Veronica Cireneo. Se non è Concreta, non è Fede. Una Storia di Bestemmie.

19 Luglio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Veronica Cireneo offre alla vostra attenzione questa storia vera, di cui è stata protagonista qualche giorno fa. Buona lettura.

§§§

 

“Se non è concreta, non è fede”.

Testimonianze estate 2022.

“Bestemmiatori d’altura”.

§

Quest’anno per me l’estate era iniziata presto.

Già ai primi di giugno avevo fatto 3 o 4 delle mie chilometriche nuotate, quando sgraditi ostacoli improvvisi mi hanno costretto ad interrompere questa che è la mia attività preferita.

Dopo un mese, qualche giorno fa, passata la tempesta, finalmente ritorno nella mia spiaggia.

Contentissima, che nonostante sia Luglio non ci fosse troppa gente,  posso bearmi della musica delle onde, delle luci e dei silenzi che così brillantemente solo fratello mare sa fare.

 

Ma sono già qualche minuto alle 15.

Quindi afferro l’arma di ogni tempo e di ogni luogo, il rosario, per la recita della Coroncina.

Il segno della Croce e sistemo le dita sul primo granello.

Buuuuuuum!!!!!

Nello stesso istante giungono a ferirmi orecchie e cuore, un paio di bestemmie a squarciagola, pronunciate da 2 o 3 ragazzi schiamazzanti in acqua, un po’ più in là da me.

Arrivano forti e chiare quelle orride parole, per quella specie di effetto doppler che rinforza le voci di chi sta in acqua, portandole a riva a viva forza. Complice il vento.

Rilassarsi? Impensabile dove ci siano umani.

Di questi tempi poi è tutto un delirio.

Le dita mi si paralizzano sul primo grano.

Non riesco ad iniziare la preghiera.

Sì. È stata una sberla!

Poi ne arriva un’altra, poi un’altra…. un incubo!

Un bombardamento spirituale. Uno stupro per l’anima. Che sanguina per l’ oltraggio!

Non so che fare. Ma qualcosa devo fare. Non posso permettere che il mio Signore venga vilipeso a squarciagola, così pubblicamente sotto il cielo. Non posso, non voglio, non devo.

Non ho mai sopportato le bestemmie e chi mi conosce intuisce anche il motivo.

Nel tempo ho affinato le unghie della tecnica per la mia reazione con gli adulti, quando capita di sentirli bestemmiare al bar, che mandano di traverso cappuccino e cornetto.

Ma con i giovani non è la stessa cosa.

Sono un’insegnante. 25 anni di insegnamento. 5000 allievi. Conosco il loro registro linguistico i punti forti e deboli della loro psiche. Se non si arriva al loro cuore con poche parole, è un flop. È necessaria la sintesi efficace con loro. Non si può sbagliare il colpo! Specie il primo

Intanto che penso, le dita sono sempre paralizzate sul primo grano, ma i piedi non possono stare fermi e prendono l’iniziativa.

Si incamminano e mi portano verso i poveretti.

Una ventina di passi sulla spiaggia.

Entro in acqua alla loro altezza.

Passo severo. Sguardo puntato.

Raggiunti, che l’acqua mi arrivava poco più su della vita, mi fermo, mani sui fianchi e al loro cospetto muta staziono.

 Mi guardano vagamente interrogativi.

Si guardano tra loro poi chiedono:”Che c’è?!”

Prendo la parola, rivolgendomi in particolare ad uno. Quello che l’aveva gridata più forte:

“Tu sai che le bestemmie attirano le maledizioni?”

“Non ho bestemmiato”

“Non mentire! Hai bestemmiato 3 o 4 volte, anzi avete bestemmiato 3 o 4 volte, tu e lui”.

Il terzo fa:” Io no. Io credo in Dio e mi indica il crocifisso di plastica che aveva sul petto. Gli sorrido:”Bravo, ragazzo!”

Uno dei due riprende:”Io non credo in Dio, perciò lo bestemmio”

“Le bestemmie attirano le maledizioni. Io non le voglio su di me. Bestemmia a bassa voce e cadranno solo su di te” .

“No! io sono libero e faccio quello che mi pare” .

“Tu non sei libero. Tu parli come una bestia di satana, il maledetto!” .

Risata:”Ahah, satana!”

Incalzo:”Si satana! Ce l’hai per padre, che ti suggerisce di bestemmiare il Creatore e tu lo fai?  Vergognati, animale rabbioso!

Anzi, esci immediatamente da questo mare, che è roba Sua. Vattene via da questo mare, se non sei grato. Vattene via se disprezzi il suo Creatore!

Risponde:”Io non credo in Dio. Il mare l’ha fatto la natura…!”

Riprendo, un po’ più morbidamente che sopra:

“Te lo dico io, perché non credi in Dio.

Tu non credi in Dio, perché è più buono di te.

Tu sai che ti potrebbe fulminare all’istante mentre lo bestemmi immerso in questa meraviglia del Suo creato e sotto questo cielo che è il suo.

Tu sei solo un ospite qui. Dovresti comportati degnamente .

Sai che ti potrebbe fulminare all’istante.

E siccome non lo fa ti prendi gioco di lui. Non ci credi che possa esistere qualcuno più buono di te. Ecco perché non credi in Dio.

Ma un giorno ci crederai. Sai quando?

Quando avrai perso tutta o parte della forza che ti anima e che usi e consumi così spudoratamente.

Un giorno lontano da oggi, quando ti tornerà alla mente di quella sconosciuta che è entrata in acqua a rimproverarti e capirai che stavi sbagliando ad umiliare ingiustamente Dio.

Guarda che meraviglia questo mare!  Dovresti lodarLo Dio per le Sue opere e dire almeno:”Grazie Gesù! “

Uno dei due ridacchiando, ma non importa, ripete:”Grazie Gesù”.

Gioia! 1 a 0 per Dio.

Incalzo:”Bravo, così va bene. Non bestemmiare più!”

Ma l’altro, molto irritato dalle parole benedicenti dell’amico, intima:”Se ne vada o chiamo i carabinieri. Io faccio quello che voglio e lei non deve disturbarmi!”

Rispondo: “Per me vale lo stesso. Non devi disturbarmi!” .

Preseguo :”Ero lì, (indicando l’ ombrellone piantato sulla spiaggia) , che stavo iniziando la mia preghiera (e  brandisco il rosario, che avevo portato con me) . Avrei pregato a bassa voce per non disturbare nessuno. Tu invece hai bestemmiato a squarciagola. La legge è uguale per tutti.

Io prego piano, tu bestemmi piano, se proprio ci tieni. Te lo sconsiglio.

Se ci riprovi i carabinieri li chiamo io.

Sappi che bestemmiare in pubblico è reato punibile dalla legge 724 del Codice Penale”.

Silenzio di tomba. Non lo sapevano!

Una volta c’erano un po’ ovunque nei luoghi pubblici i cartelli con :VIETATO BESTEMMIARE .

Adesso no. Anzi tutt’altro!

Esistono giochi, e non solo, anche enigmistici, titolati: “La mia bestemmia quotidiana”

Rompo il silenzio e con un sorrisino mi congedo:

“Bene, ragazzi. Me ne vado. Siete stati avvertiti.

Un’altra schicchera e chiamo la guardia costiera. Promesso. Arrivederci e ciao! Fate i bravi!”

Lentamente esco dall’acqua. Mi avvicino all’ombrellone. Mi sdraio, maaaaaa…. eccone un’altra!

Mi alzo di scatto, prendo il cellulare, (veramente era scarico, ma loro non lo sapevano) . Fingo di scattare una foto. Fingo di fare una telefonata.

È molto importante la strategia del bluff con i giovani. Lo stesso che in una partita a scacchi. Ma con loro la menzogna, mai!

Al che, la sciagurata ciurma che mi teneva d’occhio, come una molla prima pressata, poi sganciata, vola via dall’acqua e raggiunge la riva.

Alla rapidità del fulmine raccoglie asciugamani e zaini e con i talloni che gli toccavano la nuca, correndo si dilegua e scompare.

Ho riso. Un po’ amaramente e un po’ no.

Io amo i giovani. Guai a chi me li tocca.

Ma amo anche il mare. Guai a chi me lo tocca.

E soprattutto amo Gesù Cristo e tra tutti i protagonisti dei testi sacri, Pietro è quello che capisco meglio. Specie quando taglia l’orecchio a Malco, per difendere il Salvatore!

I giovani, per quanto insensati, sono sempre più innocenti di noi.

Terminato il parapiglia, ho finalmente potuto recitare la Coroncina offerta per riparare i Sacri Cuori di Gesù e Maria e per quei tre quindicenni. .

Ho creduto opportuno aggiungere anche un piccolo sacrificio: ritardare ancora un po’ il mio bagno, cosa che normalmente faccio per prima, non appena raggiungo la spiaggia.

Così arriva la mia volta.

Mi tuffo.

Trenta minuti di nuoto. Perché ogni bracciata riportasse la benedizione in quelle meravigliose acque, imputridite dalla maledizione che la bestemmia attira sul singolo, sulla comunita’  e sull’ambiente.

Dio benedica e protegga i giovani dalle insidie del Maligno e dai cattivi esempi degli adulti degradati che siamo. Amen

 

Voi dite che dimenticheranno in fretta questo accadimento?

Non credo.

§

“Se non è concreta, non è fede”.

Siano lodati Gesù e Maria

 

Veronica Cireneo

§§§




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37 commenti

  • Laura Musolino ha detto:

    Bravissima Veronica. Davanti alle bestemmie non si può tacere. Ma a volte ti trovi anche chi davanti al tuo redarguire moltiplica le bestemmie. Allora partono le mie coroncine di riparazione, perché ho bisogno di consolare il Signore e la Mamma Celeste. Purtroppo viviamo in un mondo dove per strada spessissimo si sente l’insulto al Cielo, preghiamo incessantemente perché tante anime ritrovino la fede e smettano di bestemmiare per sempre, e non stanchiamoci mai di riprendere chi lo fa.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Oggi, in spiaggia, una mamma sulla 40ina ha bestemmiato Dio ripetutamente, perché il figlio, un bambino di circa 6 anni, muovendosi ha fatto saltare in aria un po’ di sabbia, che è caduta sul telefonino della “s i g n o r a”.

      Senza alzarmi, erano a pochi passi da me, l’ho invitata a vergognarsi.

      Poi ci stupiamo se i ragazzi bestemmiano?

  • Laura Salvetti ha detto:

    Avevo già scritto un commento stamattina, ma il sito non me lo ha accettato, evidentemente.
    Dicevo comunque che vorrei avere un milionesimo del tuo coraggio. Io solitamente mi limito a pregare “Dio sia benedetto”.
    Imparerò.
    Grazie infinite per tutto quello che fai.
    Laura

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Chi non può agire, per sue motivazioni, è Importantissimo che preghi. Certo!

  • Nicola ha detto:

    La bestemmiare, l’urlo dell’inferno. Copyright don Enzo Boninsegna emerito sacerdote di Verona e grande apostolo della buona stampa.

  • Laura ha detto:

    Sempre più felice di averti conosciuta. Sei esemplare.
    Un giorno spero di somigliarti un po’

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Ciao Laura, i difetti sono i miei e se vedi qualcosa di buono in me, non è mio. È Suo.
      Grazie 💙

  • alessandro ds ha detto:

    Magari semplicemente dire ai ragazzi se perfavore potevano non bestemmiare più, perché è brutto sentire le bestemmie per i credenti, no?
    Doveva per forza chiamare “bestie di Satana” dei ragazzini -probabilmente anche minorenni – ? Poteva trovare un modo più delicato e che arrivava di più al cuore dei ragazzi senza chiamarli in quel modo. Per fortuna lei è una donna che dice anche di saper trattare con i ragazzi… E per fortuna.
    Quando capita a me di sentire gente che Bestemmia, glielo dico serenamente e con 2 parole, “ti posso chiedere un favore? Ti posso chiedere di evitare di bestemmiare perché mi da molto fastidio, la bestemmia è la cosa più orribile che esiste, le parolacce puoi anche dirle tutte, ma la bestemmia perfavore no”. Quando dico così alle persone, si scusano anche e si 😄imbarazzano, capendo di aver sbagliato, ma ciò avviene per il modo con il quale ci si rivolge. Non si va da dei ragazzini a chiamarli “bestie di Satana”.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Fa caldo oggi, eh!

      • alessandro ds ha detto:

        Parole sue, virgolettate del suo dialogo con i ragazzini
        Se lei ritiene di aver intrattenuto un dialogo normale con quei ragazzini , (che poi posso o avere dai 14 ai 20 è uguale, nemmeno a un uomo di 40 si deve parlare in quei termini. Beh forse è proprio vero… Fa caldo…
        La cosa che mi preoccupa più di tutto, è che lei davvero pensa sia normale ciò che ha detto è le parole che ha scelto.

        “No! io sono libero e faccio quello che mi pare” .
        “Tu non sei libero. Tu parli come una BESTIA DI SATANA, il maledetto!” .
        Risata:”Ahah, satana!”
        Incalzo:”Si satana! Ce l’hai per padre, che ti suggerisce di bestemmiare il Creatore e tu lo fai? Vergognati, animale rabbioso!

        Se vi sembra il modo di rivolgersi a dei ragazzini di qualsiasi età essi siano, anche se avessero dai 14 ai 20 anni, è uguale. Non crede che sia più consono non dare delle “Bestie di Satana” Alla gente te, ma magari parlarci in altri termini?
        Ma il caldo l’ho preso io….

  • Milly ha detto:

    Bellissimo esempio di comportamento cristiano. DIO nel cuore, dentro di noi ma anche fuori di noi quando è necessario. E nel suo caso Veronica era proprio NECESSARIO!

  • Petrus ha detto:

    Purtroppo nessuno reguardisce questi ragazzi prima di tutto i genitori, ma anche gli altri adulti e quindi usano un linguaggio volgare e purtroppo anche bestemmie. Per quanto mi riguarda cerco di dire di non bestemmiare e spesso ottengo risultati forse perché sono adulto ed anche abbastanza grosso. Però c’è un’altra cosa che dà fastidio e che nessuno ci fa caso… sono le coppiette anche di adolescenti ma anche di persone “mature” che in mezzo all’acqua si avvinghiano mezze nude essendo in costume da bagno e senza nessun pudore davanti a tutti. Qui è un pò più difficile riprenderli perché secondo la mentalità edonista e permissiva che c’è di male se due persone “si vogliono bene” ed “amoreggiano”. In genere mi avvicino e dico loro che magari ci sono i bambini oppure dico loro che necessità c’è di far vedere a tutti i loro “avvinghiamenti”… sono cose private che dovrebbero stare nel privato. Spesso ottengo il risultato ma una volta ho rischiato la colluttazione con uno mentre la ragazza gli diceva di lasciar perdere. Purtroppo viviamo in una mentalità pagana dove il senso della propria dignità è perso anche sull’affettività dove invece il cristiano è chiamato a controllare i prorpi istinti carnali per incanalarli in un’affettività bella perché spirituale e non scendere a livello animale.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Le coppie che amoreggiano in acqua?

      Da quanti anni non ne vedo.

      Ora solo coppie di fidanzati entrambi maschi che molto gentilmente si tengono per mano, passeggiando sulla battigia.

      Tempo fa, c’erano delle bambine in acqua, mentre una coppia così, sculettante passava.
      Le bambine erano imbarazzate, un po’ disgustate.

      Li avrei sotterrati. Non potevo. Allora ho detto cosi, cercando di attirare la simpatia delle bambine e le orecchie dei caproni che si tenevano per mano.
      “che schifoooo!!! Fanno vomitare!!!
      La coppia si è bloccata e girata verso di me, osservava la scena.
      Le bambine ridenti domandano:” cosa, fa schifo?!
      E mentre con la testa ho indicato la coppia, con le labbra ho risposto: le alghe! Queste alghe che ho sotto i piedi fanno vomitare.puahhh, che schifo, che schifo!”
      E le bambine che sono scimmiette hanno cominciato a ripetere: che schifo! Fanno schifo.
      E mentre dicevano così io guardavo i due sempre ripetendo la stessa frase: che schifo! Fanno schifo! Fanno vomitare!”

      I due hanno sciolto l’abbraccio e se ne sono andati.

      Insomma le trovo tutte per farmi spazio sulla spiaggia!!

      Che tempi!

      • Petrus ha detto:

        Grazie a Dio dalle nostre parti siamo ancora tradizionalisti… solo una volta ho visto due ragazze che si abbracciavano in acqua e guardandole solo per un po’ di tempo ho capito che non potevano essere semplicemente “amiche”. Alla fine sono uscite dall’acqua separatamente. Ripeto stiamo vivendo un’epoca neo pagana e la dissolutezza dei costumi morali sono segno della fine do un’epoca come è stato per la caduta dell’impero romano. Il Signore alla fine dirà il suo Basta!!! Preghiamo perché la nostra Fede sia perseverante e coraggiosa per le prossime prove o castighi che attendono un’umanita’ fin troppo corrotta e depravata.

        • Veronica Cireneo ha detto:

          La depravazione forzata, stimolata e indotta fa parte del piano massonica, finalizzato alla cancellazione di Dio nelle coscienze.

          Ci opponiamo con tutte le forze.
          Dio dirà il Suo Basta.

          Intanto combattiamo dentro e fuori di noi fino a fine corsa, per poter dire con San Paolo:”ho mantenuto la fede”
          Buon pomeriggio, carissimo.

          Vado a fare la mia nuotata.

          Se si è sparsa la voce, non dovrebbero esserci degenerato nei pressi. Scherzo.

          Un saluto. Grazie

  • Michele ha detto:

    EC: “…e dal Sacro Cuore di Gesù nel Santissimo Sacramento. Amen”.

  • Michele ha detto:

    Quando sento bestemmie contro la Madonna, prego una mia versione della “Freccia d’Oro” modificata: “Possa il più venerabile nome di Maria, Madre di Dio, Corredentrice e Regina degli angeli, benedetto in cielo, sulla terra e sotto terra da tutte le creature di Dio e da Gesù nel Santissimo Sacramento. Amen “.

  • Michele ha detto:

    Oltre alle diverse strategie di intervento suggerite, propongo che si preghi immediatamente, anche più volte, la preghuera “La freccia d’oro”, specifica per riparare le offese della bestemmie.
    Si trova facilmente sul web.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Ma se ti ho detto che mi si erano paralizzato le dita!
      E comunque la preghiera non è sufficiente quando l’intervento è possibile.

      La sola preghiera è tutto per fatti che avvengono lontani da noi, dove concretamente non possiamo nulla.

      Per il resto evitiamo ipocrisie: non si può solo pregare, mentre un uomo muore. L’azione di salvataggio sia preghiera.

      Se non è concreta, non è fede.

      • Michele ha detto:

        Guardi che apprezzo il suo intervento e condivido le sue intenzioni; io stesso ho redarguito, con molta più veemenza, una pischella ferma con lo scooter che aveva bestemmiato a voce alta mentre parlava al cellulare. Volevo solo ricordare che oltre le conseute preghiere ne esistono alcune specifiche per la riparazione.

        • Veronica Cireneo ha detto:

          Buongiorno signor Michele.
          È giusto quello che dice. Ieri andavo di fretta ed ho preso le vie brevi. Mi scuso.
          Buon pomeriggio. Un abbraccio

  • Mimma ha detto:

    E.C.
    Il Signore benedica e protegga Vittoria Cireneo!

  • Mimma ha detto:

    Il Signore benedica e protegga Veronica Cireneo ed egoisti.

  • Maria Gabriella Osti ha detto:

    Bellissima testimonianza cara Veronica , che Dio ti benedica e ringraziamoLo per la.forza che ti ha dato nell’ affrontare quei giovani. Con tristezza mi rendo conto che , non solo gli adulti hanno perso la fede, ma tantissimi giovani. Se ci fosse più fede e più preghiera, ci sarebbe un mondo con meno guerre e cattiveria

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Grazie Gabriella.
      Dio la forza la dà sempre.
      Anche quando andiamo a compiere il male.
      Vedessi che forza che avevano quei 15enni nella voce e nel fisico.

      Tutto sta stabilire l’obiettivo sul quale quelle forze vogliamo investire.

      I giovani hanno perso la fede o gli adulti non gliel’hanno insegnata con le parole e con l’esempio?

      • Maria Gabriella Osti ha detto:

        X la maggior parte sono i genitori che non gliel hanno insegnata. Altri l hanno persa, come mio figlio ed è la mia disperazione. Noi abbiamo la forza che Dio ci dà….loro la forza ce l hanno da satana . Questa sera in chiesa c era l un 25 mo anniversario di matrimonio. Nemmeno sapevano quando sedersi o alzarsi, né rispondere durante la Messa. X non parlare della Santa Comunione. Una bimba nemmeno sapeva farsi il segno della croce … E quando sono usciti tutti si sono disinfettati le mani …come se la casa di Dio fosse pericolo di contagio. In chiesa ti contagi ma non al ristorante….che Dio mi perdoni per questa critica

        • Veronica Cireneo ha detto:

          Carissima, continua a pregare, perché tuo figlio non perda la fede per sempre. Ricordi santa Monica come è interceduta per suo figlio sant Agostino?

          Io stessa da 20 ai 32 anni avevo perso la fede.
          Non avrei mai detto che Gesù mi avrebbe ripreso per i capelli!

          Avevo avuto fede dai 16 ai 20 anni. Poi un baratro senza fine.

          Al rientro in me, da 30 anni non mi sono più allontanata, anzi!

          E che Gesù consente l’allontanamento da Lui, perché come il figli prodigo dica: “come sono stato pazzo, ad allontanarmi da te!”
          Un abbraccio

  • acido prussico ha detto:

    Carissima Veronica,
    ho tradotto per lei e per i nostri amici una tremenda foto della perduta “cristianità”. (Tosatti e voi tutti perdonatemi per la lungaggine: ma è opportuna).

    “L’ascesa dei funerali laici. 18 luglio 2022.
    Secondo i dati ufficiali di ASFUNCAT (l’associazione catalana dei servizi funebri) le cerimonie civili o le sepolture laiche rappresentano oggi il 69% del totale nella città di Barcellona. Questa percentuale diminuisce nelle zone rurali, con Lérida all’estremo opposto con solo il 5%. La media in Catalogna è del 21%, in forte crescita.
    I dati non potrebbero essere più allarmanti. Eravamo a conoscenza del calo dei battesimi, in cui meno della metà dei nati riceve il sacramento; del crollo dei matrimoni cattolici, che rappresentano solo il 21% del totale; e delle prime comunioni, che si attestano al 20%. Tutto questo secondo i dati della Conferenza episcopale. A Barcellona, questi numeri stanno calando in modo spaventoso: il numero di battezzati non raggiunge il 35% e il numero di matrimoni cattolici celebrati si ferma a un misero 11%.
    Tuttavia, non eravamo a conoscenza del numero di funerali laici.
    Sarebbe facile pensare che, trattandosi in genere di persone anziane, il numero rimanga ottimale, essendo state educate alla pratica cristiana. Sarebbe anche logico pensare che, di fronte al mistero della morte, la persona riceva maggiore consolazione dalla vicinanza del Padre.
    Non è così.
    La Chiesa cattolica sta perdendo quello che sembrava essere uno dei suoi pilastri: la fede nella Vita eterna e in una morte che non è la fine.
    Né feste né funerali. Niente matrimoni, battesimi e funerali. Dio non è necessario per iniziare la vita né viene ricordato alla fine di essa. La Chiesa deve aver sbagliato qualcosa. Soprattutto quando non mantiene, al momento della dipartita, nemmeno gli anziani che sono cresciuti in un ambiente cattolico. Immaginate cosa accadrà in futuro, quando queste generazioni scompariranno e coloro che sono cresciuti nell’ignoranza e nell’indifferenza religiosa diventeranno la maggioranza.

    Si è assistito ad alcune di queste cerimonie laiche. Alcuni di esse sono piuttosto surreali. Ho assistito a una in cui c’era una figura della Vergine di Montserrat posta dalla famiglia sul tavolo in testa alla stanza. In un’altra ho potuto constatare che il marito era morto 11 anni prima e che era stata celebrata una messa funebre corpore in sepulto, mentre ora che la moglie è morta è stato celebrato un funerale laico. Ho potuto ascoltare i discorsi professionali dell’impresario delle pompe funebri che parlava della defunta che era già con il marito, il suo sguardo al cielo per rivolgersi al defunto o parlare con lui come se stesse godendo della vita eterna. Non si tratta di cerimonie atee. Se non si crede in nulla, non c’è nient’altro dopo la morte. Nessun cielo, nessuna energia, nessuna terra che le sia mite. Si muore e basta. Quando non si crede, non si guarda al cielo, né si parla del ritorno di moglie e marito in un ipotetico aldilà. Ovvero, una vita ultraterrena senza Dio.
    Questo è il nocciolo della questione: Dio è stato differito. Ma la morte è ancora concepita, come se esistesse ancora un’imitazione di Dio. Ecco perché si guarda in alto e si parla di morti che aspettano colui che è appena morto. Non si sa se in cielo, in terra, sotto forma di anima o di innocuo uccellino. In altre parole, c’è ancora bisogno di spiegare il mistero della morte, ma la Chiesa come istituzione non è necessaria.
    E se la Chiesa non è necessaria in una situazione del genere, allora la Chiesa ha fallito. E probabilmente ha fallito nella perdita della trascendenza.
    Se non si prega per l’anima del defunto, se il funerale è solo un elogio delle sue presunte virtù, se non c’è peccato e non è necessario pregare per il perdono delle sue colpe, perché abbiamo bisogno di un sacerdote?
    L’impresario di pompe funebri, che crede nel suo lavoro molto più di quanto alcuni sacerdoti credano nel loro, lo farà meglio. Questo è un altro dei mali di alcuni religiosi che si trovano nelle camere mortuarie. Quattro frasi, senza alcun calore particolare. Una semplice formalità.
    Il collasso della pratica religiosa ha raggiunto ciò che prima era inimmaginabile: la sepoltura dei defunti. A Barcellona, il 69% dei funerali è laico. Ed è destinato ad aumentare notevolmente. Anche se sembra che siano in pochi a preoccuparsene. Lasciate che il Titanic faccia il suo corso.

    Oriolt “

    https://germinansgerminabit.blogspot.com/2022/07/el-auge-de-los-funerales-laicos.html

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Io non ho neanche idea di cosa sia un funerale laico.
      Però già i matrimoni laici mi fanno impressione.
      Quelli che si che sono squallidi contratti.

      E delle cerimonie per “sbattezzarsi” ne avete sentito parlare?
      Ma non è osceno?

      E del satanismo come orientamento religioso e delle chiese satanisti costruite in Italia?

      E degli immensi crimini degli adulti degenerative che siamo, ci rendiamo conto?

      Che esempio diamo?
      Perché stupirsi, poi?

  • unaopinione ha detto:

    Comportamento veramente coraggioso, ma … questo prendere di petto la situazione (infatti l´approccio mi pare da assalto) credo che sia anche molto rischioso. Se infatti la signora Cireneo si fosse trovata di fronte a degli incalliti delinquenti o delle persone totalmente insensibili o di altra religione, si sarebbe forse innescata una reazione violenta.
    E qui mi ricordo ció che avvenne un giorno tanti anni fa.
    Io stavo camminando e vedo una persona che sta dando dei colpi ad un cassonetto della spazzatura al fine di danneggiarlo. Nessun apparente motivo del perché sta facendo questo. Ad un certo punto un auto con tre persone dentro si ferma e la persona che stava a fianco del guidatore dice al danneggiatore con voce, sí di rimprovero ma anche di esortazione: “Ma perché te la stai prendendo con quel povero cassonetto … che ti ha fatto di male?” Probabilmente la persona capí che aveva a che fare con un auto della polizia in borghese, smise di danneggiare il cassonetto e se ne andó. L´auto della polizia pure. Risultato: ogni volta che quella persona avrebbe avuto di nuovo voglia di distruggere un cassonetto (ma anche qualsiasi altra cosa) la prima cosa che si sarebbe domandata, sarebbe stata: “Cosa mi ha fatto di male?” E questa domanda lo avrebbe seguito, anche inconsciamente, sempre nella vita in tutte le analoghe situazioni … non ci sarebbe stato piú bisogno di un´auto della polizia o qualcuno che glielo avesse ricordato. Naturalmente quella frase da allora é rimasta sempre anche nella mia mente (senza esserne stato destinatario).
    Lo stesso credo che valga se qualcuno, e spesso succede soprattutto fra i giovani, vede delle formiche (ma anche un verme) camminare per terra e decide di calpestarle (perché lui puó e perché é divertente). Se peró questa persona é passata in una situazione in cui gli é stata rivolta la domanda: “Che ti hanno fatto di tanto male da meritarsi il castigo che gli stai dando?” (E per chi é credente la domanda viene capita anche come un: “Sei forse tu stesso Dio e giudice per fare questo?”), ecco che allora prima di compiere l´atto, gli affiorerá in mente quella volta in cui qualcuno glielo ha chiesto … e ci penserá due e forse piú volte prima di farlo.
    Ora, l´ordine di grandezza delle cose é certamente diverso se la Persona del “danneggiamento” é Dio … ma il meccanismo umano é lo stesso: “Cosa ti ha fatto di male perché tu Gli faccia (per cosí dire) del male?” (e poi magari tutto il resto, ma in maniera mite). E questa domanda gli riattiverá la razionalitá che era dormiente e la persona si richiamerá da sola: „Giá, ma cosa mi ha fatto di male?” Se non vi é odio specifico verso Dio (o verso una determinata religione), quasi sicuramente il bestemmiatore si asterrá dal continuare e se non lo fa subito, con l´acquistare maturitá ed esperienza di vita, lo fará nel futuro. E questo varrebbe anche se i bestemmiatori seguissero un´altra religione.
    Io, se capitassi in questa situazione e se ritenessi che con le persone con cui si ha a che fare gli altri metodi non funzionino, cosí sceglierei di agire.
    Mia opinione.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Non ho capito tutto con esattezza, ma qualcosa posso rispondere.

      Ad un uomo che prende a calci un cassonetto, avrei fatto un’altra domanda. Questa: carissimo, cosa ti succede? Posso fare qualcosa per te? ”
      C’è gente disperata per eccesso di sofferenze ed oppressione.

      Per quanto riguarda i ragazzi:
      Se ripenso a come mi sono comportata, capisco che anch’io avrei avuto paura di me stessa, se fossi stata in loro, ma la determinazione è fondamentale nell’attacco.

      Se avessero reagito con violenza?
      Lo avevo messo in conto.

      Ma cosa potevano farmi più che dilaniarmi il cuore e paralizzarmi le dita e l’anima?

      Inoltre per difesa fisica avrei avuto 2 o 3 chance.

      Ad esempio: tuffarmi in basso, raso terra in apnea ed allontanarmi senza essere vista, prima della risalita.
      Era gente dell’entroterra.
      Non sanno nuotare.
      Ed io sono un’ondina.

      Fossimo stati a terra non avrei usato gli stessi mezzi, modi, parole e toni, ma altri.

      E comunque per Gesù prenderei calci e pugni volentieri, come Egli li ha voluti prendere per me.

      Ciao.

  • Silvana ha detto:

    Carissima Veronica, inizio subito a scriverti che sei veramente una paladina di Dio! E per questo il Signore te ne renda merito le mille e mille volte.
    Sappi che anche io come te soprattutto nell ambito lavorativo quando sentivo bestemmiare (e questo ancora prima della mia conversione) saltavo e urlavo a chiunque esso sia stato che non sopportavo la bestemmia! E lo vietavo categoricamente anche a persone che non conoscevo o di riguardo!
    Queste persone non erano particolarmente giovani anzi sentivo soprattutto gli anziani a volte, e questo ti ferisce in modo particolare perché proprio questi ultimi dovrebbero essere
    l esempio vivente della nuova generazione invece ahimè non lo sono affatto e a causa anche di questo il mondo, l essere umano sta diventando schiavo del cretino di sotto, sottovalutando le maledizioni che fanno ricadere su loro stessi e sugli altri quando proferiscono parole di bestemmia!
    Quindi approfitto di fare un appello a credenti e non di non tirarsi mai indietro davanti a questo scempio ma di alzarsi come hai fatto tu anche fossero persone di riguardo e di appellarsi per la maggior Gloria di Dio!
    Ancora grazie perché dai Voce alla Verità!
    Cari saluti, Dio Ti benedica 💦💦💦

    Silvana

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Ciao.
      Con gli adulti ho messo a punto questa tecnica.
      Loro bestemmiano?
      Gli vado vicino, vicino e a bassa voce dico:”Scusi potrebbe bestemmiare a bassa voce?”

      Restano di stucco, proprio perché colgono la gentilezza di non averli umiliati pubblicamente.
      Le risposte che danno sono sempre le stesse:”non me ne sono accorto!, è un’abitudine”, non lo faccio per cattiveria.. ”

      Anche la mia è sempre la stessa.
      Sempre detta a bassa voce al diretto interessato:
      ” sì, ma Gesù ci resta male! Puoi dire adesso: scusami Gesù!”?
      Se lo dice puoi osare con :” Digli anche: Ti amo!

      C’è chi dice tutto.
      “Scusa Gesù. Ti amo”

      Sapeste quante volte mi è capitato di vederli poi con le lacrime agli occhi, dopo aver detto quelle parole.
      Ringraziarmi e chiedere scusa anche a me.

      Tenete a mente.
      Portate punti alla, Gloria di Dio.

      Egli ricompensa sempre per un gesto di tenerezza compiuto e fatto compiere.

      Sennò perché viviamo?

  • Gabriela ha detto:

    Grazie Veronica per questa bellissima testimonianza di fede e grande esempio di misericordia spirituale di cui i nostri giovani hanno tanto bisogno, ma viene poco praticato perché scambiato per peccato di giudizio:
    ▪️Ammonire i peccatori.
    ▪️Insegnare agli ignoranti .

    Come vedi il Signore non ti manda in pensione….ma vuole che tu usi ancora i talenti che ti ha dato.

    Grazie Gesù!

    • Veronica Cireneo ha detto:

      In pensione per gli affari di Gesù ci andrò solo apparentemente, a partire da quando mi porranno sotto terra 😃

      Dopodiché sarà tutta gioia.

      Che adesso già pregusto con questi piccoli gesti quotidiani.

      Ciao cara. Un abbraccio 🌺