Dirigere Dignare…Preghiera a San Raffaele. Testo, Video e Spartito. Porfiri
13 Giugno 2022
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, il maestro Aurelio Porfiri ci fa conoscere (o riconoscere…), e la correda con un suo spartito, e un video, questa bellissima preghiera. Certamente meno famosa di quella dedicata a San Michele Arcangelo, ma altrettanto bella. Buona lettura, ascolto ed esecuzione…
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Se il video non si aprisse, questo è il collegamento.
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La preghiera a san Raffaele Arcangelo
Se è nota la preghiera a san Michele, meno lo è quella a san Raffaele arcangelo.
Ecco il testo:
Dirigere dignare, Domine Deus, in adiutorium nostrum, sanctum Raphaelem Archangelum; et quem tuae maiestati semper assistere credimus, tibi nostras exiguas preces benedicendas assignet. Per Christum Dominum nostrum. Amen.
Ed ecco una traduzione:
Consenti, o Signore Dio, di mandare in nostro aiuto San Raffaele Arcangelo: e possa colui che, crediamo, stare sempre davanti al trono della tua maestà, offrirti le nostre umili suppliche di essere benedetti da te. Per Cristo nostro Signore. Amen.
In realtà questo è il postcommunio per la festa di san Raffaele nel Messale del ‘62.
A me è sembrato molto bello per essere usato come preghiera e anche per essere cantato.
Certamente potrebbe essere cantata in occasioni extraliturgiche, come devozione privata, lasciando il suo spazio e impiego liturgico essere quello stabilito dalle rubriche.
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Categoria: Generale
San Raffaele: il titolo di Arcangelo non è riportato nella Bibbia; vi è scritto solo ‘angelo’. In alcune zone d’Italia è festeggiato il 24 ottobre come un tempo, prima che la festa fosse spostata al 29 settembre insieme agli Arcangeli Michele e Gabriele. San Raffaele nella Bibbia ‘entra in scena’ per prendersi cura delle necessità di un padre e di un figlio (libro di Tobia), ma anche di una giovane donna che nella sua amarezza aveva pregato Dio. San Raffaele interviene dunque nelle difficoltà dei singoli ed unisce le loro vite portandovi la gioia. San Raffaele vicino agli uomini, lui, ‘medicina di Dio’, colui che guarisce, prezioso consigliere contro l’azione del demonio (nel libro di Tobia lo incatena e mette in ceppi). ‘Coloro che commettono il peccato e l’ingiustizia sono nemici della propria vita’. (Tb, 12,10). Ascoltiamo queste parole di Raffaele, ‘uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore’.