Benedetta De Vito. Mark Twain, Pitcairn e la Lezione per l’Italia. Triste.

12 Giugno 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Benedetta De Vito, dalla Sardegna (a proposito: non dimenticate il suo libro, Cuore Sardo…) ci manda questa breve nota ispirata dalla lettura di Mark Twain, e da quello che accade nel nostro sciagurato Paese…buona lettura e meditazione.

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Lungo l’orientale sarda che è nastro argentato in corsa tra campi e case, venendo da Olbia, si incontra, quando maestosa da lontano appare l’isola di Tavolara, un paesino che ha nome Porto San Paolo. Sì sì, si chiama così perché qui l’apostolo delle genti sbarcò durante uno dei suoi viaggi da evangelizzatore. Ho provato a cercare di lui, ma niente ho trovato… Qui, al pomeriggio, ma non sempre, vengo per la Santa Messa nella chiesa parrocchiale a lui dedicata, e qui, in ricamo, proprio alla strada nazionale, c’è un bel bar tutto bianco pieno di libri, dove si può fare il book crossing, bere un caffè e anche fare due parole con i ragazzi che sono tutti simpatici. Io, tempo pochi giorni che sono qui, ci passo sempre. Questa volta anche per portare il volantino del mio “Cuoresardo” (che è arrivato a quota 82 e avanti tutta). Poi, dopo il caffè, mi metto a scorrere i titoli che potrei, volendo, prendere. E ho trovato, non so come e perché, un libriccino vecchio e sgualcito che raccoglie alcuni racconti di Mark Twain. Oplà, un saltello e giù.

Non so se amate, come me, Mark Twain per i libri che hanno colorato la mia infanzia di Huck Finn e Tom Sawyer, ma i racconti suoi, per adulti, sono davvero spassosi e ve li consiglio per una buona estate. Li ho letti, uno via l’altro in spiaggia, poi proprio quando le paginette parevano finite, ecco un racconto che non avevo mai letto né sentito. Si intitola “Pitcairn” e chi, come mio marito, ama le avventure estreme e i casi di ammutinamento più famosi non mancherà di ricordare che Pitcairn è l’isola dove sbarcarono gli ammutinati del Bounty. E che cosa successe a Pitcairn dopo? Twain ne parla come di un idillio. Tutti amici, parenti, consanguinei anche, e religiosi e pii, lavoratori e miti e buoni. Così troviamo i nostri discendenti del Bounty, Fletcher Christian e gli altri, quando incomincia la storia dello scrittore che si diede il nome del grido che facevano i manovratori dei navigli a vapore del Mississippi. “Mark twain!”, urlavano e voleva dire che bisognava controllare che la chiglia della nave non toccasse il fondo…

Insomma a Pitcairn, isolata dal mondo eppure isola di Sua Maestà britannica, arriva un certo strano tipo di americano che, in quattro e quattr’otto, scompagina la vita della simpatica compagnia di Pitcairn, provocando una rivoluzione, la secessione dall’Inghilterra, la creazione di infiniti titoli onorifici per gli abitanti che, naturalmente, non vogliono più lavorare la terra e altre balordaggini consimili. Pensandoci bene, non vi sembra che questa storia sia simile a molte altre storie a stelle e a strisce che abbiamo vissuto in prima, seconda e terza persona? Anche l’Italia, come Pitcairn, era un posticino tranquillo, dove il matrimonio era un vero matrimonio, non c’erano né il divorzio né l’aborto, dove i maschi erano maschi e le femmine femmine. Finché un bel giorno non sono sbarcati gli americani? Mmmm, faccio un salto indietro e vedo mia madre, semplicemente mamma e donna e casalinga e ora le ragazze sono tutte in giro per il mondo, hanno un cagnolino ma bambini non ne vogliono…

E ora, dopo più di sessant’anni di Coca Cola, si vive in un caos che non ha pari e quasi in un mondo all’incontrario, tale e quale a quello raccontato del grande antropologo e studioso del folklore, Giuseppe Cocchiara, che ha un titolo che è tutto quanto un programma: “Il mondo alla rovescia”. Che era quello, appunto, del Carnevale. Durava quel tanto che bastava a dare respiro all’ordine, dove poi si tornava, ben felici di sentire il profumino del pane appena uscito dal forno. Ora invece, così sembra, anche la Chiesa Cattolica sembra vivere nel Carnevale, quando si vedono certi spettacoli nelle chiese trasformate in ristoranti, in discoteche (a volte) e spesso con inaccettabili tabernacoli e sacerdoti che dicono tutto quello che non vorrei sentire. Ad esempio che prendere la Santa Eucarestia sulla lingua e in ginocchio è un abuso…

Vabbè, la finisco qui perché è tempo di mettermi a strappare erbacce, a rassettar la casa e, perché no, scendere in spiaggia. Così, prendo il mio Mark Twain per leggere l’ultimissimo racconto e mentre sto per acchiappar l’asciugamano, mi rammento che non vi ho raccontato la fine del racconto. Sì, sì: l’americano viene incartato e buttato via e Pitcairn torna ad essere un posto felice…

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12 commenti

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    America… no si può pretendere granché da continente occupato manu militari da feccia europea (segnatamente anglosassone)… allegri sterminatori di popoli autoctoni impotenti reggere urto… beh costoro paio secoli divenuti padroni incontrastati pianeta… no concepiscono che forza e cospirazione come metodo sistematico di controllo planetario disdegnando arte filosofia ed etica morale… quando loro impero finirà sarà sempre troppo tardi…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

    E intanto Essi vanno avanti come treni.
    https://www.repubblica.it/cronaca/2022/06/11/news/bambini_under_5_vaccini_covid_moderna-353395216/
    https://www.repubblica.it/politica/2022/06/12/news/elezioni_e_referendum_marrazzo_partito_gay_anacronistica_la_divisione_di_genere_discrimina_le_persone_trans-353575683/

    https://www.youtube.com/watch?v=KCkThCxugAo
    (Mi sovviene un leggerissimo dubbio: ma erano davvero “ignoranti” quelli che si facevano il segno della croce quando passavano i treni, oppure già “sapevano” di Hiroshima e Nagasaki e … ?)

  • Roberto ha detto:

    Da tempo ammiro l’America, il suo spirito ed il suo popolo. Ma, proprio lo scorrere del tempo, mi ha obbligato a rivedere molte cose. PRIMA ero meravigliato di come le cattive abitudini americane ( violenza, l’arrivismo, la volgarità, l’uso di droghe) si propagassero in Italia con una velocità incredibilmente maggiore delle buone abitudini (la valorizzazione del merito, un sistema universitario eccellente, il patriottismo, la lealtà, lo spirito religioso).
    ORA che, causa virus, seguo molti media americani, inglesi e tedeschi sono stupefatto che questo dilagare delle cattive abitudini ( che poteva essere un vezzo vigliacco ed approfittatore di persone animate da squallidi interessi di popoli sudditi ) ha devastato anche gli usa.
    Gli stessi americani ne sono stupefatti.
    La mia sensazione è surreale.
    È COME SE L’OCCIDENTE AVESSE DICHIARATO GUERRA ALL”OCCIDENTE !
    È molto probabile che, da dove sono iniziati i guai, si cominci a vedere una soluzione. Parlo di cose terrene ma aspetto , con grande gioia, l’intervento divino.
    Ringrazio sempre Benedetta per il suo modo leggero e gioioso di raccontare.
    .

  • acido prussico ha detto:

    @ BDV. (Ha votato per corrispondenza ?)
    Nel 1869 M.Twain scrisse un libro intitolato “The Innocents Abroad, or The New Pilgrims’ Progress”.
    Nel 1885 Mattioli estraendone note riguardanti l’Italia pubblicò un libro intitolato “IN QUESTA ITALIA CHE NON CAPISCO”.
    Ecco un brano del Capitolo 9:
    “Per quel che capisco, l’Italia per millecinquecento anni ha concentrato tutte le sue energie, tutte le sue finanze e tutta la sua operosità nella costruzione di una vasta gamma di meravigliosi edifici ecclesiastici, affamando metà dei suoi cittadini pur di riuscirvi. Al giorno d’oggi, è un grande museo di magnificenza e miseria. Tutte le chiese di una normale città americana insieme non riuscirebbero ad acquistare i fronzoli preziosi di una delle centinaia di cattedrali d’Italia. E per ciascun mendicante americano, l’Italia può sfoggiarne un centinaio, con tanto di cenci e parassiti. È il paese più disgraziato e principesco della terra.”

    • Paoletta ha detto:

      di recente mi e’ capitato di leggere che San Francisco e la Silicon Valley sono invase dai senzatetto…ormai gli USA non possono nemmeno piu’ dare lezioni di opulenza. I tempi cambiano e anche le nazioni.

  • LUCIANO MOTZ ha detto:

    Perfetto, la Pitcairn di Mark Twain non esiste; purtroppo, esistono gli USA, i loro governi e il deep state che li e ci condiziona. Gli USA ci hanno regalato quasi tutto quanto di balordo e di sbagliato c’è nella nostra società: risuscitando un aforisma di Reagan, sono l’impero del male. Ma c’è Dio, non dobbiamo disperare.
    E va ricordato che anche tra il popolo USA ci sono dei giusti. Come invita mons. Viganò, noi Cattolici dobbiamo impegnarci a combattere il deep state.

  • luca antonio ha detto:

    Una puntualizzazione credo istruttiva quanto l’articolo :”…un idillio. Tutti amici, parenti, consanguinei anche, e religiosi e pii, lavoratori e miti e buoni. ” Il mito del buon selvaggio roussoniano, la negazione del peccato originale.
    La realta’, la dura , infrangibile Realta’ , fu invece che i veri ammutinati finirono col tempo per innescare faide e guerre tribali e si ammazzarono tra loro come bestie, ne sopravvisse solo uno, il suo nome ? Adam.
    Non volevano disciplina e leggi e la Legge e’ arrivata.
    Al contrario il cattivissimo capitano Blight con i suoi ferrei regolamenti portava in salvo tutti i suoi 18 uomini tranne uno, in quella che e’considerata da molti la piu’ grande impresa marinara di ogni tempo,quasi 3000 km percorsi in 41 gg su due scialuppe senz’ acqua ne’ cibo.
    Onore a lui e ai suoi uomini.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Forse non sarà sempre così, ma i racconti fantastici possono costituire un sorta di provvisorio “esorcismo” nei confronti di una situazione (provvisoriamente) reale.

    L’americano della favola è uno solo e si fa presto a metterlo sul carrettino e mandarlo a casa, ma gli american (ma io direi più precisamente gli anglo-americani) sono da sempre orde incontenibili che sono andate in giro per il mondo a rompere le scatole dappertutto e auto proclamatesi paladine della “libertà” tipica del Far West, pacificatrici a mezzo bombardamenti a tappeto, geniali ideatori del lancio di bombe atomiche assassine in una botta sola di centinaia di migliaia di persone e relative decennali terrificanti conseguenze. Però loro facevano i giudici a Norimberga e Putin è un criminale.

    • luca antonio ha detto:

      D’accordissimo, sono il cancro del mondo, e tutto nasce dalla loro costituzione che legifera il diritto alla ricerca della felicita’; non del Bene, del Giusto, del Bello, come le migliori tradizioni culturli e religiose insegnano, ma la felicita’ , con tutti gli smottamenti morali, psicologici, sociali e politici del caso.
      “E perche’ dovrebbe essere felice….il suo compito non e’ questo….. chi Le ha detto che si viene al mondo per essere felici ?….” risponde il cardinale a Marcello Mastroianni, Fellini stesso, in 8/2.
      …..sana dottrina abbandonata….
      E anche qui eterogenesi dei fini, quella Usa e’ la popolazione che fa piu’ uso di psicofarmaci al mondo, la gente spara impazzita e si suicida , segno evidente che quella ricerca non ha portato all’obiettivo prefissato ma al suo esatto contrario.

    • Signor Brega ha detto:

      Di buono gli Americani hanno che nelle loro università si coltivano ancora le arti liberali, come l’eloquenza e la logica (la loica, dicevano nel Medioevo).

      Infatti lì è pieno di telepredicatori che si sono arricchiti con l’arte della dicitura persuasiva (mentre qui in Italia i nostri predicatori – nel senso di frati domenicani – non predicano più da un pezzo; vabbè poi, quanto ai gesuiti… Lasciamo perdere).

      Corso di retorica tenuto ad Harvard (deesi cliccare sul tasto ”rispondi” affine di veder comparire ‘l video):

  • Milly ha detto:

    In effetti,  l’isola di Pitcairn se non ricordo male, non è mai stata quel paradiso idilliaco descritto da Benedetta, ma piuttosto un luogo di disperati, di rancori e di disperazione.

  • Vado di fretta ha detto:

    Devo recarmi al seggio. Come tutti del resto.
    Quello però che vorrei ricordarle, gentilissima Benedetta, è che Pitcairn come viene descritto non esiste e non è mai esistito.
    Certo Mark Twain è un grande, meraviglioso scrittore che merita di essere letto. È fondamentale ottimista perché il suo nobile scopo è di insegnare facendo sorridere. Insegnare che cosa ? Insegnare l’ottimismo che è una delle componenti necessarie della speranza.
    Dove c’è disperazione non c’è Dio.