Il Papa alla Sbarra. Ma nell’Aldilà…Problemi Reali e Vatican-Fantasy.

21 Giugno 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, abbiamo ricevuto – e doverosamente vi giriamo – qualche informazione su un libro curioso, che abbiamo cominciato a sfogliare e che ci pare mescolare in giusta dose vatican fantasy e riferimenti a problemi ben reali nella Chiesa. Date un’occhiata anche voi…

§§§

 

IL PAPA ALLA SBARRA – Processo a Papa Francesco

di Giangiacomo Nichols

 

È iniziato il decimo anno di pontificato e le critiche mosse al Papa argentino continuano incessantemente.

Laici ed ecclesiastici lo accusano di eresia. Cardinali, vescovi, sacerdoti, teologi e studiosi hanno chiesto al Papa chiarimenti circa particolari temi concernenti la dottrina e la pratica. Si accusa Papa Francesco sostenendo che alcune delle sue affermazioni, azioni e omissioni contraddicono verità divinamente rivelate che i cattolici devono credere con assenso di fede divina.

Perché il Pontefice regnante non firma i documenti posponendo PP dopo il proprio nome? Perché ha definito titoli storici gli appellativi propri del papato? Perché non indossa le scarpe rosse e nella sua fascia non è impresso lo stemma pontificio? Sono solo simboli oppure rappresentano qualcosa di mistico? La Chiesa, dunque, con Papa Francesco sta vivendo in un clima di crisi, ma quale tribunale potrebbe porre fine alla diatriba e stabilire se le accuse sono fondate o meno?

 

Sulla terra nessuno può giudicare il Papa. Ma se il Papa venisse processato nell’Aldilà?

 

“Il Papa alla sbarra – processo a Papa Francesco” parte da questo presupposto e racconta il processo che si svolge nell’Aldilà, nella città celeste di Lisianthus.

L’avvocato difensore di Bergoglio è l’autore del libro, Giangiacomo Nichols. Un avvocato torinese, Principe del Foro, deceduto d’infarto durante un’arringa nel Palazzo di Giustizia, ora conosciuto come “Bruno Caccia”. Anch’egli, da quando è morto, risiede a Lisianthus e non ha più esercitato fino a quando Papa Bergoglio ha bussato alla porta del suo studio, in Piazza Soubirous, chiedendogli di assumere la sua difesa.

Nichols è un avvocato ateo che si ritroverà a fronteggiare dubbi, quesiti, aneddoti e curiosità spalla a spalla con il Papa argentino. Durante il processo ascolterà le accuse ed esporrà le difese.

Ad aiutarlo, il suocero e mentore Eli Rosenberg, anch’egli eminente avvocato sulla terra e nella città celeste. A guidare l’accusa sarà una donna forte, Samantha Latifi, fervente cattolica che, seppur non ha vissuto durante il pontificato di Papa Francesco, crede nel suo operato. Tuttavia, le hanno chiesto di inquisire il Papa e dovrà affrontare un compito temuto, quello di scavare nel passato di Bergoglio.

 

Il Papa presenta a Giangiacomo Nichols una citazione a giudizio che contiene tre specifici capi d’accusa, tutti con un comune denominatore: l’eresia. Il Papa argentino può affermare che Maria non è corredentrice? Pregare innanzi a una statua della Pachamama è un atto idolatrico? La fratellanza universale e il nuovo umanesimo equiparano tutte le religioni senza tenere conto che solo il Dio cattolico è il Dio rivelato?

L’avvocato imbastirà la sua difesa e chiamerà a testimoniare Santi, Beati, ed ex Pontefici. Tutti gli abitanti della città celeste sono in fermento e pieni di curiosità. Che ruolo assumeranno Joseph Ratzinger, Karol Wojtyla, Bernadette Soubirous, Domenico Savio, Maria Valtorta e Piergiorgio Frassati nella storia?

 

L’autore riporta discorsi, parole e fatti realmente accaduti, mettendo in scena il processo “celeste” più importante dell’eternità. Ripercorre il passato di Bergoglio, il suo retaggio gesuita, il rapporto con Ratzinger, le nevrosi e l’utilizzo dei media e della comunicazione, descrivendo l’Aldilà come un luogo vivace, dinamico, stimolante e ricco di sorprese.

Alla fine, si otterrà una sentenza, ma per scoprirla occorre immergersi nella lettura e seguire l’avvocato Nichols e Papa Bergoglio durante le loro discussioni e riflessioni, mentre sorseggiano mate al Bar dei Miracoli o assaggiano anatra flambé al Ristorante della Santa Inquisizione.

 

Un saggio romanzato carico di ironia, un libro piovuto dal cielo che dà voce all’accusa e alla difesa, affascina e intriga, diverte e commuove con personaggi reali che spingono il lettore a riflettere per comprendere il lato nascosto dell’uomo divenuto Vescovo di Roma.

§§§




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73 commenti

  • alessandro ds ha detto:

    Caro Ex, le rispondo qui, perché è finito lo spazio. Lei dice di non voler entrare più in merito sulla questione del corso di validità del catechismo maggiore. Io invece ci rientro e come in merito. Perché sta cercando di far passare il bianco per nero e il nero per bianco.
    Il catechismo maggiore prima di tutto è una sintesi del “catechismo unico del Congresso dei catechisti” Svolto nel 1889. Lo stesso tipo di Congresso dei catechisti si è svolto nuovamente nel 1970 ed è chiamato “documento di base cattolico” Del 1970.
    Lo stesso Papa Benedetto XVI nel 2003 disse abbastanza chiaramente che il catechismo San Pio X non era più valido.

    Benedetto XVI 2003: “La fede come tale è sempre identica. Quindi anche il catechismo di San Pio X conserva sempre il suo valore. (Non confondere la parola valore con validità, rende onore a un testo che è stato importante e lo sta destinando con classe, infatti continua dicendo…)
    Può cambiare invece il modo di trasmettere la fede. E QUINDI CJ SI PUÒ CHIEDERE SE IL CATECHISMO DI SAN PIO X POSSO ESSERE IN QUESTO SENSO CONSIDERATO ANCORA VALIDO OGGI. CREDO CHE IL COMPENDIO CHE STIAMO PREPARANDO POSSA RISPONDERE AL MEGLIO ALLE ESIGENZE DI OGGI.
    ( ha cestinato il vecchio catechismo maggiore con molto garbo e rispetto, ma sempre cestinato, dicendo chiaramente che non è più valido perché ha subito molte correzioni)
    Continua dicendo “Ma questo non esclude che ci possano essere gruppi o persone che si sentano più a loro agio con il catechismo San Pio X. (Ciò non toglie che qualcuno possa continuare ad usarlo come testo di riferimento, dal momento che le questioni di fede importanti non sono cambiate, come citato a inizio frase)

    Poi se cercate troverete anche :
    Dopo il Concilio Vaticano Secondo il Catechismo di San Pio X CADDE GENERALMENTE IN DISUSO e fu progressivamente abbandonato a favore di strumenti più recenti come il Catechismo Olandese[18] e il Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato nel 1992.
    Al giorno d’oggi il Catechismo di Pio X viene CONSIDERATO COME UNO DEI SIMBOLI DELLA CHIESA PRECEDENTE IL CONCILIO VATICANO II[19] e ne fanno l’uso più attivo i cattolici tradizionalisti.

    Esattamente ciò che avevo affermato io, ormai viene usato solo da chi rifiuta il Concilio Vaticano, ed è diventato un simbolo per i contestatori.

    • Gabriela Danieli ha detto:

      TUTTI I LEGITTIMI PAPI HANNO SEMPRE RIBADITO LA STESSA DOTTRINA di CRISTO CHE è UNA E IMMUTABILE.

      E tu ALESSANDRO DS, per il fatto sei DIVENTATO un seguace dell’antichiesa massonica pro-lgbt DI BERGOGLIO, non ti rende lecito il calunniare vergognosamente papa San Pio X e il nostro attuale Santo Padre Benedetto XVI per farlo apparire come eretici che contraddicono L’UNA e ummutabile dottrina di Cristo ribadita da tutti i papi, mettendol in bocca a papa Benedetto cose mai dette, né riportate da nessun documento vaticano.

      CHI VUOLE DEMOLIRE LA VERITÀ RIBADITA in modo sintetico e perfetto da papa PIO X, è SOLO IL DEMONIO E TUTTI I SUOI Schiavi, tra cui tu Alessandro DS.

      Se ci tieni alla tua ANIMA è non vuoi andare all’inferno, esci subito dal quel seminario di VIPERE e di SERPENTI ERETICI PRO-LGBT dove ti TROVI.
      E sopratutto SMETTI di dare SCANDALO con i tuoi commenti.
      Ps:
      Se Papa Giovanni Paolo II ha aggiunto cose molto importanti nel CCC, COME SULL’ABORTO O SULL’EUTANASIA ETC, sta di fatto che infiltrati massoni pro-lgbt come il card. Shnoborn…hanno saputo fare bene la loro parte… Impedendo di mettere in luce ad es i peccati contro lo Spirito Santo, tra cui “l’impugnare la VERITÀ RIVELATA DA DIO.

      Cosa che fa comodo alla falsa Chiesa lucifero-massonica di BERGOGLIO, da cui, ogni vero cristiano, Fedele a CRISTO e AL SUO VICARIO BENEDETTO, ha IL DOVERE DI USCIRE.

      • alessandro ds ha detto:

        Ma fammi il piacere, con 3 parole hai detto 10 cavolate.
        Hai detto che ho calunniato San Pio X…. Dove vedi la calunnia?
        Hai detto che voglio far passare Benedetto per eretico semplicemente perché ho ricordato che il nuovo catechismo lo ha revisionato proprio. Lui stesso, e lui stesso ha detto le parole che ho scritto durante l’intervista ufficiale dei preparativi del nuovo catechismo…… Credo che lui viva in una realtà parallela dove da’ significati distorti a ogni cosa….
        Poi si è dimenticata di dire di me che sono massone, satanista,pro lgb , pro zoolofilia, pro necrofilia, e che il sabato sera invece di uscire a prendere una birra con amici miei mette a fare i riti vodoo con le zampe di gallina seduto al centro di una stella a 5 punte insieme alla mafia nigeriana 😄😄😄.
        Ma fammi il piacere 😄😄😄

  • Stilobate ha detto:

    Su questo papa da saldi di fine stagione si è fatta molta cagnara sin dal primo momento. Ha immediatamente polarizzato il mondo cattolico. E la coesistenza dell’altro papa non ha fatto che esacerbare il tutto. *** Che dire? La crisi del “sistema cattolico” incubava da decenni, se non da secoli, e prima o poi doveva deflagrare. Di fronte al fuoco di fila del mondo moderno e postmoderno la Chiesa ha esperito varie soluzioni, prima cercando di soffocarlo in culla, poi di combatterlo senza quartiere, poi di addomesticarlo, poi di scendere a patti, per abbracciarlo infine senza troppi ritegni, peraltro nella forma più volgare e decaduta. *** Papa Ratzinger aveva indicato un percorso di mise-à-jour molto intelligente, razionale e potenzialmente proficuo, ma in pochi lo hanno seguito: sgraditissimo ai vaticansecondini, donde, p. es., il continuo, molesto, controcanto di figure come il card. Martini; sottovalutato dai wojtyłiani, che lo consideravano (stupidamente) una sbiadita appendice di quello che per loro era ed è “Giovanni Paolo II il Grande”; inviso alla non piccola parte di clero che si barcamenava in attesa dell’occasione per “smutandarsi” e che oggi ringrazia Francesco per averli finalmente accontentati; incompreso dai cosiddetti tradizionalisti, che han creduto di scorgere in lui il campione della reazione; odiato e diffamato dai laicisti; disprezzato dai veterocattlici; strumentalizzato dai sedeimpeditisti. Povero Benedetto XVI: nel suo caso, alla sbarra bisognerebbe mandare tutti i soggetti di cui sopra…

    • OCCHI APERTI! ha detto:

      Sua Santità Benedetto XVI è, e resta, un’aquila tra piccioni…
      Financo giudicato – dagli pseudotradizionalisti – un modernista mascherato!!!
      Non credo ci sia un papa più disobbedito, incompreso, sottovalutato e disprezzato. La sua nemesi ce la siamo meritata eccome…e, dopo Traditionis Custodes a seppellire Summorum Pontificum, non mi stupirebbe affatto – prima che si concludano i giochi – una contromossa su Normas Nonnullas e Universi Dominici Gregis…

      Intanto Schonborn, cardinale di Vienna proarcobaleno (ricordate l’appoggio a Conchita Wurst??!!) spacciatosi, ai tempi, per “pupillo” di Ratzinger, denuncia – in una intervista pubblicata su Communio – il pericolo di una strumentalizzazione degli abusi attraverso il cammino sinodale tedesco. E questo mi fa paura: è un papabile e cerca di recuperar voti…

      Ho divagato.
      Ringrazio per il suo contributo, che ho molto apprezzato.

    • Adriana 1 ha detto:

      ” la crisi … da decenni, se non da secoli “,- vero -; ma allora: ” Quis est reus? “, il mondo o la Chiesa?

    • MARIO ha detto:

      @ Stilobate.
      Può darsi che si tratti semplicemente, anche in questo caso,
      di questione legata alle corde di risonanza… con vibrazioni asincrone
      rispetto a quelle del Corpo “mistico” e/o a quelle del Corpo “trino”…
      quelle vibrazioni, che se sincrone, danno vigore al corpo e allo spirito.

      Naturalmente senza pretesa alcuna…

      • Stilobate ha detto:

        @ Occhi Aperti: non perdiamoci d’animo e stiamo a vedere ciò che accadrà. La fede di ognuno di noi ha una sua linea rossa, e con un papa arcobaleno credo che per molti di noi tale linea sarebbe ampiamente oltrepassata: senza bisogno di sillogismi canonistici sapremmo di avere di fronte un impostore, come già oggi, con questa bizzarra diarchia, percepiamo che qualcosa non torna. Credo comunque che siamo in condizione di adottare le contromisure del caso: gli stumenti di navigazione (o, se vuole, gli strumenti per una seconda navigazione) non ci mancano e all’occorrenza potremo offrirli anche a chi ne fosse privo. *** @ Adriana 1: “il mondo o la Chiesa?” Interrogativo di grande rilievo, cui però non è facile rispondere. Verrebbe da addossare la colpa all’infiltrazione mondana nella Chiesa, ma sarebbe una comoda semplificazione. Secondo me l’origine del problema va in parte cercata più a monte, molti secoli addietro (e molta logica addietro), prima ancora che quanto siamo soliti indicare come “modernità” facesse la sua comparsa. La questione è molto complessa, anche se non impossibile da affrontare; ma qui, Lei mi capisce, dobbiamo anche evitare di mettere in imbarazzo chi ci ospita, dal momento che non manca qualche commentatore dagli umori, per così dire, alquanto “uterini”, prono cioè ad accessi isterici (scherzo). *** @ Mario: bella la Sua immagine. Credo anch’io che le cose stiano più o meno così. Di quella consonanza abbiamo infinito bisogno e dobbiamo fare del nostro meglio per non perderla, anche se preservarla non dipende soltanto da noi. *** Un cordiale saluto a tutti e tre.

  • Slave of JMJ ha detto:

    Praise be to Jesus! Over the past few months I have witnessed a combined effort on the part of the remnant faithful to bond together and join forces in prayer, mostly, internationally, to fight the communism of the day, and this is no exception to the site of Dr. Marco Tosatti, which has become less worldly-seeking and more mortified and sanctified, through this God-ordained chastisement allowed by God for the sanctification of the remnant faithful and for the final hour, the final battle of Satan, all his tricks and sorceries, and for the advent of the Second Coming. If I could, I would bestow on Archbishop Vigano an honorary citizenship to the Americas, because he is more American than our USCCB and our Bishop Gomez, because he advocates for the unborn, the ill and the lonely, for the lost sheep, the abandoned and most impoverished of our day. He has studied the works of Pope John Paul II and has embraced his courage to fight the communism of the day with his kind words, admonitions, and refusal to unite with the deep church and the deep state, which has become so united and evil in such a short amount of time, that the remnant faithful literally have had to stop attending services. The freemasonic-infiltrated priesthood is a true pandemic; the true epidemic of our day. His courage to fight the false v*acs, the NWO, world bank and world government is going to elevate his status in Heaven. Woe to anyone who has not the courage to listen to Archbishop Vigano! Those who have ears, hear. Please pray for the overturning of Roe vs. Wade: holylove.org, smwa.org, christinagallagher.org

  • berenice ha detto:

    quanti sono oggi nel mondo i cattolici che hanno un minimo sospetto che BXVI non abbia fatto una vera rinuncia ?
    e non credono alle sue dichiarazoni prese con semplicità ?
    se uno sta alle sue parole è inutile coltivare questa illusione che voglia ancora guidare il gregge di Cristo, … essendo tra l’altro ormai arrivato alla soglia dell’eternità e ridotto a un fuscello, non vedo come ne avrebbe l’energia necessaria.

    Un parere sensato che condivido:

    Dimissioni libere e non sotto ricatto

    Benedetto XVI è chiarissimo nell’affermare che tale scelta egli l’ha fatta liberamente e non in séguito a pressioni, ricatti, minacce ricevute, come si vorrebbe sperare per uscire dall’incubo dell’attuale Papa (Francesco I). Anzi Benedetto XVI dice che ha dato le dimissioni solo dopo aver chiarito ogni cosa riguardo lo scandalo “Vatileaks”. Infatti “Uno non può dimettersi quando le cose non sono a posto, ma può farlo solo quando tutto è tranquillo” (p. 38). Egli ha avuto un calo di forze nell’estate del 2012 e ha previsto che non avrebbe potuto governare la Chiesa con efficienza, così ha scelto di dare le dimissioni.
    Se si fosse limitato a dare le dimissioni non ci sarebbe stato nulla da obiettare, ma ha creato la nuova istituzione, che rischia di divenire stabile, del “Papa emerito”, la quale scardina sempre più il concetto di Episcopato monarchico papale, di Episcopato subordinato al Pontefice romano ed accentua quello di Collegialità episcopale.

  • berenice ha detto:

    quanti sono oggi nel mondo i cattolici che hanno un minimo sospetto che BXVI non abbia fatto una vera rinuncia ?
    e non credono alle sue dichiarazoni prese con semlicità ?
    se uno sta alle sue parole è inutile coltivare questa illusione che voglia ancora guidare i gregge di Cristo, … essendo tra l’altro ormai arrivato alla soglia dell’eternità e ridotto a un fuscello, non vedo come ne avrebbe l’energia necessaria.

    Un parere sensato che condivido:

    Dimissioni libere e non sotto ricatto

    Benedetto XVI è chiarissimo nell’affermare che tale scelta egli l’ha fatta liberamente e non in séguito a pressioni, ricatti, minacce ricevute, come si vorrebbe sperare per uscire dall’incubo dell’attuale Papa (Francesco I). Anzi Benedetto XVI dice che ha dato le dimissioni solo dopo aver chiarito ogni cosa riguardo lo scandalo “Vatileaks”. Infatti “Uno non può dimettersi quando le cose non sono a posto, ma può farlo solo quando tutto è tranquillo” (p. 38). Egli ha avuto un calo di forze nell’estate del 2012 e ha previsto che non avrebbe potuto governare la Chiesa con efficienza, così ha scelto di dare le dimissioni.
    Se si fosse limitato a dare le dimissioni non ci sarebbe stato nulla da obiettare, ma ha creato la nuova istituzione, che rischia di divenire stabile, del “Papa emerito”, la quale scardina sempre più il concetto di Episcopato monarchico papale, di Episcopato subordinato al Pontefice romano ed accentua quello di Collegialità episcopale.

  • Mimma ha detto:

    Bergoglio intanto é alla sbarra della coscienza di ogni cattolico, il quale non può giudicare nessuno, men che mai un consacrato.Nel Dialogo della Divina Provvidenza, l’eterno Padre, pur enumerando le colpe dei sacerdoti, ammonisce Santa Caterina a non esprimere giudizi su di loro .
    Il giudizio spetta solo a Dio.
    Nel caso del Pontefice, non si intende condannare né assolvere, almeno per quanto mi riguarda.
    Dovrei replicare col famoso ” chi sono io…”
    Qui si tratta di stare attenti al cataclisma che ha provocato sovvertendo principi indiscutibili e verità di fede intoccabili.
    I Comandamenti non sono soggetti alle mode del tempo, le tradizioni rituali servono a fortificare la fede della gente e a a cementarla nell’unità con Cristo.
    Ad esempio, ultimo della serie, avere evitato con un pretesto la processione del Corpus Domini, ” appiattirà la spiritualità di Roma ” per dirla con Benedetto…privando le giovani generazioni di un esempio di forte continuità e testimonianza di fede.
    Ridicolo l’appello alla castità prematrimoniale dopo anni di liberi tutti al sesso sfrenato. Costui usa chiudere la stalla dopo che i buoi sono fuggiti?
    Ridicolo e tardivo in tutte le maniere lodare la santità del matrimonio dopo Amoris laetitia.
    Che i sinodi nazionali decidano per conto loro era da mettere nel conto quando ha deciso di decentrate ciò che non doveva essere mai decentrato.
    La Chiesa Cattolica Apostolica come la conoscevamo i vecchi non c’è più.
    Si sta partorendo il monstrum. Ci sono ancora però i cattolici fedeli ad Essa e Gesù può contare su di loro

  • acido prussico ha detto:

    La Santa Sede lancia una moneta per promuovere la vaccinazione contro il covid.
    “La serie è composta da 8 monete, sul rovescio ci sono le caratteristiche tecniche uguali per tutti i paesi aderenti alla moneta unica europea. Sul dritto è raffigurato lo stemma di Papa Francesco, Sovrano dello Stato del Vaticano, la scritta “Città del Vaticano” e dodici stelle. La serie è disponibile in due versioni: la prima con la moneta da 20 euro in argento e la seconda con la moneta in oro da 50 euro. La moneta in argento da 20 euro, opera di Chiara Principe, è dedicata ad un argomento attuale che sta molto a cuore a papa Francesco.”
    (https://www.cfn.va/it/home/2631-20-05-2022-serie-divisionale-2022-ag-proof.html)
    ……….
    Processo nel confronti dell’Imputato Francesco.
    L’Avvocato Difensore le ha portate come “Prova a discarico” (art. 495 Codice proc. Penale) perché il “vaccino è un atto d’amore”.
    L’Accusa fa notare alla Giuria che “il vaccino ha provocato malattie e morti” e che è stato utilizzato dalla BigPharm “per i propri interessi”.
    Il Giudice sospende la seduta e si ritira per decidere se le monete pro-vaccino siano un referto o un tentativo di corruzione della Giuria.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Certo che un catechismo che cambia non può non suscitare perplessità.

    Anzi è una questione enorme.

    Se il cambiamento è giustificato in quanto tale, perché poi lamentarsi dei cambiamenti?

    • Stilobate ha detto:

      “Se il cambiamento è giustificato in quanto tale, perché poi lamentarsi dei cambiamenti?” *** Per via dell’autoinganno che spaccia per immutabile ciò che è invece mutevole.

  • Stelio ha detto:

    L’unico reato ascrivibile al gesuita vestito di bianco è “appropriazione indebita”, con tutte le aggravanti del caso, su questa terra.
    Per il resto a Dio ciò che è di Dio!

  • Pio g. ha detto:

    E il Card. Zuppi dove lo mettiamo?
    E la stragrande maggioranza dell’episcopato?

  • Greg ha detto:

    Un bravo ad Alessandro DS.
    E per Amparo Simeon bisognerebbe continuare il discorso di Alessandro.
    Pensa forse che quando gli Apostoli portarono la fede in tutto il mondo avessero pantofole rosse , triregno, etc. ?
    Non avevano nulla di tutto questo. E allora perché ci fu la grande svolta, ovvero il mondo si converti a Cristo ?

    • Amparo Simeon ha detto:

      Torniamo, dunque, a vivere come San Pietro, SANTAMENTE, CHE QUESTO SIGNIFICANO LE PANTOFOLE ROSSE E IL TRIREGNO: LA SACRA POTESTÀ DEL VICARIO DI CRISTO, EREDE DI SAN PIETRO. SE LEI NON INTENDE IL LINGUAGGIO DEI SIMBOLI, NON È, CERTO, MIA LA COLPA.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    «Sulla terra nessuno può giudicare il Papa» – “Così è (se vi pare)”
    «Ma se il Papa venisse processato nell’Aldilà?». Di grazia: qualcuno mi illumini. Mi sfugge qualche pronuncia dei Sacri Testi e/o del Magistero che favorisca questo dubbio… amletico?
    Inoltre: non sono, forse, i protagonisti che fanno la storia – indipendentemente dall’autoconsapevolezza messianica – e tutti, senza eccezione alcuna, soggetti al giudizio della Storia che non fa sconti a nessuno, papi compresi?
    In alcuni casi non bisogna nemmeno aspettare che maturino i classici “tempi biblici” per poterlo conoscere.
    Una conferma viene dall’intervista che il prof. Giovanni Maria Vian – storico delle religioni, professore di filologia patristica presso l’università “La Sapienza” di Roma e, dal 2007 al 2018, direttore de “L’Osservatore Romano” – ha rilasciato a Matteo Matzuzzi, per “Il Foglio” e pubblicata il 17 giugno scorso.
    A precise domande riguardanti le dichiarazioni di Bergoglio in merito al conflitto in corso in terra ucraina, il professore ha risposto senza giri di parole: «… soprattutto c’è da chiedersi quale sarà il giudizio storico; ma non chissà quando, bensì già tra qualche anno, per questa linea che appunto sta scontentando le parti in causa. Non è una novità, e la sede romana certo non deve farsi condizionare nella sua politica, ma proprio uno sguardo alla storia avrebbe aiutato in queste settimane a evitare critiche che appaiono fondate, anche da parte di osservatori non pregiudizialmente avversi, anzi in genere molto favorevoli, al Pontefice argentino».
    «Non chissà quando, bensì già tra qualche anno». Va bene, relativamente al quesito proposto all’intervistato; qualcuno potrebbe sottolineare.
    Mi si obietterà, inoltre, che Dio non giudica secondo i parametri degli storici. Vero, verissimo! E: non bisogna dimenticare la Sua misericordia, e soprattutto il “Non giudicate, per non essere giudicati” (Matteo 7,1-5). Monito che vale per noi, ma non solo. Del resto, non è forse del papa regnante il «Chi sono io per giudicare?». Ed eccomi di nuovo al punto di partenza, al dubbio…amletico circa l’eventualità che un papa sfugga al giudizio di Dio.
    Comunque, il prof. Vian è tranchant sulla strategia della comunicazione adottata, nel contesto storico del presente, dai membri della gerarchia vaticana, apparsa disarmonica e pesantemente influenzata dall’abitudine all’estemporaneità di Bergoglio nei suoi frequenti colloqui (anche in questo preciso frangente) con soggetti impiegati nei vari organi di stampa. «Insomma – ha osservato – un quadro, non solo comunicativo, complessivamente confuso e nei confronti del quale il giudizio storico difficilmente potrà essere positivo». E, alla domanda se ciò abbia “creato un danno alla reputazione della Santa Sede”, ha risposto: «Temo di sì».
    https://ilsismografo.blogspot.com/2022/06/italia-ce-un-danno-alla-reputazione.html

    • FG. ha detto:

      va bene cara MichelaPetti, ma Vian non mi pare un critico obiettivo. Prima di esser cacciato lui che faceva ? Le stesse cose che ora critica ,ma in più suggerite dalla sua mentore Lucetta Scaraffia , anch’essa cacciata.

      • Maria Michela Petti ha detto:

        Per la precisione: la Scaraffia non fu cacciata, ma si dimise. E con lei molte redattrici di “Donne, Chiesa, Mondo” .
        Le “cacciate” sotto il “regno” di Bergoglio – sono un suo tratto distintivo, che meriterebbe un’ analisi accurata da parte di professionisti qualificati in varie materie. Io non rientro nel novero. Ma sono molto,molto, interessata a che gli storici non trascurino anche tale “ capitolo” del pontificato in corso.
        Una domandina: conosce i motivi alla base della cacciata di Vian? E le risulta che a un qualsiasi dipendente vaticano sia permesso esprimere una qualche osservazione – ben più leggera della “critica” – e ricevere in cambio un elogio? Tanto per non essere troppo catastrofica. Per averne un’idea basterebbe la lettura di dichiarazioni sotto anonimato e di non pochi articoli di stampa che hanno a più riprese denunciato il “clima” non idilliaco (con un ventaglio di precisazioni) che si respira nello Stato, da alcuni anni a questa parte e più che nel passato più remoto.

      • Topo gigio ha detto:

        Ma cosa mi dici mai , che il Vian venga condizionato dalla Lucetta ? No, è impossibile.
        Il Vian sarà un professore di Patristica all’università ma il giornalismo lo ha succhiato col biberon. Certo, la Lucetta era una sua collega all’università, forse lo ha condizionato. Ma poco poco.
        lei , la Lucetta viene dal mondo laico mentre lui… lo sai da chi fu battezzato ?

  • Gabriela Danieli ha detto:

    CHI NON RICONOSCE IL PAPA LEGITTIMO NON SOLO NON RICONOSCE CRISTO, MA DI FATTO, E’ FUORI DELLA SUA CHIESA. (Cat. Magg. 154)
    Ergo:
    Tutti coloro che PUBBLICAMENTE (sacerdoti o laici) si ostinano a riconoscere ”PAPA” l’UOMO INIQUO, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio e sostituire la sua legge e la sua dottrina….. pretendendo di essere Dio…
    di fatto, fanno parte della sua ANTICHIESA LUCIFERO-MASSONICA e partecipano delle sue opere malvagie ❗

    Ma attenzione.
    PERCHÉ, secondo la profezia di S Paolo, saranno condannati tutti, perché invece di credere e stare sottomessi alla VERITÀ di colui che rappresenta Cristo), si sono compiaciuti di riconoscere papa colui che rappresenta satana e di militare nella sua antichiesa INIQUA ❗

    • alessandro ds ha detto:

      Il catechismo maggiore non è più valido da un’eternità, si aggiorni. Rimane pur sempre un ottimo riferimento, ma presentare delle tesi o argomentazioni mettendole in risalto con un documento non più valido da una vita, beh.. Presta il fianco a chi può denigrare la sua tesi.
      Prima di tutto perché chi si presenta citando il catechismo maggiore in unto sento non vuole riconoscere il catechismo attuale, promulgato da Papa Giovanni Paolo II con la revisione anche di Benedetto XVI come prefetto. In un certo senso è come se si volesse rifiutare il magistero della Chiesa post concilio, infatti i sedevacantisti citano il catechismo maggiore. (Anche se l’intenzione non è quella, conoscendola so’ che non è questa la sua intenzione)
      E poi perché molte cose sono cambiate dentro il catechismo. Tanto per fare alcuni esempi, una volta mangiare la carne il venerdì era peccato grave, ora non è più peccato. Oppure il digiuno prima della Santa messa, una volta serviva un digiuno da sentirsi male che non tutti potevano fare, ora invece basta 1 ora per gli alimenti e acqua e 3 ore per le bevande viziose, tipo alcool, coca cola, caffè.
      Tutto ciò per dire, che le sue argomentazioni sarebbero più solide se citasse il catechismo della chiesa cattolica in vigore da più di mezzo secolo.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Il CDC voluto da Giovanni Paolo II non è in vigore da più di 50 anni. E’ stato pubblicato in prima edizione nel 1992 e in seconda edizione nel 1999.
        Tanto per dire come stanno le cose.

        • alessandro ds ha detto:

          Dire mezzo per alcuni versi è esatto e per alcuni versi no. Molti insegnamenti del catechismo maggiore non erano più validi dopo il Concilio Vaticano II.
          Infatti ci sono diversi documenti come il famoso “Documento di base del 1970” Che iniziavano a indirizzare gli addetti ai lavori su nuovi tipi di approcci catechistici.
          Il nuovo catechismo del 1992 promulgato da Giovanni Paolo II e revisionato e approvato da Benedetto XVI, era atteso con impazienza da decenni, perché il vecchio catechismo era ormai absoleto. Giovanni Paolo II risolse il problema del tanto aspettato aggiornamento del catechismo.
          Che poi nel frattempo ancora si usasse il catechismo maggiore anche se per molti versi non era più valido al 100% è un discorso di comodità, e comunque rimaneva sempre un ottimo documento di riferimento.
          Dire che io catechismo di Giovanni Paolo II ha mezzo secolo era un’iperbole che mi schiava i 2 discorsi insieme senza entrare nella spiegazione specifica e dettagliata. Pensando che si sarebbe badato di più ad analizzare il concetto espresso, più che a farmi le pulci sulle parole 😄😄

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            No comment.

          • alessandro ds ha detto:

            Scusami stilumcuriale emerito, ma forse ti sei perso che al Concilio Vaticano II è stato rivisto non di poco io concetto di salvezza per i non cattolici, con spiegazioni nuove….
            È stato rivisto il concetto di rispetto verso le altre religioni, o il concetto di fratelli divisi…. Non capisco io no comment.
            Se sbaglio qualcosa dimmelo, io sono sempre pronto a imparare cose nuove e sono sempre pronto a ad ammettere errori con il sorriso di chi l’ha detta grossa 😄😄

          • alessandro ds ha detto:

            Ma lo sai che nel catechismo maggiore ancora chiamano i fratelli separati “eretici” Non considerandoli nemmeno cristiani? Mentre da dopo il Concilio è stato stabilito che eretici sono quelli che hanno fatto lo scisma ai tempi di Lutero, ma chi è nato dopo lo scisma non è un eretici, è un “fratello separato cristiano”? Che dici, sarà importante spiegarlo nel catechismo oppure no? Oppure continuiamo a chiamarli eretici e li bruciamo vivi insieme alle streghe?

          • Mi Schiava ha detto:

            Un’iperbole che mi schiava? Ma è meraviglioso!

      • ex : ha detto:

        «Il catechismo maggiore non è più valido da un’eternità»

        Non è assolutamente vero. Il Catechismo è sempre valido. Citi un documento che l’abbia abolito (con link da poter controllare), e mi ricrederò.

        • ex : ha detto:

          C’è anche da specificare che il Catechismo di Giovanni Paolo II non è affatto in contrasto a quello di Pio X. Formulato in modo del tutto diverso, con una prosa più attuale (che non vuol dire migliore), questo sì, ma non contiene concetti che contraddicono quelli esposti nel precedente Catechismo. Significherebbe, se così non fosse, che la Dottrina (e quindi il Deposito della Fede) da Pio X a Giovanni Paolo II sarebbe cambiata. Mentre invece solo negli ultimi anni sta avvenendo questo fenomeno.

        • alessandro ds ha detto:

          Quindi lei mi sta dicendo che secondo lei il catechismo maggiore è ancora valido?
          Quindi lei mi sta dicendo che “tutti” E dico “tutti” Gli insegnamenti e concetti espressi nel catechismo maggiore sono gli stessi di adesso, e che il Concilio Vaticano che ha stabilito alcune cose e altre decisioni prese nella chiesa negli anni sono sempre le stesse?
          Lei lo sa che nel catechismo maggiore c’è scritto che bisogna digiunare tutti i Venerdì e i Sabati non dispensati per penitenza? E ora invece non si deve più fare?
          Lei sa che nel catechismo maggiore le comunità scismatiche come quelle protestanti se ne parla come se non fossero Cristiani eppure dal Concilio Vaticano è stato espresso il concetto di riconoscimento della loro cristianità, usando il termine “fratello separati” Dando anche la spiegazione?
          E leggendolo brutto ce ne sono diverse altre di cose diverse che sono cambiate. Ma voi davvero fate?
          Ma non lo vedete che il catechismo maggiore lo citano solo i sedevacantisti o chi ripudia il Concilio Vaticano II? Lo citano. Insieme ad altri 3-4 decreti tutti non più validi da una vita, tipo Cum Ex Apostolato officio e altri ormai decaduti.
          E voi vedete sta gente che dice di essere cattolica, usando il nome cattolico abusivamente, citare queste documenti decaduti e ripetete ciò sentite dire o che vedete, Dandolo per buono.

          • ex : ha detto:

            Io non ho detto affatto quello che Lei sotto forma di domande afferma che io ho detto. Lei mi ha fatto delle domande che non c’entrano un tubo con quello che ho scritto e ad esse è conseguitò tutto il suo lungo, inutile discorso. Lei ha affermato che il Catechismo di Pio X è stato abolito, ed io ho risposto che sarò d’accordo con lei quando mi mostrerà il Documento pontificio che ha sancito tale abolizione. Mi indichi questo documento e la ringrazierò per aver colmato una mia lacuna. Ad altri spunti estranei a questo fatto non risponderò.

          • alessandro ds ha detto:

            I decreti e il magistero della Chiesa lo stabiliscono. Se il Concilio Vaticano II stabilisce su un documento ufficiale che una pozione della Chiesa è cambiata, come ad esempio quella suo fratelli separati, è quello lo stesso documento che annulla tutto quello che c’è in contrasto con esso.
            Il catechismo non è una legge, è una raccolta riassuntiva a scopo pratico. Quando questa raccolta riassuntiva non è più aggiornata diventa obsoleta degli insegnamenti che trasmette diventano sbagliati o non sono più validi o sono cambiati, lei come lo chiama quel catechismo? Buono?
            Migliorare è un altro concetto, migliorare è quando si esprimono gli stessi concetti in 2 modi diversi. Qui piuttosto si parla di correggere e modificare, di “cambiare” Diverse cose o concetti. (come alcuni che ho elencato che sono cambiamenti macroscopici, ma chi è più esperto ne noterà anche altri che ai miei occhi sfuggono). Ma ripeto, come testo di riferimento, in linea di massima è buono, anche se non essendo più valido al 100% non è affidabile.

          • ex : ha detto:

            Ad Alessandro DS

            Vedo che non sa rispondere alla mia richiesta e parla di tutt’altro. Buona fortuna.

          • alessandro ds ha detto:

            Mi sembra di essere stato abbastanza chiaro nel rispondere alla sua specifica domanda. Però se vuole sarò ancora più chiaro e conciso. Visto che forse non mi sono fatto capire per mia colpa.
            Non deve esistere nessun documento, legge o decreto che dica espressamente “questo catechismo è ormai non più affidabile e obsoleto e si molti insegnamenti non più valido”. Non deve esistere perché non serve. Non è quella la procedura.
            Si fa un decreto o una legge, che in automatico rende invalidi tutti gli altri documenti che sono in contrasto, senza citarli tutti uno a uno. Ubi maior minor cessat, dove c’è il maggiore il minore decade. Per far capire il concetto.
            Ora sono stato abbastanza chiaro?

          • ex : ha detto:

            Caro Alessandro, resti pure della sua opinione, però:

            «Si fa un decreto o una legge, che in automatico rende invalidi tutti gli altri documenti che sono in contrasto»

            non è proprio così. Il “decreto o la legge” che “invalida” altri documenti li deve citare specificamente.
            Lei ha parlato di «abolizione», del Catechismo di S. Pio X. L’abolizione richiede un atto formale che lo specifichi.

            Non essendoci questo atto formale il Catechismo di San Pio X vale quanto quello di Giovanni Paolo II, e tra essi, resto convinto, non ci sono essenziali contraddizioni. Ci possono essere delle modifiche, perfino nello stesso corso di validità di un Catechismo; questo non significa che sia abolito o invalido. Per esempio nel C.C.C. attuale è stata fatta una modifica sull’articolo che riguarda la pena di morte, che dunque è diverso da quello originale. Che dobbiamo dire, che il Catechismo di Giovanni Paolo II non è più valido? E’ stato abolito?

            Solo a mo’ d’esempio cito uno dei casi da Lei ha portato (ma non tornerò sull’esame dei Catechismi perché non è questo il tema): «Lei lo sa che nel catechismo maggiore c’è scritto che bisogna digiunare tutti i Venerdì e i Sabati non dispensati per penitenza».

            Per prima cosa, riguardo al “digiuno del Venerdì e del Sabato”, quello definito dal C. M. di San Pio X si riferisce non al “digiuno” ma a quella che viene detta “astinenza”. Infatti l’articolo del C.M. che ne parla è il seguente:

            «493. Che cosa ci è proibito nel venerdì e nel sabato non dispensato?
            «Nel venerdì e nel sabato non dispensato, ci è proibito il mangiar carne, eccettuato il caso di necessità».

            Quindi altri cibi erano concessi, si trattava di astinenza dalle carni. Resta la faccenda del Sabato. Ma il Catechismo Minore di San Pio X parla di questo all’art. 218 e in Appendice II:

            «218. Che ci proibisce il secondo precetto con le parole “non mangiar carne nel venerdì e negli altri giorni proibiti”?
            «Il secondo precetto con le parole non mangiar carne nel venerdì e negli altri giorni proibiti ci proibisce di mangiar carne nel venerdì (giorno della Passione e Morte di Gesù, Cristo) e in alcuni giorni digiuno *.
            «* VediAppend. II in fine»; e in Appendice:

            «Appentdice II – C): GIORNI DI ASTINENZA E DI DIGIUNO.
            «I – Di sola astinenza dalle carni: Tutti i venerdì (tranne quelli nei quali cade una festa di precetto) […]».

            Quindi il Precetto non è cambiato perché è riportato allo stesso modo, anche se con parole diverse, nei documenti “moderni” non aboliti, né “invalidati”, anche se, temo, non sia più rispettato dalla maggior parte dei Cattolici (Lei forse direbbe che è “obsoleto”), cioè in:

            – C.C.C. (catechismo di Giovanni Paolo II), art. 2043, con riferimento (nota 267) ai can. 249 e 251 del CIC;
            – Codice di Diritto Canonico, il citato can. 251;
            -CEI, Nota Pastorale “Il senso cristiano del Digiuno e dell’Astinenza” – Parte III, comma 4)

            Il Catechismo Maggiore ed il Minore sono entrambi di Pio X, quindi non possono contraddirsi: avranno avuto delle modifiche che non significa, come detto prima riportando l’esempio della pena di morte su quello attuale, che non siano più validi o siano stati aboliti.
            Certo, con l’atteggiamento attuale che fa compilare documenti importanti spesso lasciando una fumosità e una equivocità tali da dare l’idea di una minore inderogabilità del contenuto, e rende perplessi i credenti, il can. 1253 del CIC lascia alla «Conferenza Episcopale [la possibilità di] determinare ulteriormente l’osservanza del digiuno e dell’astinenza, come pure sostituirvi, in tutto o in parte, altre forme di penitenza, soprattutto opere di carità ed esercizi di pietà», e la CEI, alla prescrizione di non mangiare carne «in tutti gli altri venerdì dell’anno» aggiunge, nel riferito comma 4): «oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità». Queste soluzioni alternative non contraddicono affatto il principio originale espressamente indicato dell’astinenza dalle carni, proprio perché sono concessioni («oppure…»), espresse dopo aver stabilito la regola originale, Viene fatto? Cioè viene rispettata l’astinenza dalle carni o le opere alternative indicate? Oppure, essendo “obsoleto” il precetto, né si evita di mangiare carne il venerdì né, in alternativa, si compiono «altre forme di penitenza, soprattutto opere di carità ed esercizi di pietà»? Non mi riguarda perché non voglio ne posso entrare nella coscienza degli altri. Fatto sta che i Catechismi di Pio X, al contrario di quello attuale, erano, anzi sono, di una chiarezza e stringatezza tale che nessun dubbio lascia al credente su come egli si debba comportarsi.

            Infine, ripeto, resti pure della sua convinzione, ed io nella mia, e amici come prima (almeno da parte mia). E questa volta davvero non tornerò più sull’argomento.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Perdoni la mia ignoranza ma dove San Paolo ha scritto o detto questo?

      • don Z ha detto:

        Forse, dico forse , la sognora Gabriela Danieli, si riferisce a SanPaolo , Lettera ai Tassalonicesi 2,3-12 , ” perciò Dio manda loro una potenza di inganno perchè credano alla menzogna e siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla Verità ma hanno consentito alla iniquità.” Don Z

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Può darsi, ma lei saprà meglio di me che quella lettera è tutto meno che una profezia e che addirittura da molti è stata messa in dubbio la sua autenticità (anche se accettata come canonica). In ogni caso l’attualizzazione che ne ha fatto la Signora è alquanto stiracchiata e improbabile.

          • Rinaldo ha detto:

            @Stilumcuriale Emerito – Eh, però se imbocchiamo la via dei testi canonici di cui è “messa in dubbio” l’autenticità, la paternità, eccetera, poi non possiamo lamentarci se in giro ci sono pataccari stile Augias. I sacri testi o sono canonici, e allora non se ne discute la validità, ma, al limite, l’interpretazione, o non sono canonici, e allora si può scegliere quello che sembra più interessante. @Don Z – ‘Sognora’ nel senso di ‘signora sogna’?

        • Adriana 1 ha detto:

          Don Z,
          da questa frase sembrerebbe che Dio ami giocare a dadi con dadi …truccati.

  • Bibliomane ha detto:

    Grazie ancora una volta, illustrissimo !
    Mi consenta di aggiungere ancora qualche informazione.
    Il libro GUERRA E PACE AL TEMPO DI PUTIN
    fu finito di stampare a Maggio 2022.
    Il libro del prof. Rubboli LA GUERRA SANTA DI PUTIN E KIRILL è uscito ad Aprile 2022.
    Il libro di padre Caprio è più vecchio ovvero risale a prima delle ostilità tra Russia e Ucraina. Prima edizione ottobre 2020.
    Ma se si vuole capire perché come ha affermato una signora Ucraina in televisione gli ucraini preferiscano l’Europa alla Russia = Siberia, forse bisogna rifarsi ad un libro uscito la scorsa estate LA RESISTENZA DEI CRISTIANI di Rod Dreher pubblicato da Giubilei regnani. In questo libro si chiarisce bene come funziona la cancel culture inventata e supportata dalla ideologia sovietica per presentare il marxismo come una bella utopia in cui i gulag siberiani non sono quasi mai esistiti.
    Ricordatevi, per favore, che abbastanza di recente Putin ha fatto chiudere l’associazione memorial che manteneva vivo il ricordo del periodo sovietico. E dei suoi misfatti.

  • Cristiana Cattolica ha detto:

    Basta chiamare papa un ERETICO privo del Munus Petrinum.
    BASTA❗
    SE QUESTO BLOG È ANCORA CATTOLICO ha l’obbligo morale di
    RICONOSCERE CRISTO nel Suo legittimo vicario Benedetto-XVI, colui che mai ha revocato il MUNUS PETRINUM.

    MA COME FATE A NON CAPIRE CHE QUESTO È L’UNICO RIMEDIO OBBLIGATORIO E ASSOLUTAMENTE NECCESSARIO per porre fine AL POTERE DI SATANA CHE HA POSTO SUL TRONO DI PIETRO IL SUO VICARIO BERGOGLIO❓

  • Bibliomane ha detto:

    Mi consenta, dottor Tosatti…
    Posso utilizzare lo spazio del blog per la segnalazione di un paio di altri libri sulla guerra russo Ucraina ?
    Mi sembrano entrambe opere valide. Una è cattolica, cattolicissima, l’altra è protestante- battista.
    La cattolica è pubblicata dalla Jaca Book. Ha per autore Stefano Caprio, sacerdote docente al PIO Pontificio istituto orientale.
    Titolo “Lo zar di vetro” sottotitolo: la Russia di Putin.
    La protestante ha per autore
    Massimo Rubboli già docente all’università di Genova ed ha per titolo
    LA GUERRA SANTA DI PUTIN E KIRILL.
    Edizioni GBU.
    Documenti alla mano , viene descritta la situazione della Chiesa ortodossa in Ucraina, o meglio delle chiese ortodosse e del fatto che Kirill abbia di fatto perso gran parte della sua autorevolezza su scala continentale.
    Agile e documentato.
    Comunque entrambi da prendere in seria considerazione.
    Padre Caprio ci offre anche la nuova costituzione russa.j

  • Bibliomane ha detto:

    Grazie mille per la segnalazione, dottor Tosatti !
    Anche se non sempre un povero bibliomane si trova in accordo con l’opinione degli autori dei testi segnalati. Per esempio ho acquistato il libro da lei segnalato tempo fa , quello edito da CANTAGALLI ” Guerra e pace al tempo di Putin”.
    Personaggi autorevoli gli autori. Ma uno di questi mi è sembrato essere un un’ammiratore della fede degli islamici. La cosa mi ha turbato un poco. Insomma, poiché l’autore è stato il generale a capo della Folgore, cioè il battaglione di elite del nostro esercito, la sua opinione riveste una importanza maggiore di quella di chiunque altro. E potrebbe condurci ad alleanze pericolose per la nostra nazione.
    Anche autori abbastanza noti che scrivono sul Fatto quotidiano hanno la stessa opinione. E poiché il Fatto quotidiano è di supporto ai grillini … lascio a lei trarre le conclusioni.
    Ci aggiunga però ancora un dettaglio : da qualche tempo ha iniziato a collaborare con il Fatto quotidiano anche un certo Spadaro, sì lui, il direttore di Civiltà Cattolica. Cosa ovvia se si pensa che Travaglio è considerato uno degli esemplari meglio riusciti delle scuole salesiane.
    Ovvero potremmo trovarci di fronte ad un gruppo abbastanza forte per condizionare con le sue opinioni la politica della nostra nazione.

  • Antonio ha detto:

    Ma io non giudico nessuno, tanto meno il papa. io giudico non cattolico quello che dice e fa: questo mi è concesso? Oppure devo essere cieco e sordo? E se anche venisse un angelo dal cielo e vi predicasse un Vangelo diverso… Allora non mi è concesso neanche di verificare se il vangelo propostomi è diverso… Per carità cristiana, andate a quel paese.

    • alessandro ds ha detto:

      Provocazione.
      Anche i farisei dicevano le stesse cose dei nuovi insegnamenti di Gesù e degli Apostoli. Curavano il Sabato, modificavano e contraddivano le leggi scritte chiaramente e inequivocabilmente sull’antico testamento.
      “Non commettere adulterio” E poi invece “basta pure solo che l’hai guardata e in cuor tuo l’hai desiderata”, in contraddizione con ogni insegnamento anche cattolico riguardante la lotta spirituale contro le tentazioni.
      Oppure ” Puoi ripudiare tua moglie” E poi invece “non puoi più ripudiarla” Nemmeno se si fa ingroppare da 10 Mandingo africani davanti ai figli piccoli.
      L’astinenza prima del matrimonio non esisteva, infatti gli apostoli dicono a Gesù “allora non conviene sposarsi se poi non puoi più ripudiarla, tanto vale che ci vai a letto senza sposarla” (Il senso era questo, detto con parole diverse” E invece la Chiesa insegna che è peccato il sesso se non si è sposati.
      Vogliamo parlare del celibato per i preti? Si sono sempre sposati, poi si è deciso di non farli più sposare, e quando si apre il discorso a riguardo la gente tratta questo argomento come se stesse parlando di un Dogma divinamente rivelato, mentre se vediamo sulla Bibbia e sulla tradizione non è così.
      Tutto ciò per dire, quante cose sono state cambiate dalla Chiesa nel tempo? Siamo sicuri che sia proprio tutto giusto o proprio tutto sbagliato?
      Perché vuoi confutare il “Vangelo diverso” Solo nei discorsi che ti fa comodo vedere, facendo finta di non vedere gli altri che ti sono scomodi?

      • Michele ha detto:

        L’astinenza prima del matrimonio esisteva anche nel mondo ebraico, eccome!
        Gli Apostoli erano sposati e non pubblici concubini.
        Il vangelo parla di mogli, di suocere degli Apostoli (San Pietro)…niente al di fuori del matrimonio.
        Anche oggi si può diventare sacerdoti da adulti dopo aver sistemato la famiglia (se vedovi, credo).

        San Giuseppe voleva ripudiare in segreto Maria, SUA SPOSA, proprio perché incinta prima che andassero a vivere insieme.
        A questo proposito è interessante notare che il vangelo definisce Maria sua sposa, nonostante non vivessero ancora insieme, perché dopo il matrimonio -in base al quale Maria diventava sposa-, era previsto un periodo di castita (mi sembra un anno) durante il quale gli sposi non convivevano.
        Violare la castità prevista, nonostante fossero legalmente marito e moglie, comportava la lapidazione di Maria, che Giuseppe, uomo giusto, voleva evitare.
        La castità esisteva eccome! Che poi si fosse liberi di cedere alle tentazioni per debolezza è un altro discorso.
        Perché usare una pratica così crudele (per le donne), se non vigeva la prescrizione della castità prematrimoniale?

        Che in passato fare la comunione senza un’astinenza di 24 h o mangiare carne di venerdì fosse considerato peccato mortale, non so; ma non ne ho mai sentito parlare in questi termini.

        Sembra lei voglia implicitamente far passare il messaggio che non esistono leggi di sempre che la Chiesa ha sempre proposto e che, invece, si possano adattare le leggi di sempre alla contingenza anche sui principi fondamentali (etica e morale della situazione, da sempre condannata, checché ne dicano gli illuminati che rincorrono il mondo).

        Certe “inesattezze” vengono riproposte con superficiale leggerezza da mangiapreti o laicisti adetti a polemiche ideologiche armati col bignami dell’anticlericale da 50 anni; ma che lo faccia un ex seminarista che interviene con lapidarie sentenze vistosamente infondate al semplice fedele lascia molto perplessi.

        • alessandro ds ha detto:

          Partendo dal presupposto che era una provocazione….quindi il mio intento è fare l’avvocato del cornutaccio 😄😄
          Forse ho espresso male il concetto, non dovevo parlare di matrimonio effettivamente. Avrei dovuto parlare semplicemente di atti sessuali fuori dal matrimonio, non di adulterio, ma da liberi.
          In “1° lettera ai Corinzi” Si legge: (matrimonio e verginità)
          Riguardo a ciò che mi avete scritto, È COSA BUONA per l’uomo non toccare donna, ma, a motivo dei casi di immoralità, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.
          Ho rimarcato la parola “È cosa buona”, questa frase analizzata non è una proibizione, ma è un consiglio.
          Addirittura San Paolo è molto più categorico e proibitivo qua do parla di scegliere Vescovi o Diaconi (non ricordo esattamente) che non fossero avvezzi all’alcool. In questa cosa dava una vera proibizione.
          In facoltà ci fu una lezione intera su questa frase.
          E qui torniamo al punto dei modernisti eretici che fanno le analisi critiche dei testi…. A chi dare ragione se in una parte leggo che l’eunuco sarà premiato e se da un’altra leggo che “vi Consiglio di non darci troppo dentro”? 😄😄

        • Guarda che ha detto:

          Perplesso che lo faccia un ex-seminarista? Non dimenticare che i demoni sono angeli caduti e che il loro capoccia era il più splendente fra loro. Spesso gli ex-seminaristi, per non parlare degli gli ex-preti, sono i più implacabili nemici della Chiesa, alla quale però restano morbosamente attaccati: colpirla è per loro quasi una missione. E altrettanto spesso dietro tutte le loro elucubrazioni sui motivi teologico-gnoseologico-ecclesiologico-dottrinali per cui se ne sono andati, cherchez la femme (che il più delle volte è poi un homme).

      • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

        Non intervengo quasi mai sui commenti altrui.
        Stavolta faccio un’eccezione, in omaggio alla logica stringente della sua provocazione.

        – Cristo ha innovato radicalmente rispetto al giudaismo ecc.
        – La Chiesa (senza mai contraddirsi nei fondamentali e guidata dallo Spirito Santo, per chi ci crede) è progredita nella comprensione del Vangelo (ad es. il famigerato, scomodissimo in ogni tempo e luogo, scandalo in questo grande cinema a luci rosse chiamato “modernità”, invito ad essere «eunuchi per il regno dei cieli»; tanto per essere storicamente precisi: dopo secoli di Concili e “consigli” sempre più pressanti, nel 692 l’Oriente dichiarò nullo il matrimonio contratto dopo l’ordinazione, ammettendo solo in subordine e sotto condizioni gli uomini già sposati, mentre in Occidente -dove tali matrimoni erano comunque illeciti- la nullità dovette aspettare la lotta contro la simonia e il nicolaismo dell’XI-XII secolo; il cosiddetto “matrimonio dei preti” -“vescovi” compresi, monachesimo abolito- come lo intendiamo è un’invenzione di Lutero, decisiva per fare del luteranesimo l’utile chiesa di stato che ha formato il carattere nazionale tedesco, e che poi in modo alquanto misogino nel 1793 la Convenzione cercò di imporre al clero per svalutarlo agli occhi del popolo).
        – Anche Bergoglio (il convitato di pietra del suo discorso) sta innovando radicalmente rispetto al “vecchio” cattolicesimo. E, aggiungo io, l’avviamento dei processi sta solo scaldando il motore.
        – Ergo, linearissimamente, Bergoglio = fondatore di nuova religione = Cristo.
        https://www.youtube.com/watch?v=CRyIkdxKARY (22 tomi di filosofia e 92 di teologia)

        Sa che, a pensarci, spiegherebbe un po’ di cose? Ad esempio perché ha rinunciato al titolo di “Vicario”.
        Adesso a lei, se vuole, farsi stringere dalle conseguenze dal suo stesso ragionamento.

        • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

          PS. Consiglio di rotta non richiesto al Capitano di lungo corso.
          Le intenzioni di chi vorrebbe un sito iper-cattolico sono sicuramente ottime, ma lei per carità di san Francesco di Sales non cambi nulla.
          L’apologetica è cosa buona e giusta e indispensabile quanto un corso addestramento reclute ben fatto.
          Stilum Curiae però (della cui ortodossia nessuno che sia onesto può dubitare) è, se non prima linea, già linea del fuoco polemico. Gestito in maniera tale da riuscire nell’impresa di dare un’immagine viva e vera di Chiesa e umanità, evitando gli eccessi senza ricorrere alla censura pane quotidiano dei lor “liberi” media.
          Cagion per cui viene seguito anche da persone che sono lontane mille miglia dal cattolicesimo (o collocate al suo esatto centro, il che oggi è l’istesso) e che mai andrebbero sui lodevolissimi siti apologetici e devozionali.
          Buon vento e mare agitato quanto basta per non addormentarsi al timone.

  • Minucio Felice ha detto:

    Perché il papa non indossa le scarpe rosse, queste sì che sono le domande fondamentali per un cristiano.

    • Marco Matteucci ha detto:

      Se u tempo erano i cristiani a convertire il mondo, oggi è il mondo che converte molti di coloro, compreso colui che siede (abusivamente) sul trono di Pietro e che nonostante portino ancora il nome di Cristo, tuttavia non credono che egli sia veramente l’unico salvatore del mondo.
      Costoro se non cambiano rotta e si convertono, sicuramente non si salveranno, di qualunque colore abbiano le scarpe e con o senza l’uso di pizzi e merletti.

      VIVA CRISTO RE E VIVA IL SUO SACRATISSIMO CUORE!

      • Adriana 1 ha detto:

        ” sul trono…”, di questi tempi penso che (in camera charitatis et misericordiae) lo chiamino ” poltrona “.

    • Natan ha detto:

      Nessun problema sulle scarpe rosse. Li ha tolti e li ha regalati alla Bonino. Che delle scarpe rosse dei martiri ne ha fatto il simbolo dei femminicidio. Cambiano i tempi . E ciò che per i cattolici era forma e sostanza ora lo è diventato per femministe e massoni. Un grazie a 120 imbecilli che hanno votato un uomo di così alto profilo. A lui nessuna colpa . Dunque semmai processo deve esserci a quei 120 ( Bertone in primis , assieme a Re e altri sprovveduti)

      • Amparo Simeon ha detto:

        Le pantofole rosse, il triregno, il fanone, questi sono simboli della sacra potestà del Vicario di Cristo. L’Incarnazione del Verbo ha fatto che i simboli umani raggiungano un altissimo posto nella spiritualità cattolica. Togliendoli del mezzo (Papa Ratzinger ha tolto il triregno del suo stemma papale) si arriva a sprecare i senso del sacro.

      • Dino Brighenti ha detto:

        bergoglio non è mai stato papa ma solo un tanghero messo su un cesso del santa marta ne ha dette e fatte di tutte fin dal principio di questi stramaledetti nove anni. Ma le peggio sono le offese alla Madonna che Gesù non gli perdonerà MAI.

    • ex : ha detto:

      Guardi che le scarpe rosse il Papa (non questo o quel Papa, genericamente) le indossa per il loro significato simbolico (aderire al proprio mandato di Vicario di Cristo, restandone fedele fino al martirio). Rifiutarne l’uso vuol dire dichiarare apertamente che lui, morire martire per la Fede Cattolica… col cavolo!…
      Se poi a Lei sembra che per le scarpe rosse nell’abbigliamento papale, si tratti di una “moda” sciocca (e senz’altro pacchiana, aggiungo io, se si tratta di moda), cosa dice del camicione bianco che indossa? E dello zucchetto che indossa anche quando fa caldo? Non andrebbe meglio in giacca e pantaloni, tutti strappati per essere alla moda? Il camicione è ben più evidente, dati i metri quadrati che misura, delle scarpe messe lì in basso!

      • Daouda ha detto:

        Avevamo giá scritto che Vicario di Cristo è un titolo innovativo ed alquanto bislacco che se avesse senso per definizione è applicabile a qualsivoglia vescovo? No per capire….

        • Michele ha detto:

          Perché usa il plurale majestatis? Vuole dare autorevolezza ai suoi usurati pregiudizi?
          Mi concede l”indulgenza parziale se le bacio l’anello o la mano (protetta da guanti anti covid, beninteso)?

      • ex : ha detto:

        Ovviamente non pretendo che tutti possano capire, come è già stato dimostrato.

      • Minucio Felice ha detto:

        Se rinunciare alle scarpe rosse vuol dire rinunciare al martirio, allora anche san Pio V era un mezzo eretico, perché rinunciò all’abito interamente rosso dei papi fino allora, per tenere l’abito bianco domenicano che passò ai successori. Se questa simbologia del martirio fosse vera, avrebbero dovuto continuare a vestirsi tutti di rosso, non solo le scarpette.

        • ex : ha detto:

          Nessuno ha parlato di eresia. Qua troppo facilmente si scomunica e si accusa di eresia.

          Non è vero che i «papi fino allora» abbiano usato un «abito interamente rosso». Il seguente molto documentato articolo su “Cattolici Romani” ne fa la storia fin dalle origini:

          https://www.cattoliciromani.com/threads/60102-Storia-dell-abito-bianco-del-Papa-(Dalle-origini-del-cristianesimo-fino-ad-oggi)

          Vi si apprende che «l’uso del Pontefice di indossare una veste bianca è antichissimo», risale fin dai tempi dell’Impero Romano, e ha continuato lungo i secoli e i millenni.

          Pio V avrà apportato una delle numerose modifiche del vestiario succedute nel corso dei secoli, e se prima di lui la talare era stata modificata in colore rosso, lui l’avrà riportato bianco. Comunque il colore rosso ha sempre fatto parte dell’abito del Papa, ancora oggi nella mantellina (mi pare che si chiami mozzetta), come si vede anche nei vari ritratti di Pio V e, oggi, di Benedetto XVI.

          Ma al di là di questi cambiamenti, i colori degli abiti hanno sempre avuto un significato simbolico strettamente attinente al ruolo del Papa, come si legge nell’articolo citato: «La veste esterna, il manto rosso, diviene simbolo del sacrificio di Cristo, la veste bianca rinvia alla purezza dei costumi e alla santità della vita. […] I colori bianco e rosso rendono così visibile ciò che il Papa rappresenta: la persona di Cristo e la Chiesa suo corpo mistico». Se prima dell’elezione dell’ultimo Papa la tradizione riportava le scarpe rosse col loro significato simbolico, cambiare il colore è un chiaro segno di rifiutare quel significato simbolico per fornirne un altro col nuovo colore. Qual è quello relativo al colore nero?

        • Amparo Simeon ha detto:

          La veste bianca che indossa il Papa è perche i Papi dimoravano nel alto medioevo nel Laterano. La Archibasilica Lateranenense era officiata dai Canonici Regolari, che vestivano di bianco. Così il Papa che dimorava con i Canonici portava lo stesso vestito. (Vid. Jean Leclerc, SAINT BERNARD). Ancora i Canonici Regolari Premonstratensi portano l’abito bianco. Papa Giovanni Paolo II scherzava con Padre Verenfried Van Straaten, anche lui premonstatense: ECCO I DUE PAPI! per la somiglianza della veste.