San Michele Arcangelo. Preghiera, Video e Spartito. M° Aurelio Porfiri.

12 Giugno 2022 Pubblicato da

 

san michel

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il maestro Aurelio Porfiri offre alla vostra attenzione questa rivisitazione della preghiera  a San Michele Arcangelo – che fra l’altro, è l’icona del nostro sito -… corredata di spartito e di video. Buona lettura, ascolto, esecuzione e meditazione.

***

Se il video non si aprisse, ecco il collegamento

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La preghiera a san Michele Arcangelo 

Qualche domenica fa mi trovavo a Messa ed un sacerdote ha suggerito tutti i fedeli di recitare ad impetrazione della misericordia di Dio la bella preghiera a san Michele Arcangelo di Leone XIII, un tempo certo molto più familiare ai cattolici. Da quel giorno lo faccio quotidianamente e ho imparato ad apprezzare la bellezza e profondità di questa preghiera. È bene recitarla in latino e questo è il testo:

Sancte Michael Archangele,
defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus,
supplices deprecamur:
tuque, Princeps militiae caelestis,
Satanam aliosque spiritus malignos,
qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo,
divina virtute, in infernum detrude. Amen.

Questa preghiera è molto popolare ancora per coloro che seguono la liturgia tradizionale, in quanto viene recitata alla fine della Messa. Fornisco una traduzione italiana disponibile in rete:

San Michele Arcangelo,
difendici nella lotta;
sii nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio.
Gli comandi Iddio,
supplichevoli ti preghiamo:
tu, che sei il Principe della milizia celeste,
con la forza divina rinchiudi nell’inferno Satana
e gli altri spiriti maligni
che girano il mondo
per portare le anime alla dannazione. Amen.

Il papa Leone XIII compose questa preghiera in seguito ad una orribile visione che ebbe il 13 ottobre 1884: “Dopo aver celebrato l’Eucaristia, si stava consultando con i suoi cardinali su alcuni temi nella cappella privata del Vaticano quando all’improvviso si fermò ai piedi dell’altare e rimase immerso in una realtà che solo lui riusciva a vedere. Sul suo volto si leggeva l’orrore. Impallidì. Aveva visto qualcosa di molto duro. Improvvisamente si riprese, alzò la mano come a salutare e se ne andò nel suo studio privato. Lo seguirono e gli chiesero: “Cosa succede a Sua Santità? Si sente male?” Rispose: “Oh, che immagini terribili mi è stato permesso di vedere e ascoltare!”, e si chiuse nel suo ufficio. Cosa aveva visto Leone XIII? “Ho visto i demoni e ho sentito i loro bisbigli, le loro blasfemie, le loro denigrazioni. Ho sentito la voce raccapricciante di Satana sfidare Dio, dicendo che poteva distruggere la Chiesa e portare tutto il mondo all’inferno se gli dava abbastanza tempo e potere. Satana ha chiesto a Dio il permesso di avere 100 anni per influenzare il mondo come mai era riuscito a fare prima”. Anche Leone XIII capiva che se il demonio non fosse riuscito a realizzare il suo proposito nel tempo permesso avrebbe subito una sconfitta umiliante. Il Pontefice vide San Michele Arcangelo apparire e gettare Satana e le sue legioni nell’abisso dell’inferno. Mezz’ora dopo chiamò il segretario della Congregazione dei Riti e gli consegnò un foglio, ordinandogli di inviarlo a tutti i vescovi del mondo indicando che la preghiera che conteneva doveva essere recitata dopo ogni Messa” (in aletheia.org). E in effetti nella preghiera troviamo sintetizzata la lotta terribile che il bene deve affrontare contro il male, una lotta in cui si chiede a san Michele Arcangelo di intercedere per noi perché Dio possa finalmente regnare e scacciare il maligno per stabilire il suo imperio.

Un interessante articolo del 1992 chiamato Russia and the Leonine Prayers del sacerdote tradizionalista, ora deceduto, Anthony Cekada indaga sull’origine e il significato delle preghiere leonine (che comprendevano tre Ave Marie e la Salve Regina, oltre alla preghiera a san Michele). Nell’articolo padre Cekada ricorda come queste preghiere fossero state prescritte per la conversione della Russia mettendo in questione se fosse appropriato recitarle ancora per lo stesso scopo e mette in dubbio la genesi della preghiera a san Michele Arcangelo che abbiamo riferito sopra. Sia quello che sia, la preghiera a san Michele Arcangelo è certamente importante per la vita spirituale del cattolico, lo è tanto che in un Regina Coeli del 24 aprile 1994 Giovanni Paolo II la raccomandò: “Possa la preghiera fortificarci per quella battaglia spirituale di cui parla la Lettera agli Efesini: “Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza” (Ef 6, 10). E’ a questa stessa battaglia che si riferisce il Libro dell’Apocalisse, richiamando davanti ai nostri occhi l’immagine di san Michele Arcangelo (cfr. Ap 12, 7). Aveva di sicuro ben presente questa scena il Papa Leone XIII, quando, alla fine del secolo scorso, introdusse in tutta la Chiesa una speciale preghiera a San Michele: “San Michele Arcangelo difendici nella battaglia contro i mali e le insidie del maligno; sii nostro riparo . . .”. Anche se oggi questa preghiera non viene più recitata al termine della celebrazione eucaristica, invito tutti a non dimenticarla, ma a recitarla per ottenere di essere aiutati nella battaglia contro le forze delle tenebre e contro lo spirito di questo mondo”. E ancora nel 2018 papa Francesco pregava i fedeli di usare questa preghiera e Sub tuum praesidium per concludere il Rosario.

La preghiera a san Michele Arcangelo è solitamente recitata, anche se esiste una versione del 1902 edita da Solesmes in pseudo gregoriano. La versione da me composta vuole favorire il canto unisono e popolare di questa preghiera, sperando che entri nell’uso comune per la maggior gloria di Dio.

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san michel

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12 commenti

  • stefano ha detto:

    Caro Marco,
    niente video. Provvedi…

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Si è sbloccato scrivendo il commento…grazie!

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Dott. Tosatti, stavolta l’audio video non appare in nessun modo…

  • Gilda ha detto:

    Ora sì, grazie

  • Gilda ha detto:

    Segnalo che il video non si apre.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Il testo della riflessione del M° Porfiri è stato portato alla nostra attenzione poco più di un mese fa.
    Repetita iuvant. E, quindi, grazie ancora una volta al Maestro e al dott. Tosatti
    https://www.marcotosatti.com/2022/05/02/la-preghiera-a-san-michele-arcangelo-una-riflessione-di-aurelio-porfiri/

  • SOLDATO AGLI ORDINI DI CRISTO ha detto:

    San Michele, il Capo della Milizia Celeste, è il primo combattente per la Giustizia. Le sue doti, il suo zelo, il suo ardore, credo che li conoscerò pienamente in Cielo. San Michele, ‘allontanato’ con la negazione della recita della preghiera di Leone XIII, il quale voleva porre un freno all’avanzare delle tenebre, esercita comunque il suo ufficio. San Michele entrerà nella Basilica Vaticana e farà giustizia dei nemici della Chiesa (vedi le visioni della Beata Anna Caterina Emmerich). San Michele, Principe dell’esercito celeste, poniti davanti a noi, di fronte ai nemici. Noi stessi però ci impegniamo a combattere ugualmente. Per la Gloria di Dio, principio e termine ultimo di ogni cosa. E così sia.