Wimbledon Bandisce i Russi. Addio allo Sport, è Razzismo. Korazyim.org.

22 Aprile 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stile Curiae, mi sembra opportuno offrire alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Korazym.org, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura.

§§§

 

Le contraddizioni dell’Occidente. Russi al bando da Wimbledon. Addio sport. Così si colpisce un popolo. È razzismo

 Gli atleti russi e bielorussi sono banditi dal prossimo torneo di Wimbledon, a Londra, dove il tennis si erge, anzi si ergeva, a monumento di civiltà: lealtà, fatica, eleganza, persino gloria.

La guerra è crudele, folle. Questo si sa. Ma rende anche molto stupidi. Fa regredire l’umanità persino laddove c’è la presunzione di un’intelligenza superiore, come nel circolo privato più esclusivo della galassia, l’All England Lawn Tennis and Croquet Club, per gli amici semplicemente All England Club. Ha la sua sede a Church Road, Wimbledon, Londra, Inghilterra, l’indirizzo più prelibato che esista per un gentlemen. È proprio lì che si inventò nel 1877 il citato torneo, e da allora lo si organizza e se ne stabiliscono le regole senza render conto a nessuno se non all’onore e a un’idea di bellezza intuibile in quella pallina che viaggia velocissima e poi magicamente si spegne contro le leggi della fisica ma non della poesia. Stavolta ha obbedito non all’essenza dello sport ma a quella merda che è la guerra.

Che sprofondamento dall’Everest ai tombini della propaganda, che non aiuta neanche un po’ la pace, anzi è una cannonata alla schiena di ragazzi e ragazze la cui colpa sta nel colore del passaporto, nell’appartenenza a un popolo, dichiarato in blocco nemico del genere umano. Avremmo dovuto aspettarcelo, eppure speravamo nel miracolo di una fraternità almeno a Wimbledon.

Comitato Olimpico

A fine febbraio il consiglio del CIO (Comitato internazionale olimpico) aveva stabilito l’esclusione degli atleti russi dalle competizioni internazionali. È stata una decisione che ha portato alla esclusione di squadre e singoli della stirpe di Dostoevskij e Solzenicyn dalle Paralimpiadi – il colmo! Si amputa l’anima a chi magari ha già subito un’amputazione – e da dozzine di altri importanti eventi sportivi internazionali. La squadra di calcio russa è stata cancellata dalle qualificazioni per la Coppa del Mondo. All’inizio di questa settimana, persino la maratona di Boston è stata travolta da questa voglia di apartheid, ed è stato impedito di correre a Russi e Bielorussi.

Addio Wimbledon, oh cara. Almeno tu potevi resistere. L’All England Club non dipende dal CIO, non deve rendere conto a organismi sovrannazionali, non avrebbe subito sanzioni, poteva dettare una strada dove l’odio non detta legge e non mette al bando gli innocenti, anche se il loro capo è un criminale. Sarebbe stata una scelta simbolicamente simile a quella del Papa con la XIII Stazione della Via Crucis al Colosseo dove Irina e Albina, una infermiera ucraina e una studentessa russa, in silenzio si guardavano prefigurando la pace, o almeno la possibilità di fraternità, che sa giudicare dove stia l’aggressore e l’aggredito, ma non pone gesti di rivalsa verso chi non ha colpe se non quelle della propria origine nazionale [QUI].

Carnefici

Addio Wimbledon, ciao sport, dove te ne sei andato? Al diavolo! Almeno Wimbledon, invece no. Il tennis lì va (andava…) oltre sé stesso, è (era) l’effigie lucente dello sport che travalica sé stesso, è violenza e tenerezza, mima la guerra ma in fondo la uccide, l’erba è molto più dell’erba, è oro verde, il prato è pettinato come fece Raffaello con la chioma degli angeli. Dominano far play, rispetto, Magna Charta: è – era – l’Inghilterra dello humour infinito di un Thomas Moore che un attimo prima di essere decapitato sa consegnare ai carnefici la sua fede e il suo sorriso. Invece ecco la dichiarazione ufficiale dopo il soffiare delle indiscrezioni: «Esprimiamo la nostra solidarietà all’Ucraina, condividiamo la condanna internazionale alle azioni illegali della Russia: dato il profilo dei Championships in Gran Bretagna e nel mondo, è nostra responsabilità limitare l’influenza della Russia in ogni modo possibile. Sarebbe inaccettabile acconsentire a far trarre al regime russo qualsiasi beneficio dalla partecipazione dei tennisti russi e bielorussi al torneo di Wimbledon di quest’anno».

I bene informati già avevano fatto trapelare la notizia ai primi di aprile, per saggiare l’effetto che avrebbe fatto. Il timore – secondo Eurosport inglese – era che a vincere il torneo fosse il numero due delle classifiche mondiali, Danil Medvedev. Anche il Telegraph aveva messo in campo l’ipotesi del giovamento all’immagine di Putin se fosse toccato al russo il trionfo, considerata un’eventualità inaccettabile. “Inaccettabile” è la parola che ha usato a Mosca il portavoce di Putin, Peskov: useranno questa decisione in chiave propagandistica, mostrando come l’Occidente non voglia tanto umiliare lo Zar ma un popolo intero che si riconosce nei suoi sportivi più bravi. Era più civile sospendere Wimbledon, che mettere in scena una pantomima che con la solidarietà non c’entra nulla. E imparenta il Regno Unito di Sua maestà Elisabetta II all’Iran degli ayatollah che sistematicamente vieta ai suoi atleti qualsiasi contatto fisico sportivo con gli israeliani. Il caso più recente è quello di Saeid Mollaei, lo judoka iraniano al quale nel settembre 2019 è stato ordinato di perdere intenzionalmente la semifinale del Campionato mondiale di judo a Tokyo per evitare un potenziale incontro in finale contro l’Israeliano Sagi Muki. Ma già nel 2004 alle Olimpiadi di Atene atleti persiani avevano rifiutato di battersi con campioni “sionisti”.

Conquista

A noi pare che questa sia una applicazione in peggio del politicamente corretto, una sorta di allargamento della cancel culture che si perfeziona orrendamente in cancellazione della dignità e dei diritti della persona, una sorta di responsabilità oggettiva che assume i connotati di un invito allo scatenamento dell’odio verso i russi perché russi. Manca solo che qualcuno scriva un fake-libello, simulando nei dettagli un piano di conquista del pianeta ad opera del popolo russo, sul modello dei falsi “Protocolli dei Savi di Sion”, che provocò pogrom nell’impero zarista e in Galizia. Wimbledon ripensaci. La magnanimità, una parola dolce – dice un proverbio russo – spezza le ossa dei tiranni.

Nella foto di copertina Danil Medvedev: «Felice di giocare a tennis, di dedicarmi a ciò che amo di più e di promuovere questo sport in tutto il mondo. Questo è tutto quello che commenterò, non ho niente da dire su Wimbledon. Tutti sanno cosa sta succedendo, è impossibile ignorarlo e la gente ha diversi punti di vista. Ho sempre detto che sono per la pace. È molto difficile nella vita parlare di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Ho le mie opinioni e ne parlo con la mia famiglia, con mia moglie, con cui posso discutere anche se non siamo d’accordo».

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15 commenti

  • Michele ha detto:

    Siamo tornati indietro di oltre 2.500 anni rispetto al diritto romano, non ricordo chi ha citato i principi (intuitivamente conosciuti da tutti perché patrimonio acquisito…meglio ex patrimonio comune), ma eccoli:

    1° Le responsabilità sono personali: di quali responsabilità può essere imputato un privato cittadino riguardo le decisioni di un capo di stato?

    2° Nessuna pena senza una legge preesistente che la codifichi (nulla poena sine lege): quale legge stabilisce che bisogna penalizzare i cittadini di uno stato di cui non si condivide la politica? In base a quale legge vengono confiscati i beni, bloccate le attività produttive, penalizzato il lavoro di professionisti (gli atleti ad alto livello sono professionisti)?

    Siamo alla barbarie, questi signori saranno in prima fila a celebrare il 25 aprile, la democrazia, la libertà, i diritti e la dignità delle persone…si scandalizzano ipocritamente di milioni morti nei campi di concentramento, ma non si chiedono come mai decine di milioni di persone hanno accettato tali barbarie senza battere ciglio grazie alla propaganda di regime.

  • Adriana 1 ha detto:

    Se gli atleti vengono “proibiti” perchè appartengono a Stati che hanno invaso altri Stati, allora nessun atleta Statunitense dovrebbe essere ammesso.

  • Maria Grazia ha detto:

    Non è il solo provvedimento con cui l’Europa dimostra di aver perso il raziocinio, basti ricordare il provvedimento scorso con cui è stato impedito ai “gatti russi” di partecipare alle mostre feline internazionali!

    • Anonimo verace ha detto:

      A Ferrara, il balletto nazionale dell’Ucraina (o di Kiev ?) Avrebbe dovuto esibirsi nel lago dei cigni di Ciaikowski. Ma, al loro ritorno in patria i ballerini avevano in previsione sanzioni da parte del governo Zelensky perché Ciaikowski è un compositore russo. Così è stato messo in scena uno spettacolo antologico di autori non russi.
      La notizia fu data ieri sera da Sgarbi a rete4 e fu verificata dal sottoscritto stamane.
      Mala tempora currunt !

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Ovvero… concreto razzismo pratico di… praticanti professionisti antirazzismo ideale…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Giovanni ha detto:

    La guerra, purtroppo, non finirà presto. A questo fine sono stati fatti e si stanno facendo sforzi con spese enormi. Guardatevi una intervista rarissima a george ( soros ) , sul Guardian, di circa tre anni fa’, dove si vantava che l’ ucraina era il suo miglior progetto. Insomma gli stava venendo proprio bene. Ovunque ha agito con le sue ” rivoluzioni colorate ” ha letteralmente fatto a pezzi la società e la morale. In nome è per conto di chi agisce è noto e parmi inutile dilungare. Per cui anche qui’ il fine è la distruzione della Russia , che ha un impianto valoriale tradizionale , da assoggettare poi al nwo. Pertanto ciò comporterà un progressivo allargamento del conflitto all’Europa e non solo. Nel caos che ne’ conseguira’ vi saranno sconvolgimenti civili, politici e religiosi utili per grandi cambiamenti, altrimenti impossibili. È mio parere che l’obiettivo finale sia metafisico : dopo un periodo di turbolenze mondiali, si creeranno le condizioni per nominare un grande ” pacificatore ” planetario , il figlio della perdizione.

  • Nicola ha detto:

    Grande lunghissimo articolo di Insideover de Il Giornale che spiega gli antefatti della guerra del Donbass, antefatti mai spiegati deliberatamente. Inoltre consiglio i link allegati all’articolo con spiegazioni in dettaglio.

    https://it.insideover.com/schede/politica/perche-si-parla-di-una-crisi-tra-ucraina-e-russia.html

  • Nicola ha detto:

    Con la scusa dei troppi turisti a Venezia, oltre all’ennesimo balzello ci sarà pure l’ennesimo Grande Fratello…

    https://www.lindipendente.online/2022/04/22/il-comune-di-venezia-sperimentera-luso-del-qr-code-per-monitorare-i-turisti/

  • massimo trevia ha detto:

    Ovviamente gli inglesi non sono gli unici a ragionare cosi’,ma vi racconto una triste cosa accadutami in questi giorni che ha protagonista proprio un inglese.Recentemente ci parlavo al telefono riguardo questa guerra e si condivideva la tristezza per la guerra.E’ bastato che io dicessi che anche Biden si sta comportando male(lasciamo perdere il discorso su Putin) perche’ la sua voce si irrigidisse e, per farla breve, volevo fargli gli auguri e gli ho anche scritto una E-MAIL,ma (spero pero’ che non ci siano problemi di salute che non so)ormai il rapporto, mi pare,e’ rotto.E poi forse c’entra il modo di sentire degli anglosassoni:forse per loro ,diciamo,”se non sei nemico con me del mio nemico, tu stesso diventi un mio nemico”,variazione della famosa frase!E’ triste,ma e’ cosi’.

    • ex : ha detto:

      Che ci vuol fare, i Russi sono barbari! Vede qui, nel civilissimo “Occidente”, ad incominciare dalla culla della civiltà, la nostra Italia nella quale non siamo sfiorati minimamente dalla tragedia ma facciamo di tutto per parteciparvi attivamente per spirito di solidarietà e carità cristiana, mica espellono qui coloro che vagamente assomigliano ad un russo! Mica sequestrano i loro beni, mica impediscono loro di partecipare alle gare sportive, mica espellono artisti, musicisti e letterati russi, attuali e dei secoli scorsi!

      Non ho letto il suo articolo che sicuramente mostra la vile intolleranza di quei degni discendenti di Ivan il terribile, di fronte alla quale brilla nella sua carica di carità cristiana la “nostra” tolleranza nei confronti di quei Russi che hanno la fortuna di trovarsi in questo periodo nelle nostre accoglienti terre.

      Non ho letto l’articolo. «Espulso da Mosca un missionario cattolico». E’ evidente che quei barbari ce l’hanno con i “cattolici”; e per fortuna c’era solo lui di cattolico, altrimenti ne avrebbero espulsi a migliaia, a decine di migliaia. E lui è non solo cattolico, ma addirittura un missionario. Evidentemente come aggravante l’hanno espulso perché andava in giro predicando: “Convertitevi, e credete nel Vangelo”. Altrimenti, che razza di missionario è?

  • Milly ha detto:

    ..di questo passo precipiteremo sempre più nel barato della barbarie sociale, ma tanto che ci importa? Ci sono i
    dem (oni) che ci spronato e ci sostengono!

  • Ambra ha detto:

    Il desiderio di tutti è che questa guerra termini presto. Il più presto possibile compatibilmente con la sicurezza dell’Europa tutta.
    È chiaro che ogni gesto che concorra a discriminare persone che nulla hanno da spartire con la nomenclatura militare russa è un gesto che merita la nostra riprovazione.
    Come ricostruire la pace dopo gesti di questo tipo ?
    Purtroppo ci sono altri gesti altrettanto pericolosi: sembra che il Giappone voglia riaprire il dossier delle isole Kurili sul possesso delle quali non è mai stato stipulato un trattato di pace.

    • VEXATA QUAESTIO ha detto:

      Io non sarei così sicuro che “il desiderio di … tutti.. .. è che la guerra termini presto”.
      Chi sono questi “tutti” ?
      A me ne vengono in mente molti che ne traggono cinicamente vantaggio.