Benedetta De Vito, i Dati Istat sulla Mortalità. Se Tanto mi Dà Tanto, 2022 Horribilis.

8 Agosto 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni – che fra l’altro, mi sembrano molto in sintonia con quanto ha scritto di recente Arrendersi All’Evidenza sulla mortalità nel suo comune. Approfitto dell ‘occasione per avvisare che il sito di nuovo ha problemi, legati, credo, alla fragilità del sistema e del server. Resistiamo, a settembre ci saranno grosse novità.  Buona lettura.

§§§

La mia professoressa di matematica alle scuole medie si chiamava Battista e quindi la professoressa Battista e solo al sentirla nominare, brr, le gambe mi facevano giacomo giacomo e figuriamoci poi quando si aggirava tra i banchi, nel suo tailleur rosa caramella con il neo tirabaci sul lato destro della bocca,  dicendo “consegnate, consegnate” e ti strappava il foglio da sotto il muso se ti intignavi a scrivere l’ultimo tre per quattro. Al liceo, arrivò un’altra insegnante e di questa ricordo soltanto il caschetto di capelli  neri e che, invece di dire, periodo diceva “periedo” e noi a ridere con la faccia nascosta sotto al banco e i denti bianchi in terrazza. Sicché le mie competenze matematiche e scientifiche sono state da sempre scarsine e non me ne vergogno perché a me piaceva molto, ma molto di più studiare Orazio con la professoressa Cannovale, piccola da tenerla in tasca e innamorata delle lettere classiche, e poi leggere i “Promessi sposi” con la Pia che arrivò in quinto ginnasio nella sua nuvola di ricci leggeri… Ma, per la psicopandemia, poiché conosco le miserie e le menzogne che ci hanno raccontato (tutte a me svelate dal Cielo) mi sono messa di buzzo buono e ho preso i dati direttamente dall’Istat perché le fredde cifre parlano ai freddi uomini d’oggi più delle dolci e calde Parole del Signore che a me giungono come dono alati da lassù. Sicché, pronti al via e cominciamo un rigo sotto a questo.

Eccomi dunque a scartabellare i dati Istat in foglio Excel (quelli di cui mi parla mio figlio economista e che io capisco come l’aramaico)  sulle persone decedute in Italia. Mmm, mumble mumble, vediamo un poco che cosa  è successo nel 2020, quando iniziò la follia psicopandemica, quando cioè – io appena tornata da Monaco di Baviera – ci misero agli arresti domiciliari con la scusa del contagio, impedendoci di visitare il nonno, di abbracciarci e creando tutti i presupposti dell’odio divampato poi con la vaccinazione e l’orrido green pass (grium path, cioè tristo sentiero come si sa, verso il transumanesimo, i lager virtuali, la decrescita felice e le altre piacevoli mostruosità dei cannibali, adoratori di Moloc, che ci governano). Bene, trovata, ecco la cifra totale, segnatevela anche voi, mi raccomando: 746.196. Ora, clicco, facendo un salto indietro sugli anni 2015-2019, e scopro, Oh Signore, che la media (almeno capisco così e correggetemi se sbaglio) era di circa 645.620. Ovvero, nel 2020, più o meno sono morte centomila persone in più e vorrei comunque vederci chiaro perché ho ricordi tumultuosi di notti insonni a pregare per certe inquietanti notizie che giungevano dagli ospedali e da altri luoghi di cura (presunta…).

Passiamo ora al 2021, l’anno in cui arriva, in bocca al generale Figliolo (proprio il giorno di Natale, guarda un poco, manco fosse il messia, ovviamente di latta) il siero genico fatto con bambini abortiti, torturati, e poi uccisi. Ecco il dato: 709.035. Insomma i morti in meno sono circa 40 mila. Questo accadeva, in piena emergenza Covid, quando si aprivano gli hub, le persone si mettevano in coda per farsi inoculare il siero, giravano con le mascherine anche all’aria aperta e venivano bombardate di parole sinistre, di terrore e di morte.

E ora, sorpresa, arriviamo ai primi quattro mesi del 2022, l’anno che vede gli italiani vaccinati al 90 per cento e con il Covid ridotto a una piccola influenza di nessun conto (io, non vaccinata, l’ho avuta ed è stata più fastidiosa la sinusite che ne è seguita quando ero già negativa…). Ebbene, reggetevi forte: i morti da gennaio ad aprile sono stati 267.164. Basta fare una piccola moltiplicazione per tre (altri 8 mesi mancano per arrivare ai dodici del 2022) e si arriva al record di 801 mila morti. Ed è, ovviamente, una approssimazione per difetto… I numeri, cari i miei scienziati, parlano da soli, mi pare e così anche se in matematica andavo maluccio ( e invito i miei lettori a fare i calcoli anche loro e a verificare quanto ho scritto), me la sono cavata e la finisco qui. Sì, solo il Signore ci può salvare. Preghiamo e basta, votare, per me, vale assai poco.

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7 commenti

  • ex : ha detto:

    Occorre metter continuamente in evidenza che se nel primo anno si moriva di Covid (soprattutto perché curati male), ora si muore di “vaccino”. No, perché i nazi-vax continuano ad addebitare al Covid l’alto numero di decessi.

    Fuori tema: ho letto che stanno facendo la fila per ricevere la “punturina” contro il virus delle scimmie (o come si chiama). Purtroppo la gente ci casca ancora…

  • Giorno verrà... ha detto:

    Avuto covid tre settimane fa: due-tre giorni di mal di testa con febbre massimo 38,2, poi finito. Successiva stanchezza, questo sì, complice anche il caldo bestiale. Grazie a Dio sto riprendendomi bene. Tutti i poveri morti soli negli ospedali blindati, “curati” malissimo, si può dire siano stati letteralmente ammazzati, deridendo i medici che insistevano sull’uso di semplici ed efficaci farmaci. Auguro a Speranza e a tutti i virologi e tuttologi venduti, notti tempestate da incubi di Tachipirina e vigile attesa.

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Ottimi spunti da Benedetta: sempre più persone stanno facendo di conto e la realtà emerge dalla narrazione.

    Per accontentare Luca Antonio, ecco i decessi del 2020, 2021 e 2022, trimestre da gennaio a marzo:
    2020: 204590 decessi
    2021: 202446
    2022: 194055
    In effetti è un trimestre mediamente più mortifero, ma anche senza moltiplicare per 4 è evidente che i numeri a fine anno supereranno di gran lunga quelli che eravamo abituati a contare fino al 2018 (sui 630000 l’anno) e soprattutto prima del 2015, quando i decessi erano sui 600000 l’anno. Da tener presente che la popolazione italiana è scesa sotto i 59 milioni di abitanti, mentre i numeri fino al 2017 riguardavano oltre 60 milioni di persone.

    Sempre a danno della narrazione, dalla statistica quotidianamente pubblicata dal sito del Il Sole 24 ore si legge che in Italia ci sono:

    2.620.000 quadri-dosati, il 4,4% di 58.983.000
    40.021000 tri-dosati, il 67,8% (due su tre…)
    866.500 fermi alla prima dose, 1,5% (e resteranno lì pur essendo loro necessaria la seconda: sarà successo qualcosa?).
    49.953.000 con due vaccinazioni o una + pregressa infezione o monodose.
    Quindi 9.030.000 italiani non hanno ricevuto dosi: il 15,3% della popolazione.

    Allora: circa 1 su 6,5 non l’ha fatto.
    Altri 866 mila si sono fermati subito.
    Circa 9,9 milioni dopo la seconda hanno detto stop.
    Tutti insieme sono un italiano su 3.
    Quanti saranno quelli che si fermano alla terza?
    Diciamo la metà… Parlo con molti di loro e lo dicono.
    Il numero dei creduloni si assottiglia ad ogni dose…

    Nota: il Sole 24 ore considera “vaccinati” quelli con due dosi, i monodose Johnson e i non vaccinati guariti.

  • Televisionario. ha detto:

    Tg regionale del Lazio.
    Allo Spallanzani sono arrivate le prime forniture del vaccino per il vaiolo delle scimmie.
    Gia’ 500 le prenotazioni per sottoporsi a quella specifica votazione.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Articolo matematicamente impeccabile… eccepiremmo solo su un dato… quel 90% di infausti inoculati… perché?… spieghiamo… visto da tre anni tre no hanno fatto altro che raccontarci balle…. balle su su balle su tutto e tutti perché mai dovremmo credere a dato fornito da ministero che indica in 90% numero di inoculati… detto apertis verbis riteniamo siano molti ma molti… di meno!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • luca antonio ha detto:

    Il confronto andrebbe fatto per lo stesso periodo, gen-apr 2020 e 2021.
    Sono i mesi invernali, dovrebbero avere una mortalita’ maggiore, moltiplicare per 3 tale periodo potrebbe dare un risultato atteso dell’anno errato per eccesso.