Mons. Ics. Ma il Papa Sa Che Cos’è l’Eucarestia? I Vescovi Devono Reagire.

6 Luglio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, viviamo tempi di grande confusione e ambiguità, e purtroppo chi dovrebbe aiutare a vedere chiaro sembra contribuire ad aumentare la confusione. Come potete leggere da quanto scrive mons. Ics. Buona lettura.

§§§

 

Caro dottor Tosatti, comincio ad apprezzare l’attitudine a cercare il “pelo nell’uovo” e rimpiangere i tempi in cui, in materia di fede cattolica, si “spaccava il capello in quattro”.

MI spiego. Oggi su La Verità, un articolo del bravo Lorenzo Bertocchi, ci parla del viaggio possibile di Bergoglio a Kiev e a Mosca.

Ma nel pezzo Bertocchi fa riferimento alla sentenza della Corte americana sull’aborto e sulla comunione data a Nancy Pelosi durante la messa del Papa in San Pietro. mentre le era stata negata dal Vescovo di San Francisco Cordileone per il suo sostegno alle politiche pro-aborto.

Commenta Bergoglio (virgolettato): “Quando la Chiesa perde la sua natura pastorale, quando un Vescovo perde la sua natura pastorale, crea un problema politico (sic). Questo è tutto ciò che posso dire”. (Smentendo così Cordileone).

La mia reazione immediata è stata : “Ma se la Chiesa e un Vescovo prende natura politica, non rischia un danno pastorale”?

Vorrei però tentare una riflessione utile ai lettori di Stilum Curiae” (se ci riesco) poiché ho l’impressione che Bergoglio ammetta di aver creato volutamente un problema dottrinale e anche politico, tutto in una volta.

Vediamo cosa è “natura pastorale” e che uso ne ha fatto Bergoglio.

-La “natura pastorale” della Chiesa e di un Vescovo si riferisce alla predicazione del Vangelo (Fides et Ratio n.70) essendo natura di evangelizzazione.

La natura pastorale verso “l’errante” ( il peccatore sostenitore dell’aborto) consiste certo nel dialogare, ma per correggere, non per assicurargli la comprensione.

La Chiesa, il Vescovo, annuncia il mistero della salvezza perché Dio vuole che tutti siano salvi arrivando alla conoscenza della Verità (San Paolo 1°lettera a Timoteo), conseguentemente deve occuparsi di assicurare questa conoscenza, oltreché salvare le vite umane altrimenti massacrate nel seno delle madri. Perbacco !

La natura pastorale della Chiesa consiste nell’insieme dei mezzi usati per attuare gli insegnamenti di Cristo, non per consolare Nancy Pelosi o Joe Biden o la Emma Bonino. Con che risultati, poi??

Certo non è la prima volta (né sarà l’ultima) che Bergoglio usa un linguaggio equivoco e confondente.

Nel 2021 chiarì (confondendo) la distinzione tra dottrina e pastorale spiegando che “L’aborto resta omicidio, ma io non ho mai rifiutato la comunione a nessuno”.

Aristotele e san Tommaso si “saranno girati nella tomba” ascoltando (son sicuro che san Tommaso lo ha ascoltato dal Paradiso e riferito a Aristotele …) un para-sillogismo così assurdo.

Sarebbe come far crollare nelle stesso momento il Sacramento della Eucarestia e della Confessione. E come spiega don Nicola Bux sul suo splendido libro sui Sacramenti ( <Con i Sacramenti non si scherza> ), questi sono come un “domino”, se crolla uno fa crollare tutti gli altri.

Sono oltremodo sospettoso?

Si, perché con la vita eterna non si può scherzare. Bergoglio la comunione non la nega a nessuno, è vero, ma è perché non crede al Sacramento della Eucarestia o perché non crede a San Paolo nella Lettera ai Corinti (“chiunque mangia in modo indegno…”)? Bergoglio ha incoraggiato la comunione ai divorziati (..non è premio per i perfetti, ma rimedio per i deboli..), poi ha incoraggiato la comunione ai protestanti ( come sempre lasciando libertà alla coscienza..), spiegando ( senti, senti !…) che “ poiché abbiamo lo stesso Battesimo, dobbiamo camminare insieme…”.

Certo non tutti sono rigorosi come lo scrivente, il card. Muller, per esempio, uomo di grande statura e fede, riferendosi a Amoris Laetitia, nella introduzione al libretto irrilevante di Rocco Buttiglione, insiste molto sul “discernimento pastorale” “ proposito.

Speriamo che questi sacerdoti ci riflettano bene sulle loro capacità di avere e saper attuare detto discernimento. Ma voglio concludere.

Il Diritto Canonico, canone 915, dice che non sono ammessi, in quanto di fatto scomunicati, coloro che collaborano all’aborto, pertanto i politici abortisti. Cioè coloro (parafrasando una scialba e sempre equivoca frase di Bergoglio) che concedono l’uso delle armi ai sicari pagati per uccidere la creatura nel seno della madre.

Bertocchi conclude il suo pezzo citando Bergoglio sulle suo possibile dimissioni. “Quando vedrò che non ce la faccio, lo farò”, risponde Francesco. E ricordando la rinuncia del suo predecessore, dice “è stata una cosa buona per la Chiesa e per i papi. Un grande esempio”.

Parafrasando Sergio Quinzio. “Con Bergoglio, la gnosi che stiamo vivendo l’abbiamo già alle spalle, ora di fronte rischiamo di avere solo il nulla”.

I Vescovi devono reagire!

§§§




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30 commenti

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Non la nega a nessuno?

    Come le lucciole sulla strada.
    Anche loro non la negano a nessuno.

    E si chiamano Prostitute . Ma sono piccole prostitute.

    Roma invece, viene definita dai testi sacri:
    “LA GRANDE PROSTITUTA”

    • Andreina Gambassi ha detto:

      Bergoglio è forse illuso di possedere una “natura pastorale?proprio lui che ha donato tutto il suo gregge cinese al Lupo Xi Jiamping, per consentire a lui di sbranare e martirizzarle tutte,anziché andare in cerca della pecora smarrita per ricondurla all’ovile

  • Sherden ha detto:

    “I vescovi devono reagire!”
    Sembra tanto l’appello a “chiudere le stalle”. Solo che:
    a) i buoi sono scappati, e già da un bel po’;
    b) coloro che dovrebbero chiudere le porte sono gli stessi che le hannno sfasciate, obbedendo aglii ordini del mandriano che creddeva di essere il padrone della fattoria.

    Caro Mons. ICS, non passa giorno senza che arrivi notizia di comportamenti indegni (e indegnamente tollerati) di qualche vescovo, e lei vuol fare l’appello? Sarebbe come chiedere ai disertori di organizzare la controffensiva.

  • paola caporali ha detto:

    Quali vescovi? Quelli che hanno chiuso le chiese? Quelli che negano la Santa Comunione in bocca (come il mio, presule – per poco ancora- di Arezzo. E noi aretini, nipoti indegni dei partecipanti ai moti del “Viva Maria”, sappiamo che non ci toccherà nulla di meglio)? Quelli che permettono ai loro preti di partecipare ai gay pride? Quelli che accettano e consegnano la riduzione allo stato laicale di preti che dicono la verità, senza essere difesi da nessuno (sì, mi riferisco a Lorefice e a don Minutella)? Quali? Sono stati messi lì di proposito, cosa volete che facciano?

  • W i nonni ! ha detto:

    Incontrato ieri un nonno in farmacia con bebè in braccio.
    Preoccupato del fatto di non riuscire a distinguere tra il nipote in braccio e quello che lo aspettava fuori dalla porta, in carrozzina. Gemelli identici.
    Questi ragazzini urlacchianti ma bellissimi sono l’antidoto migliore all’aborto.

  • Chedesolazione... ha detto:

    In tempi di verità rovesciate e di funambolismi verbali non è difficile aspettarsi di tutto. Tanti sono i campanelli d’allarme riguardo alla corretta dottrina sull’Eucaristia. Gli appartenenti al cosiddetto “Cammino Neocatecumenale” ad esempio, svolazzano allegramente sul concetto di transustanziazione, tanto che ne ho avuto conferma durante una confessione che mi ha lasciato letteralmente di stucco, sostenendo, il prete, una teoria su materia e sostanza che mi è apparsa alquanto confusa.
    Abbiamo i miracoli eucaristici, non bastano? O è meglio riporli nel cassetto dei merletti della nonna?

  • Proponente ha detto:

    Demoliamo la muratura e verifichiamo cosa sia accaduto nel frattempo alla santa Ostia murata.

  • Daouda ha detto:

    Calcolando però che la comunione quotidiana è porta prossima allo svilimento del sacramento molti fedeli potrebbero essere altrettanto sacrileghi assieme ai sacerdoti dei possibili casi in questione, ma d’altronde questi possono essere chiamati devoti, i gerarchi invece è comodo condannarli giacché in vista e su casi eclatanti.
    Ad ogni modo le regole per la corretta ricezione eucaristica non possono ridursi alla questione del peccato mortale, che è uno solo degli aspetti.

    https://traditiomarciana.blogspot.com/2018/06/frequenza-e-condizioni-della-santa.html?m=1

    • Amparo Simeon ha detto:

      La comunione cotididiana è porta prossima allo svilimento del sacramento? Lei non sa quello che dice. Legga il Decreto SACRA TRIDENTINA SYNODUS, che non ha niente che vedere con il sacrilego Bergoglio. Ma so che per Lei San Pio X è il Papa più disastrososo di tutti i Papi.

      • Amparo Simeon ha detto:

        La comunione quotidiana, voglio dire.

      • Daouda ha detto:

        Non di tutti assolutamente, ma del novecento si assieme a Paolo VI , degni epigoni delle due ali devianti nel segno della Chiesa. È facile constatare che da quando fu incentivata la pratica della comunione quotidiana la Fede è andata a diminuire…si citeranno la degenerazione apportata dai nemici di DIO come l’infiltrazione degli stessi, ma l’Eucarestia frequente che avrebbe dovuto fortificare contro essi a maggior ragione ha funzionato?

        Dovrebbe sapere che anticamente chi davvero si pentiva dei peccati commessi anche non troppo gravi era interdetto alla santa comunione per anche svariati anni ( tranne forse a Pasqua od altre feste maggiori ) e questi infondo si comportavano come i catecumeni…al sacrificio andavano via.
        Sá anche che le liturgie anticamente erano solo la domenica, il sabato e le feste e che la comunione frequente non esisteva che nei monasteri in massima parte, anche se dal IV secolo l’occidente iniziò a celebrare quotidianamente ( che incidentalmente è il motivo rituale per cui i sacerdoti non si sposano ).

        Ognuno tragga le proprie conclusioni. Ad ogni modo vincolare la grazia ai sacramenti è a detrimento del proprio lavoro ascetico-contemplativo oltre che limitare il buon DIO. Grandissimi santi del passato non hanno mai avuto bisogno della santa comunione in modo così frequente e compulsivo come l’epoca attuale che Pio X ha contribuito a creare

        • Amparo Simeon ha detto:

          San Pio X sapeva molto di più di cura pastorale. Più di Lei e di me. È vero che i nostri tempi non sono già quelli di San Pio X. La formazione cristiana non è la stessa e anche il Clero non ha una solida formazione dogmatica e pastorale. Io ricordo che i preti degli ani 80 del secolo scorso ancora confessavano bene e rettamente. Ma dire che la comunione quotidiana è porta prossima allo svillimento del sacramento mi pare puro giansenismo e rifarsi alla antica disciplina puro archeologismo giustamente condannato da Pio XII nella Mediator Dei.

          • Daouda ha detto:

            Il giansenismo è recente, la prassi ordinaria della Chiesa che Pio X ha modificato no.
            Vi sono numerosi santi che facevano ben rare comunioni ed erano giganti spirituali perché forse dobbiamo capire che per l’appunto i risultati della comunione eucaristica quotidiana e corrispettive celebrazioni della Messa quotidianamente non permettono la dovuta preparazione, concentrazione e riverenza, esulando dal solo ptoblema dei propri peccati.
            Inoltre la vincolare la grazia ai soli sacramenti delegittimando la propria ascesi-contemplativa e la preghiera personale fa diventare i sacramenti wualcosa di magico ed idolatrico.
            Anticamente poi, quando ci si pentiva davvero e si doveva soddisfare con opere riparative i propri peccati, si poteva essere interdetti alla comunione acnhe per anni ( tranne le feste maggiori probabilmente ), insomma la comunione eucaristica frequente od addirittura quotidiana come la partecipazione esagerata alla santa messa risultano il contrario di quel che si blaterava a parole, ed infatti i risultati si sono visti.
            D’altronde la celebrazione quotidiana è il motivo rituale perché i sacerdoti non si sposano, ed ugualmente se una coppia sposata ricevesse il Signore tutti i giorni non potrebbe mai usare il proprio sposalizio, mai mangiate carne e pesce, mai probabilmente indulgere nella mondanitá, cosa sia difficile per loro che impraticabile rispetto al sacramento a cui la preparazione dovrebbe essere ben più seria.
            Ma qualcuno verrá a dire che basta non mangiare carne il venerdì snaturando il digiuno in nome del lassismo permesso da Roma.
            Ma il fulcro è che la prassi della Chiesa fin all’800 non ha mai suggerito niente di tutto ciò.

  • FRANZ ha detto:

    Quando si faranno sentire i vescovi?
    Cosa aspettano?
    Hanno paura? Di cosa?
    Certo con zuppi al comando?
    Miserere Domine

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    “la gnosi che stiamo vivendo l’abbiamo già alle spalle, ora di fronte rischiamo di avere solo il nulla”
    Ben detto. Appoggiandomi su fonti autorevoli, lo ritengo un processo ormai irreversibile (bisognava agire decenni fa invece di tacere e dare un colpo al cerchio e uno alla botte): non c’è rimasto nulla da salvare della burocrazia clericale né del popolo cristiano solo nominalmente.
    Ha ragione Benedetto XVI, resteranno pochissimi fedeli sparsi e molto probabilmente la ricostruzione sarà lenta e faticosa, non instantanea con tanto di “effetti speciali” come molti credono.
    La struttura della Chiesa sarà molto allentata, un po’ come le comunità ortodosse fino ad oggi, anche se per promessa Divina ci sarà ancora un Papa, sperando sia chiaro a tutti chi sia.
    L’unico modo di intervenire è precorrere gli eventi invece di tentare di stargli dietro. Questo significherebbe mettere da parte le scartoffie (dopo il Concilio, non ce ne sono mai state così tante nella storia della Chiesa) e individuare e proteggere realtà spirituali ancora vive, di gente che conosce la Verità, ma oggi si fa l’esatto contrario

    • Forum Coscienza Maschile ha detto:

      Errata corrige: “istantanea”

      • Daouda ha detto:

        La Sacra Scrittura non prevede alcuna ricostruzione o restaurazione.

        • Forum Coscienza Maschile ha detto:

          Mi riferisco all’Italia cristiana, non certo alla Chiesa come tale che è eterna e indefettibile.
          Il cattolicesimo italiano è in macerie e in base a fonti autorevoli (tra cui lo stesso Benedetto XVI) non mi pare saggio dare per scontate restaurazioni e conversioni di massa, magari con segni dal Cielo, tanto più che da almeno un secolo si ignorano appelli Divini alla penitenza e alla conversione.
          Con ogni probabilità rimarranno pochi fedeli sparsi (cf. Benedetto XVI, Amerio, McLuhan, T.S. Eliot, gen. Laporta su persecuzioni anticattoliche e altri) e sarà molto lungo e faticoso ricostruire un’Italia cristiana, sempre che sia nei piani di Dio perché comunità molto più ferventi delle nostre sono state spazzate via

  • Petrus ha detto:

    PERCHE’ C’E’ QUALCHE VESCOVO CORAGGIOSO, TRANNE VIGANO’, CHE ABBIA, AD ESEMPIO, L’AUDACIA DI SAN PAOLO DI AFFRONTARE PIETRO SULLA QUESTION DOTTRINALE DELLA CIRCONCISIONE DEI NON EBREI? BISOGNA PREGARE IL SIGNORE PERCHE’ CONVERTA I PASTORI TRADITORI ALTRIMENTI NE FACCIA PIAZZA PULITA.

    • Andreina Gambasdi ha detto:

      Proprio Bergoglio osa perlate di “natura pastorale”come se lui ne fosse l’esempio:Lui che anziché andare in cerca della pecora smarrita,ha donato tutto il suo gregge cinese al Lupo Xi Jiamping perché lo vessasse e lo martorizzasse in tutti i modi.
      Dovrebbe ameno fare un esame di coscienza, prima di parlare

  • Agrippina ha detto:

    Ho conosciuto un gesuita che quando predicava dall’altare diceva cose splendide, chiarissime, illuminanti.
    Ma quando gli chiedevi consiglio su cose e persone concrete non prendeva mai posizioni chiare e definite. Non ti aiutava a capire cosa avresti dovuto fare, ma anzi riusciva a confonderti. Era come se ti sottomesse costantemente a qualche strana prova iniziatica , da cui avevi la sensazione di uscire costantemente sconfitto.
    E se gesuiti di questo tipo fossero i maestri di Bergoglio ?

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Aristotele e san Tommaso si “saranno girati nella tomba” ascoltando (son sicuro che san Tommaso lo ha ascoltato dal Paradiso e riferito a Aristotele …)”.

    Quindi san Tommaso “sicuramente” ha comunicato dal Paradiso con Aristotele che invece si trova … dove?

    E se così fosse (il congiuntivo è d’obbligo poiché solo Dio sa) quale sarebbe stato il mezzo di comunicazione?

    Così, anche un po’ per scherzare 😊

    • CAGI41 ha detto:

      Poteva il Sig Nippo non fare sfoggio della sua cultura, “così, anche un po’ per scherzare”?
      Su cose così serie, mi pare che ci sia ben poco da scherzare!

    • Enrico Nippo ha detto:

      Quale “sfoggio di cultura”?

      Ho posto due domande molto serie, prendendo spunto da ciò che seriamente afferma mons. X, e che resteranno senza risposta.

      E poi mi permetta: su questo blog aleggia spesso una certa pesantezza funebre che, poco ma sicuro, non risolverà niente. Oserei dire che si rasenta la disperazione, la quale, se non erro, non ha nulla di cristiano.

      Per questo dico che ogni tanto bisognerebbe anche scherzare, anche e soprattutto sulle questioni serie.

      Sursum corda!!!

  • Dany ha detto:

    Buongiorno, se non erro stiamo parlando di colui che ha fatto murare L Ostia del miracolo Eucaristico di Buenos Aires…correggetemi se sbaglio..

    • Forum Coscienza Maschile ha detto:

      Murare?! Sta scherzando? Sapevo dell’insabbiamento del miracolo, ma questa me l’ero persa

      • FRANZ ha detto:

        Si. Don Minutella ha fatto un servizio in diretta. E6 stato proprio mutato. Sic.

      • berenice ha detto:

        letteralmente murato dal card. Bergoglio!
        che ha impedito così ai fedeli l’adorazione dovuta. Evidentemente ci crede che sia PRESENTE in quell’Ostia diventata carne ! e dunque ha terrore della Presenza Reale, con cui Nostro Signore alimenti ogni giorno la Fede del suo gregge sbandato e lo conforti che Lui è sempre con noi fino alla fine del mondo.
        Già allora faceva di tutto perchè i fedeli se lo scordassero…
        guardate questo video in cui Don Minutella spiega i fatti parlando da quella chiesa di Buenos Aires

      • berenice ha detto:

        letteralmente murato dal card. Bergoglio! che ha impedito così ai fedeli l’adorazione dovuta. Evidentemente ci crede che sia PRESENTE in quell’Ostia diventata carne ! e dunque ha terrore della Presenza Reale, con cui Nostro Signore alimenti ogni giorno la Fede del suo gregge sbandato e lo conforti che Lui è sempre con noi fino alla fine del mondo. Già allora faceva di tutto perchè i fedeli se lo scordassero… guardate questo video in cui Don Minutella spiega i fatti parlando da quella chiesa di Buenos Aires