Arrendersi All’Evidenza. L’Assurdità di una Quarta Dose. Non Ha Senso.

19 Maggio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra opportuno riproporre, a un pubblico più ampio di quello che abitualmente segue i commenti dei lettori di Stilum Curiae, tre interventi del nostro Arrendersi All’Evidenza che penso contribuiscano a chiarire molti aspetti della pseudo-pandemia.

***

Legga queste belle spiegazioni che ho ripreso dal sapere della Dr.ssa Loretta Bolgan.

 

Siamo partiti con una definizione di Covid come di una malattia con sintomi simili a quelli di un’influenza, che normalmente parte con dei disturbi gastrointestinali più o meno importanti, oltre a sintomi neurologici che possono andare da una stanchezza molto forte, a dolori muscolari, ma anche legati a degli stati di ansia che possono diventare dei veri e propri attacchi di panico.

Ci sono state persone con quadri clinici neurologici legati ad un’ansia non solo dovuta al fatto che semplicemente la parola Covid generava paura, ma proprio perché la Spike va a interagire con dei recettori, a livello centrale, molto particolari, che possono essere fonte di questi disturbi.

Quindi anche l’aspetto neurologico (neuro-Covid) va tenuto presente e curato durante la fase acuta della malattia.

Sappiamo che nella maggioranza della popolazione, l’infezione o è asintomatica o ha sintomi da lievi a moderati che poi vanno a risoluzione senza ulteriori problemi.

In una piccola fascia della popolazione predisposta può progredire verso la malattia che chiamiamo Covid e che è la complicazione polmonare con coagulopatia.

Questo può sfociare anche in un esito fatale se non si interviene in tempi molto rapidi. È molto importante bloccare l’infezione nella prima fase, cioè nella fase virale, per evitare la complicazione in cui il virus non c’è già più perché è il sistema immunitario che attacca i tessuti dell’organismo causando una forte infiammazione.

In questo caso il danno è multiorgano e comprende il cervello, i polmoni, il cuore, i reni e tutti gli altri organi.

La precocità della terapia è l’elemento fondamentale per poter fermare l’infezione da subito, prevenire le complicazioni e salvare la vita alla persona. Quello che si era trascurato inizialmente era la gastroenterite che può manifestarsi con sintomi lievi, ma anche importanti a seconda dei disturbi che la persona poteva avere già a livello gastrointestinale prima di fare l’infezione.

In uno stato di disbiosi intestinale si è constatato che era più facile che la persona andasse incontro a delle complicazioni da Covid. Quindi, la disbiosi intestinale è un indicatore della predisposizione della persona verso un quadro più complicato. Dallo studio del percorso dell’infezione si è visto che il virus aveva un particolare tropismo per l’intestino dove si trova la maggioranza dei recettori ACE2; successivamente si è visto che il virus non solo possiede un tropismo dei recettori delle cellule umane, ma tende ad infettare i batteri intestinali.

Questo comportamento, detto fasico, cioè tipico dei virus batterici, fa sì che questo virus possa diventare persistente nel nostro organismo proprio andandosi ad insediare dentro i batteri intestinali.

Studi fatti hanno permesso di dimostrare che il virus della Sars-Cov2 può venire eliminato attraverso le feci per diversi mesi dopo che il test molecolare a livello naso-faringeo diventa negativo. Una persona negativa continua a smaltire il virus attraverso i reflui. L’intestino dimostra di essere una sede favorevole per l’insediamento del virus.

Questo significa che la persona potrebbe andare incontro a un’infezione cronica. Questa cronicizzazione potrebbe essere ben tollerata dall’organismo e al manifestarsi delle disbiosi intestinali post-infettive si possono fare terapie per correggerle, ma ancora non sappiamo se il virus venga eliminato o rimanga latente a livello intestinale, pronto a riattivarsi di fronte a uno stimolo scatenante come una vaccinazione.

Questa infezione latente, purtroppo, in una parte di popolazione predisposta può portare dei danni multi-organo importanti, perché il virus se continua a replicarsi continua anche a produrre Spike.

Il Longcovid è sostanzialmente la conseguenza di una produzione continuativa di Spike: questa proteina stimola fortemente il sistema immunitario, non solo porta ad anticorpi in seguito alla malattia naturale protettivi verso l’infezione delle varianti, ma può stimolare il sistema immunitario anche in modo negativo.

La Spike contiene dei frammenti di aminoacidi che sono molto simili a frammenti che si trovano nelle proteine umane; questa somiglianza viene chiamata mimetismo molecolare e fa sì che gli anticorpi riconoscano la Spike, ma riconoscano allo stesso modo le proteine umane e si legano a loro.

Questi legami possono portare, nel tempo, all’attivazione di malattie autoimmunitarie multi-organo; quindi, l’attacco autoimmune è una delle conseguenze dell’infezione da Sars-Cov2.

Possiamo avere patologie neurologiche del sistema nervoso centrale e del sistema nervoso periferico, possiamo avere l’attacco al sistema cardiovascolare e anche ad altri tessuti in cui si trovano queste proteine, simili alla Spike.

Andare a fare prevenzione dell’autoimmunità dovuta all’infezione è molto importante.

***

I vaccini esistenti sono finalizzati a far produrre la proteina spike della variante alfa del virus, la prima.

Si tratta perciò di un’istruzione genica del 2019 e siamo a metà del 2022, circolante già la variante omicron.

Che senso può avere la quarta dose di questa roba?

I vaccini esistenti non impediscono il contagio, la malattia e la morte a qualsiasi età.

Ormai è tristemente delineata la scia di effetti avversi anche gravi e fatali che colpiscono tutte le fasce di età.

Che senso ha non rivalutare il reale rapporto rischio/beneficio di questa operazione?

Dalla lettura dei documenti confidenziali tra FDA e Pfizer, resi di dominio pubblico grazie alla sentenza del giudice americano, emergono particolari che non dovrebbero impressionare per le disquisizioni sulla reale efficacia del vaccino (se il 95% è sospetto, anche il 12% non è logico), ma piuttosto perché si dimostrano gravi anomalie procedurali: per esempio che tale Fernando Polack, ispettore (l’unico!) destinato a verificare i 4501 pazienti reclutati in Argentina per testare il vaccino in appena tre settimane è anche l’autore di uno dei primi articoli sui vaccini sul New England Journal of Medicine (NEJM). Questo personaggio non privo di conflitti di interesse ha dunque fatto da solo il lavoro normalmente affidato a un team di funzionari. E stiamo parlando non di un esperimento qualunque, ma del primo utilizzo di vaccini m-RNA sull’uomo.

Stiamo anche parlando di dati giudicati sufficienti dalle autorità deputate a dar seguito all’autorizzazione (in deroga, condizionale…), ma inizialmente secretati e poi rivelatisi molto criticabili e lacunosi.

Ricorderete anche il caso Ventavia, scaturito dalle rivelazioni di una dipendente della società privata che ha curato lo svolgimento di 3 dei 153 studi clinici che hanno portato all’approvazione del vaccino Comirnaty sollevando dubbi sull’accuratezza di alcune delle procedure con cui sono state svolte alcune sperimentazioni. Le persone coinvolte negli studi coordinati da Ventavia erano circa 1000 su un totale di 44000.

Stanno anche rivelandosi insufficienti o non condotti gli studi di genotossicità (quando è ormai risaputo che l’istruzione m-RNA è retro-trascrivibile nel DNA del vaccinato e che i veicoli nanolipidici accumulano l’istruzione nelle ovaie e nei testicoli) e quelli di range di dosaggio (tenendo presente che la stessa dose viene somministrata indifferentemente a chi pesa da 40 a 130 Kg) che normalmente dovrebbero essere disponibili PRIMA di passare alla somministrazione ai volontari del trial clinico. Nelle pagine dei documenti c’è poco o nulla sullo studio e sulla valutazione del livello anticorpale correlato alla dose. Risulterebbe fatto solo su 12 soggetti e solo per alcuni gruppi di età e soprattutto ne risultano enormi differenze di risposta anticorpale da persona a persona (anche 10 volte tanto) e per di più svanisce in un mese dalla seconda dose! Che l’effetto, sorvolando se sia efficace, durasse poco lo sapevano.

Hanno vaccinato la gente d’estate dando meriti al vaccino, per poi ritrovarsi contagiati in autunno! E’ serio?

Si capisce perché FDA volesse secretata la pratica per 75 anni. Scientificamente è imbarazzante, no?

Tutta questa opacissima premessa si è trasformata per il mondo intero in un obbligo mascherato da consenso informato… Informato di che cosa? Dei valori di efficacia secondo un RRR (relative risk reduction) che gli stessi statistici ritengono facilmente manipolabile a vantaggio di false aspettative?

***

Il flop vaccinale è scientificamente oggettivo.

L’obbligo ipocritamente spacciato per consenso informato è altrettanto oggettivo e colpisce ancora, come succede alla signora/dottoressa Roberta.

Un obbligo oggettivo, imposto da una legge che scaglia il sasso e nasconde la mano, è una sconfitta innanzitutto per chi apparentemente vince.

C’è una fase in cui due oggettività, una fondata e una irragionevole possono coesistere. Durante questa fase può accadere che l’ingiusto prevarichi il giusto.

Il flop oggettivo resta e garantisce dell’emergere della realtà. Il tempo sarà lungo o breve per ciascuno in modo differente. Il tempo è oggettivamente uguale, eppure a ciascuno l’attesa sembra scorrere in modo diverso. Ora si tratta di constatare che non sono irragionevoli i perplessi da questa prova di forza del potere, inefficace anche dal punto di vista sanitario.

Da questa consapevolezza va tratta la pazienza (il patire). Ad essere privi di scienza e tronfi dei loro interessi sono quelli che manipolano le menti, trovando validi alleati tra quanti fanno fatica ad ammettere di essere stati sciocchi e girano da soli sotto il sole con la mascherina anche sul naso. Sono ancora sotto l’effetto dell’incantesimo, ma si riprenderanno il cervello. Non sarà facile riabituarsi dopo averlo abbandonato.

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5 commenti

  • SOLDATO AGLI ORDINI DI CRISTO ha detto:

    La quarta dose non ha senso, ma forti del consenso prestato dal popolo continuano ad insistere sperando sempre in nuove adesioni volontarie a rischio e pericolo di chi riceve la dose poiché non c’è due senza tre, tre è meglio di due, quattro dà man forte all’operazione. Vaccino superato? No, il preparato è quello, con i suoi ingredienti segreti nonché con le sue tecniche di trasfezione. Le streghe del medioevo confezionavano preparati magici segreti e invocavano su di essi il demonio per far sì che chi assumeva la pozione magica… L’effetto non era certo buono ed apriva le porte dell’inferno. Un incantesimo è sempre un incantesimo. E mi pare che sono molti quelli che si sono lasciati incantare.

  • unaopinione ha detto:

    Come avrebbero agito le élites se avessero avuto l´idea di avvelenare le persone nel medioevo?
    Vino al posto di vaccino?
    Qui un interessante e divertente scambio di parole fra chi vuole che tu beva (per forza) il suo vino e chi, supponendo che sia avvelenato, fa di tutto per non berlo.
    https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=456229669401157&id=100050423832844
    (in inglese)

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    La mascherina per alcuni è diventata una specie di oggetto scaramantico. Non c’è chi si tocca i testicoli quando vede un gatto nero? E se li tocca due volte se il gatto attraversa la strada ? La mascherina è la stessa cosa.
    Mio zio Beppe non ha voluto portare la mascherina e benchè vaccinato si è ammalato. Io invece ho sempre messo la mascherina e non ho avuto niente. Ergo è la mascherina che salva!

    • miserere mei ha detto:

      Arguto come sempre.
      Ho portato mascherine cosiddette chirurgiche certificate e di dubbia provenienza, indossandole per il verso giusto o al contrario. Ho portato mascherine facciali di vari strati, cambiandole ogni giorno o tenendole una settimana.
      Ho portato maschere di pezza o la sciarpa alzata sopra il naso. Ho portato le FFP2 spesse e gommose al tatto e altre FFP2 fini fini. Qualche volta ho usato la mascherina di mia moglie. Spesso e volentieri non ho portato nulla.
      Siamo ancora vivi senza essere vaccinati. Merito di chi?

  • Paoletta ha detto:

    d’altra parte non aveva senso nemmeno la prima, di dose…mi spiace per le persone che sono state obbligate in modo subdolo da questo stato di delinquenti.