“Penso che la risposta più bella è sempre quella di Papa Francesco: chi sono io per giudicare? Bisogna amarsi per come si è, a prescindere dalle sue scelte, dalle tendenze sessuali e dalle passioni”.
Don Marco Pozza, don Spritz
Noi poveri fedeli “paesani” ci chiediamo perchè il novello intervistatore di fiducia del Papa Francesco, don Marco Pozza (QUI, intervistato, la sua storia), soprannominato don Spritz, faccia outing dottrinale e si congratuli per le “nozze” del giornalista Alberto Matano: vedi foto a fianco e Facebook QUI.
QUI l’articolo sulla vicenda, con l’invito e gli indirizzi mail per protestare (NB. come potrete notare dall’articolo, nella prima versione – poi probabilmente corretta – don Spritz parlava di “nozze“, dimenticando che in Italia NON esistono nozze gay, perchè va contro la Costituzione).
Possibile che buona parte degli amici del S. Padre siano pro gay (o gay)?
Possibile che 5 su 7 cardinali USA siano pro omosessualità?
Possiamo lamentarci ed esprimere il nostro dolore?
Sommessamente possiamo chiedere che don Pozza, che si vanta di andare sempre in borghese e con le scarpe da ginnastica (vedere sopra l’articolo sopra di Vanity Fair), smetta di essere ricevuto a S. Marta e intervistatore del Papa? E magari sospeso per le sue dichiarazioni?
O è chiedere troppo?
Infine, possiamo chiedere una dispensa papale per i poveri adulteri eterosessuali? O vale solo per i sodomiti?
Luigi
In merito a questa ennesima, penosa dichiarazione di un ennesimo penoso personaggio clericale… si registrano nell’ ordine: 1 l’ ennesimo penoso silenzio dell’attuale altrettanto penoso “papa” per il quale gli enormi, impressionanti quanto perniciosissimi problemi della chiesa d’oggi sono, orror degli orrori, pizzi, merletti e un non meglio precisato”clericalismo” ripetuto a mo’ di disco rotto espletando in tal senso le mansioni di pappagallo ammaestrato per cui è stato eletto nel posto dove si trova ora.
2 Il silenzio penoso dei vescovi, a cominciare dal nuovo, penoso presidente cei e del penoso vescovo della diocesi di appartenenza. Cascano davvero le braccia di fronte a simili atteggiamenti da don abbondio ( o più corretto sarebbe definirli da “giuda Iscariota”)…anzi, dato che sua eccellenza reverendissima nonché illustrissima di cognome fa cipolla.. c’è da versar lacrime…
3 Il silenzio, ugualmente penoso, dei soliti nomi che per altri argomenti la loquacità la sfoderano a ogni spron battuto.. talvolta con disprezzo e arroganza….ma che ogni qualvolta viene sollevato questo argomento, sono improvvisamente contagiati da misterioso e sconosciuto “mutismo selettivo” di Checco Zaloniana memoria…
Concordo, ma sostituirei “penoso” con “infame”.
E con “corrotti”
Chissà se questo Don Pozza ripete quelle frasi anche in confessionale..
E lei pensa che lo usi il confessionale un tale “don”??!!!
Come minimo uno che si fa chiamare don Spritz battezza al bar e confessa in discoteca, con tanto di stola arcobaleno (contraffatto)…esimio rappresentante di tal chiesuola in uscita…di testa…!!!
Questi non sono sacerdoti di Cristo – anche ordinati regolarmente – ma “agenti sotto copertura” ormai usciti allo scoperto. Sono serviti allo scopo…Preghiamo!
E preghiamo che i nostri giovani non incappino in simili trappole umane…
Purtroppo in seno alla Chiesa l’omoerastia è letteralmente deflagrata. Si direbbe che l’indulgenza nei riguardi del fenomeno sia animata da ragioni autoassolutorie, così come la dura condanna che ad esso era in passato riservata era animata da propositi di contenimento. *** Ormai la cosa è sfuggita di mano, con seminari trasformatisi in incu*atrici (scegliete voi tra occlusiva bilabiale sonora e laterale approssimante alveolare) di omoerasti. Forse l’apparente ossessione per le tematiche sessuali che caratterizzò il pontificato di Giovanni Paolo II era dettata dalla coscienza di quanto diffusa e capillare fosse la deriva di tale degenerazione anzitutto all’interno della Chiesa. *** Sta di fatto che oggi urgerebbe un drastico intervento di bonifica, a partir proprio dai seminari e dai loro responsabili, almeno se la Chiesa intende mantenersi fedele ai suoi bimillenari insegnamenti in materia; se poi, in nome dell’updating penserà più opportuno rinnegarli, avrà innanzi tutto rinnegato se stessa, con tutto ciò da questo discende.
E non esageriamo! Se i seminari vengono aggiustati, poi le perle che ci propinano ad es. un donpietropaolo, o un daouda (anche se non hanno frequentato i seminari attuali, ne sono il riflesso “sapienziale”) dove posso trovarle?
Caro STILOBATE,
“la dura condanna” della sodomia, nei tempi passati, non vedo come possa essere collegata, in primis, a “propositi di contenimento”.
L’unico proposito e fine della Chiesa (con la c maiuscola!) è – e sempre sarà – la salvezza della anime!!!
Ma se il peccato diventa virtù e l’ortodossia un’eresia intollerabile, impossibile le conseguenze di tale consapevole deragliamento non producano frutti mortiferi…
Eccoli!
Caro San Pier Damiani tu sì che ne sapevi qualcosa…
Un cordiale saluto.
Caro Occhi aperti, la Sua puntualizzazione è corretta. Dal punto di vista squisitamente spirituale la ragione della condanna comminata al peccato contro natura era senza dubbio, e ancora dovrebbe essere, la salus animarum. I propositi di prevenzione/contenzione non sono che la messa a punto di strumenti idonei a perseguire tale obiettivo (la salus animarum) per ciò che attiene ai soggetti (laici e a fortiori chierici) inclini a tale peccato. *** Un cordiale saluto a Lei
Caro Stilobate,
a cosa pensa concretamente quando afferma “i propositi di prevenzione/contenzione non sono che la messa a punto di strumenti idonei a perseguire tale obiettivo (la salus animarum) per ciò che attiene ai soggetti (laici e a fortiori chierici) inclini a tale peccato”?
Soprattutto figurandosi la sorte di Sodoma e Gomorra nell’Antico Testamento…
Come credo sappia, poi, riguardo agli “strumenti idonei” per contenere il fenomeno, si potrebbe prendere “banalmente” spunto dal Liber Gomorrhianus, che è una sorta di epistola destinata al pontefice Leone IX a cui san Pier Damiani richiede un intervento legislativo per sodomiti e prelati accondiscendenti e tolleranti verso di loro.
La presa di posizione damianea è, dunque, in primis, la denuncia…Un atto di accusa durissimo nei confronti del malcostume dilagante nell’Alto Medioevo, e organizzato giuridicamente secondo la legislazione penitenziale in materia di omessessualità ecclesiastica.
Tema vastissimo. E purtroppo ignorato al tempo presente. Come la Salus Animarum, del resto.
La ringrazio e saluto.
Purtroppo in seno alla Chiesa l’omoerastia è letteralmente deflagrata. Si direbbe che l’indulgenza nei riguardi del fenomeno sia animata da ragioni autoassolutorie, così come la dura condanna che ad esso era in passato riservata era animata da propositi di contenimento. Ormai la cosa è sfuggita di mano, con seminari trasformatisi in incu*atrici (scegliete voi tra occlusiva bilabiale sonora e laterale approssimante alveolare) di omoerasti. Forse l’apparente ossessione per le tematuche sessuali che caratterizzò il pontificato di Giovanni Paolo II era dettata dalla coscienza di quanto diffusa e capillare fosse la deriva di tale degenerazione anzitutto all’interno della Chiesa. Sta di fatto che oggi urgerebbe un drastico intervento di bonifica, a partir proprio dai seminari e dai loro responsabili. Almeno se la Chiesa intende mantenersi fedele ai suoi bimillenari insegnamenti in materia. Se poi, in nome dell’updating penserà più opportuno rinnegarli, avrò innanzi tutto rinnegato se stessa, con tutto ciò da questo discende.
C’è che pensa che la situazione sia recuperabile a colpi di catechismo.
Troppo facile.
Forse la faccenda è un po’ più seria.
Molto seria, lo garantisce Schwab.
No, per i padroni del vapore è sanabile sferrando colpi AL catechismo. Il primo dei quali è presentarlo come un ferroveccho giuriidico,, una specie di manuale arrugginito e “non al passo con ii tempi”.
Don Bruno Fasani è un sacerdote veronese che accenna sempre a una nuova psicologia, a una rivoluzionaria scoperta nel campo delle scienze umane a proposito dei gay. Non sono riuscita a capire a chi fa riferimento. È nel campo delle scienze che dovrebbe indagare chi ha tempo e possibilità per fermare certe derive, insieme alla preghiera si capisce.
Come fu per il covid si affidano a discutibili maestri per ingannarsi e ingannare.
“E’ inutile: non ce la facciamo. Arriva lo sdoganamento dell’omosessualità nella Chiesa.”
CHIESA???
Caso mai “neochiesa”, o per mostrare un linguaggio moderno: fejch chiesa guidata da un fejch papa.
Insomma, una rikk-jon chiesa guidata da un fejch papa, accoglione, che adepto di pachamama ed altre divinità sataniche è seguito dai suoi accoglini. Tra l’altro, recitano, guidati dai fejch presbiteri, la storpiatura del Padre Nostro. Insomma questa fejch chiesa è a loro appropriata.
Non si loderà mai abbastanza il Santo Padre, Benedetto XVI, che ci ha mostrato lo stato reale in cui la Santa Chiesa è invasa e profanata.
Questo “don” è un facente funzione. Uno dei tantissimi! Inutile scandalizzarsi. Hanno invaso seminari e hanno creato vescovi e cardinali a questo scopo: sovvertire l’ordine di Dio in seno alla Sua Sposa e gettare i pochi fedeli rimasti nello scompiglio e nello sconforto! “Padre” James Martin per tutti…
Il loglio è cresciuto ed ora abbonda sul grano…e vi sono più Iscariota che Boanerghes! Il primo piccolo resto è proprio nel clero…
Perché qualcosa cambi bisogna attendere la “purificazione” dall’Alto, che ormai non può che essere imminente, e pregare fervorosamente per un Santo Padre, veramente “santo” e secondo il Cuore di Cristo, che riporti la Barca di Pietro sulla rotta e getti a mare gli ammutinati e i pirati che mirano ad affondarla, col sorriso “innocente” sulle labbra e con quel “satanic pride” stampato in cuore e in ogni pubblico agire.
Vogliono capovolgere tutto, anche il Crocifisso Signore Nostro, ma finché avremo fede, ci impegneremo come i Niniviti al tempo di Giona e invocheremo la Madonna delle Milizie, Regina delle Vittorie, a scendere in campo con noi, scongiureremo il peggio.
Anche se l’inevitabile è sulla soglia di casa…
Niente che non sapessimo, in fondo. In alto i cuori, dunque!
Sarà che il sig. Pozza (*) avrà voluto rendere onore al suuo nomignolo e se ne abbia scolati parecchi?
E vi aspettatte davvero una reazione dal pampero? Che illusi: “voi mettete le premesse, poi io tirerò le conclusioni”
(*) al di là dei titoli canonici, sarebbe meglio non chiamarlo “don”, visto che trasmette l’opposto di ciò che dovrebbe. E’ comee se continuassi a chiamare “vegano” il mio salumiere.
Famiglia omosessuale: speciosa contraffazione di quella naturale.
**Catechismo Maggiore* –
*966. Quali sono i peccati che si dicono gridare vendetta nel cospetto di Dio?*
I peccati che diconsi gridar vendetta nel cospetto di Dio sono quattro:
1️⃣omicidio volontario;
*2️⃣peccato impuro contro l’ordine della natura;*
3️⃣oppressione dei poveri;
4️⃣fraudare la mercede agli operai.
*967. Perché si dice che questi peccati gridano vendetta al cospetto di Dio?*
*Questi peccati diconsi gridare vendetta al cospetto di Dio, perché lo dice lo Spirito Santo e perché la loro iniquità è così grave e manifesta che provoca Dio a punirli con più severi castighi.*
.l’usurpatore del trono di Pietro Bergoglio sostituisce il sesto comandamento di Dio legittimando il peccato impuro contro natura https://youtu.be/X_9aVWcy4Fs
Sempre a proposito di USA:
[June 12, 2022 from Complicit Clergy by Staff]
Last July, Monsignor Jeffrey Burrill, General Secretary of the United States Conference of Catholic Bishops, the highest-ranking non-bishop Church official in the country, was forced to resign his position because he was routinely using apps like GRINDR that connect men who want to have sex with other men. Burrill, now often times referred to as ‘Monsignor GRIDR,’ is incarnated in the diocese of La Crosse under the authority of Bishop William Callahan.”
che schifo !
l’usurpatore del trono di Pietro Bergoglio sostituisce il sesto comandamento di Dio legittimando il peccato impuro contro natura https://youtu.be/X_9aVWcy4Fs
11. La Chiesa insegna che il rispetto verso le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’approvazione del comportamento omosessuale oppure al riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Il bene comune esige che le leggi riconoscano, favoriscano e proteggano l’unione matrimoniale come base della famiglia, cellula primaria della società. Riconoscere legalmente le unioni omosessuali oppure equipararle al matrimonio, significherebbe non soltanto approvare un comportamento deviante, con la conseguenza di renderlo un modello nella società attuale, ma anche offuscare valori fondamentali che appartengono al patrimonio comune dell’umanità. La Chiesa non può non difendere tali valori, per il bene degli uomini e di tutta la società.
Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, nell’Udienza concessa il 28 marzo 2003 al sottoscritto Cardinale Prefetto, ha approvato le presenti Considerazioni, decise nella Sessione Ordinaria di questa Congregazione, e ne ha ordinato la pubblicazione.
Roma, dalla sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 3 giugno 2003, Memoria dei Santi Carlo Lwanga e Compagni, Martiri.
Joseph Card. Ratzinger
Prefetto
5 su 7 cardinali sono pro omosessuali perché così li ha scelti Bergoglio. La recente elezione di McElroy – in concomitanza con l’esclusione dalla comunione comminata dall’arcivescovo Cordileone alla leader Democratica Pelosi – non lascia dubbi in proposito.
Una cosa mi par sicura, se ha da sposarli lo farà…in aereo.
In Genesi, Dio crea il cielo e la terra e in sei giorni completa il Ciclo creando dal fango l’uomo e successivamente la donna, Eva, dall’uomo tratta per sua compagnia. Dio ha fatto tutto bene e in Verità. La Verità di Dio Creatore genera in automatico la Norma, da qui la parola “normale”. Tutto quello che va contro la Norma (basata sulla Verità) è “anormale” cioè contrario alla Verità Rivelata!
E’ inutile: non ce la facciamo. Arriva lo sdoganamento dell’omosessualità nella Chiesa.
Quindi, questi farabutti potranno vantare che la Sua parola (quella di Cristo) passa…eccome se passa! Perchè la fanno passare loro.
Mamma mia…orrore!
Vergogna, vergogna e ancora vergogna…S Antonio oggi implorerebbe un diluvio di fuoco sopra Roma ed il mondo intero. La bestemmia contro Dio non è più sopportabile. Satana sta insudiciando la parola amore, la stessa che definisce l’essenza dell’Altissimo, mettendola nel cuore e nelle labbra putride degli uomini. Per carità, per carità, non chiamatela più chiesa di Cristo e non chiamatelo papa, vi prego. Non aggiungete bestemmia a bestemmia. Quanto può ancora durare la pazienza di Dio?
Concordo: il dolore è insopportabile!
Ad matai, Adonai? Fino a quando, Signore?
La coppia è abbastanza giovane per avere un figlio…acquistato.
Solita tecnica bergogliana: a parole afferma la dottrina ma sostiene chi la nega con la prassi pastorale
Per la precisione: a parole, quando si rivolge a cattolici praticanti. Poi quando si tratta di scegliere e agire, cioè dovi i nodi vengono veramente al pettine, fa il contrario.
Ma la cosa per me più agghiacciante è l’accettazione supina non solo della maggior parte dei cattolici – tra cui regna la confusione più totale – ma di quelli che dovrebbero sapere, e sanno.