– si domanda ancora una volta il perché dell’Eclissi cattolica in Italia e della irrilevanza pubblica, ma non si risponde. (Forse proprio perché in Italia c’è la sede della Chiesa?, forse perché si deve tacitare chi parla di “morale” comportamentale? forse perché i partiti politici oggi sono “globali e lobbystici “ ?).

Spiega invece che l’identità cattolica è divenuta fluida, senza connotati, identità, incapace perciò di avere ruoli di protagonista, ha candidati a destra, sinistra, centro, senza risultati nei temi più importanti (aborto…). Dice “per esistere bisogna coesistere”. Sono  d’accordo .

CONSIDERAZIONI  principali reinterpretate  nell’articolo:

1-nel processo di secolarizzazione tecno-scientifica i cattolici non hanno saputo reagire e son passati da opposizione rassegnata a compromesso.

2- hanno disconosciuto i principi di Autorità del Magistero.

3- dal punto di vista politico, dopo la fine della DC, si son schierati con il PC sperando di dargli un’anima.  Senza riuscirci, e son falliti ….

CONCLUSIONE  reinterpretata dell’articolo: Il cattolicesimo è finito, è divenuto tutt’al più una etica socialmente (in)utile, senza più identità. Meglio si riconverta, politicamente, emancipandosi dalla CEI e Santa Sede   smettendo di essere integralista (politicamente). In pratica (secondo la mia interpretazione) Galli della Loggia suggerisce di abbandonare l’illusione del cattolicesimo e cimentarsi in qualcosa di utile: la politica. Espressione della trasformazione del cattolicesimo in qualcosa di utile .

Ed ora vorrei concludere con una proposta :

PROPOSTA: Ho partecipato quest’estate a una “scuola” di cattolici desiderosi di formarsi al pensiero cattolico.  A mio intendimento è emersa una più forte esigenza ad ascoltare proposte operative su “che fare” per difenderci in una situazione che ormai appare irreversibile in un contesto in cui  le azioni sembrano esserci “sfuggite di mano” (Sollicitudo rei socialis di San Giovanni Paolo II) e gli strumenti  hanno ormai preso “autonomia morale“(Caritas in veritate di Benedetto XVI).
Durante e dopo le mie discussioni alla “scuola” mi sono chiesto, sempre più preoccupato, come  un cattolico consapevole e di criterio, possa agire e reagire in un mondo dove si impongono  e si accettano,  rassegnati, verità storiche che descrivono solo gli “ effetti “ senza mai indicarne le vere cause o le origini. E se qualcuno prova a farlo viene escluso dai dibattiti. Appare sempre più evidente in questo XXI secolo la prospettiva di far emergere e risaltare l’azione umana, artefice di ogni progresso (naturalmente ignorando o negando Dio) e nel contempo attribuendo – al libero arbitrio – la responsabilità di ogni errore fatto, di ogni crisi generata, di ogni problema creato. Ciò perché il libero arbitrio è soggettivo, intuitivo, irrazionale. Pertanto va subito cancellato e sostituito con determinismo scientifico razionale onde evitare ulteriori problemi in futuro. Ma, cattolici consapevoli e responsabili non possono omettere di reagire, anche fortificando gli altri cattolici (anzitutto) ed il prossimo, al fine di proteggere e accrescere la loro fede. Ho percepito nella “scuola” quest’anno che c’è molto da fare per riuscirci. Questo mondo fa di tutto per confondere e non permettere di capire. E chi dovrebbe occuparsene istituzionalmente, non sembra interessato a farlo. E lo smarrimento percepito relativamente a ciò che sta accadendo e ciò che andrebbe fatto, è stato alto, ma più alta è stata la assoluta percezione della provvidenziale ansia di intendere per agire  manifestata dai presenti. Mi si conceda pertanto un paradosso. Oggi un cattolico dovrebbe saper “scandalizzare” proclamando ciò a cui crede con senso soprannaturale, e dovrebbe saper promuovere una “crociata” (che parola complessa da intendere!) contro i cattolici “IBRIDI”, cioè quelli catto-mondani, paurosi di scontrarsi con il mondo al fine di non esser considerati contro il progresso e la scienza ed esser considerati incapaci di capire la Realtà e divenire pertanto divisivi e non apparire “uomini di questi tempi”. Oggi un cattolico dovrebbe saper scandalizzare spiegando le cause verso gli effetti e spiegando i fini da dare ai mezzi. Oggi, che lo si voglia riconoscere o meno, si sta preparando una nuova “rivelazione”, per capirlo e reagire si deve smettere di esser catto-ibridi.  Si deve tornare al pensiero tomista-aristotelico.  ( amen)

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6 commenti

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    In quanto partito politico, basandosi sulla Dottrina sociale della Chiesa, Il Popolo della Famiglia si presenta alle prossime elezioni. E’ federato con EXIT, sotto la sigla “Alternativa per l’Italia”, semplicemente, col suo programma elettorale, che ci pare possa essere di interesse per l’elettore che ha a cuore i princìpi non negoziabili e la sussidiarietà.

    Il programma è a questo link https://www.facebook.com/mario.adinolfi/posts/pfbid02JvSzZadhQbwyaQKM7FvyFatke2DAVHiqzErK2Htxt18DgtQn46zmWEPpGi6rjVR8l

    e lo proponiamo anche per esteso:

    1. Sostegno diretto alla natalità con il Reddito di Maternità, per contrastare il collasso delle strutture del welfare (sanità, istruzione, previdenza, assistenza) ormai prossimo con gli attuali tassi di fertilità.
    2. Incentivo alla piccola e piccolissima impresa a conduzione familiare, in particolare per gli under 40 come modalità di autoimpiego e contrasto alla disoccupazione, rifiutando qualsiasi sostegno diretto o legislativo aII’espansione di imprese multinazionali ai danni delle imprese italiane.
    3. Libertà educativa per scuole e università, con scelta diretta libera e gratuita per le famiglie, contro l’imposizione del pensiero unico e deII’ideoIogia gender. Famiglie da sostenere anche con la riforma del fisco secondo il principio del quoziente familiare.
    4. Evitare che si realizzi la digitalizzazione dell’identità del cittadino anche attraverso strumenti di controllo come il Green Pass e l’obbligo vaccinale. Difendere la sovranità nazionale e gli interessi degli italiani daII’ingerenza delle strutture tecnocratiche sovranazionali. Riforma costituzionale presidenzialista a elezione diretta che impedisca per sempre che il potere esecutivo finisca nelle mani di un tecnocrate non eletto dal popolo.
    5. Sostegno ai giovani per il diritto al lavoro stabile, alla casa per le coppie sposate under40. Attenzione particolare agli anziani e ai disabili, con innalzamento immediato a 1.000 euro delle pensioni minime, di vecchiaia e di invalidità.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    “– dice che è solo il papa che riesce a farsi sentire
    (mi pare si faccia sentire anche troppo,..”
    La sua osservazione, egregio Professore, che condivido entusiasticamente soprattutto per la precisazione: “anche troppo”, mi ha riportato alla mente un dubbio (fra i tanti) che traduco nella seguente domanda.
    Riesce a farsi “ascoltare” e ad “ascoltare”, senza preclusioni di sorta?
    Tasto – questo dell’ascolto – su cui batte e ribatte, non senza evidenze di contraddizione.
    E, in concreto: con quali risultati effettivi?

  • don Z ha detto:

    io non credo che Galli della Loggia sia un grande intellettuale e con grande prestigio. In più quando scrive di temi relativi al cattlicesimo viene ispirato dalla moglie ( Scaraffia) che è una cattofemminista piena di risentimenti verso tutti quelli che non dimostrano di volerla “adorare”.
    Il commento di GottiTedeschi mi pare ben centrato e opportuno, forse un pò troppo diplomatico verso il Galli ce non merita tanta attenzione.

  • Davide Scarano ha detto:

    L’analisi di Gotti Tedeschi è da applausi (del resto ha collaborato con Benedetto XVI quindi le qualità ci sono..). Circa i “cattolici in politica -ed oggi più che mai verrebbe da chiedersi: quali? A che pro? Propongo di partire dall'”ama il PROSSIMO tuo come te stesso, quindi dalla necessità di difendere -oggi non saprei utilizzare altro verbo- se stesso, i propri cari e la propria comunità da un Potere che vuole entrare in Cucina (con la dieta a base di insetti), in camera da letto, spiegandoci come e chi amare e infine -ma solo per adesso- nel proprio sangue attraverso i vaccini.

  • Adriana 1 ha detto:

    METAMORFICI.

  • Fabio ha detto:

    Se siamo al punto che mons. Paglia presidente della pontificia accademia per la vita definisce la legge 194 un pilastro, ne consegue che nel mondo cattolico non c’è più chiarezza sulla morale. Anzi chi ha posizioni ortodosse è tacciato di integrismo.
    A partire dal concilio il mondo cattolico ha perso coesione forse si dovrebbe partire da questo è chiedersi il perché.