Vincenzo Fedele. Draghi se ne Va? Mah! I Gattopardi Sono già al Lavoro…

20 Luglio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

 

DRAGHI RIMANE O CI SALUTA ?

Si dice che è difficile dare risposte intelligenti, ma è ancora più difficile fare domande sensate. 

Io ne ho una molto semplice: Qualcuno conosce il vero motivo della crisi di governo? 

Scusate se vi faccio scendere al mio infimo livello, ma insomma: c’era solo da convertire in Legge un decreto che prevedeva sostegni per dare un ristoro alle mille difficoltà derivanti da covid, guerra, aumenti energetici, ed altro. 

Nessuno poteva disconoscerne la necessità, e nessuno lo ha fatto. Il governo ha avuto la fiducia, ma Draghi ha presentato le dimissioni.

Dunque, per capire questa crisi di governo sarebbe opportuno ricorrere alla psicanalisi più che al buon senso.

Evitiamo di commentare Giuseppe Conte che, forse, neanche si rende conto di dove si trovi, cosa faccia e perchè lo fa. Dopo aver distrutto due governi, uno l’opposto dell’altro, vorrebbe disfarne un terzo oltre a far scomparire definitivamente il partito politico che l’ha innalzato sugli altari e che lui, meritoriamente, trascina nella polvere.

Nessuno sà cosa accadrà mercoledì 20 luglio, ma, sto scrivendo martedì pomeriggio, come diceva Pasolini : “io lo so”.

Il PD è terrorizzato dalla possibilità di elezioni a breve. 

Ha cercato in tutti i modi di lanciare la pietra nascondendo la mano. Anche il tentativo di far passare lo Ius Scolae, appoggiare la legge per le droghe leggere, cercare di riproporre la famigerata Zan (e nessuna di queste provocazioni faceva parte degli accordi di governo), era solo la premessa per proporre la variazione della legge elettorale e cercare di trasformarla in proporzionale.

Il “campo largo”, anche se pubblicizzato al massimo, era solo il piano B e comunque servivano 8 – 9 mesi per cercare di risalire la china, sperando che gli orizzonti si rasserenassero. Il limite minimo temporale rimane, anche se le situazioni sono cambiate. Con la crisi irreversibile dei 5 stelle anche il “campo largo” è diventato un viottolo impercorribile ed anche cercare di appoggiarsi a Calenda, rendere credibile Di Maio o riappacificarsi con Renzi non salverà la sinistra dal perdere le poltrone dei collegi uninominali e dal costringerla a leccarsi le ferite sugli altri fronti. 

Il governo, quindi, andrà avanti e non ci sarà crisi alcuna. Al massimo la sostituzione di qualche ministro.

Draghi deve restare assolutamente. Ad ottobre ci sarà la tempesta perfetta e serve inderogabilmente un parafulmine che assorba gli effetti del combinato disposto di inflazione alle stelle, crisi energetica, PIL in caduta libera, PNRR da ufficializzare, COVID da combattere tornando in trincea, bilancio da approvare e, soprattutto, istituzioni da tranquillizzare.

Se fioccano le inedite, e finora mai viste, richieste pubbliche per la permanenza a Palazzo Chigi del nuovo Uomo della provvidenza (con la minuscola), che accomunano Sindacati a Confindustria a Sindaci, uscieri, circoli del bridge e comizi oceanici di 12 (dodici) persone nelle principali città italiane, un motivo ci sarà. Se anche le maggiori cancellerie (in modo ufficioso perchè se fossero fatte in modo ufficiale qualcuno potrebbe pensare che il nostro governo sia etero diretto – non sia mai) cercano di convincere Mr. Draghi a rimanere in carica, un motivo ci sarà.

Draghi non ha problemi particolari. Non si è fatto neanche dare l’ombrello da senatore a vita, che a Monti era stato garantito. Draghi non ne ha bisogno. Andando via dal governo potrà fare tutto ciò che desidera. Dal segretario della NATO al capo esploratori di muschioni maculati in Papuasia del Sud.

L’unico limite è la sua dignità personale. Ha accettato di perdere la credibilità che aveva conquistato nei decenni precedenti e, quindi, la domanda è fin dove il suo amor proprio gli consentirà di scendere ?

I suoi datori di lavoro sono contenti del lavoro svolto finora. Ucraina, PNRR, COVID, ecc. ma necessitano di un ultimo sforzo. Hanno necessità della sponda italiana, snellita dalla fuoriuscita dei 5 stelle, e le dimissioni “irrevocabili” di Draghi sarebbero un problema che lor signori non possono permettersi.

Una probabile vittoria del centrodestra ad ottobre, con molta probabilità a guerra ancora in corso, non garantirebbe gli USA della tenuta compatta del fronte UE contro Putin e le elezioni di middle term sono a Novembre. “L’amico” di Putin, Berlusconi, e l’ondeggiante Salvini non avrebbero certo la stessa determinazione nel rifornire di armi Zeleski e l’atlantismo spinto della Meloni sà di eccessivo opportunismo e non è stato ancora testato come forza di governo affidabile in momenti di guerra guerreggiata. 

Anche sul fronte energetico, posto che Congo, Mozambico, Qatar e illusioni varie sono, appunto, solo specchieti per i titoloni dei giornali, ma senza alcun contenuto, pochi miliardi di metri cubi aggiuntivi di metano, sui circa 30 che al momento mancano, potranno arrivare solo dall’Algeria, che comunque a Putin è legata e che, di contro, trasformeranno l’Italia in un HUB europeo, con il quasi obbligo di consegnare parte del gas aggiuntivo (o tutto e di più), alla Germania, visto che l’Olanda non vuole aumentare le proprie estrazioni di gas e ci sarà il quasi obbligo di aiutare i paesi con bassi stoccaggi. Ad un aumento degli arrivi (4 quando ne servirebbero almeno 30) corrisponderà un aumento della “solidarietà” richiesta dai fratelli europei in crisi. Solo Draghi può farsi garante di questo.

Il quadro politico europeo presenta inoltre qualche problema aggiuntivo.

Archiviate, ma non dimenticate, le dimissioni di Boris in Gran Bretagna, bruciano ancora sia le batoste di Macron in Francia poche settimane dopo i festeggiamenti per la rielezione, che i sondaggi problematici per il governo in Germania e le fosche previsioni per la Spagna. Una generalizzata affermazione della destra, iniziando subito dall’Italia, con l’inflazione alle stelle e la crisi economica già dentro casa, non è un buon viatico per una Europa che esce con le ossa rotte dallo scontro USA – Russia e con la Cina e tutti i BRICS che scendono in campo a fianco di Putin.

A livello di politica interna il quadro è ancora più cupo.

La sinistra è in un cul de sac. Non ha più la sponda 5 stelle, non c’è tempo e modo, a meno di un suicidio del centrodestra, per una nuova Legge elettorale. La probabile vittoria del centrodestra condannerebbe all’opposizione il PD facendogli mancare l’ossigeno vitale alla sua sopravvivenza ed allora si scatenerebbero le peggiori nefandezze. Tutte a scapito degli italiani e dell’Italia. Ad elezioni concluse occorrerebbe avere un governo subito operativo, entro Ottobre, per redigere il bilancio entro Dicembre mentre si scatenano gli effetti della cisi energetica, dell’inflazione della recessione economica con Ditte che chiudono e falliscono, con le case e gli uffici al freddo, con le proteste in strada, i sindacati che bloccheranno tutto, la BCE che traccheggerà sui fondi del PNNR e degli altri aiuti che, a miliardate per volta, elargisce agli ucraini, ma che tiene nei cavou se riguarda noi senza Draghi. A quel punto, con le probabili rivolte di piazza a casa nostra, non basterà ricordare al popolo che il caro Draghi, (ed il precedente Conte-Zingaretti-Letta), non ha fatto nulla, dal suo insediamento e neanche da febbraio in poi, per aumentare le nostre estrazioni interne di gas, per cercare una via diplomatica per chiudere la questione Ucraina, per studiare il riavvio delle centrali a carbone, per un inizio di razionalizzazione dei consumi, per stimolare  la ripresa economica, per eliminare le rendite parassitarie imposte dai pentastellati, ecc. Gli oneri ricadranno sul governo in carica e la gran cassa dei media pomperà per amplificare il malcontento che adesso viene tacitato. L’unica speranza è che Putin faccia ripartire, come promesso, le consegne alla fine delle “manutenzioni” che dovrebbero concludersi il 21 e con la turbina finalmente riparata in barba alle sanzioni, senza usare l’arma energetica oltre quanto fatto già e riuscendo con meno della metà di gas venduto e decuplicare i propri incassi ridendosene delle miopi sanzioni. Almeno si eviterebbe almeno una chiusura generalizzata di imprese e sistema-Paese. A questo punto contano solo le quantità in gioco e limitiamoci a ridere del tetto massimo di prezzo che lo stesso Draghi insiste a proporre.

Visto che questo quadro è arcinoto, anche se nessuno lo espone, il centrodestra è proprio intenzionato a fare le barricate per anticipare di qualche mese la data delle elezioni ? 

E’ lo scenario che avevo previsto, a meno della guerra e della crisi energetica, nel caso che Berlusconi avesse avuto i numeri per accedere al Colle a Gennaio. In caso di una sua elezioni, per cui forse c’erano anche i numeri, le batterie di ordigni atomici erano già pronte a sparare su qualsiasi cosa dicesse o facesse, oppure non dicesse e non facesse. Altro che bunga bunga e nipoti di Mubarak, che erano poi stati archviati quando la Legge Severino aveva relegato sullo sfondo il Cavaliere. 

Avevo molto apprezzato, in quest’ottica, il passo indietro del Cavaliere e, sinceramente, speravo che questa morigeratezza potesse aprire le porte ad una personalità di alto profilo proposta dal centrodestra. Non avevo preventivato, e penso di non essere stato il solo, lo sbracamento totale che ha tirato fuori dal cappello il secondo mandato a Mattarella. Ma tant’è.

Per questo, e per molto altro, penso che il 21 il discorso che farà Draghi al Senato, dopo i colloqui di oggi con Mattarella e Letta, gli garantirà la continuità, che accetterà per spirito di servizio al Paese, e cambierà qualcosa per non cambiare nulla.

Per rivedere i gattopardi all’opera occorre aspettare solo qualche giorno, o forse qualche ora.

§§§




I PADRONI DEI SOCIAL – E GOOGLE – CERCANO DI FAR TACERE STILUM

CURIAE.

SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:

IT79N0200805319000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae



viganò, tosatti,

Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English.

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti, con questo logo:

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: ,

Categoria:

7 commenti

  • Mimma ha detto:

    Suppongo che anche molti di voi stiano assistendo al dibattito parlamentare…
    Mi pare che vada in onda il ritratto della nostra Nazione, la nostra povera, cara Italia : pochi consapevoli della realta interna ed estera; pochissimi coraggiosi e chiari, persino implacabili, nella denuncia del tradimento delle facce di bronzo al potere, i più, baciapile, prosternati in vergognosa proscinesi, a vantaggio esclusivo di se stessi.
    Poveri noi!
    Ha ragione il generale La Porta, quando dice che solo la guerra ci libererà da costoro…Forse.

  • u ha detto:

    Se c’è una certezza a questo mondo è che Draghi resterà. Nessuno teme il centrodestra, sul cui incondizionato vassallaggio il potere può contare da anni. Gli ondeggiamenti hanno finalità pre-elettorali e comunque preludono sempre a un inchino a novanta gradi

  • Adriana 1 ha detto:

    ULTIME NOTIZIE,
    https://www.maurizioblondet.it/draghi-ditt-attore-per-pfizer-e-speranza/
    gentile Tosatti, penso che questa notizia meriti un suo articolo.

  • laura cadenasso ha detto:

    …quello che vuole Dio non lo so MA sono d’ accordo : Dio Vede Dio prov/Vede. A mio parere avanzando a passi felpati. SCONOSCIUTI ai comuni ladruncoli ai quali si innalzano sempre nuovi altari atei. Il ladro che a Suo Tempo arriverà -magari di notte- lascerà il Suo Segno ? Lo spero.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Varano da suo insediamento Palazzo Chigi no ne ha azzeccata una che è una… da celeberrimo… “no ti vaccini ti ammali muori e fai morire” in poi una serie di insuccessi da lasciare storditi… ergo ha tutte credenziali per… essere riconfermato… a furor di pochi!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Adriana 1 ha detto:

    I Gattopardi hanno messo in moto i barbùn senza tetto che ora inneggiano alle “magnifiche sorti e progressive” ( quali? ) donate loro da Draghi…e la Gattopardona Boschi si è fatta fotografare con un bambino museruolato che innalzava un cartello ( si suppone ispirato da lei ) di piena fiducia a Draghi cui affida il suo futuro perchè ai maghi in cui credeva da piccolo, ora non crede più…crede ai nuovi maghi e ai loro magheggi serpentiformi.

  • Dino Brighenti ha detto:

    Dio Vede e Provvede
    vuole che lo chiediamo a Lui