Paolo Deotto: che Sia la Russia la Cagione di Ogni Male? Ma Forse Anche No…

27 Giugno 2022 Pubblicato da

arengario russia

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, l’amico Paolo Deotto segnala alla vostra attenzione questo articolo appena apparso su Il Nuovo Arengario. Buona lettura. 

§§§

 

Rileggiamo qualche istruttivo articolo di quattro anni fa.

 

In questi ultimi mesi è diventato d’obbligo, dopo due anni passati a obbedire a capo chino ad assurde misure psicosanitarie, un nuovo settore di obbedienza: affermare che il mondo, anzi, forse anche l’Universo, è minacciato da un terribile nemico, la Russia, guidata dal peggior criminale della Storia umana, Putin.

Dichiararsi assolutamente contro la Russia è estremamente “in”. Quasi come usare la mascherina anche quando si invitano le amiche a casa propria a prendere il the. E poi, per far bella figura si può aggiungere che, “beh, mi hanno detto che Putin è malato, ha un paio di tumori e poi è paranoico. E poi comunque in Russia si stanno ribellando tutti, Putin ha i giorni contati…”.

Le amiche assentono, magari una o due si limitano a dire che però comunque Putin ha un fascino slavo un po’ torbido ma così attizzante… Ma comunque sono tutte d’accordo. Se il mondo rischia la catastrofe, la colpa è solo e unicamente della Russia e del suo sciagurato presidente, anzi, Zar.

Allora, dato che né la Storia né la Cronaca si fanno con atti di fede, ma osservando i fatti e cercando di capirli, può essere d’aiuto rileggere alcuni articoli non recenti, ma neanche vecchissimi. Articoli del 2018, pubblicati da Giampaolo Rossi, un giornalista esperto di politica estera, che evidenziano come un’informazione scorretta (a volte così sgangherata da risultare anche comica) sulla Russia sia in corso da tempo.

23 gennaio 2018: mentre l’Ucraina già da tempo bombardava allegramente il Donbass (ma nessuno si scandalizzava), il Parlamento europeo era preoccupato della falsa propaganda che la Russia attuava per distruggere l’Occidente.

“Russia e fake news: ossessioni dell’Europa” (https://blog.ilgiornale.it/rossi/2018/01/23/russia-e-fake-news-ossessioni-delleuropa/). Scriveva Giampaolo Rossi: “Qualche giorno fa il Parlamento europeo ha dedicato un’intera sessione sul come arginare l’oceano di “falsa propaganda” e disinformazione che Mosca sta mettendo in piedi per distruggere l’Europa. Niente di meno”.

Proseguendo nella lettura, possiamo conoscere la limpida figura del britannico Julian King, Commissario alla Sicurezza dell’Unione Europea, estensore della relazione introduttiva alla sessione parlamentare. Si tratta senza dubbio di un esperto in fake news: fu il suo governo, insieme a quello americano, a mettere in piedi la bufala delle “armi chimiche” di Saddam, per giustificare la sciagurata guerra contro l’Iraq. E sarebbe bene ricordare le fake news occidentali, inventate per giustificare le aggressioni alla Libia e alla Siria…

Ma ciò che dice Julian King non si discute. “La Russia ha fatto ingerenze nelle elezioni in Francia, Germania e Spagna, e nel voto per la Brexit…” Prove? Zero.

Scrive ancora Giampaolo Rossi: “King ha affermato che sono state rintracciati 3500 casi di disinformazione da parte russa, su questioni relative all’Ue. Ovviamente non porta con sé alcuna prova. Per averle bisogna andare su “Eu vs Disinfo” il portale di Bruxelles in cui si smascherano le incredibili menzogne della Russia: tipo che Mosca ha importato dalla Moldavia solo 1600 tonnellate di verdure e non 8000 come ha detto il canale televisivo Rossiya1.

O che Russia Today ha ospitato un editorialista Russia Insider (un sito web di informazione occidentale sulla Russia) che avrebbe espresso presunte posizioni antisemite. Quanto basta per dire che il Cremlino legittima l’antisemitismo.

Ecco, sono queste le terribili manipolazioni russe; roba da dilettanti se confrontate con la potenza di fuoco della manipolazione occidentale, in grado addirittura di scatenare bombe scandalistiche ad orologeria su scala globale (come questa) o invenzioni narrative su tragedie individuali (come questa).”.

E arriviamo al 17 marzo 2018. Era scoppiato il “Caso Skripal”. Sergei Skripal, ex spia russa, da un decennio residente in Inghilterra, era rimasto vittima, insieme alla figlia Yulia, di un misterioso avvelenamento da “Novichok”, un pericoloso agente nervino sviluppato a suo tempo in Unione Sovietica e poi riprodotto anche da molti laboratori occidentali. L’ex spia e la figlia lottarono a lungo tra la vita e la morte, riuscendo poi fortunatamente a salvarsi.

Londra e poi al seguito anche le altre capitali europee non ebbero dubbi: l’attentato era opera della Russia.

Nell’articolo che potete leggere su https://blog.ilgiornale.it/rossi/2018/03/17/colpire-putin-per-educarne-100/ , Giampaolo Rossi evidenzia l’assurdità di tutta la faccenda, assurdità che non deriva dal fatto che i dirigenti russi siano tutti santi, ma semplicemente dall’assoluta inutilità, anzi dal danno che la Russia stessa avrebbe ricevuto da un tale “complotto”, oltre tutto fatto con un veleno quasi “firmato”. E poi, si chiede Giampaolo Rossi, perché mai la Russia avrebbe deciso di uccidere una spia in disarmo da un decennio? E poi in un modo così macchinoso?

L’affare Skripal poi si spense da solo, ma per lungo tempo servì per accusare la Russia di “Terrorismo di Stato”…

Andiamo al 4 giugno 2018. In Ucraina accade un fatto curioso. Il giornalista anti-Putin Arkady Babchenko viene trovato morto. Almeno, così dicono giornali e tv ucraini, con tanto di immagini del cadavere in una pozza di sangue. Il giorno dopo lo stesso Arkady Babchenko si presenta, vivo e vegeto, a una conferenza stampa organizzata dai servizi segreti ucraini, fornendo una storia incredibile, ma che DEVE essere vera, perché ovviamente è una storia in cui la Russia è il bieco mandante di un omicidio (peraltro non avvenuto, visto che Babchenko è vivo…). Vedi su https://blog.ilgiornale.it/rossi/2018/06/04/caso-babchenko-i-russi-non-centrano/?_ga=2.248737287.1607760402.1654715967-340048090.1649173390

Scrive Giampaolo Rossi: “Ed in effetti la cosa più clamorosa non è la beffa in sé, ma il fatto che media e governi occidentali abbiano accettato senza battere ciglio le surreali spiegazioni delle autorità ucraine sull’episodio.

LA VERSIONE DI KIEV
La versione ufficiale di Kiev si articola in quattro punti essenziali:

  1. I russi avrebbero incaricato un proprio “operatore” in Ucraina di uccidere il giornalista nemico di Putin.
  2. L’uomo avrebbe assoldato un killer ucraino per compiere l’omicidio.
  3. Il killer però sarebbe andato a spifferare tutto ai servizi segreti di Kiev.
  4. A quel punto gli 007 ucraini avrebbero deciso di mettere in scena il finto omicidio per smascherare il complotto russo e arrestare l’uomo di Mosca in Ucraina.

Ma per fare tutto questo c’era bisogno di mettere in piedi una bufala del genere? Ovviamente no, ma il punto è che iniziano a emergere particolari molto originali.

E vi consigliamo di proseguire nella lettura dell’articolo di Rossi. È molto interessante. Ripetiamo il link: https://blog.ilgiornale.it/rossi/2018/06/04/caso-babchenko-i-russi-non-centrano/?_ga=2.248737287.1607760402.1654715967-340048090.1649173390 .

 

Et de hoc satis, anche se si potrebbe proseguire per un pezzo. Ma non vogliamo annoiare gli amici lettori.

I tre esempi che abbiamo fatto sono già utili per capire che l’isteria contro la Russia non è di oggi e del resto è anche “motivata”, se così vogliamo dire. L’Occidente, ossia quella parte del mondo in ostaggio di personaggi come Obama, Soros, adesso Biden, con il breve intervallo di Trump, non poteva perdonare e non ha mai perdonato a Putin alcuni interventi che hanno messo in crisi almeno una parte del saccheggio economico e politico che da tempo è in corso da parte delle cosiddette “democrazie”. L’intervento della Russia a favore della Siria, per esempio, è stato uno smacco per i piani delinquenziali americani e britannici. E poi, solo l’intervento della Russia consentì la sconfitta di Daesh, killer del mondo occidentale. Eccetera.

Col che, vogliamo dire che tutto ciò che viene dalla Russia è bello e buono e che Putin è un cherubino? Assolutamente no. Anche la Russia ha i suoi difetti, i suoi errori. Anche Putin non è di certo perfetto.

Vogliamo solo sottolineare, ricordando queste bufale anti-russe del recente passato, che l’informazione a senso unico, fornita come Atto di Fede, non è mai affidabile, tanto meno in tempo di guerra. Le cronache che il Pensiero Unico ci ammannisce sulla guerra in Ucraina sfiorano a volte il ridicolo (se sulla guerra ci fosse qualcosa da ridere…) per la loro pochezza e pressapochismo. La suddivisione manichea tra i feroci russi che hanno aggredito e i pacifici ucraini aggrediti si scontra con filmati fasulli (ricordate il video gioco trasmesso in televisione e spacciato per immagini di guerra?), con notizie a senso unico, con fosse comuni che prima esistevano e poi spariscono, con filmati di cadaveri chiusi in sacchi, con il particolare di un cadavere che è così morto che si muove… e potremmo continuare a lungo. E con giornalisti di lunga esperienza e che magari in Ucraina ci sono andati sul serio, che vengono semplicemente ignorati o trattati da falsificatori o da deficienti.

Il cosiddetto mondo occidentale, come abbiamo visto, può fare poche lezioni in materia di informazione corretta: già diffondeva bufale ben prima che iniziasse la guerra in Ucraina.

Cerchiamo quindi di non bere alla cieca tutto ciò che televisione giornali ci dicono ogni giorno e ricordiamoci anche che in guerra la diffusione di notizie false è normale. Ma alloro sarebbe bello dare spazio alle notizie, vere o false che siano, di entrambe le parti in conflitto.

Certo, per fare questo ci vorrebbero dei giornalisti con gli attributi e un sistema di informazione onesto. Mi rendo conto che non è facile…

§§§

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21 commenti

  • unaopinione ha detto:

    Guerra in Ucraina. Ultime dalla linea di contatto:
    https://www.rumormillnews.com/cgi-bin/forum.cgi?read=202346
    Beh … guerra per modo di dire.

  • Televisionario ha detto:

    La guerra che si sta combattendo in Ucraina è una guerra a tutti gli effetti: morti, feriti, distruzioni di case, chiese, centri commerciali, ponti, silos.
    La guerra dell’informazione si sta combattendo con libri, giornali, trasmissioni televisive.
    La guerra delle spie viene combattuta ancora con modalità diverse, ma proprio perché è una guerra con lo scopo di modificare e distruggere la verità è difficile da capire e da interpretare.
    L’Italia, comunque vada la guerra, ha già perso.
    Le sanzioni alla Russia avranno un effetto boomerang su di noi. A differenza dei francesi non abbiamo le centrali nucleari e a differenza dei tedeschi non abbiamo neppure l’inquinante torna da bruciare nelle centrali a carbone.

  • Michele ha detto:

    Bisogna anche ricordare il criminale lancio di un missile ucraino contro cittadini ucraini che aspettavano in stazione per un treno che li portasse fuori dall’Ucraina: tutti media occidentali scandalizzati contro il cattivo Putin che faceva strage di civili inermi.
    Quando poi la tv La7 inquadro` incautamente la sigla del missile, che risultava ucraino e non russo, si mise la sordina: fine dello scandalo e della commozione a comando; era stata l’ennesima “false flag” per creare un “casuale belli” che provocasse la guerra come si era riusciti a fare tante altre volte (provetta di borotalco-antrace ostentata da Colin Powell all’ONU…).
    Ma questi guerrafondai da salotto, nel caso scoppi una guerra in Europa, pensano di poter riparare sulla luna? Nel giardino delle rose alla Casa Bianca?

    • Michele ha detto:

      EC: “casus belli”, non casuale belli…il correttore

      Aggiungo: i professionisti dell’informazione si chiesero che interesse avrebbe avuto Putin a fare strage di civili, danneggiando la sua immagine già abbastanza infangata, anziché colpire obiettivi militari?

  • maria ha detto:

    Vorrei domandare ai milioni di profughi ucraini in giro per il mondo se si sentono più fortunati degli italiani che hanno dovuto sopportare nientedimeno che la mascherina. Ma come si fa a fare certi paragoni?!
    E come si fa a considerare anticristico il peccato dei gay (che poi è più situazione che peccato) e non i molteplici peccati luciferini di chi scatena una guerra. Ma solo gli operatori di pace saranno chiamati figli di Dio! Gli altri saranno chiamati figli di satana per la loro vergogna eterna.
    Sorvoliamo sul fascino slavo dello Zar. M’è sempre sembrato un racchio pulcino spennato, con tutto il rispetto per i racchi galantuomini. Ma la giovinezza malvagia alla scuola di Andropov e la furbizia di distruggere più prove possibili alla caduta del Muro me lo rende ripugnante.
    Anche suo padre era lo spione dei compagni di fabbrica presso il partito. Mentre il nonno era stato lecchino di Lenin.

    • Stefano ha detto:

      Nessuno di noi (credo) conosce Putin personalmente o ha accesso a fonti imparziali su di lui (tanto meno ora), ma per capire la sua politica, invito ad approfondire anche la relazione che ebbe con il grande scrittore Aleksander Solgenitzin al suo ritorno in patria dagli USA. Inoltre non trascurerei il giudizio che ha dato di lui il papa emerito Benedetto XVI: “credo che egli – un uomo di potere – sia toccato dalla necessità della fede. E’ un realista. Vede che la Russia soffre per la distruzione della morale. Anche come patriota, come persona che vuole riportarla al ruolo di grande potenza, capisce che la distruzione del cristianesimo minaccia di distruggerla. Si rende conto che l’uomo ha bisogno di Dio e ne è di certo intimamente toccato”. Chissà se i nostri governanti (o i democratici americani) sono altrettanto intimamente toccati da questa profonda consapevolezza…

      • maria ha detto:

        E non si vede che è stato toccato dalla grazia di Dio? Si vede no?
        Che bisogno c’è di sfruttare I’ingenuo Papa Benedetto?
        Io tutte le mattine prego un po’ davanti al quadro di Papa Wojtyla e certe volte gli accendo pure un lumino. Sa tante cose lui del KGB. Mi raccontava una signora lituana, che frequentava un’associazione dove bazzicavo saltuariamente da ragazza, che facevano veri e propri riti satanici finalizzati alla tortura del prigioniero. E del KGB faceva parte pure Kiril e anche il padre di Dugin. Di recente padre Siano dei Frati dell’Immacolata ha scritto che c’è del satanico nelle teorie di Dugin. Il cristiano infatti non è un superuomo ma un servo per amore.

        • Paoletta ha detto:

          scusi ma…dietro questa enorme spinta in favore del mondo LGBTQ e derivazioni varie chi vuole che ci sia? Ma non e’ Putin a sostenere queste cose, ma l’Occidente…i tempi cambiano.

          • maria ha detto:

            I tempi sono cambiati, è vero. Ma penso che dal mondo LGBTQ ci si possa difendere decidendo di ignorarli, mentre da chi ti distrugge la casa e ti uccide i familiari come ti difendi? Se ti va bene scappando e diventando ramingo..
            Per questo dico che la guerra è sempre più brutta

          • Marco Tosatti ha detto:

            Mah! Non è semplice ignorararli, se per esempio come la Disney cominciano a mettere propaganda nei film per bambini.

      • Gaetano2 ha detto:

        “… Chissà se i nostri governanti (o i democratici americani) sono altrettanto intimamente toccati da questa profonda consapevolezza……”

        Certo che lo sono!
        E anche per questo sono contro Putin e hanno installato il satrapo sul trono di Papa Benedetto

        • Stefano ha detto:

          Gentile signora Maria, non giudichiamo con troppa facilità le decisioni che Putin ha infine preso, non a cuor leggero, ma spinto dalla Duma (che, dopo 13-14 mila morti, lo sollecitava a proteggere la popolazione filo-russa dell’Ucraina) e dopo due/tre tentativi di composizione pacifica (Minsk I, Minsk II e Formato Normandia) puntualmente fatti deragliare da Washington e da Kiev. Anche i pontefici in varie epoche presero talora decisioni difficili per arrestare una qualche minaccia incontenibile… Ora, vorrei richiamare qui una canzone russa del 1942, che interpreta i sentimenti di un giovane soldato che combatte nella pianura ucraina per fermare l’avanzata dei tedeschi. Il ricordo luminoso della moglie e del bambino contrasta il buio opprimente di una notte fatale che sembra non finire mai, e la canzone si intitola non a caso: NOTTE OSCURA. Si conclude con queste tristi parole: “…ma una buia notte ci divide, mia bella, una steppa nera e impietosa è stata sospinta in mezzo, tra me e te…”. Ecco, immagini che quel soldato sia la Russia e che l’Ucraina sia quella ragazza e immagini che qualcuno, geloso del loro amore (=del legame storico tra i due Paesi e della condivisione di una “comune anima russa”, come ricordava ad entrambi i Paesi lo scrittore Solgenitsyn), abbia sospinto qualcosa di oscuro tra di loro (=milioni di dollari finiti nelle tasche dei nuovi governanti corrotti, il golpe di Maidan, gli attacchi alla popolazione di lingua e cultura russa, la manipolazione delle informazioni…), e immagini che questo sia stato fatto intenzionalmente, proprio per separarli e metterli l’uno contro l’altra… E se fosse accaduto questo? Io credo che i fatti mostrino a sufficienza che sia accaduto esattamente questo.

    • paolo deotto ha detto:

      Cara Maria,
      anzitutto premetto che quando parlo di “fascino slavo”, faccio solo una battuta. Pensavo che fosse chiaro…
      Lei stabilisce, mi consenta, che il “peccato dei gay” è “più situazione che peccato” (boh…) e quindi non è “anticristico”. Francamente mi stupisce un po’ questa nuova classificazione dei peccati e delle “situazioni”. Quantomeno mi sembra un tantino originale.
      Però, se per dare un giudizio morale sulla società occidentale non vogliamo considerare la sfacciata esibizione e apologia dell’omosessualità, cerchi di ricordare almeno l’aborto, l’eutanasia, la diffusione delle droghe, il suicidio assistito e simili altre piacevolezze.
      Non ho scritto, mi darà atto, che Putin è un santo. Ma ho scritto, e lo ripeto, che è grottesco che questa decadente e liquefatta società occidentale voglia dare lezioni di moralità.
      Quanto ai “portatori di pace”, che lei cita, secondo lei la pace è tout court l’assenza di guerra? Mi permetto di ricordare: “In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore…” (Gv 14, 27).
      Cordiali saluti

    • Michele ha detto:

      La sodomia fa parte dei peccati che gridano vendetta agli occhi di Dio, inseme all’omicidio e al non dare la giusta mercé all’operaio: tutti peccati gravissimi e molto praticati.

      I lorsignori se ne dimenticano e, ebbri di potere, pensano di essere superiori alle leggi divine e naturali e di addolcire con il controllo dei media le loro politiche denataliste pro morte e amoralita`… politiche deflazionististiche che trasformano i dipendenti in schiavi col pretesto della concorrenza globale con i paesi poveri e l’immigrazione selvaggia per abbassare i compensi e i diritti.

      La morale della situazione è sempre stata condannata dalla Chiesa. Le opinioni personali valgano zero di fronte alle verità di sempre.

  • Eliseo ha detto:

    Mi permetto di far notare che la restaurazione della potenza politica e religiosa dell’impero russo non è un concetto bislacco inventato da noi poveri pensionati ma un concetto accreditato anche da docenti universitari e scritto pari pari nei loro libri.
    Come ho avuto modo di notare nelle mie letture occorreva a Putin uno strumento che gli consentisse di tenere unito lo stato che doveva governare e ha trovato questo strumento nella possibile restaurazione dell’Impero.
    Putin ha sì fatto studi giuridici ma anche studi storici e ha ricostruito a suo modo la storia della Russia. Ovvero si passa dalla idealizzazione dell’ideologia comunista , ideologia vista come un ideale valido ma che le circostanze avverse hanno impedito di tramutare in realtà all’esaltazione della vittoria nella grande guerra patriottica (cioè la seconda guerra mondiale).
    Per giungere all’oggi in cui si procede alla riconquista dei territori perduti con la dissoluzione dell’Unione sovietica.
    La conquista del mar d’Azov risale a Pietro il grande e a lui Putin si ispira per questa guerra che non è altro che una guerra di conquista.
    Se i principali elementi del governo russo sono ancora appartenenti alla nomenclatura sovietica, mi sembra evidente che i mutamenti sono appunto apparenti ma non reali.

  • Dolcemente ha detto:

    Mi permetta, stimato Deotto di confutare quanto afferma il suo Giampaolo Rossi. Si direbbe che questo signore non abbia conoscenza alcuna della letteratura relativa alla instaurazione della dittatura bolscevica in Russia. Con la dittatura si è di fatto imposto il regno della menzogna, regno che perdura ancora ai nostri giorni. Mi dispiace che siano state interrotte le trasmissioni di Fabbri e Mentana sulla guerra perché in quelle trasmissioni si faceva vedere cosa venisse detto ai russi sull’operazione speciale in atto in Ucraina. Ci siamo ritrovati in casa figli di generali del KGB che ci hanno detto che noi, e il nostro Occidente siamo l’Anticristo ! E dovremmo credere che l’idea imperiale che sottende l’operazione speciale in Ucraina sia giusta e buona ! Ma mi faccia il piacere !

    • paolo deotto ha detto:

      Caro/cara Dolcemente,
      mi pare che anzitutto sia d’uopo ricordare che la dittatura bolscevica in Russia non c’è più da una quarantina d’anni. Col che non voglio certo dire che in Russia ci sia una democrazia perfetta, che del resto mi piacerebbe sapere dove attualmente si trovi. Nella nostra meravigliosa società di schiavi con mascherine, lockdown, vaccini misteriosi obbligatori eccetera? Glissons.
      Ma facciamo anche l’ipotesi che sia come lei dice e non ci sia alcuna differenza tra Putin e Lenin, o se preferisce Kruscev, o Breznev e così via. Ciò non toglie che Giampaolo Rossi (che non è “mio” e non è l’ultimo venuto nel giornalismo) ci parli di concreti casi in cui erano state montate, anche abbastanza maldestramente, menzogne contro la Russia. E poiché da noi è di gran moda parlare di lotta alle fake news, sarebbe bene ricordare che la famosa prima pietra la può scagliare solo chi è senza peccato.
      Quanto all’idea “imperiale” di cui lei parla, sarebbe utile ricordare che dopo la caduta dell’URSS, la Russia ha cessato qualsiasi politica di espansione, che il vecchio regime comunista attuava sia militarmente, sia con i finanziamenti ai partiti comunisti nel mondo. Le operazioni militari condotte dalla Russia sono sempre state limitate a territori che storicamente facevano parte della sua normale area di influenza.
      Ma soprattutto mi stupisce, francamente, il suo sdegno perché da parte di non pochi esponenti di rilievo della Russia l’Occidente è stato definito come Anticristo.
      Caro amico/a, le ricordo una notizia recentissima: la Corte Suprema USA ha da pochi giorni dichiarato che l’aborto non è un “diritto”. Si noti bene, non lo ha abolito, come dice certa informazione frettolosa, ha semplicemente dichiarato che non è un diritto. Ebbene, assistiamo allo scatenamento delle forze politiche “democratiche” (Guglielmo Giannini le avrebbe definite “demofradicie”) per “difendere” il “diritto” di ammazzare i bambini nell’utero materno.
      E poi, vede bene che nei mesi estivi le nostre città ospitano i “gioiosi” cortei dei “gay-pride”… Devo parlarle anche di eutanasia, di suicidio assistito, di adozioni da parte di omosessuali?
      E con tutta questa pattumiera, lei si stupisce se qualcuno dice che l’Occidente è diventato il regno dell’Anticristo? I fatti, rivoltanti, ci sono e parlano da soli.

      • Signor Brega ha detto:

        Il fatto che stiamo da giorni a discutere di ‘sta sentenza testifica che il nostro sciagurato paese è nell’area d’influenza degli USA (come dicono quelli bravi) anche culturalmente (è una non-notizia, ma fa bene a volte ricordare l’ovvio, e, anzi, più sotto, a beneficio degli sbadati, che leggono, mi sono premurato di ricordare un’altra ovvietà).

        Comunque, il sopraccitato Fabbri, in un video di 2 anni fa, dice che tre sono i modi per emanciparsi da una sfera di influenza straniera: 1. sconfiggere la potenza straniera occupante (sì, perché siamo anche occupati militarmente dalla fine della Seconda guerra mondiale, lo ricordo a chi l’avesse dimenticato), e non è decisamente nelle nostre possibilità sconfiggere militarmente gli Americani, 2. aspettare che l’impero egemone imploda da sé solo, 3. aspettare che venga sconfitto da un’altra superpotenza.

        Mi sa che ci tocca aspettare.

    • Giovanni ha detto:

      @dolcemente : lasci perdere la politica, si occupi d’altro.

  • Stefano ha detto:

    Avendo seguito da vicino le vicende della guerra siriana non ho dubbi sul fatto che la Russia affronti, in questa fase della storia del mondo, nemici menzogneri e senza scrupoli. Il senatore McCain che incoraggiava i nazisti ucraini a Kiev nel 2014 è il medesimo che aveva garantito il supporto USA all’internazionale islamista in Siria, incontrandone i capi a Idlib nel 2013, e poco oltre quel suo incontro, sarebbe apparsa l’ISIS “to complete the job”… Credo tuttavia che l’obiettivo grosso, sul lungo periodo, fosse proprio la Russia: sanzionarla pesantemente, umiliarla, trascinarla in frequenti conflitti alimentati dalla NATO (Caucaso, Siria, Ucraina), sabotare la sua crescita economica e colpire la figura morale del suo leader per suscitare il tanto desiderato “regime-change” a Mosca. Ciò nella speranza di ottenere la frammentazione di quel vastissimo Paese, così da accedere alle sue risorse (come hanno fatto in Libia) e togliersi di torno un nemico del globalismo e del gender. Non si sottovaluti il gender… la prima provocazione esplicita fu quando Obama tentó di boicottare le Olimpiadi di Sochi (2014) prendendo a pretesto questo tema ed inviò poi un’atleta lesbica per guidare la delegazione americana e mostrare al mondo cosa, d’ora in poi, il governo americano avrebbe inteso come “libertà”. L’approccio dell’Occidente ai problemi internazionali si è fatto infatti marcatamente ideologico. Hanno certamente usato l’Ucraina per innescare un processo di disgregazione della Federazione Russa (e Soros lo ha ha fatto ben capire) e di sicuro una guerra nel Donbass già la preparavano da tempo, basta dare un’occhiata all’imponente riarmo di Kiev e a certi movimenti di denaro nei conti esteri dei dirigenti di Kiev. Mi pare che la Russia li abbia anticipati, rompendo gli indugi e gettando nella confusione i suoi arroganti e maldestri nemici.