Boccacci. Il Microchimerismo Fetale, e il Miracolo della Vita.

23 Aprile 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Rosanna Maria Boccacci ci ha inviato questa riflessione, poetica e scientifica al tempo stesso, sullo stupore con cui dovremmo contemplare la vita, e sui misteri ad essa legati. Buona lettura e meditazione.

§§§

 

LA VITA È UN MIRACOLO 

«Sei Tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
Tu mi conosci fino in fondo.»

(Salmo 138)

 

La vita è proprio un miracolo ed è anche un vero mistero ancora tutto da scoprire. Le leggi della fisica e della medicina ci sono, ma noi non le abbiamo ancora scoperte tutte.

Spesso si sente dire dalle madri che anche se hanno partorito da molto tempo il proprio figlio è come fosse da sempre e per sempre “parte di loro”.

Vediamo ora, che forse questa intuizione materna ha qualcosa di veramente scientifico.

Infatti durante la gestazione un piccolo numero di cellule del feto attraversa la placenta per entrare nella circolazione sanguigna della madre e va ad annidarsi nei tessuti degli organi della madre, una vera e propria impronta del figlio nella madre.

Questo fenomeno si chiama microchimerismo fetale, è noto da tempo, ma vediamone adesso alcuni aspetti.

(L’articolo scientifico che illustra il fenomeno:

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/bies.201500059).

Dopo la gravidanza il sistema immunitario della madre si sbarazza delle cellule fetali rimaste nel sangue, però quelle già integrate nei tessuti materni, in quanto pluripotenti, capaci cioè di trasformarsi in qualunque tipo di cellula, passano “inosservate”, sfuggendo così al repulisti.

Nelle gravidanze gemellari anzi, si è visto che il fenomeno è ancora più accentuato, perché lo scambio di microchimere è più complesso, essendoci più elementi.

Le microchimere fetali si annidano spesso nella tiroide, dove si regola il metabolismo, e nel cervello, e appunto da qui si potrebbe spiegare quel particolare tipo di “affiatamento” che si instaura tra la madre e il proprio figlio.

Esse si trovano anche nell’ipofisi, ghiandola adibita alla produzione del latte, da parte della ghiandola mammaria. Le microchimere fetali infatti potrebbero giocare un ruolo nell’allattamento, segnalando al corpo materno quando e come produrre latte.

Anche se una gravidanza non va a termine, o se si ha un aborto, queste cellule migrano comunque nel flusso sanguigno.

Le ricerche hanno dimostrato che se il cuore di una madre è ferito, le cellule fetali si precipiteranno sul sito della lesione, e si trasformeranno in diversi tipi di cellule specializzate nella riparazione del cuore.

Il bambino aiuta a riparare la madre, mentre la madre costruisce il bambino.

Che meraviglia!

Questo è spesso il motivo per cui alcune malattie svaniscono durante la gravidanza.

È incredibile come il corpo della madre protegga il bambino a tutti i costi, e il bambino protegga e ricostruisca la madre in cambio, in modo da potersi sviluppare in sicurezza e sopravvivere.

Pensiamo per un momento alle voglie della gravidanza. Di cosa aveva bisogno la mamma, che il bambino le facesse desiderare?

Come si è scoperto tutto ciò?

I ricercatori hanno trovato, durante le autopsie, la presenza di cellule maschili in alcune donne, eccetto le donne che avevano avuto trapianti e trasfusioni, e si è visto che erano “retaggio” dei loro figli maschi, i quali avevano lasciato questo “segno”.

In seguito si scoprì che per molti anni, ed anche per tutta la vita, le donne portavano queste cellule nel proprio corpo: in una donna morta a 94 anni si esaminò che erano ancora presenti le cellule maschili del figlio!

 

Va inoltre detto che in questo scambio, che avviene attraverso il cordone ombelicale, c’è anche il passaggio delle cellule dalla madre al figlio (microchimerismo materno).

Questa scoperta spiega come lo scambio fisico emotivo tra madre e figlio abbia un fondamento scientifico, e che adesso lo dimostra.

Affascinante è pure il fatto che la madre non rigetti, con il suo sistema immunitario, e non distrugga le cellule del figlio inserite nel suo corpo.

Se sei una mamma sai come puoi sentire istintivamente tuo figlio, anche quando non c’è.

Ebbene, ora c’è la prova scientifica che le mamme portano il loro bimbo nel loro corpo per anni e anni dopo averlo partorito.

La madre quindi non è semplicemente un “involucro” per il figlio, perché tra di loro si instaura, a partire dal concepimento, un rapporto di interscambio profondo, psichico, ma anche fisico.

Mi permetto adesso di fare una mia riflessione su questo, chiedendo scusa se fosse troppo azzardata.

Si potrebbe giungere a dire che Maria Santissima nella sua gravidanza, e anche dopo il parto, avrebbe quindi ricevuto alcune cellule fetali di Gesù attraverso il suo cordone ombelicale, in questo caso: cellule fetali divine! E Gesù, a sua volta, avrebbe ricevuto, e quindi abbia in Sé, anche le cellule di Maria.

Il Signore dunque, durante la Sua Resurrezione, ha portato con Sé le cellule umane di Maria a risorgere esse pure, ed infatti San Paolo dice che: chi è in Cristo risorge con Lui.

Nello stesso tempo Maria, con la Sua dormizione, ha portato con sé ciò che aveva nel suo corpo: le cellule divine di Gesù.

Maria infatti ha, tra le altre sue prerogative, anche la funzione datale da Dio, quella cioè di portare tutta l’umanità a Cristo.

Dio ha voluto creare questo scambio, Lo ha permesso questo scambio, Lo ha voluto nel suo farsi uomo, “mischiandosi” con noi creature in tutto, tranne che nel peccato.

Cristo si è incarnato in Maria, creatura unica, Immacolata Concezione, ed Ella è divenuta Madre dell’intera umanità.

Quando il Cristo sulla Croce, nel Vangelo di Giovanni al capitolo 19, versetti 26-27, affida sua Madre a questo discepolo, e il discepolo alla Madre, ecco che Dio rende “figli di Maria” tutti gli uomini, i quali sono rappresentati in Giovanni.

Ecco che questa partecipazione alla vita umana di Cristo pervade così tutta la sua vita vissuta sulla terra, però Dio ha voluto essere talmente partecipe degli uomini, che ha fatto rimanere in Maria, Madre di noi tutti, la sua “impronta”, perché noi ci considerassimo veramente figli di Maria e della progenie umana di Cristo.

San Paolo può dire quindi: “Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché, se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo.”

Come Adamo ha propagato a tutta l’umanità le conseguenze del peccato originale, e non solo nello spirito con la concupiscenza, ma anche nel fisico con la malattia e la morte, così Cristo ha donato a tutti gli uomini la possibilità della salvezza delle anime con il Battesimo e con l’Eucarestia, e poi con tutti quanti i Sacramenti nello spirito, ma anche la resurrezione dei corpi alla fine del mondo, con questo suo diventare vero Uomo.

Essere quindi figli di Dio e figli di Maria acquista, dopo questa scoperta, una piccola nota in più: infatti, come diciamo nell’Ave Maria: il Signore è con te, poiché non lo è solo spiritualmente, ma anche fisicamente!

Inoltre, ed appunto alla luce del presente articolo, possiamo dunque contemplare tale bellezza del mutuo scambio: la compenetrazione dell’uno nell’altra, e quindi proprio quel legame che si instaura tra madre e figlio, diventando così intimo ed unico, non soltanto durante il periodo della gravidanza, ma proseguendo anche dopo il parto: il figlio vive nella madre, e la madre nel figlio “per sempre”!

Si potrebbe pensare alle madri che hanno perso un figlio, e ai figli che hanno perso la madre, poiché, senza rendersene conto, sono ancora legati, e non si sono del tutto persi, essendone rimasta come una “traccia”, oltreché nei loro cuori, anche nei loro corpi! E così il loro legame perdura e supera ogni distacco ed ogni perdita…

E forse anche, per mezzo di questa “scoperta”, Iddio è come volesse ricordarci che: uccidere l’altro è un po’ come uccidere sé stessi…

Ma, proprio come tutti i salmi finiscono in gloria, anche noi esclamiamo:

   «Ecco l’opera del Signore: una meraviglia ai nostri occhi!»

 

Rosanna Maria Boccacci

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4 commenti

  • SOLDATO AGLI ORDINI DI CRISTO ha detto:

    Bello, interessante. Mi domando se le donne utero in affitto (che orrore) rientrino lo stesso in queste dinamiche. Che sconvolgimento della natura prestarsi all’impianto (o anche nel caso in cui la donna utero in affitto si sia fatta fecondare lei stessa) di qualcosa a cui non si partecipa emotivamente ma solo per soldi. Che dignità sminuita della donna per poi esporre il piccolo a contesti di vita non approvati da Dio. E non venissero a dire che è per solidarietà. È egoismo puro da parte di tutti gli attori di questo mercato. Visto che siamo all’inizio dei tempi finali: Signore, vieni presto!

  • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

    Chè meraviglia, grazie Rosanna! Una settimana esatta dopo il Volo Eterno di Rosanna Brichetti Messori.
    Nostro Signore Gesucristo avendo voluto crearmi Sacerdoti, appunto, mi ha regalato la vita attraverso la donna, dopo l’ IMMACOLATA MADRE SEMPRE VERGINE ASSUNTA E CORREDENTRICE, più meravigliosa al mondo, mia mamma Eglée Maria.

    https://m.youtube.com/watch?v=wHqP5FFoyf0

  • Maria Giulia Scacchi ha detto:

    GRAZIE! E’ bellissimo! E poi sto diventando vecchia, piangere mi piace e la meraviglia fa bene al cuore.

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Grazie Rosanna Maria per queste interessanti informazioni scientifiche e la conseguente stupenda riflessione.