Paolo Deotto: l’Informazione Unica e il Confortante Rifugio del Conformismo.

15 Maggio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra opportuno portare alla vostra conoscenza questo articolo di Paolo Deotto, sulla situazione informativa che stiamo vivendo nella nostra para-democrazia. Buona lettura.

§§§

 

Il regime detta le linee guida, il Bravo Giornalista, obbediente, le segue, facendo qua e là anche quelle piccole polemiche che comunque non mettono in discussione il Pensiero Unico, però fanno tanto “democrazia”…

 

Lo spunto per questa breve riflessione mi è venuto leggendo un articolo sull’edizione on-line di oggi de Il Tempo (https://www.iltempo.it/personaggi/2022/05/14/news/putin-italia-guerra-filorussi-chi-sono-consenso-31582855/ ).

È tutto racchiuso nel titolo: “Parlare di Putin non vuol dire essere filorussi”.

 

Andiamo indietro negli anni.

Un articolo sul fascismo? Bisogna ben chiarire in apertura che si è “antifascisti”. Un filmato su YouTube sul medesimo argomento? Naturalmente bisogna specificare che “… il filmato non è inserito per propaganda, ma solo per far conoscere fatti che non devono ripetersi più”.

Un articolo sugli invertiti , i pederasti e laida compagnia. Premessa irrinunciabile: “Non siamo omofobi”.

E in questi ultimi due anni siamo stati tutti vittime del maledetto imbroglio della “pandemia”. Se si pubblicava un articolo che non fosse la semplice velina del Minculpop, era obbligatorio chiarire che “…non neghiamo la gravità, eccetera”.

Se poi si pubblica un articolo sui vaccini, che non sia di pura apologia del magico intruglio, bisogna ovviamente premettere che “… i vaccini comunque fanno questo e quello di stupendo” e che soprattutto “… non siamo NoVax”.

Ma adesso tutto il popolo (più o meno bue) è chiamato alla strenua lotta contro Putin, e in questa lotta ,in cui la beneamata categoria dei giornalisti si è gettata con ardito signorsì, si leggono le cose più ridicole. Da Putin malato di cancro, che dovrebbe morire a giorni, a Putin completamente pazzo, a Putin che deve ormai fronteggiare la rivolta dei suoi soldati e dei suoi cittadini. E via fantasticando. Soprattutto deve essere ben chiaro che si è tenacemente, indiscutibilmente, totalmente, contro la Russia e il suo Presidente, che rappresentano il Male Assoluto, contro la mite Ucraina, dove la popolazione non desidera altro che di vivere gioiosamente, intessendo danze campestri e intonando canti religiosi, sotto la guida illuminata del suo (ex?) comico Presidente Zelensky.

E così arriviamo a titoli squallidi come quello del Tempo, che riportavamo in apertura.

Un giornalista, su radio e televisione, o sulla carta, dovrebbe avere come unica preoccupazione quella di informare. E per informare davvero, soprattutto in una situazione aggrovigliata come è quella della guerra in Ucraina, dovrebbe sentire come suo ovvio dovere il fatto di pubblicare opinioni e interventi di tutte le parti in conflitto. Per aiutare il lettore a capire, non per catechizzare.

Il penoso Adolfo Draghi ha già mostrato come intende la libertà di informazione, criticando la trasmissione tv in cui è stato intervistato il ministro degli esteri russo, Lavrov.

Se l’Italia fosse un Paese con un pizzico di dignità, se i giornalisti avessero un pizzico di amor proprio e spina dorsale, Draghi avrebbe dovuto essere sommerso dalle pernacchie. Gli italiani hanno, o meglio avrebbero, tutto il diritto di essere informati. In modo completo e imparziale.

Invece sono attualmente sommersi da un’informazione che è caduta nel ridicolo per quanta partigianeria mostra, oltretutto stupida, diffondendo “notizie” spesso così incredibili da risultare comiche, se in tutta questa vicenda ci fosse qualcosa da ridere.

Del resto, il giornalista che voglia fare davvero il suo mestiere, sa che rischia di essere a sua volta emarginato. E, fatte le dovute e lodevoli eccezioni, il Cuor di Leone non è proprio una caratteristica della categoria.

E quindi chiariamo bene: “Ok, parlo di Putin, ma non sono filorusso. Leggete e vedrete che dirò su Putin e sulla Russia tutto il male possibile”.

Ordine, disciplina. Veline in redazione e tutti insieme appassionatamente.

Chi sono io nel campo dell’informazione? Un signor Nessuno, con un numero di lettori che si possono contare sulle dita della mano. La mano di Capitan Uncino, sia ben chiaro.

Sono un signor Nessuno.

E comunque:

  • Mi dichiaro assolutamente filorusso
  • Questi vaccini mi schifano e non mi sono fatto vaccinare
  • L’omosessualità, più che schifo, mi fa ribrezzo
  • Considero il ventennio fascista un periodo storico da conoscere bene, in cui molto bene è stato fatto all’Italia e considero Mussolini un grande statista.

Avete presente quando si cambia bene l’aria in una stanza? Ecco, ci siamo capiti.

Buona serata a tutti. Anche ai leoni de “Il Tempo”…

§§§




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20 commenti

  • neurone afasico ha detto:

    beh dott. deotto , ne ha lasciate indietro di cose o no nelle dichiarazioni contro o sbaglio ?
    Clima per esempio …
    EU altro punto …
    PNRR /MES ovvero il debito infinito e l’impoverimento eterno …
    Euro che fa “Scopa” sull’economia italiana …
    e poi ce ne sarebbero tante … ma tante ….

  • acido prussico ha detto:

    L’Europa non lascerà MAI sola l’Ucraina.
    Ieri le ha dato una vittoria strepitosa… dalle trincee di Torino (Italia).
    Nel video le ombre e le luci del teatro di guerra. Le truppe ucraniane in pieno assetto da combattimento.

    • Per chiarezza ha detto:

      Poiché le menzogne sullo stato delle operazioni belliche sono equamente distribuite tra entrambe le parti potrei consigliare a tutti voi l’intervista di Bernard Henry Levy ad un vicecomandante dei combattenti sepolti nei fondi della ormai famosa Azovstal.
      Si può leggerla su informazionecorretta.com

      • Marco Tosatti ha detto:

        Non scordiamoci che BHL è uno degli artefici del problema attuale. Da anni.

  • Enrico Nippo ha detto:

    In tutto il mondo, ovunque ci siano i capitalisti, la libertà di stampa significa libertà di comprare i giornali, di comprare gli scrittori, di corrompere, comprare e falsificare “l’opinione pubblica” per il bene della borghesia.
    (Lenin)

  • LUCIANO MOTZ ha detto:

    Non ho difficoltà a dire che Putin mi è simpatico – mentre Biden, Draghi, Macrom, Scholz, von der Leyen, un po’ meno Johnson, mi stanno decisamente sullo stomaco – e lo trovo molto più intelligente di loro. Naturalmente, nemmeno Putin è credibile in tutte le sue affermazioni: la propaganda ha le sue esigenze. Non trovo giusta, però, la decisione di invadere l’Ucraina: anche se sono uno scacchista, sono contrario alla guerra, solo in caso di reazione a un attacco potrei accettarla. La sfacciata provocazione USA può aver fatto perdere la pazienza, ma è appunto dei forti saperla mantenere.
    Trovo, comunque, del tutto inaccettabile la narrazione del conflitto che viene fatta in occidente e in Italia. Soprattutto trovo poco credibile la difficoltà in cui si troverebbero le forze d’invasione russe; mentre molto più realistico è pensare che siano le forze armate ucraine a essere logorate. La propaganda, appunto, vive di menzogne.
    Ma è il pensiero che mi si è affacciato stamane, durante l’Ufficio delle Letture, che può far meditare. La prima lettura, tratta dall’Apocalisse di san Giovanni (18, 21 – 19, 10), parla della caduta di Babilonia: “perché veri e giusti sono i suoi (di Dio) giudizi, egli ha condannato la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua prostituzione”, e il mio pensiero è volato agli USA. Che sia l’Ucraina il fulcro della leva che fa precipitare la potenza americana?

  • Gaetano2 ha detto:

    Sig. Deotto,
    Lei sarà pure un “signor Nessuno”, io non lo so, ma sicuramente coloro di cui ha scritto sono dei servi. E quel che è peggio è che lo sono, in primo luogo, nell’animo

    • Dolcemente ha detto:

      Mi dispiace ma pur concordando sull’analisi fatta non si può essere d’accordo sulle conclusioni.
      I cosiddetti giornalisti sono stati addestrati da decenni ad essere servi del potere.
      E il potere pur sembrando diverso in Russia e qui da noi, in realtà utilizzava le stesse metodiche intimidatorie.
      Come può un giornalista italiano sentirsi libero di scrivere se proprio all ‘inizio del regime mussoliniano un deputato come Matteotti veniva perseguitato e ucciso ?

  • Pio g. ha detto:

    Purtroppo pochi si scandalizzano dell’aria di regime, la respirano a pieni polmoni non riuscendo o volendo distinguere quella pura da quella contaminata.
    In fondo, il giornalista “conformista” viene meno al suo dovere professionale, ed è inutile oltreche dannoso alla società.
    È come la Chiesa “conforme” al mondo, che sceglie la via larga del piacere rispetto a quella stretta del dovere.

  • acido prussico ha detto:

    Gli articoli sono la pietanza del Minculpop …
    Chi li legge e se ne “nutre” come si chiamano?

    PS. Una curiosità, dr. Tosatti.
    È lei il “Romano Curiale, Il quale, pur vivendo nella Città Eterna, è molto ben informato su fatti e fattacci della Chiesa di Genova” e pertanto scrive “peste e corna” della curia genovese?
    (https://www.aldomariavalli.it/2022/05/15/a-genova-le-notizie-le-porta-il-vento/)

    • Marco Tosatti ha detto:

      No, non sono io. Mi trova solo qui, con il mio nome.

      • Dal venerdì di Repubblica ha detto:

        Un articoletto del 28 agosto 2015 in cui si parla di un sindaco che affida gli atei ai santi patroni. E proprio nel clima di benevolenza verso le stravaganze religiose aggiunge che la Regione Veneto ha stanziato una cifra di poco inferiore ai 3 milioni di euro per i cammini antoniani.
        L’attuale arcivescovo di Genova proviene da quella meravigliosa regione. Ma il sottoscritto dubita che in Liguria vengano fatti gli stessi stanziamenti per i medesimi scopi.

  • laura cadenasso ha detto:

    Scoppiassero tutti, nell’ esplosione di una bomba di letame ! A forza di deglutirne oltre misura, verrebbero soffocati perdendo l’ uso di parola mentre scrivere sarebbe una pia illusione ! Senza scordare i vari professorini/super esperti -in particolari casi- al loro fianco….che vomito. Aggiungo che nei 4 punti finali di DEOTTO mi riconosco totalmente. Sono i miei, uno dopo l’ altro.

  • Chedisastro ha detto:

    Condivido pure le virgole. Viviamo in un’Italia totalmente asservita, sia nelle linee di governo, che nella propaganda martellante al fine di imporre un pensiero unico, allontanandosi dal quale sei inevitabilmente esposto al pubblico ludibrio e all’esclusione dall’umana(?) società. Se si possiede un briciolo di materia grigia, meglio tenersi lontani da TV e mezzi di comunicazione vari.
    Deotto, come mosca rara, merita senz’altro un caloroso applauso.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    In conformismo mai riuscimmo cogliere altro… che sconforto!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • bah ha detto:

    Condivido tutto l’articolo.
    Mi veniva in mente che gran parte delle imprese e dei record più recenti, realizzati in Italia (ma ignorati dai media e dai testi, per cui sono sconosciuti alla gran parte degli italiani); risalgono a prima della seconda guerra mondiale.
    Evidentemente, si evita di parlare di cose buone avvenute in un periodo … da dimenticare, perché allora non poteva esserci niente di buono…!

    • MAURIZIO ha detto:

      E nel campo artistico letterario e musicale? Tutto dimenticato, tutto cancellato!

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Vita sempre più grama per anticonformisti naturali…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Maria Giulia Scacchi ha detto:

    Complimenti, concordo pienamente e ringrazio chi scrive e chi pubblica. Vorrei fare di più ma anche io sono un signor nessuno purtroppo e più di un’approvazione e un sostegno morale non posso dare, mi rendo conto che è poca cosa ma spero vivamente che almeno sia di conforto per l’animo. Grazie.